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BILANCI

Vino, investimenti e marketing chiavi del successo

Ristrutturazione dei vigneti, tecnologia e promozione le leve sempre più azionate attingendo ai fondi del primo programma quinquennale - E con la nuova Ocm unica si aprono altre opportunità

Nell'esercizio finanziario 2012-2013, da poco conclusosi, l'Italia ha speso per le misure del programma di sostegno del vino 336,17 milioni di euro provenienti dal FEAGA, a cui ha aggiunto 21,25 milioni di risorse nazionali (nella fattispecie per l'assicurazione del raccolto), per un totale di 357,43 milioni di euro erogati a sostegno del settore vitivinicolo.
Si tratta di una somma ragguardevole considerando che nello stesso anno all'agricoltura in generale sono andati poco più di 3 miliardi 958 milioni di euro con la Domanda Unica e 2 miliardi 469 milioni con il regime di aiuti per lo Sviluppo rurale (di questi ultimi 1,26 miliardi a carico del FEASR e la parte restante, 1,209 miliardi, come cofinanziamento).
Tornando al programma di sostegno del vino, l'Italia è riuscita a spendere la pressoché totalità delle risorse messe a disposizione dalla Ue per il 2013 (il 99,8%) grazie a un'attenta politica di rimodulazione dei fondi tra misure, messa in atto nel corso dell'anno sulla base del monitoraggio delle adesioni.
Quasi metà della dotazione annuale, per un equivalente di 156,13 milioni di euro, ha trovato così impiego nella ristrutturazione e riconversione dei vigneti: un importo che ricalca i livelli del 2012 e conferma questa misura come la più gettonata.

 

Programma di sostegno dell'Italia: importi liquidati-Feaga (migliaia di euro) 

 

Interessante nel frattempo la crescita della promozione del vino nei mercati dei paesi terzi, che dai 65,77 milioni dell'anno precedente è arrivata ad assorbire più di 83,5 milioni, di cui 53,74 assegnati dalle regioni e i restanti 29,77 a livello nazionale. Inoltre, spesa più che raddoppiata per la misura degli investimenti, ormai oltre la soglia dei 55 milioni di euro.
Insomma, le misure considerate strategiche, quelle che finanziano la promozione e gli investimenti aziendali (nel vigneto, nella trasformazione e nella commercializzazione), hanno trovato ampio riscontro presso il settore, riuscendo a compensare il minor ricorso alle altre.  

 

La Spesa dei fondi FEAGA per regione nel 2013 (migliaia di Euro)

 

È scesa infatti ulteriormente la spesa per la vendemmia verde, ormai intorno a 800 mila euro (solo due anni prima, nel 2011, sfiorava i 24 milioni), e un'analoga tendenza è stata riscontrata per la distillazione di fecce e vinacce, poco sopra i 5 milioni, contro i 20 che tradizionalmente assorbiva ogni anno. Segno che il ritiro e l'impiego alternativo dei sottoprodotti iniziano ad avere la meglio sulla pratica della distillazione. Ma non finisce qui. Bisogna ricordare infatti che proprio dal 2013 non è più possibile finanziare le distillazioni dei vini e gli arricchimenti con i mosti concentrati, misure che negli anni precedenti avevano assorbito risorse ingenti dalla dotazione nazionale (ancora nel 2012 oltre 39 milioni di euro).
A completare la panoramica del 2013 è l'assicurazione del raccolto, che sui fondi del programma ha inciso per un importo sostanzialmente stabile: circa 35 milioni di euro andati ad alleggerire i costi dei premi che i produttori pagano annualmente per coprire i raccolti dalle perdite in caso di condizioni climatiche avverse e infestazioni parassitarie. Come anticipato, tuttavia, per soddisfare il fabbisogno di 56,33 milioni di euro espresso dal mondo produttivo è stato necessario stanziare, rispetto a questa misura, risorse integrative nazionali per oltre 21 milioni di euro.
Con questi numeri il 2013 chiude il primo programma quinquennale di sostegno al settore segnando un risultato lusinghiero: la vitivinicoltura italiana, nelle diverse componenti in cui si esprime la filiera, è riuscita ad impiegare il 99,3% dei fondi messi a disposizione dall'Unione europea sull'intero periodo, per un importo complessivo che ha sfiorato il miliardo e mezzo di euro.
Intanto con l'inizio dell'annualità 2014 (il 16 ottobre scorso) è partito anche un nuovo quinquennio di programmazione e nell'ambito della Commissione europea si sono intensificati i lavori per definire le modalità applicative delle nuove misure/azioni che potranno essere finanziate con il programma nazionale di sostegno a partire dal 2014. Perché il testo del nuovo regolamento sull'OCM unica, quello previsto nell'ambito nella PAC 2014-2020, introduce interessanti novità al riguardo.
È stata creata infatti una nuova misura, l'innovazione tecnologica, di fatto estrapolata dagli investimenti. Inoltre, la promozione verrà consentita anche nel mercato interno dell'Unione europea e con la ristrutturazione e riconversione dei vigneti potranno essere finanziati, in aggiunta agli interventi già previsti, anche i reimpianti per motivi sanitari.
Quanto queste novità, soprattutto le prime due, saranno in grado di aprire nuove prospettive competitive al comparto, dipenderà dalle modalità con cui verrà data loro applicazione.

 
 
 

Franca Ciccarelli

 
 
 
 

PianetaPSR numero 26 - novembre 2013