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VACANZE VERDI

Agriturismo à la carte, con palestra annessa

Due insegnanti di educazione fisica neorurali hanno investito nella campagna Viterbese:  metodo biologico e cucina molto curata - E per mantenersi in forma stage sportivi e corsi di orienteering

"Quando nel '96 con mio marito comprammo la terra qui vicino a Proceno, nei pressi di Viterbo, eravamo dei neorurali veri: ci chiedevano se avremmo messo su un agriturismo e,sinceramente, non sapevamo bene di cosa stessero parlando. Ma avevamo la passione: eravamo entrambi insegnanti ISEF, ma molte palestre cominciavano a chiudere, e ci siamo reinventati agricoltori". Ilaria Marino ci racconta gli inizi della sua attività agricola, che oggi la porta a gestire un'azienda agrituristica di 37ettari biologica, coltivata a farro, grano senatore Cappelli, leguminose, aglio rosso e scalogno, più un oliveto e impianti arborei di 2.100 querce e 200 noci. La "filosofia dell'azienda" si basa sostanzialmente su due concetti: l'attenzione alla parte nutrizionale e quella al benessere fisico.
"Alimentazione, allenamento, benessere: queste le parole chiave del mio agriturismo" - racconta Ilaria. "Ma ci tengo a precisare una cosa: quando si gestisce una attività di questo tipo, occorre calibrarla sulle diverse esigenze dei clienti: io non posso ad esempio proporre ad un gruppo di ragazzi ventenni le stesse attività che proporrei a dei turisti over-60. Questo mi sembra chiaro. Per questo mi è capitato, quando avevo dei gruppi di ragazzi, di organizzare corsi ed escursioni di orienteering un po' "speciali" (il cosiddetto sport dei boschi nato nei Paesi scandinavi che consiste nell'effettuare un percorso predefinito e articolato nella natura dovendo arrivare ad un punto di arrivo muniti solo di mappa e bussola) dove i ragazzi scoprono insieme a me le varie specie vegetali che incontrano nel percorso,  ma anche di preparare delle schede per la riabilitazione fisica a clienti più anziani. Bisogna saper variare: Quel che è sicuro è che, se si viene per una settimana intera da me, si può star certi di non ingrassare, perché preparerò una dieta buona ma bilanciata....certo, se viene solo per il week end, qualche stravizio ce lo si può concedere almeno nel cibo!"
Insomma, fra schede per la terapia posturale, corse nei boschi e mountain bike, in questi anni Ilaria si è sbizzarrita e soprattutto ha messo ha frutto l'"arte", che tra l'altro non ha affatto "messo da parte": infatti è tuttora una bravissima insegnante di educazione fisica nelle scuole medie. Tornando alla parte della gestione economica dell'agriturismo, Ilaria e il marito, che hanno un figlio adolescente, hanno capito che uno dei segreti per una buona azienda è quello di cercare di inglobare dei passaggi della filiera: per questo producono farina, pasta, pane, taralli e biscotti, e poi patè di vario genere, creme, passate di pomodoro.
La distribuzione avviene attraverso almeno quattro canali: quello della ristorazione, quello dei negozi bio specializzati, poi attraverso una Bottega e nei Farmer's Market di Campagna Amica. Senza contare, naturalmente, l'agriturismo. Negli anni l'azienda ha potuto usufruire dei finanziamenti europei per lo sviluppo rurale, per la ristrutturazione dell'agriturismo, per l'imboschimento e per il biologico.
Se Ilaria ha sicuramente saputo intercettare una fetta importante del turismo in azienda agricola, come dimostrato da numerose recenti indagini, cioè quello degli ultra -sessantenni, ha seguito con perfetto tempismo anche un'altra tendenza: il successo dell'enogastronomia.
"Già da sempre la mia attenzione alla cucina è il fiore all'occhiello del mio agriturismo, però ho capito che bisognava fare un passo avanti. Così ho deciso di sponsorizzare ad esempio alcune cene-evento a Roma, dove si cucina esclusivamente con i nostri prodotti, o di partecipare a cooking-session assieme a grandi chef, così come mi sono resa disponibile nei confronti dei media che hanno intenzione di comunicare il senso profondamente educativo del fare un'agricoltura di qualità: il rispetto dell'ambiente, evitare gli sprechi, educare ad un consumo responsabile".

 
 
 
 

Andrea Festuccia

 
 
 

PianetaPSR numero 29 - febbraio 2014