PianetaPSR
RIFORMA UE

Atti delegati, l'ultimo miglio della nuova Pac

Agricoltore attivo, giovani e società, incentivi al biologico e greening: alcuni dei principali temi  oggetto delle norme attuative proposte dalla Commissione  Ue a Parlamento Europeo e Consiglio

Il 12 marzo 2014, la Commissione europea ha trasmesso al Consiglio e al Parlamento europeo un pacchetto di 10 atti delegati previsti dai 4 regolamenti di base della PAC 2014-2020. L'adozione degli atti delegati congiuntamente agli atti di esecuzione, previsti per maggio 2014, é l'ultimo passaggio che completa l'acquis comunitario sulla PAC 2014-2020.
Completato il quadro comunitario, l'Italia entro il 1 agosto 2014 dovrà fare le scelte su come implementare la PAC a livello nazionale e preparare la legislazione pertinente, per fare in modo che dal 1 gennaio 2015 tutti gli agricoltori possano fruire a pieno della nuova PAC.
Gli atti delegati sono stati accuratamente discussi a Bruxelles con esperti dei 28 Stati membri e del Parlamento europeo . L'adozione da parte della Commissione apre un periodo di due mesi durante il quale il Parlamento europeo ed il Consiglio esamineranno i testi. In assenza di obiezioni da entrambi le Istituzioni, gli atti delegati saranno pubblicati insieme agli atti di esecuzione corrispondenti, si prevede maggio 2014, in modo da consentire agli Stati membri di decidere come implementare la riforma della PAC a livello nazionale o regionale.

 

I dieci atti delegati che completano i 4 regolamenti sui pagamenti diretti, sviluppo rurale, organizzazione comune di mercato e regolamento orizzontatale prevedono norme su:

Con l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, l'articolo 290 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione europea consente al legislatore (vale a dire il Parlamento europeo ed il Consiglio) di delegare alla Commissione europea il potere di adottare atti non legislativi di portata generale che integrano o modificano elementi non essenziali di un atto legislativo  (atti "quasi-legislativi").
Gli atti giuridici adottati dalla Commissione, in questo modo, sono indicati come "atti delegati", quindi la Commissione prepara e adotta atti delegati avvalendosi delle competenze, tra gli altri, delle autorità degli Stati membri che alla fine saranno responsabili per l'attuazione degli atti, nonché di esperti del Parlamento europeo. Bisogna ricordare che gli atti delegati sono soggetti al controllo ex post da parte sia del Consiglio che rappresenta gli Stati membri sia del Parlamento europeo. Gli atti delegati possono entrare in vigore solo se nessuna obiezione viene stata espressa da queste due Istituzioni: di fatto, i due legislatori hanno il potere di veto.
Inoltre, il Parlamento europeo o il Consiglio possono revocare i poteri delegati della Commissione in qualsiasi momento. Se non ci sarà nessuna obiezione da parte del Consiglio e del Parlamento europeo, gli atti delegati e successivamente gli atti di esecuzione saranno pubblicati sulla gazzetta ufficiale.

 
 
 

Francesco Tropea

 
 
 

PianetaPSR numero 30- marzo 2014