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Banda larga, l'Italia viaggia a due velocità

Dati aggiornati a dicembre 2013: aumenta da 75.000 a 233.000 abitanti la popolazione raggiunta dalla fibra ottica nelle aree rurali, con 86mila linee abilitate - Ma 5 Regioni sono ancora ferme al palo

I dati aggiornati al 31 dicembre 2013 confermano il trend di crescita dell'implementazione della misura registrato nei primi sei mesi dell'anno nelle aree rurali di quelle Regioni che hanno avviato i lavori nei cantieri per la posa della fibra ottica. Come già descritto nell'articolo di settembre scorso, nei primi sei mesi del 2013 si era infatti registrata una decisa accelerazione nell'attuazione degli interventi rispetto all'anno 2012: erano triplicate sia le linee abilitate sia la popolazione raggiunta dalla banda larga; ed era duplicato il numero delle tratte avviate e di quelle completate. Anche i dati sulla realizzazione delle infrastrutture erano stati confortanti, con il raddoppio dei chilometri di fibra ottica stesa rispetto al 2012.
Negli ultimi sei mesi dell'anno, nelle stesse Regioni, l'incremento dell'attuazione della misura è continuato anche se non in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale. Si è assistito ad un considerevole aumento delle linee abilitate da 27.000 a più di 86.000 e della popolazione raggiunta dalla banda larga che è passato da circa 75.000 a 233.000 abitanti. Inoltre, è più che triplicato il numero di tratte di infrastruttura in fibra ottica completate passate da 74 a 231. Tra le Regioni più virtuose si confermano la Sardegna e la Calabria, che hanno quasi terminato i lavori, la Sicilia e il Lazio che in sei mesi hanno completato rispettivamente 30 e 25 tratte. Malgrado i buoni risultati raggiunti nel secondo semestre 2013, bisogna tuttavia evidenziare che a livello nazionale l'avanzamento della maggior parte degli indicatori fisici della misura non ha raggiunto ancora il 50% dei target previsti.
In contrasto con i dati sopra riportati, bisogna infatti segnalare il dato negativo relativo alle cinque Regioni che non hanno ancora avviato i cantieri. Rispetto al primo semestre del 2013, delle sei Regioni che non avevano ancora avviato i lavori, negli ultimi sei mesi dell'anno, soltanto l'Emilia-Romagna è riuscita a partire mentre le altre Regioni sono rimaste al palo. I ritardi sono dovuti soprattutto al dilatarsi dei tempi relativi alla pubblicazione e all'aggiudicazione dei bandi di gara, alla definizione della progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva dell'intervento e alle autorizzazioni all'avvio dei lavori. Si evidenzia di nuovo, nel periodo di riferimento, un'ulteriore disomogeneità dei dati di attuazione delle Regioni che hanno siglato l'Accordo di programma con il Mise e quelle che hanno optato per la gestione diretta dell'intervento con quest'ultime, che appaiono in ritardo rispetto alle prime.
Nella tabella sottostante sono riportati, a livello regionale, i dati di monitoraggio fisico al 31 dicembre 2013 per gli interventi finanziati dal FEASR.

 
* Regioni che non hanno siglato l'Accordo di programma con il Mise
Fonti Mise e Autorità di gestione regionali PSR
 

Si registra inoltre, un ulteriore incremento dell'avanzamento finanziario della misura. Al 31 dicembre 2013 la spesa è passata dal 34% al 45% delle risorse prestabilite e pertanto, a fronte di un importo di risorse FEASR programmato pari ad euro 93.695.139, risultano spesi al 31 dicembre  2013 circa 41 milioni di euro.
Mente le Regioni sono impegnate a concludere i lavori entro le scadenze previste che, nella maggior parte dei casi, ricadono nel mese di giugno 2014, si sta già delineando lo scenario futuro previsto per ridurre il digital divide nella programmazione dello sviluppo rurale 2014-2020. Il Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale concorrerà nuovamente al raggiungimento dei target stabiliti dalla strategia Euopa 2020 di portare la banda larga di base a tutti i cittadini europei entro il 2013 e assicurare che, entro il 2020: i) tutti gli Europei abbiano accesso a connessioni molto più rapide, superiori a 30 Mbit/s, ii) almeno il 50 % delle famiglie europee sia abbonata a servizi internet con una velocità di connessione superiore a 100 Mbit/s.
Il FEASR finanzierà infrastrutture che consentiranno nelle aree rurali una connettività superiore a 30Mbps per la banda larga e superiore a 100Mbps per la banda ultra-larga. I prossimi passi saranno quelli di individuare le aree geografiche che saranno interessate dall'intervento attraverso una mappatura dettagliata della copertura della banda larga nelle aree bianche che in Italia corrispondono alle aree rurali intermedie (C) e quelle con problemi complessivi di sviluppo (D).
La sfida per la nuova programmazione appare molto ambiziosa ma è ormai riconosciuto che la connettività a banda larga riveste un'importanza strategica per la crescita e l'innovazione in tutti i comparti dell'economia così come ai fini della coesione sociale e territoriale.

 
 
 

Pasquale Giantomasi

 

PianetaPSR numero 30 - marzo 2014