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OSSERVATORIO
 

Paesaggio rurale, un jolly ad alto valore aggiunto

Definiti i criteri per l'iscrizione al Registro nazionale dei siti: non solo ambiente, ma anche marketing dei prodotti tipici e tutela delle pratiche agricole tradizionali - L'importante ruolo dei Psr.

L'interesse sul Paesaggio Rurale (*) ha acquistato, nel corso degli ultimi anni, una sempre maggiore importanza nell'ambito delle Politiche di Sviluppo Rurale, quale luogo di collegamento di valori economici, culturali,  ambientali ed estetici.
Già  nella fase di programmazione 2007 - 2013, infatti,  il Mipaaf, anche con il supporto di una apposita Task- Force, ha proposto con determinazione questa tematica nell'ambito del Programma Nazionale per lo Sviluppo Rurale, definendo misure dedicate alla sua salvaguardia, tutela e valorizzazione (in particolare con le misure agro-ambientali, quelle dedicate ad investimenti non produttivi, nonché alla tutela e riqualificazione dei villaggi rurali).
In continuazione con la politica proattiva seguita, anche nella nuova PAC 2014-2020, la tematica del paesaggio rurale acquisirà sempre maggiore considerazione, sia per quanto già detto, sia anche quale elemento di connotazione a valenza territoriale, che determina una valorizzazione aggiuntiva delle produzioni locali, non riproducibile dalla concorrenza internazionale. Inoltre, il tema della conservazione di porzione di territori si configura come elemento importante per modulare interventi agro-climatici ambientali di salvaguardia di pratiche agricole positive per la sostenibilità ambientale e lo sviluppo del territorio.

A conferma dell'interesse del Mipaaf  per la tematica in questione, il  ministro pro tempore per le politiche agricole, alimentari e forestali, con decreto n. 17070 del 19 novembre 2012, ha istituito l'Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale, delle Pratiche Agricole e Conoscenze Tradizionali. Il compito fondante dell'Osservatorio Nazionale è quello di censire i Paesaggi, le pratiche agricole e le conoscenze tradizionali ritenute di particolare valore, ma anche  di promuovere attività di ricerca che approfondiscano i valori connessi con il paesaggio rurale, la sua salvaguardia, la sua gestione e la sua pianificazione, anche al fine di preservare la diversità bio-culturale in essi conservata. L'Osservatorio ha, inoltre, il compito di elaborare i principi generali e le linee guida per la tutela e valorizzazione del paesaggio rurale con particolare riferimento agli interventi previsti dalla nuova programmazione della Politica Agricola Comune. Oltre al Paesaggio Rurale, come abbiamo visto, il decreto è rivolto alla conservazione e valorizzazione delle "pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali", intese come "sistemi complessi basati su tecniche ingegnose e diversificate, che utilizzano le conoscenze locali espresse dalla civiltà rurale, che hanno fornito un contributo importante alla costruzione ed al mantenimento dei paesaggi tradizionali ad essi associati". Con il medesimo decreto è stato istituito, presso il Dipartimento per il coordinamento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale,  il  Registro Nazionale al fine di catalogare i paesaggi rurali di interesse

VADEMECUM PER UNA CANDIDATURA
Le 10 cose da fare per l'iscrizione al registro nazionale dei paesaggi
1.Nome del Paesaggio, ubicazione e delimitazione dell'area interessata
2.Costituzione del Comitato promotore e nomina di un coordinatore
3.Lista dei supporter, stakeholder e aziende agricole dell'area interessata
4.Stato della proprietà fondiaria
5.Descrizione della significatività a livello nazionale attraverso fonti storiche, artistiche e culturali
6.Descrizione delle pratiche tradizionali rurali legate alle colture che insistono sul territorio candidato
7.Livello di integrità e stato di conservazione del Paesaggio
8.Elementi di vulnerabilità e politiche di conservazione
9.Materiale documentale e ricerca bibliografica a corredo della candidatura
10.Inviare il dossier per un primo esame a:
MINISTERO PER LE POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI
Dipartimento delle Politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale
Direzione Generale dello Sviluppo rurale - DISR III
Via XX Settembre, 20 - 00186 ROMA

 

storico, le pratiche e le conoscenze tradizionali correlate, definendo la loro significatività, integrità e vulnerabilità, tenendo conto sia di valutazioni scientifiche, sia dei valori che sono loro attribuiti dalle comunità, dai soggetti e dalle popolazioni interessate.
Il Registro, gestito dall'Osservatorio Nazionale, sarà organizzato per la gestione della raccolta, dell'analisi e della classificazione dei dati,  assicurando la loro conservazione  e l'accessibilità ai potenziali fruitori. Dal Registro Nazionale verranno selezionate le eventuali candidature di paesaggi rurali per l'iscrizione nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'UNESCO,  nonché le pratiche agricole e le conoscenze tradizionali da candidare nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Immateriale dell'UNESCO.

muretti a secco

Con successivo decreto del Ministro delle politiche agricole, nel corso del 2013, sono stati nominati i componenti dell'Osservatorio, a seguito delle  indicazioni degli Enti coinvolti.
L'Osservatorio, nella sua attuale composizione, prevede la presenza istituzionale, oltre che del Mipaaf, anche del Corpo Forestale dello Stato, dei Ministeri più coinvolti in questa tematica -  in specifico quello dei Beni Culturali e dell'Ambiente - una significativa presenza degli esperti delle Regioni nonché un rappresentante delle Organizzazioni agricole professionali.   
Nel gennaio 2014, l'Osservatorio Nazionale ha definito i criteri di ammissibilità delle candidature dei siti proposti per l'iscrizione al Registro Nazionale. Detti criteri, sono stati approvati dalla Conferenza permanete tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome in data 10 aprile 2014.
La condivisione dei criteri di ammissibilità e, quindi, della possibilità di selezione  dei Paesaggi Rurali ai fine dell'iscrizione al Registro, si configura come  punto d'inizio  per mettere in moto un sistema della loro protezione, mantenimento e  valorizzazione, che il Mipaaf  ha al centro dei sui obbiettivi strategici nell'ambito della politica agricola nazionale.
Tale sistema, allo stato attuale, non prevede nessun vincolo aggiuntivo sulle aree interessate, rispetto a quelli già esistenti, ma confida in una politica di premialità per le aree scelte, da un lato attraverso misure specifiche nell'ambito dei Programmi di Sviluppo Rurale regionali, e dall'altro attraverso la possibilità di interiorizzare nei prezzi dei prodotti tipici locali il valore aggiunto che può derivare dalla presenza di elementi positivi caratterizzanti il paesaggio delle aree di produzione.  
In conclusione, l'obiettivo del censimento dei Paesaggi Rurali e delle  Pratiche e Conoscenze  Tradizionali è quello di valorizzare, attraverso una politica di prevenzione attiva, i luoghi ed i saperi di eccellenza della tradizione culturale agricola nazionale; in questa ottica, qundi, il Registro Nazionale sarà una vetrina di promozione per tutti i soggetti interessati che avanzeranno candidature ritenute idonee.

 
 
 
 
(*) definito come "porzione di territorio classificato come rurale, che pur continuando il proprio processo evolutivo conserva   evidenti testimonianze della sua origine e della sua storia, mantenendo un ruolo comunque attivo nella società e nella economia".
 
 

Costanzo Massari
Segreteria tecnica 
Osservatorio nazionale del Paesaggio Rurale

 
 
 
 
 
 

PianetaPSR numero 33 - giugno 2014