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INFRASTRUTTURE VERDI

Natura 2000, passepartout per tutelare l'ecosistema

Analisi delle misure e delle risorse previste nella nuova programmazione per rafforzare la sfida ambientale e la biodiversità: manuale Ue per orientare le scelte e le sinergie con gli altri fondi

Una gestione efficace della rete Natura 2000 richiede notevoli investimenti finanziari: si stima che, a livello comunitario, questo costo si aggiri intorno ai 5,8 miliardi di euro all'anno. Infatti, sono necessarie molte attività per la gestione dei siti, come ad esempio, lo sviluppo di piani di gestione, il ripristino degli habitat, le attività di gestione delle aree agricole e forestali e il monitoraggio delle specie. Queste attività comportano dei costi che, in teoria, dovrebbero essere coperti dalle risorse nazionali. In ogni caso, la direttiva "Habitat" prevede la possibilità di un cofinanziamento comunitario per le misure di conservazione che sono fondamentali per il mantenimento degli habitat e delle specie presenti nei siti in uno stato di conservazione soddisfacente.
A partire dal 2007, la maggior parte dei finanziamenti europei per la rete Natura 2000 e per le priorità dell'UE per la biodiversità è stata resa disponibile integrando gli obiettivi relativi alla biodiversità nei diversi fondi o strumenti comunitari esistenti, come la PAC.
Questo modello di cofinanziamento integrato continua a costituire la base del finanziamento previsto dai fondi strutturali e di investimento europei (SIE) 2014-2020, sostenendo gli obiettivi strategici di incorporare l'attuazione della politica europea sulla biodiversità e su Natura 2000 in altre rilevanti politiche di settore, come lo sviluppo rurale, e nei loro strumenti di finanziamento, collegando gli obiettivi sulla biodiversità con la gestione più ampia del territorio e delle risorse naturali.
I diversi fondi europei 2014-2020 (FEASR, FESR,FSE, FEAMP, LIFE), primo fra tutti il FEASR, offrono notevoli opportunità per il finanziamento, sia delle attività legate a Natura 2000 e alla biodiversità, sia in riferimento alle altre tematiche legate alla biodiversità, come le infrastrutture verdi e la mitigazione dei cambiamenti climatici, utilizzando soluzioni basate sulla gestione sostenibile degli ecosistemi e sulla valorizzazione del capitale naturale.
Questo permette l'integrazione di Natura 2000 in contesti rurali e regionali più ampi, allineando i benefici socio-economici forniti dai siti con gli obiettivi di sviluppo regionale, rurale e locale.
Infatti, oltre a migliorare gli sforzi diretti alla conservazione della natura, la realizzazione della rete Natura 2000, può anche determinare considerevoli benefici economici e sociali. Questi comprendono la fornitura di prodotti alimentari e forestali, la creazione di opportunità di lavoro legate alla green economy, la diversificazione delle economie locali, l'aumento della stabilità sociale e il miglioramento delle condizioni di vita, oltre alla riduzione di problemi ambientali locali.

Figura 1. PSR UE 2014/2020 - Allocazione delle risorse per la priorità 4: Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura (% FEASR)

Fonte: Commissione Europea 2015. PSR UE 2014-2020(dati provvisori).
 

Prioritised Action Frameworks per Natura 2000
Per migliore l'utilizzo dei fondi per Natura 2000 nel periodo di programmazione 2014-2020, la Commissione Europea ha chiesto agli Stati membri di predisporre dei quadri di azioni prioritarie (Prioritised Action Frameworks - PAF).
I PAF sono strumenti di pianificazione volti ad individuare le priorità di conservazione per Natura 2000 e le misure di gestione, nonché i relativi costi e le potenziali fonti di finanziamento.
I PAF sono utili per identificare le opportunità di finanziamento previste dai diversi fondi comunitari e per garantire una migliore integrazione di tali strumenti durante la preparazione e l'attuazione dei programmi operativi e dei programmi di sviluppo rurale. Nel negoziato per l'adozione dei PSR 2104-2020, attualmente in corso, i servizi della C.E. stanno verificando attentamente la coerenza tra PSR e PAF per valutare se il finanziamento delle misure relative a Natura 2000 sia adeguatamente integrato all'interno dei programmi.  
Per supportare l'adozione e l'attuazione dei PAF sono stati finanziati i seguenti progetti LIFE:

  • LIFE11 NAT/IT/187 T.E.N. (Trentino Ecological Network): a focal point for a Pan- Alpine Ecological Network
  • LIFE11 NAT/IT/44 GESTIRE - Sviluppo di una strategia per gestire la Rete Natura 2000 in Lombardia 
  • LIFE12 NAT/IT/000370 Progetto SPIN4LIFE Strategia per l'implementazione di Natura 2000 in Sicilia
  • LIFE13 NAT/IT/371 Progetto Sun Life - Strategia Umbra Natura 2000
  • LIFE13 NAT/IT/1075 LIFE PAN LIFE - Programma Azione Rete Natura 2000

E' molto importante lo sviluppo di sinergie e la complementarietà tra questi progetti e i programmi di sviluppo rurale 2014-2020 nonché in riferimento allo strumento dei progetti integrati previsti dal programma LIFE 2014-2020.
 
Le politiche di sviluppo rurale
Le priorità più rilevanti delle politiche di sviluppo rurale 2014-2020 nel contesto delle politiche ambientali e delle azioni per il clima, nonché in riferimento a Natura 2000 e alla biodiversità, sono la priorità 4 "Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura" e la priorità 5 "Incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima".
La priorità 4 comprende diverse aree di intervento relative alla salvaguardia della biodiversità, in riferimento alle aree Natura 2000 e alle zone agricole ad alto valore naturale, alla migliore gestione delle risorse idriche, compresa  la gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi, e alla prevenzione dell'erosione, come pure una migliore gestione del suolo.
Il FEASR è sicuramente lo strumento più importante a livello comunitario per il finanziamento della gestione della rete Natura 2000 e della biodiversità.
Le politiche di sviluppo rurale finanziano, ìnfatti, una serie di attività legate direttamente alla gestione e allo sviluppo della Rete Natura 2000 attraverso le misure agro-climatico-ambientali, le indennità per i costi aggiuntivi e per il mancato reddito derivanti dalla gestione dei terreni agricoli e forestali all'interno di siti Natura 2000, il miglioramento delle conoscenze sulla biodiversità rurale, la fornitura di servizi di consulenza agli agricoltori e la stesura di piani di gestione dei siti Natura 2000. Inoltre, tali politiche comprendono molte opportunità indirette che sono legate alla gestione di Natura 2000 collegata con più ampi sforzi di sviluppo sociale ed economico delle aree rurali.
Il regolamento n.1305/2013 sullo sviluppo rurale stabilisce che, per ogni programma di sviluppo rurale, almeno il 30% del contributo totale del FEASR debba essere destinato ad interventi per la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici e ad azioni di natura ambientale, compresa la biodiversità e Natura 2000.
A titolo esemplificativo, la figura 1 ci mostra un confronto tra le scelte dei diversi Stati membri riguardo l'allocazione delle risorse dei PSR UE 2014-2020 per la priorità 4. Le risorse complessive mobilitate sono pari a circa 41 miliardi di euro, si tratta di un importo davvero considerevole pari al 40% del totale delle risorse FEASR. Per quanto riguarda, il nostro Paese, veniamo ad avere una dotazione finanziaria complessiva  superiore ai 3 miliardi di euro con una percentuale di circa il 30% sul totale quota FEASR.

Le misure per Natura 2000
Andiamo ora ad analizzare nello specifico le opportunità e le misure previste programmi di sviluppo rurale 2014-2020. Gli articoli e le misure chiave del regolamento n.1305/13 che possono sostenere le attività in relazione a Natura 2000 sono mostrate nella tabella seguente. Tali attività comprendono il completamento dei siti Natura 2000, la pianificazione della gestione, la gestione e il monitoraggio degli habitat nonché i costi di investimento.
I pagamenti agro-climatico-ambientali, in continuità con il precedente periodo di programmazione, rappresentano l'intervento più importante per la gestione sostenibile delle aree agroforestali, comprese la gestione delle aree agricole Natura 2000 e la salvaguardia della biodiversità, sia per la tipologia di azioni che prevedono, sia per l'ampia copertura geografica.
La dotazione finanziaria totale della misura a livello dei PSR UE 2014-2020 (figura 2) è pari a 15,4 miliardi di euro(FEASR). Per quanto riguarda l'Italia abbiamo un importo superiore ad 1 miliardo di euro (10% dell'importo totale FEASR) che insieme alla misura agricoltura biologica raggiunge quasi i 2 miliardi di euro.

 
IL MANUALE UE SUI FONDI NATURA 2000
 
Nell'ambito del Quadro Finanziario Pluriennale dell'UE (QFP) 2014 -2020, la Commissione ha pubblicato un manuale di orientamento che analizza in dettaglio le opportunità di finanziamento delle attività di gestione dei siti e degli investimenti in relazione a Natura 2000.
Il manuale offre un'analisi dettagliata, misura per misura e fondo per fondo, delle opportunità disponibili nell'ambito di ciascun fondo e fornisce consigli pratici su come integrare queste opportunità nei vari programmi operativi nazionali e regionali.
Il documento fornisce, inoltre, esempi di utilizzo efficace dei fondi comunitari per il supporto alla gestione di Natura 2000 in diversi Stati membri.
Questi esempi e buone pratiche mostrano un uso efficiente e innovativo dei fondi per Natura 2000 nel periodo di programmazione 2007-2013 ed evidenziano i collegamenti con i diversi benefici sociali ed economici derivanti dagli interventi.
Oltre a questo, tenuto conto del limitato cofinanziamento comunitario per gli investimenti in Natura 2000, il manuale fornisce anche indicazioni su altre fonti di finanziamento disponibili che potrebbero integrare i fondi dell'UE, compresi gli strumenti di finanziamento innovativi, come i pagamenti per i servizi ecosistemici (PES).
 
PARTE I   PARTE II

Passando alla misura indennità Natura 2000, invece, questa prevede uno specifico aiuto erogato per compensare i costi aggiuntivi e il mancato guadagno, dovuti ai vincoli imposti dai piani di gestione e dalle misure di conservazione derivanti dall'applicazione delle direttive 2009/147/CE e 92/43/CEE. La misura è stata notevolmente semplificata rispetto al passato per garantire una più ampia attivazione e una migliore attuazione.
La dotazione finanziaria complessiva dell' indennità Natura 2000 relativa ai PSR UE 2014-2020 è pari a circa 505 milioni di euro (vedi figura 3). I dati relativi all'Italia sono incoraggianti, grazie ad un notevole incremento delle risorse programmate rispetto al periodo di programmazione 2007-20213, con un importo superiore ai 110 milioni di euro di spesa pubblica totale e con 14 Regioni che hanno programmato tale intervento.
Di grande importanza per Natura 2000 è anche la misura servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali che è dedicata, tra le varie azioni previste, anche del sostegno alla stesura e all'aggiornamento di piani di tutela e di gestione dei siti Natura 2000 e di altre aree ad alto valore naturale. Si tratta di una misura molto importante per la pianificazione della gestione e del monitoraggio relativo alle aree Natura 2000, che ha proposto significativi esempi di attuazione nel periodo di programmazione 2007-2013.
E' da evidenziare anche il ruolo degli investimenti in immobilizzazioni materiali che include
investimenti non produttivi connessi all'adempimento degli obiettivi agro-climatico-ambientali compresa la conservazione della biodiversità delle specie e degli habitat e la valorizzazione delle zone Natura 2000 o di altri sistemi ad alto valore naturale.
Da segnalare anche le opportunità offerte dalla misura cooperazione che prevede nuove strumenti per la promozione di approcci comuni ai progetti e alle pratiche agro-climatico- ambientali anche in riferimento alle aree Natura 2000 e alle aree protette.
Inoltre, sono fondamentali gli strumenti per promuovere la formazione e l'informazione, la consulenza e l'assistenza agli agricoltori in relazione alle opportunità legate alla valorizzazione della biodiversità e delle aree Natura 2000. Infine, l'approccio Leader, in continuità con le positive

 

esperienze portate avanti in passato, può rappresentare uno strumento per lo sviluppo di strategie di sviluppo locale rivolte alla valorizzazione del capitale naturale legato alla rete Natura 2000.
I PSR 2014-2020, come abbiamo visto, forniscono molti strumenti e opportunità per finanziare Natura 2000.  Queste opportunità potranno essere realmente sfruttate solo se adeguatamente prese in considerazione dalle autorità di gestione e dai soggetti interessati a livello nazionale, regionale e locale nella fase di predisposizione e di attuazione dei programmi di sviluppo rurale 2014-2020.
L'analisi del periodo di programmazione 2007-2013 ci mostra che le possibilità di finanziamento che erano state fornite dai PSR non sono state sempre sfruttate completamente.
Sono molte le ragioni che hanno contributo a questa situazione. Alcune sono legate alle criticità di attuazione dei programmi e delle misure per Natura 2000, ma anche la lentezza nel designare i siti e i ritardi nell'adottare i piani di gestione hanno contribuito a rallentare il finanziamento di misure di conservazione sito specifiche.
Le informazioni disponibili dal precedente periodo di programmazione suggeriscono che una migliore integrazione della biodiversità nei programmi di sviluppo rurale richiede una più stretta  cooperazione tra le autorità di gestione dei programmi e le autorità responsabili ai vari livelli dell'attuazione di Natura 2000. Partendo dalle lezioni apprese nel periodo di programmazione 2007/2013 sono pertanto necessari ulteriori sforzi per garantire una migliore integrazione di Natura 2000 nella politica di sviluppo rurale 2014-2020.

 

Elenco dei principali articoli e delle misure chiave del regolamento FEASR n.1305/13 che possono sostenere le attività in relazione a Natura 2000

 
 
 
 
 

Luigi Servadei
servadei@inea.it

 
 
 

PianetaPSR numero 43 - maggio 2015