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ENERGIE RINNOVABILI

L'Olanda e la (ri)scoperta dell'acqua calda

Le serre "costano" in termini energetici? Alcune aziende agricole olandesi, con il sostegno del FEASR, hanno realizzato una centrale geotermica che pompa acqua calda a 2800 metri di profondità
Il progetto della centrale geotermica olandese

Si chiama "Green Well Westland" ed ha permesso a un polo di grandi aziende alimentari e orticole olandesi di sfruttare l'energia geotermica per riscaldare grandi complessi di serre. E' è un progetto ambizioso, andato in porto anche grazie ad un corposo sostegno del FEASR: 2 milioni di euro, ai quali si sono aggiuntI l'autofinanziamento delle imprese e i fondi del comune di WestlAnd, nel nord dell'Olanda, nell'area di Honserelersdijk, per un costo totale del progetto di 14 milioni di euro.

Chiaramente solo gli ampi volumi del polo aziendale hanno potuto permettere un investimento così consistente, tuttavia occorre considerare che il risparmio energetico è enorme per un complesso di serre così energivore. Un'energia, quella geotermica, veramente "verde": si pensi che nel caso del progetto olandese, il risparmio in termini di emissioni è pari a 10 milioni di metri cubi di CO2 all'anno.

Naturalmente la parte inziale del lavoro di indagine è fondamentale in questi casi, come afferma Jos Schaffers, uno dei proprietari delle aziende agricole: "Per avviare un buon progetto geotermico è importantissimo avviare una buona indagine ecologica. Occorre trovare strati adeguati di sabbia e pietre che contengano acqua per localizzare una adeguata fonte di calore geotermico, cosa impossibile se non si verificano le condizioni adatte.

 

La centrale geotermica costruita grazie al progetto prevede anche un controllo dell'equilibrio per il livelli delle acque sotterranee. Il sistema pompa acqua calda dal serbatoio geotermico e la immette, attraverso una serie di tubature, in uno scambiatore di calore posto in superficie. Successivamente, un secondo pozzo restituisce l'acqua raffreddata alle falde acquifere sotterranee.

Il progetto ha perfino superato le aspettative: "Una volta che abbiamo cominciato a far funzionare la centrale geotermica, abbiamo scoperto che potevamo produrre più calore del previsto, così adesso ci sono altre cinque aziende serricole che vengono riscaldate grazie a questo progetto", continua Schaffers. I vantaggi concorrenziali delle singole imprese stanno crescendo in maniera esponenziale.

Questo progetto è stato divulgato grazie alla Rete Rurale Europea (ENRD) che lo ha inserito all'interno di una interessante pubblicazione dal titolo "Il Fondo Europeo agricolo per lo Sviluppo Rurale - Priorità 2014-2020 in materia di sviluppo rurale".

ANCHE IN TOSCANA LA GEOTERMIA
FORNISCE ENERGIA A SERRE E CASEIFICI

L'utilizzo della geotermia, energia pulita per eccellenza, soprattutto in associazione con altre energie pulite come, ad esempio, la fotovoltaica, non è una novità neanche in Italia, e non riguarda soltanto mega-aziende agricole. E' il caso del progetto realizzato dall'associazione "Agricoltori Custodi della Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili della Toscana", nata nel 2009  grazie ad un'intesa tra Slow Food Toscana, Fondazione Slow Food per la Biodiversità e CoSviG, il Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche.
Nell'iniziativa sono convolte alcune aziende del territorio a cavallo tra Pisa, Siena e Grosseto (area geotermica) che, ad esempio, sfruttano l'energia geotermica per il riscaldamento funzionale alle fasi di lavorazione all'interno di un caseificio o per riscaldare una serra.

 

In ultima analisi, a fronte di un business plan che giustifichi attraverso il risparmio energetico e i volumi prodotti l'investimento iniziale, quella geotermica si rivela una energia verde da prendere seriamente in considerazione laddove anche le analisi del terreno consentano di sviluppare una reale progettualità

 
 

Andrea Festuccia
festuccia1@gmail.com

 
 

PianetaPSR numero 53 -maggio 2016