La misura 14 - Benessere degli animali - prevede un sostegno per gli allevatori che si impegnano ad attuare interventi che migliorano il benessere degli animali da allevamento oltre i requisiti minimi obbligatori stabiliti dalla condizionalità (Reg. (UE) n.1306/2013).
Il contributo è finalizzato a compensare i maggiori costi e/o i mancati introiti che le imprese zootecniche devono sostenere per l'applicazione di tali interventi; in particolare, quelli affrontati dall'allevatore nel primo periodo di adozione delle nuove tecniche e modalità di allevamento migliorative del benessere animale e che riguardano prevalentemente il costo della manodopera aziendale (maggior tempo e attenzione dedicati alle operazioni), la necessità di coinvolgere il personale addetto nel processo di adattamento, di acquisizione e trasferimento del know-how, l'aumento delle spese per alimenti e lettimi, la gestione di particolari soluzioni tecniche e strutturali innovative.La misura contribuisce al raggiungimento degli obiettivi della priorità 3: promuovere l'organizzazione della filiera alimentare, comprese la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo.
Ma, gli interventi previsti dalla misura 14 mirano anche a creare valore aggiunto per i prodotti agricoli nei mercati locali, nelle filiere corte e all'interno delle associazioni e organizzazioni di produttori e di quelle interprofessionali (Focus area 3A). Inoltre, la misura concorre al raggiungimento di obiettivi trasversali, come la mitigazione dei cambiamenti climatici, attraverso la riduzione dell'inquinamento dovuto alle emissioni di reflui e deiezioni negli allevamenti intensivi.
Le regioni italiane che a marzo 2016 hanno inserito la misura 14 nei rispettivi PSR sono 11 (Tab.1). Per tre di esse (Campania, Emilia Romagna e Veneto) l'attivazione è connessa al completamento delle operazioni di pagamento derivanti dalla programmazione 2007-2014; per la Sardegna i trascinamenti della passata programmazione si concluderanno a settembre 2016.
In base all'art.10 del Regolamento Delegato (UE) n. 807/2014 gli interventi ammissibili al sostegno riguardano le seguenti aree tematiche di miglioramento:
- acqua, mangimi e cura degli animali conformemente alle naturali necessità della zootecnia;
- condizioni di stabulazione, maggiore spazio disponibile, pavimentazioni, materiali di arricchimento, luce naturale;
- accesso all'aperto;
- pratiche che evitano la mutilazione e/o la castrazione degli animali oppure l'utilizzo di anestetici, di analgesici e di antiinfiammatori nei casi in cui è necessario procedere alla mutilazione o alla castrazione degli animali.
Interventi legati all'area tematica "condizioni di stabulazione, maggiore spazio disponibile, pavimentazioni, ecc." sono proposti da tutte le regioni italiane che finanziano la misura 14. Si tratta, in primo luogo, di azioni che contribuiscono alla riduzione o al contenimento del metodo di allevamento intensivo, attraverso l'aumento dello spazio a disposizione degli animali per la stabulazione fissa rispetto ai requisiti minimi, o l'introduzione di sistemi a stabulazione libera o semi libera; ma anche impegni legati al miglioramento delle condizioni delle strutture di ricovero degli animali (temperature, ventilazione, luce naturale ) e dei fabbisogni connessi ad aspetti comportamentali (paddock, lettiere, aree separate per le primipare o pluripare).Azioni nell'ambito dell'area tematica "acqua, mangimi e cura degli animali conformemente alle naturali necessità della zootecnia" sono previsti da sei regioni (Calabria, Lazio, Liguria, Marche, Sardegna e Umbria) e riguardano, nella maggioranza dei casi, interventi che mirano a limitare la competizione per il cibo e l'acqua tra gli animali allevati, attraverso l'aumento e/o il miglioramento degli impianti di alimentazione e beveraggio presenti nelle aziende zootecniche e a rispondere in modo più adeguato alle esigenze nutrizionali delle specie allevate (piani alimentari basati sulle diverse esigenze alimentari durante le varie fasi del ciclo produttivo).Il sostegno per l'avvio o l'incremento del metodo di allevamento estensivo è sostenuto anche attraverso impegni compresi all'interno dell'area tematica "accesso all'aperto"; attivati da Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria e Marche. Tali interventi prevedono la predisposizione di strutture che favoriscono l'accesso all'aperto, superfici esterne più ampie per il razzolamento e un maggior tempo di permanenza degli animali all'aperto. All'interno di tale area di miglioramento la Calabria e le Marche prevedono anche impegni legati ai controlli parassitologici degli animali al pascolo.Lazio e Marche sono le Regioni che finanziano interventi finalizzati alla riduzione di mutilazioni (zoppia, taglio della coda, castrazione, ecc.) o, nei casi necessari, l'utilizzo di medicinali per alleviare le sofferenze degli animali. In entrambe i casi è indicato come limite massimo degli animali sottoposti alle suddette pratiche il 5% dei capi allevati.
Gli impegni richiesti per accedere ai finanziamenti della misura 14 riguardano nella maggioranza dei casi bovini, suini, ovini e caprini; da evidenziare che, a differenza della passata programmazione, sono stati inseriti tra le specie ammesse a sostegno (Friuli, Umbria e Valle d'Aosta) anche gli equini e i cunicoli.
Il sostegno finanziario è concesso annualmente per UBA (Unità di bestiame adulto), per cinque o sette anni e differenziato per categoria di specie zootecnica. L'entità dei pagamenti è determinata, in ottemperanza all'art. 33 - par. 3 del Reg. (UE) 1305/2013, su ipotesi standard, relative ai mancati guadagni e ai costi aggiuntivi derivanti dall'applicazione degli impegni di benessere animale. I costi fissi o relativi a investimenti non sono riconosciuti. Di norma, il livello massimo del sostegno è determinato, rispetto a ciascuna specie animale, a partire dal costo medio di produzione assunto come costo standard dell'azienda che rispetta i requisiti minimi obbligatori.
Importo max per UBA per regione
Dal punto di vista finanziario, il contributo totale UE 2014-2020 preventivato in Italia per la misura 14 sfiora i 28 milioni di euro. La regione con la dotazione finanziaria maggiore è la Sardegna (108.3 mln di Euro), seguita dalla Calabria, mentre in Friuli V.G., con poco più di 430.000,00 €, si registra il contributo finanziario UE minore.
Manuela Scornaienghi
manuela.scornaienghi@crea.gov.it
PianetaPSR numero 55 luglio-agosto 2016