A seguito delle scosse del 26 e 30 ottobre, i Comuni delle Marche interessati dal sisma sono diventati ben 122 (su un totale di 236 comuni) (Regione Marche, 2016f ). Nelle aree che rientrano nel cosiddetto cratere del terremoto, anche il settore agricolo, così come gli altri comparti dell'economia locale, ha subito pesanti perdite. Le aziende agricole che hanno sofferto più di altre le conseguenze del terremoto sono circa 60, con un danno stimato di 3 milioni di euro (Regione Marche, 2016d). Dalle verifiche effettuate, sono stati riscontrati danni significativi a 87 abitazioni agricole, 116 stalle, 45 fienili, 7 guardianie e 2 stabilimenti per la produzione di formaggi e marmellate (Regione Marche, 2016g).
Per aiutare gli agricoltori in difficoltà, Stato e Regione si sono mossi mettendo in campo diverse misure e iniziative di sostegno.
Una delle prime azioni a supporto dei territori colpiti dalla prima scossa è stata la disposizione da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF), tramite l'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA), di anticipare entro metà del settembre 2016 12 milioni di euro di contributi PAC (di cui 7 milioni relativi ai fondi di sviluppo rurale) richiesti dalle 958 domande presentate dalle imprese agricole operanti in 16 comuni dell'emergenza individuati dalla Protezione civile (di cui 5 nelle Marche) (MIPAAF, 2016b, 2016c).
A seguire, il Governo, attraverso il Decreto Legge n. 205 dell'11 Novembre 2016, ha previsto un sostegno specifico per le aziende agricole, con la messa a disposizione di risorse aggiuntive per rilanciare il settore (Art. 3). In particolare, il decreto prevede la copertura della quota del cofinanziamento regionale delle annualità 2019 e 2020 dei Programmi di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020 delle Regioni interessate dal sisma, tramite il Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie.
Sul fronte regionale, una importante azione è rappresentata dall'aumento di 37,9 milioni di euro nella dotazione finanziaria di specifiche misure del PSR Marche 2014-2020, allo scopo di garantire la copertura completa dei contributi richiesti e favorire, pertanto, il rilancio delle attività agricole nelle zone terremotate (Regione Marche, 2016e). Le risorse aggiuntive, che verranno sostenute con un cofinanziamento regionale di 6,7 milioni di euro, concernono misure che fanno parte dei pacchetti giovani, agricoltura biologica, patrimonio genetico e tutela delle acque. Più precisamente, gli interventi che potranno disporre di maggiori opportunità finanziarie sono:
Sempre con riguardo al PSR, nell'incontro svoltosi tra i vertici di AGEA e l'assessore all'agricoltura della Regione Marche, Anna Casini, l'AGEA ha assicurato, oltre all'avvenuto pagamento delle anticipazioni PAC alle aziende terremotate dal sisma di agosto, anche la pronta erogazione del pagamento relativo all'indennità compensativa e all'agricoltura biologica (Regione Marche, 2016a). Nello specifico, l'indennità compensativa 2016 sarà liquidata entro l'anno, mentre per l'agricoltura biologica si cercherà di anticipare entro la fine dell'anno i pagamenti rispetto alla prevista data di gennaio 2017.
Infine, un'ulteriore iniziativa a sostegno delle zone colpite dal terremoto nelle Marche è la predisposizione sul sito istituzionale di un elenco di aziende con produzioni certificate e tradizionali [www.regione.marche.it]. L'obiettivo è quello di dare visibilità alle aziende agricole marchigiane, favorendo una migliore interazione con i consumatori interessati all'acquisto di prodotti tipici e di qualità (Regione Marche, 2016b).
L'inserimento all'interno dell'elenco può essere richiesto (senza alcun termine di scadenza) dalle stesse aziende, o direttamente, accedendo al Sistema Informativo Agricolo Regionale, o attraverso i Centri di Assistenza Agricola. Le aziende produttrici di prodotti di qualità certificata (DOP, IGP, STG, QM, BIO, SQN e carni bovine con sistemi di etichettatura facoltativa) sono state inserite d'ufficio sulla base dei dati presenti nelle banche dati nazionali e regionali. Queste aziende hanno comunque la facoltà di aggiornare il proprio profilo aggiungendo ulteriori specificazioni e indicazioni per essere più facilmente coinvolte in eventuali iniziative di solidarietà.
L'esigenza di pubblicare un elenco di aziende specializzate in prodotti di qualità nasce dalla considerazione che parte delle produzioni certificate marchigiane è stata danneggiata dal sisma. Il caso più eclatante è quello del "Ciauscolo IGP", per il quale la Regione ha ottenuto deroghe sul disciplinare (Regione Marche, 2016c). Il MIPAAF (2016a) ha infatti approvato, l'11 novembre 2016, una modifica temporanea del disciplinare di produzione ai sensi dell'art. 6, paragrafo 3 del Regolamento UE n. 664/2014. Il decreto attribuisce agli operatori, i cui stabilimenti siano stati danneggiati dal sisma, la possibilità di effettuare la produzione, la stagionatura e il confezionamento del prodotto IGP anche al di fuori della zona di produzione delimitata nel disciplinare di produzione della denominazione (in pratica su tutto il territorio nazionale), a condizione però che la tracciabilità delle materie prime sia garantita e che vengano rispettati i requisiti previsti dal disciplinare.
Per avvalersi della deroga, gli operatori dovranno presentare una comunicazione all'Autorità Pubblica di Controllo (ovvero all'Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche), evidenziando le cause che impediscono di utilizzare lo stabilimento per le conseguenze del sisma, i prodotti, sia quelli certificati che quelli in fase di certificazione, che eventualmente saranno trasferiti, e lo stabilimento di destinazione. La deroga resterà in vigore per 12 mesi, ossia fino al 10 novembre 2017.
Andrea Bonfiglio
Rete Rurale Nazionale
Postazione regionale per le Marche
PianetaPSR numero 57 novembre/dicembre 2016