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CENTRO ITALIA

Sisma, in arrivo 90 milioni dai Psr

Si tratta di circa 35 milioni di euro per il saldo del 2015 e di oltre 56 milioni per l'anticipo dei fondi previsti per il 2016 di alcune misure di sviluppo rurale
Immagine repertorio

Oltre 90 milioni di euro stanno per arrivare a sostegno delle imprese agricole colpite dai terremoti che hanno devastato il Centro Italia.
I fondi sono il frutto della decisione della Commissione Europea C(2017) 1085 del 15 febbraio scorso che, su proposta del Mipaaf, ha autorizzato il pagamento del saldo 2015 e degli anticipi 2016 (con innalzamento della quota dall'85% al 100%) per alcune misure di sviluppo rurale, in deroga ai norme dell'Unione europea sui controlli delle domande di pagamento. Per ridurre la pressione sulle amministrazioni impegnate nell'attuazione dei PSR, questa possibilità è accompagnata dal rinvio da marzo a giugno 2017 del termine per la presentazione delle relazioni sui controlli amministrativi e in loco da parte di AGEA.
La decisione si applica a tutti i Comuni di Umbria, Marche e Abruzzo e della provincia di Rieti ed è limitata alle cosiddette misure a superficie ( Misura 211: Indennità a favore degli agricoltori delle zone montane; Misura 212: Indennità a favore degli agricoltori delle zone caratterizzate da svantaggi naturali diverse dalle zone montane; Misura 214: Pagamenti agroambientali; Misura 215: Pagamenti per il benessere degli animali; Misura 221: Imboschimento di terreni agricoli; Misura 223: Imboschimento di superfici non agricole; Misura 225: Pagamenti silvo-ambientali; Misura 10: pagamenti agro-climatico-ambientali; Misura 11: Agricoltura biologica; Misura 13: Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici; Misura 14: Benessere degli animali; Misura 15: Servizi silvo-ambientali e climatici e salvaguardia delle foreste).
Secondo le stime Agea, l'apertura della Commissione consentirà di sbloccare il pagamento di circa 35 milioni di euro per il saldo del 2015 e oltre 56 per l'anticipo, come detto innalzato dall'85 al 100%, dei fondi previsti per il 2016. Da previsione i fondi dovrebbero essere resi disponibili nel corso del mese di marzo.
Tutto questo, come detto, è reso possibile dalla deroga sui controlli: il nostro Paese sarà chiamato a riferire sull'andamento delle verifiche nel prossimo mese di giugno, inizialmente era stata fissata la scadenza di marzo, a causa della difficoltà derivante dalle conseguenze degli eventi sismici.
La politica di sviluppo rurale dell'UE, evidenzia la Commissione in una nota, può finanziare il ripristino del potenziale agricolo e forestale danneggiato dal recente terremoto. La riassegnazione di fondi finalizzata a rafforzare le misure già disponibili può essere adottata rapidamente. La Commissione prevede che le regioni interessate presentino proposte di modifica dei loro programmi ed è pronta a contribuire.
La decisione si va ad affiancare a quanto già deciso a livello comunitario per quanto riguarda la possibilità, per le autorità italiane, di integrare la quota dei 21 milioni di euro di fondi UE ricevuti a luglio 2016 stanziata per le regioni colpite dal sisma con fondi nazionali fino al 200%, triplicando così il sostegno finanziario disponibile.
Le autorità italiane hanno già annunciato che utilizzeranno parte dell'importo ricevuto nell'ambito del pacchetto di aiuti di luglio come sostegno una tantum per capo di bestiame (bovini, ovini/caprini, suini), quale reddito per superare l'anno interessato dalla catastrofe naturale, che sarà pagato esclusivamente nei comuni colpiti dal sisma (cofinanziamento UE/Stato membro).

 
 
 
 

Matteo Tagliapietra
Redazione PianetaPsr


 
 
 

PianetaPSR numero 58- gennaio/febbraio 2017