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SVILUPPO RURALE

Strumenti finanziari, il ruolo della Vexa e le nuove opportunità

L'introduzione della Valutazione ex ante rappresenta un elemento fondamentale nella gestione degli Strumenti finanziari che si arricchiscono di nuovi opportunità

Obbligatorietà della VEXA a supporto degli strumenti finanziari nei PSR 2014-2020

Con un valore aggiunto di circa 420 miliardi di euro all'anno e più di 47 milioni di posti di lavoro, l'agroalimentare è un settore strategico per l'Unione europea (Ue). Per tale motivo la Commissione europea (Ce) ritiene prioritario massimizzare anche il potenziale del settore agricolo al fine di promuovere la crescita, l'occupazione e lo sviluppo complessivo delle aree rurali europee.
Un elemento imprescindibile per la realizzazione degli investimenti programmati da parte delle imprese del settore agricolo è rappresentato dal superamento delle situazioni cosiddette a fallimento di mercato anche se, come rilevato da alcuni studi - tra gli altri D'Auria, Guido, 2015  -, la presenza di rilevanti gap tra domanda e offerta di credito, non sempre trova giustificazione nel reale peggioramento del merito creditizio delle imprese.
In tale scenario, l'attivazione degli strumenti finanziari (SF), che integrano le tradizionali forme di sostegno a fondo perduto, possono rappresentare una modalità più sostenibile ed efficiente per l'accesso al mercato finanziario e per il superamento di alcune criticità che, tradizionalmente, caratterizzano il settore agricolo. Infatti, secondo la CE, gli SF rappresentano per i FSIE «un metodo di erogazione dell'aiuto al beneficiario più efficiente delle tradizionali sovvenzioni a fondo perduto», in quanto garantiscono, in special modo nei casi di progetti con ritorni contenuti e/o lunghi periodi di rimborso, una maggiore efficienza nell'utilizzo delle risorse pubbliche (Cristiano, Licciardo, 2016 ).
Nonostante i vantaggi  che l'adozione degli SF offre (tra gli altri, maggiore leva finanziaria, migliore qualità progettuale, attrazione di co-finanziatori privati, ecc.), nel corso della programmazione 2007-13 solo otto Stati membri (Belgio, Bulgaria, Francia, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania e Romania) li hanno implementati, e non sempre con risultati allineati alle aspettative (l'effetto rotazione medio è risultato pari a 0,53).
Benché l'attuale periodo di programmazione sia potenzialmente promettente per l'utilizzo degli SF, la Corte dei Conti Europea (CCE) sostiene che «ottenere l'impatto desiderato costituirà una difficile sfida ». Anche per rispondere alle osservazioni della CCE, una novità del periodo 2014-20 è rappresentata dall'introduzione dell'obbligatorietà della Valutazione ex ante (VEXA) degli SF che, prevista dall'art. 37(2) del Reg. (UE) n. 1303/2013, è finalizzata a garantire che l'utilizzo degli SF nei PSR sia giustificato da oggettivi elementi di fatto, e che le tipologie di strumenti utilizzati, la loro struttura di governance e le scelte in merito alle modalità di implementazione, siano frutto di una valutazione ponderata, effettuata anche tenendo presenti i risultati potenziali di scelte alternative (MIPAAF, 2015 ).

 

Nuove opportunità per il FEASR: FEI e FEIS

A livello comunitario, il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI), in collaborazione con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI), ha costituito e messo a disposizione delle Autorità di Gestione (AdG) ai sensi dell'art. 38 del Regolamento (UE) n. 1303/2013, il Fondo Multiregionale di Garanzia per l'Agricoltura e l'Agroalimentare nella forma di una garanzia illimitata (uncapped). Lo strumento supporta le misure che concorrono all'Obiettivo Tematico 3 "Competitività" ed in particolare le sottomisure 4.1 "Investimenti per il miglioramento delle prestazioni e della sostenibilità delle aziende agricole" e 4.2 "Sostegno a investimenti a favore della trasformazione/commercializzazione e/o sviluppo dei prodotti agricoli".

 
 

Stati membri aderenti al Fondo di garanzia multiregionale e budget di finanziamento

Stati membri aderenti al Fondo di garanzia multiregionale e budget di finanziamento
Fonte: nostre elaborazioni da Second European fi-compass conference on financial instruments under the EAFRD, 25/11/2016 Brussels
 

Il fondo di garanzia gestito dal FEI consentirà ai beneficiari delle sottomisure supportate (4.1 e 4.2) di ricevere da intermediari finanziari, selezionati dal FEI mediante procedura aperta, prestiti garantiti al 50% senza alcun limite ("cap") per gli intermediari a livello di portafoglio, e con trasferimento del beneficio della garanzia (in termini di minori tassi di interesse e/o minori garanzie collaterali richieste).
Si tratta di una tipologia che richiede una massa critica minima, ragion per cui è stato ideato sulla base del contributo di più PSR regionali. L'obiettivo, infatti, è quello raccogliere risorse di provenienza diversa (BEI, FEASR, Ce, settore privato) al fine di fornire una garanzia di tipo loan by loan del 50% su un portafoglio di finanziamenti di importo molto maggiore rispetto a quanto si otterrebbe utilizzando le sole risorse regionali. Proprio tale aspetto è in grado di assicurare, secondo gli esperti del FEI, una leva finanziaria minima almeno pari a 4. Tra l'altro, poiché per la costituzione dello strumento è prevista l'immissione di capitali da parte della stessa BEI e di altri investitori istituzionali, è prevista la possibilità che tali investitori privati o pubblici che operano secondo meccanismi di mercato, possano essere remunerati con risorse PSR rivenienti dalla liberazione delle garanzie (artt. 37(2)c e 44(1)b del Reg. (UE) n. 1303/2013). La possibilità di remunerare l'investimento con i rientri e non solo con il pagamento della guarantee fee da parte delle banche che beneficeranno della garanzia potrebbe consentire di aumentare di molto l'appetibilità dello strumento.
Un altro SF transnazionale dal grande potenziale e che, in prospettiva, potrebbe rappresentare un'opportunità aggiuntiva per il raggiungimento degli obiettivi della politica di sviluppo rurale è il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS), nucleo portante del Piano Juncker, istituito nel 2015 e integrato dagli strumenti European Investment Advisory Hub e European Investment Project Portal, che forniscono assistenza tecnica e visibilità ai progetti, nonché da riforme strutturali e dalla semplificazione normativa nazionale e comunitaria, guardando all'Europa come ad un ecosistema favorevole alla crescita.
Il FEIS, che fornisce prodotti finanziari (quali prestiti, garanzie e investimenti azionari), nasce dall'accordo tra la Ce e la BEI ed è costituito da una garanzia di 16 miliardi di euro finanziati dall'Ue e 5 dalla BEI, e mette a disposizione un portafoglio di prodotti finanziari in grado di mobilitare 315 miliardi di euro a supporto degli investimenti strategici e del rafforzamento delle PMI. I buoni risultati realizzati nel primo biennio di operatività del Fondo ne hanno determinato una proroga fino al 2020, con l'aumento delle garanzie a valere sul bilancio Ue a 26 miliardi e del contributo della BEI a 7,5 miliardi. Il nuovo target di investimento è stato fissato in 500 miliardi di euro.
Nel Regolamento (UE) n. 1017/2015  si afferma che «l'obiettivo del FEIS dovrebbe consistere nell'aiutare a superare le difficoltà di finanziamento e di realizzazione di investimenti strategici, trasformativi e produttivi che presentino, sotto il profilo economico, ambientale e sociale, un elevato valore aggiunto in grado di contribuire al conseguimento degli obiettivi politici dell'Unione».
Le priorità ufficiali (infrastrutture, trasporti, tecnologie dell'informazione e della comunicazione, istruzione, ricerca, innovazione, sostegno alle PMI, sanità, cultura) per i finanziamenti del FEIS sono potenzialmente assai pertinenti per le zone rurali europee. Tra i vantaggi del FEIS, quello che sembra più interessante per il FEASR è, indubbiamente, l'offerta di garanzie per sostenere attività progettuali, in precedenza non finanziabili con Fondi SIE, in quanto ad alto rischio oppure a causa del volume di investimento richiesto.
In tale contesto sarebbe opportuno che le AdG dei PSR sviluppassero, in combinazione con il FEIS, piattaforme di investimento o progetti di investimento a supporto delle zone rurali e del settore agroindustriale. Alcuni esempi di integrazione FEIS/FEASR, tratti dalla Rivista Rurale dell'UE, sono riportati graficamente.

 
 

Una leva per gli investimenti a supporto delle politiche di sviluppo rurale: integrazione tra FEISR e FEASR

Una leva per gli investimenti a supporto delle politiche di sviluppo rurale: integrazione tra FEISR e FEASR
Fonte: nostro adattamento da Rivista Rurale dell'UE n. 21/2016
 
[1] D'AuriaR., Guido M. (2015), Strumenti finanziari per l'accesso al credito delleimprese agricole: le opportunità offerte dai Fondi Strutturali e diInvestimento Europeo 2014-2020, Agrimarcheuropa, anno 4, numero 7, Giugno 2015.
[1] CristianoS., Licciardo F., La valutazione ex-ante degli strumenti finanziari. Documentodi lavoro, Rete Rurale Nazionale - MIPAAF, Roma.http://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/16126
[1] EuropeanNetwork for Rural Development (2012b), Strumenti finanziari per lo svilupporurale: nuove opportunità per affrontare la crisi economica, Rivista ruraledell'UE n.13, autunno 2012, Brussels.
[1] Corte deiConti Europea (2015), Gli strumenti finanziari sono uno strumento valido epromettente nel settore dello sviluppo rurale?, Relazione speciale n. 5/2015,Lussemburgo, pag. 7.
[1]Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (2015), Strumentifinanziari nello sviluppo rurale 2020. Valutazione ex ante nazionale, Roma.
[1]Modifica i Regolamenti (UE) n. 1291/2013 e (UE) n. 1316/2013.
 
 
 

Francesco Licciardo, CREA PB
Rita Iacono ,CREA PB


 
 
 

PianetaPSR numero 58  gennaio/febbraio 2017