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Multifunzionalità

Agriturismo, un'attività sempre più rilevante per le aziende agricole

L'analisi Ismea evidenzia come il peso delle attività secondarie sul giro d'affari complessivo del comparto agricolo sia in crescita e l'agriturismo rappresenti una realtà sempre più importante.
fonte: Ismea

Nell'agricoltura italiana quello della multifunzionalità è oggi un concetto sempre più importante. L'interpretazione stessa di questo termine è cambiata in maniera significativa rispetto al passato. Le aziende agricole devono, ora più che mai, aprirsi a flussi urbani e turistici, collegarsi operativamente e virtualmente ai canali commerciali, dimostrandosi in grado di intercettare un nuovo tipo di domanda che proviene dai consumatori.

Cresce il valore della multifunzionalità

Il ruolo delle attività secondarie rispetto a quelle primarie nelle aziende agricole è cresciuto in maniera significativa: nel 2015 infatti a fronte di un valore complessivo della produzione agricola pari a 57 mld, le attività secondarie "pesano" per 12 mld. La loro incidenza negli ultimi 15 anni è passata dal 13,8% al 20,9%.

fonte: Ismea

In questo senso l'attività agrituristica rappresenta senza dubbio un'opportunità particolarmente rilevante come conferma un'analisi Ismea su dati Istat.

Meno aziende agricole e più agriturismi


Tra il 2000 e il 2013 il numero delle aziende agricole è diminuito del 42,3% (-1.080.637) mentre quello delle aziende agrituristiche è cresciuto del 70,8% tra il 2003 e il 2015. Sostanzialmente mentre il settore perdeva 227 imprese al giorno gli agriturismi aumentavano al ritmo di 2 ogni 24 ore.

 
fonte: Ismea
 

Negli ultimi dieci anni le aziende agrituristiche sono aumentate del 45%, quasi settemila in più, e la ristorazione, in questo tipo di attività, è diventata sempre più importante (+56%).

 
Fonte: Le aziende agrituristiche in Italia (Istat, 2006, 2011 e 2016)
Fonte: Le aziende agrituristiche in Italia (Istat, 2006, 2011 e 2016)
 

Nuove aperture in tutta Italia

La crescita degli agriturismi si registra, tra il 2000 e il 2015, in tutte le aree geografiche, con un ritmo più alto al Nord (+49%), dove si supera il muro delle 10mila imprese, e al Centro (+42%). Al Sud l'aumento è comunque significativo e si passa dalle 2.969 imprese presenti all'inizio del nuovo millennio alle oltre quattromila del 2015.

 
Fonte: Le aziende agrituristiche in Italia (Istat, 2006, 2011 e 2016)
Fonte: Le aziende agrituristiche in Italia (Istat, 2006, 2011 e 2016)
 

Collina e pianura le aree più ricercate

Le zone pianeggianti e collinari attirano il maggior numero degli investimenti: l'analisi Ismea evidenzia infatti come negli ultimi 10 anni la percentuale di aziende attive in aree montane sia diminuita di quasi quattro punti percentuali, attestandosi al 32%, mentre quelle collinari rappresentano nello stesso anno il 51,9% (+1,3% rispetto al 2005) e quelle in pianura superano il 16% (+2,5% rispetto a 10 anni prima).

Più aperture che chiusure

Il saldo tra l'apertura di nuove imprese e le cessazioni di attività nel 2015 è positivo (1628 contro 1.134) ma il divario si riduce rispetto al 2005 (1700 rispetto a 380). Rallenta, dunque, il tasso di crescita che in dieci anni è passato dal 9,3%  del biennio 2004-2005 al 2,3% del 2014-2015.

 
Fonte: elaborazione Ismea  su dati Istat 2005-2006-2010-2011-2015-2016
Fonte: elaborazione Ismea su dati Istat 2005-2006-2010-2011-2015-2016
 
Fonte: elaborazione Ismea  su dati Istat 2005-2006-2010-2011-2015-2016
Fonte: elaborazione Ismea su dati Istat 2005-2006-2010-2011-2015-2016

Fatturato in crescita ma ancora tanti posti letto vuoti

Il fatturato dell'agriturismo italiani nel 2015 ha raggiunto 1,188 mld di euro, segnando un +3% rispetto all'anno precedente. Il margine di crescita però resta molto ampio: a fronte di 238.323 posti letto disponbili, pari a quasi 57,2 milioni di presenze possibili su otto mesi di apertura media, nel 2015 gli arrivi sono stati 2,78 mln (circa il 44% stranieri) e le presenze 11,32 mln, con un ruolo determinante degli stranieri che sono il 44% degli arrivi e il 57% delle presenze.

Toscana e Trentino le regioni più attive


Sono Toscana, con 4,391 aziende, Trentino Alto Adige, 3.550, e Lombardia (1.565) le tre regioni con il più alto numero di aziende agrituristiche. Se si guarda invece alla "concentrazione" rispetto alle aziende agricole totali, però, è il Trentino Alto Adige dove un'impresa agricola su 10 svolge attività agrituristica.

La regione del Centro è quella dove ci sono più posti letto (poco meno di 60 mila) e di aziende che offrono un servizio di ristorazione (1.377) mentre la maggiore disponibilità di posti a sedere si registra in Veneto (47.765) e il più alto numero di piazzole di sosta negli agri campeggi è in Puglia (2.449).

 

Il ruolo di Ismea

Ismea, a seguito della Legge 20 febbraio 2006, n. 96, collabora con il Mipaaf in relazione a tutti le attività riguardanti la disciplina dell'Agriturismo.
Operativamente, in virtù di quanto previsto nel DM 13 febbraio 2013, il Mipaaf ha assegnato all'Ismea i seguenti compiti:

*    Istituzione, tenuta e aggiornamento del Repertorio Nazionale delle Aziende Agrituristiche;
*    Ideazione del marchio "Agriturismo Italia" e redazione del relativo Manuale d'uso;
*    Implementazione del portale web istituzionale dedicato all'Agriturismo (http://www.agriturismoitalia.gov.it), in particolare allo scopo di contribuire alla promozione sul mercato turistico dell'offerta di ospitalità e dei servizi offerti dalle aziende agrituristiche.


L'Istituto conduce tali attività all'interno del Comitato Nazionale per l'agriturismo, di cui è parte, con funzione di supporto tecnico al Ministero.
In virtù delle esperienze maturate l'Ismea si è vista attribuire dal Mipaaf, nell'ambito della programmazione della Rete Rurale Nazionale 2014-20, la gestione della scheda "Agriturismo e multifunzionalità".


Nel corso del primo biennio di programmazione RRN, tra gli output realizzati, particolarmente significativi sono i seguenti:
Manuale operativo a supporto degli agricoltori che intraprendono il percorso verso la diversificazione, presentato in occasione dell'edizione 2016 di AgrieTour. Il manuale ha avuto ottimi riscontri e nel 2017 è prevista una ristampa.

http://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/16451

Raccolta di 20 «Buone prassi di multifunzionalità» italiane ed estere. Gran parte delle buone prassi hanno preso parte ad un Workshop che si è tenuto in occasione dell'edizione 2016 di AgrieTour che ha registrato la partecipazione di numerose ADG regionali, tra cui Marche, Toscana, Lazio e Sardegna.

Banca dati normativa dei documenti statali ufficiali riguardanti la multifunzionalità agricola: http://www.reterurale.it/agriturismo/normativa

Sempre nell'ambito del primo biennio di programmazione 2014-20 sono stati realizzati dall'Istituto i seguenti studi:
"Il sostegno alla diversificazione nei PSR 2014-2020: avviamento di attività imprenditoriali e investimenti per la creazione e lo sviluppo di attività extra-agricole". http://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/16485

 "Azienda agricola e multifunzionalità: il valore aggiunto della "terra" nelle fattorie sportive e nelle aziende specializzate in servizi di assistenza alla terza età". http://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/16777
 
 

Matteo Tagliapietra
Redazione PianetaPsr

 
 
 

PianetaPSR numero 62 giugno 2017