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Cooperazione

I Gruppi Operativi e i progetti pilota di cooperazione. Lo stato di avanzamento delle sottomisure 16.1 e 16.2

Un'analisi dello stato di avanzamento delle sottomisure dedicate all'innovazione e delle scelte strategiche delle Regioni italiane.

Nella programmazione 2014-2020, la promozione dell'innovazione è attuata tramite le sottomisure 16.1 e 16.2, previste all'interno della Misura 16 per la cooperazione. Nelle intenzioni delle politiche europee, le due sottomisure andrebbero attuate in modo complementare e sistemico, al fine di valorizzare gli effetti sinergici sul territorio per lo sviluppo rurale, ma non tutte le AdG hanno colto questa complementarietà.

La 16.1 finanzia la costituzione dei Gruppi Operativi (GO), istituiti all'interno del Partenariato Europeo per l'Innovazione in agricoltura (PEI-AGRI), al fine di promuovere la produttività e sostenibilità. La 16.2, finanzia i progetti pilota e lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie del settore agroalimentare e forestale, proposti da gruppi di cooperazione.

Un indicatore per comprendere il livello di attuazione raggiunto dagli interventi finanziati è dato dal rapporto tra spesa pubblica assegnata nei bandi e quella programmata nei PSR. La dimensione finanziaria complessiva delle due sottomisure in termini di spesa pubblica programmata è di 312,3 milioni di euro, pari al 53% dell'intera misura 16. La sottomisura 16.1, con oltre 45 milioni di euro di spesa pubblica ha raggiunto il 26% di attuazione, registrando un modesto avanzamento rispetto al semestre precedente. La 16.2, con 49 milioni di euro circa di spesa pubblica realizzata, ha invece raddoppiato la sua quota rispetto a fine 2016, toccando il 36% del programmato.

Dalla Figura 1 si evidenzia un maggiore ritardo nel Meridione, e solo poche AdG hanno già messo a bando la maggior parte della dotazione finanziaria destinata alle sottomisure. Questa lenta progressione è ancora più evidente considerando che ben 13 AdG non hanno ancora emesso bandi per la 16.2 e 8 per la 16.1.

Figura 1 - Avanzamento finanziario delle sottomisure 16.1 e 16.2 per AdG al 30 giugno 2017

Fonte:  ns. elaborazione su bandi PSR 2014-2020 e indagine diretta presso AdG
Fonte: ns. elaborazione su bandi PSR 2014-2020 e indagine diretta presso AdG

Le cause di questo lento avvio delle procedure sono molteplici e differenziate a livello territoriale, ma in generale occorre considerare che queste tipologie di intervento sono innovative anche sul piano gestionale per cui sia le AdG, sia gli Organismi pagatori hanno dovuto adattare i loro sistemi informativi per adeguarli a queste nuove esigenze.

Scendendo nel dettaglio delle singole sottomisure, la 16.1 sostiene la costituzione dei GO per la realizzazione di progetti per il miglioramento della produttività e sostenibilità in agricoltura. Essa è stata programmata in tutte le Regioni, ad eccezione della Valle d'Aosta. I GO sono dei partenariati composti dai soggetti utili alla realizzazione dell'obiettivo, di cui almeno due devono essere imprese (agricole, agroalimentari, forestali) e/o ricercatori e/o consulenti. Fa eccezione la Basilicata che, nel rispetto della scheda di misura, prevede che il numero minimo di soggetti per la cooperazione deve essere pari a 6, di cui almeno uno appartenente alla ricerca e almeno altri cinque come imprese, anche in forma associata.

La funzione dei GO è di realizzare progetti innovativi che rispondano alle esigenze concrete del mondo agricolo, promuoverne l'adozione e divulgarne i risultati. Essi non realizzano ricerca e sperimentazione(1). Nel processo di creazione del partenariato, è facoltà dei PSR prevedere la figura o la funzione di innovation brokering, con il compito di facilitare la formazione del progetto, contribuendo ad individuare i fabbisogni di  innovazione, e di animare i rapporti tra i soggetti partner. Cinque PSR prevedono questa figura: Liguria, Marche, Lazio, Sicilia, Sardegna, mentre Veneto, Toscana e Puglia  ne prevedono la funzione.
La selezione delle domande per i GO può avvenire in una fase unica o in due fasi: la prima fase di setting-up di sostegno per la preparazione dei GO e la II fase di selezione dei  GO e delle proposte progettuali.

Al 30 giugno 2017, risulta che 13 regioni hanno emesso i bandi  per la 16.1, prevalentemente nel Centro-Nord e in gran parte riguardano la fase di setting up. Sono 3 le AdG che hanno emesso le graduatorie delle domande ammesse per la fase di setting up: P.A. Trento, Toscana e Marche. Infine, sono 3 quelle che hanno selezionato i GO: Bolzano, Trento e Emilia Romagna.

Data la natura trasversale dell'innovazione, la sottomisura 16.1 afferisce a diverse Focus Area (FA). A parte la FA 1B di carattere trasversale, la cui percentuale di attribuzione è stata oggetto di stima(2), si osserva nella Figura 2 una concentrazione delle risorse sulla  2A (18%) e 3A e 4B (15% ciascuna), finalizzate al miglioramento delle prestazioni economiche (2A), della competitività delle aziende agricole, attraverso l'integrazione nella filiera (3A) e alla tutela ambientale attraverso la sostenibilità della gestione delle risorse idriche e l'uso dei fertilizzanti (4B).

Figura 2 - Riparto delle risorse assegnate nei bandi per sottomisura, Priorità e Focus Area

Fonte:  ns. elaborazione su bandi PSR 2014-2020
Fonte: ns. elaborazione su bandi PSR 2014-2020

(1) Vagnozzi A. (2016). Innovazione e Gruppi Operativi: istruzioni d'uso. Pianeta PSR.
(2) Nei casi in cui non era specificata nei bandi la ripartizione finanziaria per FA, si è provveduto ad attribuire la dotazione interamente alla FA 1B.

La seconda sottomisura (16.2) sostiene, attraverso la cooperazione tra più partner, la realizzazione dei progetti pilota per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie finalizzate ad accrescere la competitività e la sostenibilità nel settore agricolo, agroalimentare e in quello forestale. I progetti pilota devono avere come obiettivo l'applicazione e/o l'utilizzo di risultati di ricerca, la cui valorizzazione si ritiene promettente per dare riposte in termini pratici e concreti ai fabbisogni di innovazione delle aziende agricole, agro-alimentari e forestali.

L'intervento, vuole dare risposte concrete alle imprese promuovendo la competitività attraverso il sostegno alla capacità di introdurre innovazione in termini di prodotto e di processo, alla conquista di nuovi mercati, ai processi di adeguamento strutturale in un'ottica di miglioramento quali-quantitativo delle produzioni abbinato alla riduzione dei costi di produzione e ad una maggiore rispondenza alle problematiche della sostenibilità ambientale, nonché incentivando la sperimentazione e l'adattamento delle nuove tecnologie e dei nuovi processi produttivi in relazione ai contesti geografici e/o ambientali.

La sottomisura finanzia la realizzazione di progetti di sviluppo, in fase precompetitiva, compresi i progetti pilota e la creazione di prototipi, finalizzati ad introdurre soluzioni innovative per lo sviluppo di processi, prodotti o servizi nuovi o migliorati, prima dell'immissione sul mercato, nonché le attività informative e dimostrative volte a divulgarne gli esiti. La sua attuazione è prevista in quasi tutti i PSR (18 su 20), ma a giugno 2017 solamente 8 regioni hanno pubblicato i bandi(3).

L'intervento è attivabile generalmente tramite la predisposizione di un progetto di innovazione elaborato secondo uno schema tecnico previsto dal bando e può essere avviato singolarmente e/o in sinergia con altre misure all'interno di progetti collettivi come ad esempio i Progetti Integrati di Filiera (PIF). Il progetto è presentato dal soggetto capofila che presenta la domanda di sostegno in nome e per conto di tutti i partner e assume il ruolo di coordinatore.
A giugno 2017, solamente due Regioni hanno pubblicato le graduatorie: la Lombardia che ha ammesso a finanziamento 16 domande, e la Toscana che ha approvato 39 PIF di cui 37 hanno attivato al loro interno la sottomisura 16.2.

La sottomisura 16.2 risponde ad una molteplicità di fabbisogni individuati nei PSR, associati a diverse Focus Area (FA). La ripartizione delle risorse per le singole FA, relativamente ai bandi pubblicati,  pur essendo concentrata sulle 3A  e 2A  risulta trasversale alle altre priorità, come si desume dalla Figura 2.
Per quanto l'analisi sia stata svolta su un numero ristretto di bandi, si evidenzia il collegamento con le FA dedicate al rafforzamento delle filiere agroalimentari (3A) e a favorire la competitività delle aziende agricole attraverso il rinnovamento strutturale e la diversificazione produttiva (2A); ciò è riconducibile anche al fatto che la metà dei bandi considerati vengono attivati all'interno dei Progetti di Filiera.

Considerando, inoltre, la ripartizione della dotazione finanziaria per Focus Area, si nota che la maggior parte delle AdG puntano su uno o pochi obiettivi ed in particolare sulle FA 3A e 2A.
Nel complesso la situazione che emerge da questa ricognizione, è di un avanzamento che presenta notevoli criticità specie in alcuni territori del Centro-Sud. La percentuale media di spesa assegnata è del 30% con molte AdG che devono ancora emettere i bandi, in particolare sulla 16.2.
Poche le AdG che hanno conseguito risultati in linea con la tempistica del periodo di programmazione, ma probabilmente nei prossimi mesi si assisterà ad una accelerazione della spesa, dopo il superamento degli ostacoli procedurali dovuti alle nuove esigenze gestionali di queste due sottomisure.
I risultati andranno valutati non solo in termini finanziari ma anche fisici, e sarà interessante riscontrare l'avanzamento degli indicatori attraverso l'imminente Relazione Annuale di Attuazione (RAA), ma anche seguire lo sviluppo dei progetti finanziati, ed in particolare quelli dei GO , per i quali le AdG e la RRN stanno predisponendo un apposito portale informatico.

 

(3) Sono: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia Romagna, Umbria, Toscana e Marche.

 
 
 

Elisa Ascione
Rossella Ugati
Rete Rurale Nazionale
Gruppo Innovazione

innovazione.rrn@crea.gov.it
http://www.reterurale.it/innovazione

 
 
 

PianetaPSR numero 62 giugno 2017