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RRN

La Rete Rurale Nazionale diventa "promoter" delle aziende innovative italiane

La creazione di un ambiente virtuale, interattivo e guidato come risposta alla necessità di orientamento all'innovazione 

L'idea di rendere la Rete Rurale "promoter" delle aziende innovative nasce da più considerazioni.

La prima deriva dalle risposte a questa semplice domanda: "Avete mai sentito parlare di "ND2"? O di "PIF Acetoscana - Filiera Corta"?

È molto probabile che, se non appartenete all'azienda agricola calabrese Techfem S.p.a o all'azienda toscana I Natali S.a.s. o se non avete fatto parte come partner dei progetti di cooperazione della Misura 124 finanziata con i PSR 2007/2013, questi nomi non vi dicano nulla.

Ebbene, entrambe queste aziende agricole hanno introdotto delle innovazioni che hanno procurato non solo un beneficio economico (nuovi sbocchi di mercato, aumento della competitività) per l'azienda stessa, ma, grazie alle caratteristiche dei nuovi processi messi in atto (nuova valorizzazione dei prodotti di scarto della produzione e nuovo processo produttivo) hanno prodotto un beneficio per l'ambiente, la salute e, in alcuni casi, anche un beneficio sociale.

D'altronde stiamo parlando di innovazione di aziende che operano a stretto contatto con la natura, in un continuo scambio con essa, e che, tendenzialmente, se non esclusivamente, producono cibo.

Probabilmente potrebbe tornate utile, se non addirittura essere rassicurante, venire a conoscenza di realtà che con il loro sperimentare e con l'implementazione di un'idea sono riuscite ad ottenere risultati che in qualche modo possono cambiare in meglio addirittura il contesto sociale nel quale si trovano ad operare, intervenendo su aspetti quali la qualità dei prodotti, il rispetto per l'ambiente, la sicurezza dei processi, una maggiore tutela della salute.

Quindi, l'innovazione delle aziende agricole, nella sua peculiarità di essere portatrice di benessere ambientale e sociale deve essere comunicata, divulgata e promossa.

Ma facciamo una considerazione ulteriore.

Come noto l'innovazione è "un'idea che trova successo nella pratica".

Le idee scaturiscono dall'osservazione critica e dall'analisi dei comportamenti sociali, dalla riorganizzazione creativa delle risorse e delle tecnologie esistenti, dalla ricerca di nuove modalità di processo, di nuovi modi di relazionarsi e dal desiderio di migliorare quanto già esistente.

Stimolare nuove idee favorendo la capacità di osservazione, di analisi delle tendenze/comportamenti/attese della società, la capacità di vedere oltre il proprio ambito e la curiosità per il nuovo e il diverso sono attività che possono essere incentivate attraverso la divulgazione di quanto è stato già messo in essere da altre aziende (agricole o di qualsiasi altra tipologia), attraverso percorsi formativi mirati o attraverso il dialogo e lo scambio tra chi ha già innovato e chi è incuriosito da tale innovazione.

Quindi, l'innovazione delle aziende agricole, nella sua peculiarità di essere da stimolo per nuove idee, deve essere comunicata, divulgata e promossa.

Ultima considerazione.

L'impresa innovativa diviene un luogo di implementazione personalizzata dell'innovazione, ma quella stessa innovazione, attraverso una formalizzazione scientifica e una condivisione di approcci, potrebbe essere trasferita in altre aziende che per caratteristiche ambientali, strutturali o di mercato potrebbero contestualizzarla al proprio interno. Invece solo uno stretto numero di innovazioni hanno attualmente una buona diffusione nel mercato e quindi nelle aziende.

Lo stesso Piano strategico per l'innovazione e la ricerca nel settore agricolo alimentare e forestale  del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali pone l'attenzione sulle carenze negli strumenti di diffusione dei risultati della ricerca e delle innovazioni, evidenziando quindi la necessità di ridurre il "ritardo" tra produzione ed adozione di innovazione da parte delle imprese agricole italiane.

Le motivazioni di questo "ritardo" non sono certamente da ricercare nella mancanza di volontà di innovare dell'agricoltore (vedi quanto già detto sopra), piuttosto si trovano nei diversi fattori che rendono sempre più difficile e "costosa" la scelta dell'innovazione più appropriata per la propria azienda ed al suo posizionamento sul mercato.

Tali fattori sono riconducibili ai seguenti aspetti:

Quindi, l'innovazione delle aziende agricole, nella sua peculiarità di essere potenzialmente trasferibile in altre realtà similari, deve essere comunicata, divulgata e promossa.

Alla luce di tutte le considerazioni riportate, l'Ismea, nell'ambito della Rete Rurale Nazionale ha pensato di creare un ambiente virtuale e interattivo, finalizzato a rendere più facile e veloce l'introduzione di innovazione nel sistema agroalimentare, forestale e nelle comunità rurale, favorendone il trasferimento fra tutti gli attori del "sistema dell'innovazione" (ricerca scientifica, servizi per l'assistenza tecnica e divulgazione, sistema delle imprese, società civile)

Gli strumenti sono stati individuati e disegnati tenendo conto delle 3 fasi nelle quali è possibile scomporre il percorso che porta all' innovazione nelle imprese (processo innovativo):

  1. "l'ispirazione" all'innovazione, la creazione di interesse, la curiosità per il nuovo da introdurre per dare risposte alle problematiche e alle necessità implicite ed esplicite dell'imprenditore;
  2. l'individuazione dell'innovazione già applicata più appropriata ai fabbisogni e alle necessità espresse dall'imprenditore;
  3. la contestualizzazione dell'innovazione all'interno dell'impresa.

Per il raggiungimento degli obiettivi di ciascuna fase sono stati individuati i servizi e gli strumenti specifici.  

Fase 1 - Servizi di informazione generale per la creazione di interesse attraverso i seguenti strumenti:

"what's new?": servizio redazionale nel quale vengono riportati articoli, pubblicazioni, eventi in Italia ed all'estero che riguardano le tendenze innovative dei mercati e le potenziali innovazioni che rispondono a tali tendenze.
Vetrina dei casi di successo: servizio redazionale che riporta un repertorio geo localizzato di imprese innovative/best practices disponibili a fornire informazioni e testimonianze, ospitare stage, study visit, ecc.

Fase 2 - Servizi di informazione ragionata a supporto delle scelte per l'individuazione dell'innovazione più appropriata attraverso i seguenti strumenti:
 
1.Catalogo delle innovazioni applicate, che consenta una rapida ed efficace consultazione tramite catalogazione per parole chiave, settore di appartenenza, tipologia di innovazione, ecc.;  2.Progettazione di una sezione dedicata all'innovazione nello strumento "Sistema esperto" - agro semplice ("vetrina delle opportunità" nella precedente programmazione) per la ricerca delle opportunità di finanziamento per le aziende nell'ambito dei PSR e di altri strumenti agevolativi. 
Fase 3 - Servizio di informazione ragionata e comunicazione interattiva con i soggetti della "filiera dell'innovazione" (esperti agricoltori innovatori, produttori di innovazione etc.) per la contestualizzazione dell'innovazione attraverso i seguenti strumenti: 
1.Comunità di Pratica, che faciliti l'interazione e l'approfondimento di tematiche ed esperienze specifiche di comune interesse;2.L'esperto risponde: attività redazionale on demand di risposta a quesiti specifici attraverso esperti affiliati ad Ismea. 
Tutti questi strumenti troveranno il loro posizionamento all'interno del portale dell'innovazione e della ricerca che a breve verrà implementato dalla Rete Rurale.
La sfida che l'Ismea, per la RRN, si è posta è molto ambiziosa.
Ma poiché crediamo molto che le idee innovative possano creare nuove idee innovative e che l'applicazione di innovazioni già collaudate in aziende che presentano caratteristiche simili possa solo creare un circolo virtuoso, utilizzeremo al meglio i canali di comunicazione della Rete Rurale per permettere la massima diffusione di queste informazioni.
Naturalmente speriamo di aver suscitato anche il vostro interesse e aspettiamo i contributi di tutti per far sì che questi strumenti possano utilizzati dal maggior numero di potenziali innovatori e possano permettere alla Rete Rurale di raggiungere lo scopo che si è prefissata: essere promotrice delle aziende innovative italiane. 

Fase 2 - Servizi di informazione ragionata a supporto delle scelte per l'individuazione dell'innovazione più appropriata attraverso i seguenti strumenti:
 
1.Catalogo delle innovazioni applicate, che consenta una rapida ed efficace consultazione tramite catalogazione per parole chiave, settore di appartenenza, tipologia di innovazione, ecc.;  2.Progettazione di una sezione dedicata all'innovazione nello strumento "Sistema esperto" - agro semplice ("vetrina delle opportunità" nella precedente programmazione) per la ricerca delle opportunità di finanziamento per le aziende nell'ambito dei PSR e di altri strumenti agevolativi. 
Fase 3 - Servizio di informazione ragionata e comunicazione interattiva con i soggetti della "filiera dell'innovazione" (esperti agricoltori innovatori, produttori di innovazione etc.) per la contestualizzazione dell'innovazione attraverso i seguenti strumenti: 
1.Comunità di Pratica, che faciliti l'interazione e l'approfondimento di tematiche ed esperienze specifiche di comune interesse;2.L'esperto risponde: attività redazionale on demand di risposta a quesiti specifici attraverso esperti affiliati ad Ismea. 
Tutti questi strumenti troveranno il loro posizionamento all'interno del portale dell'innovazione e della ricerca che a breve verrà implementato dalla Rete Rurale.

La sfida che l'Ismea, per la RRN, si è posta è molto ambiziosa.

Ma poiché crediamo molto che le idee innovative possano creare nuove idee innovative e che l'applicazione di innovazioni già collaudate in aziende che presentano caratteristiche simili possa solo creare un circolo virtuoso, utilizzeremo al meglio i canali di comunicazione della Rete Rurale per permettere la massima diffusione di queste informazioni.

Naturalmente speriamo di aver suscitato anche il vostro interesse e aspettiamo i contributi di tutti per far sì che questi strumenti possano utilizzati dal maggior numero di potenziali innovatori e possano permettere alla Rete Rurale di raggiungere lo scopo che si è prefissata: essere promotrice delle aziende innovative italiane. 

 
 
 

Margherita Federico
m.federico@ismea.it