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EIPP, il portale europeo per gli investimenti un'opportunità anche per l'agricoltura?

L'iniziativa lanciata lo scorso anno dalla Commissione Europea ha fornito una "vetrina" a 175 progetti, solo 11 dei quali in ambito agricolo. Quattro le proposte italiane: dalla app che mette in contatto gli attori della filiera agroalimentare al parco tematico nell'area del Monte Rosa.

Ad un anno e mezzo dal lancio, il portale europeo per gli investimenti (EIPP) promosso dalla Commissione Europea rappresenta, senza dubbio, un'opportunità importante per soggetti pubblici e privati che cercando investitori pronti a scommettere su progetti innovativi.
Il portale si propone come uno strumento per favorire l'incontro tra la necessità degli investitori di poter scegliere dove investire e quella dei promotori di disporre di alternative di finanziamento.

Al momento sono 175 i progetti finanziabili presenti sul sito (https://ec.europa.eu/eipp/desktop/it/index.html), inseriti in una banca dati che ospita le schede relative ai singoli progetti con informazioni singole e strutturate e che offre la possibilità di organizzare i progetti presenti sulla base del settore, della collocazione geografica e del volume di investimento. Ad oggi solo 11 delle proposte inserite riguardano il settore agroalimentare.

Le caratteristiche dei progetti

Per essere ammesso a un'eventuale pubblicazione sul EIPP il progetto deve:

  • avere un costo totale di almeno 1 milione di euro
  • rientrare in uno dei settori prestabiliti ad elevato valore aggiunto sotto il profilo economico (i promotori possono scegliere fino a due settori per progetto)
  • essere attuato sul territorio dell'Unione europea e promosso da un soggetto giuridico (pubblico/privato) con sede in uno Stato membro dell'UE
  • avere una data d'inizio prevista compresa nei tre anni successivi alla presentazione
  • essere conforme alle vigenti leggi nazionali e dell'Unione applicabili in materia.

Dopo aver presentato un progetto ci si può attendere che venga pubblicato dopo 45 giorni lavorativi. La pubblicazione dipende dalla chiarezza della descrizione del progetto e dalla tempestività con cui sono fornite le informazioni richieste.
Una volta superata la fase di valutazione i progetti pubblicati sul sito e rimangono visibili per tre anni nel corso dei quali i promotori sono invitati a fornire un aggiornamento sullo stato di attuazione.

I numeri dei progetti agricoli presenti sul portale
Abbiamo contattato la Commissione europea per fare il punto della situazione relative ai progetti in ambito agricolo ed è emerso che in questo settore sono solo 11 i progetti presentati, tra questi quattro coinvolgono attori italiani e nel complesso sono presenti undici nazioni comunitarie.
Tutte le proposte imprenditoriali presenti sono avanzate da privati, a parte una presentata da autorità pubbliche polacche.
I diversi progetti prevedono investimenti che si collocano tra I 5 e I 25 milioni di euro, con una media dunque di 18 mln, con l'unica eccezione dell'italiano "Magic Mountain Park" che prevede un budget di 70 mln.

I progetti italiani

Abbiamo preparato per voi una breve sintesi di alcuni dei progetti che coinvolgono il nostro Paese presenti sul portale.


FruitsApp

Si tratta di un applicazione che ha l'obiettivo di accorciare la filiera dei prodotti agroalimentari mettendo in contatto domanda e offerta, integrando anche la possibilità di scegliere la logistica.
FruitsApp consente di velocizzare le operazioni di compravendita attraverso una piattaforma che, grazie ad una serie di algoritmi e all'utilizzo dell'intelligenza artificiale, mette gli operatori in contatto tra di loro sulla base di esigenze e interessi nell'ambito di un mercato globale.
Come ci ha spiegato il CEO Carlos Iborra questo progetto si propone come "un'alternativa ai marketplace tradizionali presentandosi come un nuovo canale di compravendita bidirezionale che include in sé tutto il processo in maniera automatica, integrata e adattabile, eliminando la necessità di interventi off-line".
Fruitsapp, ha aggiunto Iborra "garantisce maggiore trasparenza, elimina intermediazioni non necessarie, mette in contatto le aziende sulla base delle loro necessit. Garantisce la possibilità di visualizzare i prezzi in tempo reale e contribuisce a ridurre gli sprechi permettendo vendite rapide quando necessario".
Dal lancio della piattaforma sono oltre 1400 le aziende che utilizzando questo strumento, provenienti da circa cento Paesi (più di 100 sono italiane), e ad oggi le transazioni hanno superato i 350mila euro.

The Magic Mountain park

Il progetto Tavagnasco Outdoor Park ha per oggetto la realizzazione di un parco innovativo per la pratica di attività outdoor a Tavagnasco, comune situato a nord del Piemonte al confinecon la Valle d'Aosta.
Tavagnasco è localizzato in posizione strategica, al crocevia tra Italia, Francia e Svizzera, suuna delle principali autostrade che attraversano le Alpi e connettono il Nord Europa con leregioni del Mediterraneo e del centro Italia.

Il parco è progettato su un'area identificata grazie a specifiche caratteristiche territoriali:


* Altitudine: il punto più alto si trova a circa 1900 mslm
* Dislivello: il dislivello netto interno al parco da monte a valle è di circa 1400 metri,
di cui circa 700 metri immersi nel bosco
* Clima: a queste altitudini ed in questa specifica zona, che gode di un microclima particolarmente favorevole, le condizioni climatiche consentono la pratica di sport outdoor per periodi più lunghi della media.

L'area adibita al parco copre circa 1,6 km quadrati di terreno, consentendo di sviluppare oltre 80 km di piste e tracciati, espandibili a 100-200 km.
Il Tavagnasco Outdoor Park sarà aperto da aprile ad ottobre, garantendo ai visitatori l'unico parco outdoor sulle Alpi realmente "full service" e con un periodo di apertura unico. Tavagnasco Outodoor Park è progettato con l'intento di fornire un notevole mix di servizi outdoor e per lo sport che vanno dal mountain biking all'escursionismo nelle sue varie forme ed accezioni, passando per il parapendio, prevederà la presenza di spazi dedicati ai più piccoli e si presterà ad ospitare eventi sportivi e culturali.

L'area sarà dotata di un completo servizio di risalita composto di 3 Funivie che da quota 350 mslm portano i visitatori a 1000, 1400 e 1900 mslm, e di tutti i servizi accessori, ricettivi e di ristorazione.
La stima delle previsioni di vendita indica verosimile un volume a regime di 350.000 visitatori all'anno e un fatturato lordo di circa € 11,4 milioni.
Con orizzonte temporale di breve termine pari a 5 anni, l'analisi economico finanziaria evidenzia il raggiungimento del pareggio durante il secondo anno di attività. Gli autori hannoesteso l'analisi a periodi di 7 e 10 anni, valutando le conseguenti ricadute sulle simulazioni di bilancio in questi ulteriori scenari.



ABC - Biochar derivante da ossa animali

"In un mondo con risorse limitate non si può pensare ad uno sviluppo sostenibile senza dei limiti definiti, a meno che non si introduca un'economia circolare efficace delle risorse". È il concetto alla base del lavoro svolto da Terra Humana Ltd, che ha sviluppato la tecnologia 3R, che prevede l'utilizzo della pirolisi a emissioni zero per convertire le biomasse inutilizzate in prodotti dall'alto valore aggiunto.
Il progetto, che vede il coinvolgimento di Agrinnova, il Centro di Competenza per l'Innovazione in Campo Agro-ambientale dell'Università di Torino, si concentra sull'utilizzo di tecnologie innovative per la produzione di "biochar", un carbone vegetale che si ottiene dalla pirolisi di diversi tipi di biomassa vegetale, e di "syngas", un gas con un potere calorifico pari al GPL che può essere utilizzato in processi produttivi che necessitino di calore (come l'essiccazione o la produzione di energia elettrica).
Il biochar (90% di contenuto di carbonio) se applicato ai suoli, è un potente ammendante. La sua alta porosità aumenta la ritenzione idrica e quella degli elementi nutritivi che rimangono più a lungo disponibili per le piante; migliora inoltre la struttura del terreno e le sue proprietà meccaniche (Chan et al., 2007). Molti studi hanno già dimostrato l'impatto positivo dell'applicazione del biochar sulle rese agricole diminuendo il fabbisogno di acqua e fertilizzanti (Nishio, 1996; Hoshi, 2001; Lehmann et al., 2003; Yamato et al., 2006; Chan et al., 2007; Rondon et al., 2007, Baronti et al 2010; Vaccari et al. 2011).
La struttura compatta del biochar permette a questo prodotto di non essere degradato dai microrganismi del suolo e quindi di stoccare carbonio invece che farlo tornare all'atmosfera sotto forma di CO2 come nel caso del compost o dell'abbruciamento dei residui di potatura (Kuhlbusch et al., 1996; Lehmann et al., 2002, Harris e Hill, 2007). Secondo Yanai et al. (2007), l'impiego di biochar sui terreni agricoli permette di diminuire le emissioni di N2O dal suolo, gas a effetto serra con un Global Warming Potential 296 volte maggiore della CO2 (IPCC, 2001).

Da questo quadro, sottolinea una nota degli ideatori di questo sistema, emerge che il biochar è l'unica tecnica di mitigazione dei cambiamenti climatici che non sia solo carbon neutral, ma addirittura carbon negative, ovvero sequestra più carbonio di quanto ne emetta per produrre energia. Si stima che una fattoria di 250 ha che utilizzi bio-char addizionato d'azoto sia in grado di sequestrare 1900 tonnellate di carbonio all'anno (http://www.biorenew.iastate.edu).
Ulteriori ricerche sono necessarie ma i risultati fino ad ora ottenuti sono positivi tant'è che il biochar è stato inserito nell'agenda dei prossimi negoziati internazionali sui cambiamenti climatici come la più promettente strategia di mitigazione del cambiamento climatico.
Questo permetterà, tra l'altro, la creazione di un commercio internazionale regolamentato dalle Nazioni Unite di crediti di CO2 legati all'impiego del biochar. Le imprese potranno compensare le loro emissioni acquistando crediti di emissioni evitate grazie a questa nuova tecnologia.
Parallelamente si sta sviluppando un mercato volontario sul quale anche coloro che non hanno obblighi di riduzione di emissioni possono acquistare crediti.
In particolare il progetto pubblicato sul Portale europeo per gli investimenti mira a sostenere l'installazione di un impianto di produzione industriale di Biochar derivante da ossa animali (ABC) che dovrà sorgere a Kajaszo, in Ungheria con l'obiettivo di produrre poco meno di 21mila tonnellate l'anno di questo innovativo fertilizzante di origine organica.


 
 
 

Matteo Tagliapetra
Redazione PianetaPsr


 
 
 

PianetaPSR numero 64 settembre 2017