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Omnibus, trovata l'intesa. Novità su greening, gestione dei rischi, giovani e consulenze

Nel Trilogo del 12 ottobre si è chiuso il negoziato per la parte agricola del Regolamento Omnibus. In attesa della chiusura del negoziato sugli aspetti finanziari ecco le principali novità.

Come vi avevamo anticipato nell'ultimo numero di Pianeta PSR il mese di ottobre si è rivelato decisivo per il raggiungimento di un'intesa sulle norme legate alla parziale riforma della Politica Agricola Comune contenute nel cosiddetto Regolamento Omnibus. Se la "tabella di marcia" sarà rispettata e si troverà l'intesa anche sull'aspetto finanziario le modifiche normative dovrebbero entrare in vigore dal prossimo primo di gennaio.

Rispetto alle istanze italiane il negoziato ha prodotto risultati che possono certamente definirsi come un successo per il nostro Paese, anche nell'ambito dello sviluppo rurale, a partire dalla gestione del rischio per arrivare alle misure sulla consulenza.
Con il supporto della Rappresentanza italiana a Bruxelles abbiamo preparato per voi una breve scheda con le principali novità che riguardano il comparto agroalimentare.

Pagamenti diretti

Agricoltore attivo: viene confermata la figura dell'agricoltore attivo come beneficiario dei pagamenti, anche se nel compromesso raggiunto si prevede la possibilità per gli Stati Membri di identificare gli agricoltori attivi anche attraverso l'iscrizione ai registri fiscali e/o previdenziali (INPS e P.IVA). Inoltre, lo Stato Membro potrà utilizzare uno solo o più criteri per considerare agricoltori attivi i beneficiari esclusi attraverso la black list. Attualmente vi è l'obbligo di verificare tutti i criteri.

Aiuti accoppiati: il compromesso rende più flessibile l'applicazione degli aiuti accoppiati a livello nazionale e deroga all'aumento dei limiti quantitativi per ciascun settore, fatto salvo il plafond assegnato a ciascuna misura.

Riserva nazionale: inserita la possibilità di assegnare titoli dalla riserva nazionale anche per le fattispecie aree svantaggiate e aree montane a partire dal 2018 (prima era possibile solo nel 2015).

Greening: si tratta senza dubbio di uno degli aspetti che più difficoltà hanno creato agli agricoltori e il compromesso raggiunto introduce una serie di novità che vanno nella direzione richiesta dal nostro Paese.  È infatti prevista l'esenzione dall'obbligo di 3 colture per le aziende che coltivano riso per più del 75% della superficie a seminativo.
Inoltre, nell'articolo 44.2 sui pagamenti diretti, sarà prevista l'esenzione dalle misure greening per le aziende che coltivano leguminose in purezza (incluso erba medica, favino) per almeno il 75% della superfice a seminativo.
L'accordo prevede anche l'Innalzamento da 0,7 ad 1 del coefficiente per le colture azotofissatrici, come ad esempio la soia ed il favino, dichiarate come aree ecologiche (EFA).
Nell'ottica di un'ulteriore semplificazione, infine, vengono stralciati i limiti dei 30 ha nel caso in cui più del 75% dei seminativi siano coltivati a foraggio, riso, pascolo permanente, terreni a riposo e leguminose.

Giovani agricoltor
i:  tra gli obiettivi prioritari della PAC c'è quello di favorire il ricambio generazione e il peso dei giovani agricoltori nel settore. Nel compromesso chiuso lo scorso 12 ottobre sono previste alcune novità di un certo rilievo, a partire dalla decisione di garantire un pagamento supplementare per i giovani agricoltori per 5 anni consecutivi, con la facoltà di richiedere il pagamento supplementare fino a 5 anni dalla data di insediamento.
L'accordo garantisce anche agli Stati Membri la possibilità di aumentare, dal 25% fino al 50%, il pagamento supplementare. Vengono meno, infine, i vincoli superficiali minimi e massimi per concessione del pagamento in questione.

Piccoli agricoltor
i: viene prevista una tolleranza tecnica rispetto alle superfici ammissibili dichiarate dai piccoli agricoltori nel 2015, per salvaguardare il sostegno a questa categoria.

Sviluppo rurale

Strumenti finanziari: l'accordo raggiunto risponde principalmente a due esigenze specifiche, ovvero la necessità di semplificare le procedure di accesso, con l'obiettivo di migliorare il loro utilizzo in ambito agricolo, e quella di favorire l'accesso al credito a tutti gli agricoltori ma con una particolare attenzione ai giovani In questo contesto è stata inserita la possibilità di finanziare anche il capitale di esercizio fino al 30% del valore dell'investimento totale o fino a 200.000 euro.

Servizi di consulenza
: accogliendo la richiesta italiana il compromesso apre alla possibilità per l'Autorità di gestione di essere il beneficiario della misura, che potrà fornire il servizio attraverso soggetti terzi opportunamente selezionati, oppure con proprie strutture.

Regimi di qualità
: si prevede l'ammissibilità per tale misura anche per gli agricoltori che hanno iniziato uno schema di certificazione di qualità (DOP, IGP, biologico, agricoltura integrata) nei 5 anni precedenti la presentazione della domanda.

Aree con vincoli naturali
: è previsto lo slittamento di un anno della data limite per la ridefinizione delle aree stesse (dal 2018 al 2019).

Strumenti per la gestione del rischio
: l'accordo introduce l'atteso strumento di stabilizzazione del reddito settoriale con la possibilità di compensazione finanziaria già con un calo del reddito del 20% rispetto alla media dei 3/5anni precedenti.  Viene inoltre prevista una semplificazione dell'approccio generale, in modo tale che il calcolo dei rendimenti possa fare riferimento a dati statistici ed è prevista la possibilità di erogazione degli anticipi e semplificare le procedure per la presentazione delle domande per il sostegno. L'accordo introduce inoltre la possibilità di finanziare direttamente il capitale dei fondi di mutualizzazione o degli strumenti di stabilizzazione del reddito e l'innalzamento dal 65% al 70% del contributo pubblico per le assicurazioni, fondi di mutualizzazione e per gli strumenti di stabilizzazione dei redditi generali e settoriali. Infine viene ridotto dal 30% al 20% la soglia di danno per le assicurazioni, in modo tale da rendere tale strumento più attrattivo per gli agricoltori beneficiari.

Regolamento orizzontale

Innalzamento della soglia per il non recupero degli indebiti da 100 euro a 250 euro e mantenimento della regola 50/50 (status quo) sui recuperi;
Dichiarazione della Commissione, con impegno a modificare il meccanismo per la riserva di crisi in futuro e semplificazione per la fissazione della riduzione annuale dei titoli per la riserva di crisi;
Dichiarazione della Commissione sul single audit e revisione del sistema degli anticipi per lo sviluppo rurale.

OCM unica e misure di mercato

Il pacchetto di revisione dell'OCM unica prevede molti elementi interessanti per l'Italia:

Ruolo delle OCM: il ruolo delle Organizzazioni di Produttori viene rafforzato per tutti i settori, in particolare riguardo la contrattazione, la possibilità di pianificare l'offerta e l'esenzione da talune regole della concorrenza;

Coaching e Promozione
: si introduce la possibilità di finanziare il coaching tra le OP ed i programmi di promozione attraverso i programmi operativi ortofrutta;

Finanziamento OP: si prevede di mantenere il finanziamento nazionale alle OP nelle Regioni con bassa aggregazione;

Modello Value Sharing
: il modello di contratto value sharing, che prevede una condivisione del valore su tutta la filiera, che fino ad oggi era previsto solo per il settore dello zucchero viene esteso anche ad altri settori:

Impianti vigneti: viene introdotta la possibilità di porre dei limiti, massimi e minimi, alle domande di autorizzazione di nuovi impianti;

Pacchetto latte: le misure previste vengono estese anche al post 2020;

Titolo alcoolimetrico: viene introdotta una maggiore flessibilità in relazione all'aumento del titolo alcoolimetrico dei vini (fino a +0,5%) in caso di annate con clima sfavorevole.

 
 

Matteo Tagliapetra
Redazione PianetaPsr

 
 

PianetaPSR numero 65 ottobre 2017