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Meeting europeo

Film e sondaggi, i giovani si raccontano

Entrano nel vivo le iniziative presentate all'incontro delle reti europee in Germania. Raccoglie consensi il questionario sull'attrattività delle aree rurali proposto dall'Italia
Meeting ENRD-Bad Schandau (De)
Meeting ENRD-Bad Schandau (De)

Cominciano a spuntare i primi frutti del meeting europeo che ha riunito a Bad Schandau (GER), nell'Aprile scorso, le diverse Reti Rurali Nazionali su tematiche fondamentali dello sviluppo rurale: attraverso due assemblee plenarie e tre workshop paralleli (Giovani e agricoltura sociale, Filiera corta e Strumenti finanziari a livello territoriale) si è avviato un percorso che da qui a due anni ha permesso di programmare le attività, individuare gli asset principali dei progetti e selezionarne già da subito alcuni condivisibili a livello europeo.
Grande attenzione è stata data al tema dei giovani agricoltori e del ricambio generazionale (la percentuale di giovani agricoltori sotto i 35 anni si attesta in Europa sul 7%), una attenzione confermata dalla grande disponibilità dei vari Paesi a confrontarsi sul tema e a investire su progetti condivisi: due sono già partiti e sono ora in una fase decisiva.
Il primo, proposto dalla Rete Rurale Nazionale italiana, sposta il punto di vista dai giovani agricoltori a quello che possiamo considerare il gradino precedente la decisione se avviare o meno un'attività agricola (o subentrare nell'azienda familiare). Si tratta infatti di un questionario sulla percezione delle aree rurali da parte dei giovani (è indirizzato all'ultimo biennio delle scuole superiori ed al primo anno di Università). Il progetto è stato accolto con favore nel contesto europeo, forse perché anche in questo caso si riconosce l'importanza di indagare aspetti sociali e di qualità della vita che altrimenti rischiano di restar fuori dalle analisi tecnico-economiche esistenti. Al momento, infatti, già 8 Paesi europei (Olanda, Svezia, Spagna, Finlandia, Lettonia, Malta, Polonia e Belgio con le reti fiamminga e vallone) hanno aderito, e nel mese di Settembre è prevista la proposta finale di questionario formulata dall'Italia.
Il questionario prevede domande a risposta multipla su aspetti inerenti la percezione del ruolo che l'agricoltura avrà nelle aree rurali in futuro (produttrice di beni e servizi pubblici o solo di prodotti di qualità?); viene chiesto ai giovani anche di indicare una scala gerarchica tra le problematiche esistenti (disponibilità della terra, reddito, difficoltà burocratiche,  condivisione della scelta con il proprio compagno/a) e tra i vantaggi offerti (possibilità di far crescere i figli in un ambiente sano, ritmi di vita meno stressanti, ecc.). Largo spazio anche agli aspetti dei servizi pubblici e ricreativi ed alle attività multifunzionali.

 

Il secondo, proposto dalla Rete rurale vallone (BEL), è un Film sui giovani agricoltori europei, che sarà pronto ad Ottobre 2011. Il film riunirà insieme brevi videoclip (3 min. ca) realizzati dai diversi Paesi europei che hanno già dato la loro adesione. Anche qui l'Italia è stata la prima ad assicurare il proprio contributo, una spinta decisiva per il buon esito del progetto. Il mini videoclip italiano è già nella fase di post produzione.
L' idea del film nasce dalla riflessione su come l'avvio di un'attività agricola da parte di un giovane agricoltore viene spesso analizzata soltanto dal punto di vista tecnico-economico, mentre altri fattori giocano un ruolo importantissimo, a partire dalle esigenze di socialità o dalla necessità di un aggiornamento continuo. Inoltre era necessario approfondire il rapporto dei giovani agricoltori con le nuove sfide quali quella del clima, dell'ambiente, dell'energia e della multifunzionalità. Si è scelto così un mezzo, quello del film, che permette di far uscire in maniera più diretta, meno mediata e più spontanea ed emozionale, le reali istanze ed esigenze dei giovani.
Altri temi che i progetti dovranno approfondire da qui al 2013 attraverso study visit, workshop per promuovere lo scambio di buone pratiche o corsi di formazione sono quelli degli agri-asili, dell' agricoltura sociale (attività terapeutiche) e dell'imprenditoria femminile.
 
Andrea Festuccia

 
 
 
 
 

PianetaPSR numero 2 - settembre 2011