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Le scelte dei PSR a sostegno degli impegni del PAN prodotti fitosanitari

Le misure a superficie (M.10, M.11, M.12), quelle di investimento (M.4) e le misure "orizzontali" (M.1, M.2, M.3, M.16) dei PSR sono strumenti preziosi per promuovere un'agricoltura capace di utilizzare in modo sempre più sostenibile i prodotti fitosanitari in coerenza con la strategia delineata dal PAN.

Una delle priorità strategiche dei PSR 2014-2020 è quella di contribuire a preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura attraverso la promozione di metodi produttivi capaci di garantire un corretto e minore impiego di prodotti fitosanitari.
In questo quadro, le misure a superficie (M.10, M.11, M.12), quelle di investimento (M.4) e le misure "orizzontali" (M.1, M.2, M.3, M.16) dei PSR sono strumenti preziosi per promuovere un'agricoltura capace di utilizzare in modo sempre più sostenibile i prodotti fitosanitari in coerenza con la strategia delineata dal PAN. Ai decisori dei PSR, alle autorità competenti e ai beneficiari spetta il compito di cogliere al meglio questa opportunità attraverso un efficace percorso di condivisione delle priorità, di programmazione degli interventi e di corretta attuazione degli impegni sul campo.
Obiettivo del Progetto CREA 5.1 "PACA" del Programma Rete rurale nazionale 2014-2020 è proprio quello di contribuire a favorire ogni possibile sinergia fra le misure dei PSR e i diversi strumenti di politica nazionale di interesse per i temi PAN, mettendo a servizio dell'ampio ventaglio di interlocutori dello sviluppo rurale azioni dedicate di comunicazione e approfondimento.
Dopo un primo contributo dedicato a raccontare come i PSR approcciano il tema generale dell'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (http://www.pianetapsr.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1766), questo articolo prova ad andare più nel dettaglio della programmazione PAC, delineando in modo più specifico le relazioni che esistono fra la strategia PAN e l'attuazione della PAC in Italia.


Il PAN nella PAC, tra primo e secondo pilastro


Ai sensi del D.Lgs. 150/12 (il decreto di recepimento della Direttiva 2009/128/CE), la PAC - nelle sue componenti di primo e secondo pilastro e di OCM -, è chiamata ad armonizzarsi con il PAN, sia per quanto riguarda i requisiti di condizionalità da rispettare, sia per quanto concerne le possibili misure da prevedere nei PSR.
Per questa ragione il PAN rientra nel regime della Condizionalità che, ai sensi ai sensi regolamento 1306/2013, disciplina le riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei beneficiari dei pagamenti diretti e dei programmi di sviluppo rurale. Secondo la Condizionalità, gli agricoltori sono tenuti al rispetto del Criterio di Gestione Obbligatorio (CGO) 10 , il quale prevede che per le aziende i cui titolari siano acquirenti od utilizzatori di prodotti fitosanitari valgono gli impegni previsti dal PAN (certificato di abilitazione all'acquisto e all'utilizzo dei PF, registro dei trattamenti, rispetto etichetta, uso dispositivi di protezione individuale, sito aziendale per corretto immagazzinamento).
Per le aziende agricole il rispetto delle regole di Condizionalità rappresenta il requisito minimo per poter accedere al regime dei Pagamenti diretti e alle misure previste dall'OCM; per il secondo pilastro (i PSR), invece, gli obblighi derivanti dalla Condizionalità rappresentano il livello da superare per poter accedere alle "premialità" prevista da alcune misure a fronte dell'assunzione volontaria da parte degli agricoltori beneficiari di impegni che vanno oltre gli obblighi base di sostenibilità ambientale stessa.
Secondo l'articolo 92 del regolamento UE n. 1306/2013 (detto "Regolamento orizzontale") l'ambito di applicazione della condizionalità riguarda i beneficiari dei pagamenti diretti (ad esclusione di coloro che aderiscono al regime di piccoli agricoltori) e i beneficiari delle misure di ristrutturazione e riconversione dei vigneti e vendemmia verde (OCM). Per i PSR, invece, l'ambito di applicazione della condizionalità riguarda i beneficiari delle misure "a superficie" come i pagamenti agro‐climatico‐ambientali (M.10), l'agricoltura biologica (M.11), le indennità Natura 2000 (M.12).

Nell'ambito dei Programmi di sviluppo rurale 2014-2020 è possibile individuare una serie di Misure, Sotto-misure e Interventi/Operazioni che direttamente e indirettamente contribuiscono all'attuazione degli obiettivi del PAN.

PAN E PSR: un quadro delle misure a supporto della strategia di uso sostenibile dei PF

Le Misure PSR a sostegno diretto della strategia PAN

Il PAN prevede di favorire l'adozione di forme di agricoltura alternative a quella che comunemente è definita come "agricoltura convenzionale", focalizzando la propria attenzione verso l'agricoltura biologica e l'agricoltura integrata.
L'agricoltura biologica è sicuramente l'alternativa più efficace per cogliere le finalità del PAN tanto che questo individua come obiettivo (anche se non quantificato) proprio un incremento della SAU nazionale condotta in regime biologico. Per il periodo 2014-2020 le risorse assegnate alla Misura 11 "agricoltura biologica" ammontano nel complesso dei 21 PSR italiani a circa 1.7 miliardi di Euro, pari al 9% delle risorse pubbliche complessive, per una superficie target di intervento di oltre 1.7 milioni di ettari.
Per quanto attiene l'agricoltura integrata, il PAN individua due livelli di applicazione: uno obbligatorio (entrato in vigore dal 1 gennaio 2014) e uno volontario, che prevede per l'agricoltore l'obbligo di rispettare gli impegni codificati all'interno dei Disciplinari (regionali) di produzione integrata (DPI): Tra questi impegni, l'obbligo del ricorso a determinate pratiche agronomiche associate all'impiego di una gamma limitata di di dosi e prodotti fitosanitari. In ambito PSR la Misura 10 "pagamenti agro-climatico-ambientali" concorre direttamente agli obiettivi del PAN attraverso una apposita linea di intervento dedicata alla "Produzione Integrata". Questo intervento sostiene economicamente (attraverso un pagamento a superficie, euro/ettaro/anno basato sulla compensazione di costi aggiuntivi e mancati redditi) gli agricoltori che adottano volontariamente metodi di difesa integrata che vanno oltre gli obblighi base della difesa integrata obbligatoria e oltre i requisiti della Condizionalità. "Sostegno alla produzione integrata" è l'intervento della Misura 10 cui i PSR riservano la maggiore attenzione (dotazione complessiva, pari a circa il 43% del totale di Misura e una superficie target di circa 700.000 ettari).

È tuttavia è possibile rilevare come anche altre operazioni previste dalla Misura 10 dei PSR possano concorrere in maniera positiva agli obiettivi del PAN. Queste operazioni, pur non perseguendo direttamente un migliore o razionale uso dei prodotti fitosanitari, perseguono obiettivi generali relativi alla salvaguardia o miglioramento dell'ambiente o delle aree produttive, e quindi introducono elementi che vanno verso la riduzione di utilizzo dei prodotti fitosanitari, con conseguenti generali benefici per gli habitat naturali, la risorsa acqua, la biodiversità, il suolo, la salute umana. I PSR prevedono così operazioni rivolte a promuovere la tutela, il miglioramento e gestione dei prati e pascoli (che in generale prevedono il non utilizzo dei prodotti fitosanitari); interventi, che incentivano il passaggio da un tipo di agricoltura "intensiva" a pratiche agricole per le quali l'utilizzo della chimica (fertilizzanti e prodotti fitosanitari) è ridotto; operazioni che incentivano l'adozione di pratiche agricole "non produttive" volte ad esempio alla gestione degli elementi naturaliformi dell'agroecosistema (siepi, cespugli, aree tampone alberate), oppure all'inerbimento delle superfici agricole o alla realizzazione di colture intercalari (cover crops).
Altra misura che ha un effetto diretto sugli obiettivi del PAN è la Misura 12 "indennità Natura 2000", la quale prevede una compensazione del mancato reddito e dei costi aggiuntivi determinati dall'adozione di norme ambientali finalizzate contenuti nei Piani di gestione e/o nelle Misure di Conservazione delle aree Natura 2000, con l'obiettivo di rendere compatibile l'attività agricola con le esigenze di tutela dell'ambiente naturale. Nella Programmazione 2014-2020, soltanto 10 Regioni hanno attivato la Misura con un totale di risorse, che rispetto ad altre misure risulta piuttosto limitato (poco più di 100 milioni di euro), tuttavia è la misura che ha il maggiore potenziale dal punto di vista qualitativo e quantitativo per la gestione di aree come, Natura 2000 e aree protette.

Nel contesto della programmazione dei PSR il sostegno agli investimenti previsto dalla Misura 4, oltre a migliorare le prestazioni dirette verso la competitività produttiva, hanno anche la capacità di sostenere e migliorare la sostenibilità delle aziende anche riguardo agli aspetti ambientali. La misura sostiene la realizzazione di investimenti che migliorano le prestazioni e la sostenibilità globali dell'azienda agricola, cofinanziando con un contributo del 40% (che può salire fino al 60% nel caso di aziende operanti in aree svantaggiate o nel caso di giovani imprenditori) le spese di investimento effettuate dai beneficiari. La stessa Misura 4 prevede anche un sostegno finanziario del 100%, attraverso la Sotto-misura 4.4, dedicato alla realizzazione di investimenti non-produttivi, come «infrastrutture verdi», fasce tampone vegetate (erbacea, arborea e/o arbustiva), realizzazione o adeguamento di strutture artificiali o semi naturali per l'accumulo delle acque meteoriche e superficiali, bacini di lagunaggio o aree umide con funzione di fitodepurazione...), che principalmente concorrono al contenimento della dispersione dei prodotti fitosanitari (per deriva, ruscellamento e lisciviazione) utilizzati in agricoltura.

MISURE PSR CHE CONTRIBUISCONO IN MODO DIRETTO AGLI OBIETTIVI PAN

Le Misure PSR a sostegno INDIRETTO della strategia PAN

In generale, le attività formative del capitale umano, cioè l'acquisizione di adeguate competenze professionali, rappresentano un elemento cruciale per il miglioramento del sistema produttivo delle imprese, non solo in riferimento alla sostenibilità di tipo competitiva, ma anche a quella di tipo ambientale.
 
Nello Sviluppo rurale, questo compito è assolto dalla Misura 1 "trasferimento di conoscenze e azioni di informazione" la quale, attraverso azioni formative ed informative o di aggiornamento professionale, come ad esempio corsi di formazione, seminari, convegni oppure scambi di esperienze operative, favorisce la qualificazione degli "operatori" del mondo rurale su aspetti molteplici come la competitività, l'efficienza dell'impresa, la gestione sostenibile delle risorse naturali, i processi produttivi aziendali, la qualità delle produzioni, la riduzione dei rischi e degli i impatti sulla salute umana sull'ambiente e sulla biodiversità.
In ambito PSR e con riferimento all'aspetto ambientale e al PAN, diverse sono le tematiche affrontate dai percorsi formativi sostenuti dalla Misura 1 nelle diverse regioni italiane. Tra questi, corsi sull'agricoltura biologica e integrata, sulle normative fitosanitarie, sulle pratiche agricole da adottare in aree Natura 2000, fino ad arrivare ad azioni formative utili al rilascio e/o rinnovo del certificato di abilitazione all'acquisto e all'utilizzo dei prodotti fitosanitari («patentino») e, in qualche Regione, anche azioni formative specifiche sull'attuazione del PAN.

Parimenti alla Misura 1, altra misura in grado di agire positivamente per il miglioramento nella gestione sostenibile e la performance economica e ambientale dell'azienda e dell'impresa è la Misura 2 "servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole". La misura, il cui contributo positivo è tra l'altro richiamato nel PAN stesso, ha come obiettivo generale quello di favorire e sostenere un sistema di consulenza che coadiuvi il raggiungimento degli obiettivi dello Sviluppo rurale, con particolare riguardo ai temi trasversali come l'innovazione, l'ambiente e la mitigazione ai cambiamenti climatici. In riferimento al PAN la consulenza può riguardare, ad esempio, temi come le buone pratiche fitosanitarie e la difesa integrata obbligatoria, la manipolazione e stoccaggio dei prodotti fitosanitari o la regolazione e taratura delle macchine irroratrici.

La Misura 3 "regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari", ha come obiettivo prioritario quello di stimolare le aziende agricole ad intraprendere attività produttive riconducibili ai regimi di qualità, al fine di favorire una maggiore organizzazione aziendale che faciliti la competitività. Al contempo, però, può dare un suo contributo, indiretto, in merito alla gestione sostenibile delle risorse naturali e ambientali, attraverso il sostegno economico (max. 3.000,00 €/anno/azienda) per la nuova adesione a regimi di qualità. In questo senso la misura può rappresentare per gli agricoltori, assieme alle altre misure del PSR dedicate (M.11 ed M.10), uno stimolo in più nell'adozione di tecniche colturali a basso impatto sull'ambiente, come agricoltura biologica e produzione integrata. La misura prevede infatti, tra gli altri, il riconoscimento economico per l'adesione ai regimi di qualità agricoltura biologica e Sistema Qualità Nazionale per la Produzione Integrata (SQNPI).

Promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali, rappresenta una delle 6 Priorità dello Sviluppo rurale, in attuazione ad uno degli 11 Obiettivi Tematici individuati dalla strategia Europa 2020: rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione. In questo quadro si inserisce la Misura 16 "cooperazione" la quale, attraverso le sotto-misure di cui si compone, è uno degli strumenti in grado di rispondere alle necessità, sempre crescente di creare una maggiore cooperazione tra il mondo agricolo e, in particolare, quello della ricerca. La misura, infatti, incentiva la costituzione e la realizzazione di progetti da parte dei Gruppi Operativi per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie finalizzate ad accrescere la competitività e la sostenibilità nel settore agricolo. In ambito PSR, il sostegno alla cooperazione e ai progetti pilota è finalizzato ai cogliere diverse priorità; tra queste, anche la Priorità 4 "preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura". Pertanto la Misura può intervenire in maniera indiretta sostenendo una serie di azioni, purché innovative, che hanno come risultato l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, oppure lo sviluppo di nuove tecniche e tecnologie che favoriscono una difesa fitosanitaria a basso apporto di PF. La stessa Misura 16 può sostenere l'adesione congiunta da parte di più beneficiari a medesimi impegni di sostenibilità ambientale, ad esempio in un territorio ben preciso (es. area protetta, sito Natura 2000) e per scopi ben precisi (es. ridurre l'impatto dei PF). I decisori, ovviamente, devono favorire la creazione di GO attenti ai temi dei PF. Allo stesso modo devono favorire l'adesione congiunta da parte di più agricoltori beneficiari a medesimi impegni ambientali di uso sostenibile dei PF e di conservazione di habitat e biodiversità allo scopo di per dare forza ad azioni sistemiche capaci di attuare in modo organico le strategie di gestione di siti Natura 2000 o di aree protette.

MISURE PSR CHE CONTRIBUISCONO IN MODO INDIRETTO AGLI OBIETTIVI PAN

 
 
 

1) (CGO) 10 - Regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e dei requisiti minimi relativi all'uso di fertilizzanti e pesticidi.

 
 
 

Antonio Papaleo - antonio.papaleo@crea.gov.it
Danilo Marandola - danilo.marandola@crea.gov.it
CREA - Centro di politiche e Bioeconomia



PianetaPSR numero 67 dicembre 2017