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Gruppi Operativi

Marche, aperta la "caccia" ai Gruppi Operativi per l'innovazione in agricoltura

Pubblicato il bando regionale per il finanziamento dei GO. La scadenza è il prossimo 28 marzo e la dotazione finanziaria supera i 14 milioni di euro.

La Regione Marche ha pubblicato un bando per l'innovazione nel settore agricolo nell'ambito del Partenariato Europeo per l'Innovazione, per il finanziamento di Gruppi Operativi (GO) costituiti attorno a tematiche di interesse a livello regionale per la realizzazione di progetti volti a collaudare, modificare o applicare pratiche, processi, prodotti, servizi e tecnologie innovativi (Regione Marche, 2017a). Il bando, con scadenza il prossimo 28 marzo, finanzia la seconda azione della sottomisura 16.1 per la gestione dei GO e la realizzazione del Piano di Attività, attraverso il quale i potenziali GO delineano i progetti di innovazione.

La dotazione finanziaria

La dotazione finanziaria complessiva è pari ad oltre 14 milioni di €, mentre l'importo massimo del sostegno per la realizzazione del Piano del GO ammonta a 300 mila €, finanziato interamente all'interno della sottomisura 16.1, secondo la formula della sovvenzione globale. Tale massimale può essere elevato fino ad un massimo di ulteriori 100 mila €, per investimenti in impianti, macchinari e attrezzature, compresi i prototipi, o 300 mila € se gli investimenti vengono realizzati all'interno del cratere sisma da parte dei partner del GO, beneficiando quindi di un contributo supplementare di 200 mila €.

Le modalità di sostegno

Il sostegno è concesso in forma di contributo a fondo perduto, con un tasso del 100% della quota di ammortamento relativamente alle spese per investimenti in impianti, macchinari e attrezzature (per il periodo del loro impiego nel progetto) e all'80% per le altre spese ammissibili, elevabile al 100% per i progetti innovativi che riguardino una delle tematiche coerenti con le strategie regionali della Smart Specialization, quali la tutela della biodiversità e del suolo, la gestione sostenibile delle risorse idriche, le tecniche a basso impatto ambientale e biologiche, la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici, il risparmio energetico e l'utilizzo di energie rinnovabili, la tutela dell'assetto idro-geologico del territorio, la qualità e la sicurezza alimentare, e l'agricoltura sociale.

Le finalità

Può venire concesso per la realizzazione di attività di filiera, dalla produzione alla commercializzazione, riguardanti lo sviluppo sperimentale e precompetitivo, ossia prima dell'immissione sul mercato, di nuovi prodotti, processi, pratiche o tecnologie. Inoltre, è riconosciuto nei casi di applicazione ed eventuale adattamento di tecnologie, tecniche o pratiche già esistenti ma non ancora adottate (includendo test e collaudi), per attività dimostrative concernenti l'innovazione introdotta, a condizione che le azioni sperimentali e le prove di campo vengano svolte all'interno dei confini regionali, e, infine, a copertura delle spese di divulgazione dei risultati.

Le caratteristiche dei GO

Perché possa essere finanziabile, il Gruppo Operativo, il cui soggetto capofila deve essere obbligatoriamente un'impresa agricola, forestale o agroalimentare in forma singola o associata, deve risultare composto da almeno due soggetti e rappresentare 3 tipologie di soggetti: imprese del settore agroalimentare o forestale o loro associazioni, quali utilizzatori dell'innovazione sviluppata; soggetti operanti nel campo della ricerca e sperimentazione agricola e/o forestale e soggetti specializzati nel trasferimento di conoscenze e informazione nell'ambito del settore agricolo/forestale. Possono prendere parte al GO ulteriori categorie di soggetti come imprese, anche non agricole, agroalimentari e forestali, di produzione, di trasformazione e commercializzazione, enti di ricerca non esclusivamente operanti nel campo della ricerca e sperimentazione agricola e/o forestale, erogatori di servizi pubblici o privati ed altri soggetti del settore agroalimentare, dei territori rurali e della società civile, comprendendo le organizzazioni non governative e gli innovation broker.

I progetti

Il progetto deve avere una durata compresa tra 2 e 3 anni e deve incentrarsi preferibilmente sulle tematiche considerate strategiche. L'obiettivo deve essere, anzitutto, quello di ricercare e favorire l'adozione di nuove soluzioni nelle imprese direttamente coinvolte attraverso l'introduzione e la verifica di nuove tecnologie o processi produttivi o attraverso l'applicazione di nuove modalità organizzative. Per questo, devono chiaramente emergere dal Piano quelli che sono i risultati attesi in termini di innovazione e ricerca. Un ulteriore obiettivo, considerato particolarmente rilevante, consiste nel disseminare i risultati, con la partecipazione attiva dei beneficiari dell'innovazione, a soggetti esterni al partenariato di progetto, mediante idonea attività di promozione, comunicazione e networking, sfruttando, in particolare, i collegamenti sovraregionali con la Rete Rurale Nazionale e l'EIP-AGRI. La finalità è quella di favorire una più ampia diffusione dell'innovazione. Data l'importanza riconosciuta all'azione di trasferimento delle conoscenze applicate, vengono imposti un minimo di 2 incontri informativi per i progetti biennali, che diventano 3 per i progetti triennali, un evento finale di presentazione dei risultati finali e la pubblicizzazione del progetto e dei suoi risultati sul portale regionale dell'innovazione.  

I criteri di valutazione

I progetti verranno selezionati sulla base di una griglia di valutazione basata sulla verifica di determinati criteri di base. La griglia attribuisce punteggi crescenti a seconda del rispetto di taluni sottocriteri, che misurano l'intensità con cui un dato requisito risulta rispettato. Tra i criteri considerati più importanti, come è logico aspettarsi, spicca il grado di innovazione tecnico-scientifica della proposta che riceve il peso percentuale maggiore (25%). Seguono, con lo stesso peso (15%), la rispondenza del progetto agli obiettivi individuati dal PSR, la composizione del GO e la localizzazione degli interventi all'interno del cratere sismico. Con una importanza del 10%, compaiono, poi, i criteri relativi all'eventuale connessione a progetti di filiera, accordi agro ambientali e progetti di sviluppo locale, e all'ampiezza del bacino di utenti potenzialmente interessati all'innovazione. Infine, alla qualità e alla consistenza dell'attività di divulgazione, così come alla capacità organizzativa, viene assegnato il peso più basso, pari al 5%, a dispetto dell'enfasi ad essa attribuita e, in generale, dell'importanza che la disseminazione dei risultati dovrebbe rivestire nel processo di trasferimento delle conoscenze.

I futuri GO

Già in questa fase è possibile prevedere quelli che saranno i GO delle Marche. La fase precedente, ovvero il setting up, si era conclusa con l'identificazione di 22 progetti finanziabili su un totale di 61 domande complessivamente pervenute (Regione Marche, 2017b,c). Fra i progetti ritenuti meritevoli di finanziamento, circoscrivendo l'analisi a quelli che hanno raggiunto punteggi più elevati, compaiono, in particolare: il recupero della produzione e della trasformazione della canapa in diverse filiere (bioedilizia, biopolimeri, tessile, alimentare e agricola come inibente delle infestanti); la produzione di pasta all'uovo arricchito di omega‐3 realizzata con uova di quaglia; soluzioni per estendere il calendario di produzione della fragola e dei piccoli frutti; la riduzione di antibiotici negli allevamenti; la sostituzione del packaging tradizionale con uno biodegradabile e compostabile; la reintroduzione del luppolo nel territorio marchigiano e l'applicazione di sistemi di precisione per la gestione dell'irrigazione e il controllo fitosanitario degli oliveti. Sebbene esista la possibilità che un progetto, anche se finanziato nell'ambito del setting up, non abbia un seguito o venga presentato per la prima volta nella seconda fase, è comunque altamente probabile che la ventina di idee progettuali già finanziate nell'ambito del setting up saranno quelle che si incarneranno nei futuri GO delle Marche, i quali punteranno, tra gli altri, sui temi del recupero e la valorizzazione di prodotti per usi anche non agricoli, il consumo funzionale, la qualità, il benessere animale, la tutela dell'ambiente e l'agricoltura di precisione.

Riferimenti

Regione Marche (2017a), Bando - Sottomisura 16.1 Operazione A "Sostegno alla creazione e al funzionamento di Gruppi Operativi del PEI" - Azione 2 "Finanziamento dei Gruppi Operativi",  DDS n. 434 del 28.12.2017 -Allegato A
Regione Marche (2017b),  Bando Sottomisura 16.1 Operazione A "Sostegno alla creazione e al funzionamento di Gruppi Operativi del PEI" - Azione 1 "Fase di setting up" - Esito Valutazione Qualitativa dei progetti, DPF n. 7 CSI del 17.01.2017 - Allegato A
Regione Marche (2017c), Bando Sottomisura 16.1 Operazione A "Sostegno alla creazione e al funzionamento di Gruppi Operativi del PEI" - Azione 1 "Fase di setting up" - Integrazione graduatoria, DDS n. 98 del 22.03.2017 - Allegato

 
 

Andrea Bonfiglio
Rete Rurale Nazionale
Postazione regionale per le Marche

 
 

PianetaPSR numero 68 gennaio/febbraio 2018