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Agricoltura di precisione

Le Linee guida per lo sviluppo dell'Agricoltura di precisione disegnano il futuro dell'agricoltura italiana

Il documento di orientamento per le Regioni e per tutti gli operatori pone il Mipaaf al centro del processo innovativo e di trasformazione profonda del settore primario.

Aumentare la sostenibilità del modello agricolo attraverso l'innovazione è una delle sfide più importanti del prossimo futuro, per consentire all'Italia di incrementare le produzioni agricole di qualità e allo stesso tempo tutelare l'ambiente. In questo contesto l'Agricoltura di Precisione svolge un ruolo di primo piano per ottimizzare i rendimenti produttivi e per abbattere l'impatto ambientale. Si tratta di un settore che ha un potenziale di crescita molto importante, soprattutto nel nostro Paese.
Con il decreto ministeriale 22 dicembre 2017, a firma del Ministro Maurizio Martina, sono state approvate le Linee guida per lo sviluppo dell'Agricoltura di precisione (Adp) in Italia.
L'impiego delle nuove tecnologie contribuisce ad ottenere una serie di benefici economici risultanti dall'ottimizzazione degli input, nonché dalla riduzione della pressione esercitata dai sistemi agricoli sull'ambiente. La precisione introdotta dalle tecnologie, difatti consente di effettuare una distribuzione mirata dei principali fattori della produzione (acqua, fertilizzanti, fitofarmaci) solo dove serve e nella quantità corrispondente al reale fabbisogno della coltivazione in atto. Inoltre, l'impiego dei sensori consente anche un monitoraggio in tempo reale dello stato di salute delle colture, controllando per esempio l'insorgenza di fitopatogeni o condizioni ambientali o riducendo pratiche agronomiche poco ben calibrate che potrebbero indurre patogenesi nelle piante stesse. Ciò comporta anche il risparmio di sostanze chimiche di sintesi necessarie per la difesa ed il controllo, con risvolti positivi di carattere ambientale.
È per questo motivo che il Ministero delle politiche agricole, il 1° settembre 2015, ha nominato un apposito Gruppo di Lavoro con l'obiettivo di approfondire le tematiche relative alle nuove tecnologie applicate in agricoltura ed individuare le azioni per promuovere l'innovazione del settore agricolo nel breve e medio periodo.

Il Gruppo di lavoro

Il Gruppo di Lavoro, nel quale erano rappresentati i principali enti di ricerca nazionali, sotto il coordinamento del Ministero e con il supporto del CREA, si è posto l'obiettivo di fotografare lo stato di diffusione del processo innovativo nell'agricoltura italiana e creare le basi per uno sviluppo ulteriore nel prossimo futuro. Ciò nella convinzione che il futuro dell'agricoltura passa necessariamente attraverso l'utilizzo sempre maggiore delle nuove tecnologie che ne assicurano la competitività nel rispetto dell'ambiente.
Il GdL ha lanciato una "chiamata per contributi" per acquisire le informazioni esistenti sulla diffusione dell'Agricoltura di Precisione in Italia, mettendone in luce le prospettive di sviluppo tecnico-economiche mediante la stesura di un primo documento riguardante l'analisi dell'esistenza e della diffusione delle nuove tecnologie nel settore agricolo nazionale.
Sulla base di tali informazioni è stata elaborata una prima bozza di "Linee guida", posta in consultazione pubblica dal 22 luglio 2016 al 22 settembre 2016, durante la quale sono stati acquisiti ulteriori elementi di valutazione che hanno consentito di mettere a punto il documento finale.

Gli obiettivi delle linee guida

L'obiettivo dichiarato è arrivare ad una gestione "di precisione" del 10% della SAU (Superficie Agricola Utilizzata) italiana entro il 2021, partendo dall'attuale 1%.
L'obiettivo risponde a precise esigenze dettate dai cambiamenti climatici e dall'aumento della popolazione mondiale. Entro il 2050 sul pianeta ci saranno 9 miliardi di persone e per sfamarle ci sarà bisogno di un aumento delle produzioni agricole, oggi non possibile attraverso un aumento delle superfici coltivate. Al contempo il settore primario deve fare i conti con la minaccia dei cambiamenti climatici e, almeno in Europa, con un quadro normativo e un pressing dei consumatori che spingono verso la sostenibilità, intesa come riduzione degli input produttivi e maggiore tutela dell'ambiente. Insomma, dovremo produrre di più con meno.
Proprio da queste considerazioni parte il documento Linee guida per lo sviluppo dell'Agricoltura di precisione, che sottolinea come il precision farming offra potenziali benefici sia in termini economici per le aziende agricole sia ecologici.

Definizione di Agricoltura di precisione

Ma cosa si intende per Agricoltura di precisione? Sintetizzando per Adp si intende quell'insieme di tecnologie che permette di gestire la variabilità in campo, dando ad ogni pianta ciò di cui ha bisogno esattamente, quando ne ha bisogno. L'obiettivo è massimizzare le produzioni o aumentare la qualità delle stesse, eliminando gli sprechi con un conseguente guadagno per l'agricoltore e per l'ambiente.
Nel documento si evidenzia chiaramente che non esiste una sola 'agricoltura di precisione', ma i principi generali vengono declinati per ogni coltura (e valgono anche per la zootecnia, l'acquacoltura e la silvicoltura).
Tuttavia è possibile identificare due tecnologie fondamentali all'interno dell'Adp: la guida semi-automatica e il dosaggio variabile.
La prima prevede l'installazione di sistemi di guida semi-autonomatica (tramite Gps) sui trattori in modo che in campo essi possano muoversi con precisione superiore a quella garantita da un operatore. In questo modo si eliminano le sovrapposizioni e si ha dunque un risparmio di sementi, fertilizzanti, prodotti fitosanitari e così via. Si stima che nel migliore dei casi il grado di sovrapposizione sia intorno al 10%, nei peggiori al 25%.
Il dosaggio a rateo variabile, che viene considerato lo step successivo al primo, permette di fornire alle piante gli input di cui necessitano (acqua, fertilizzanti, prodotti fitosanitari) con precisione: non in maniera uniforme in tutto il campo, quindi, ma tenendo conto delle reali necessità, differenti all'interno dello stesso appezzamento. A questo scopo si utilizzano mappe create ad hoc con l'ausilio di strumenti come satelliti, droni, sensori di prossimità, eccetera.
L'Adp non è una novità di questi ultimi anni, ma ha visto gli albori negli Usa negli anni Ottanta. Oggi la sua diffusione si è fatta più veloce grazie al crescente coinvolgimento dei costruttori nella predisposizione dei modelli commercializzati e ad una riduzione dei costi delle tecnologie.

Elementi di criticità

Tuttavia, la diffusione in Italia del precision farming è estremamente limitata. Questo è dovuto a diversi fattori, come la dimensione ridotta delle nostre imprese agricole, che rende difficile sostenere investimenti per l'acquisto di nuovi mezzi, l'età media alta degli agricoltori, la vetustà del parco macchine, a cui si aggiungono anche problemi strutturali come la mancanza di collegamenti internet nella aree rurali (Banda larga e banda ultra larga).
Per fornire un'idea più concreta si segnala che la consistenza numerica dei trattori nel nostro Paese è la terza più grande al mondo, con 1,75 milioni di esemplari, preceduta soltanto dagli USA (4,80 milioni) e dal Giappone (2,03 milioni).
La superficie "dominata" da un trattore, in Italia, è di soli 4 ettari, ben lontano dall'India (123), dagli USA (36), ma anche da paesi europei come Germania (12), Francia e Spagna (15).
Dai numeri sopra menzionati si evince che un forte e necessario ammodernamento della nostra agricoltura passa attraverso una graduale sostituzione delle macchine vetuste con altre tecnologicamente avanzate. Ma è necessario anche prevedere un aumento della superficie "dominata" da ogni singola macchina. Ciò consentirebbe di ridurre il periodo di ammortamento della macchina con vantaggi in termini economici e con la possibilità di sostituzione più veloce delle macchine stesse in linea con il tumultuoso progresso tecnologico in atto. Per tale finalità gli acquisiti collettivi ed il ricorso al contoterzismo sono due possibili strade da indagare.

Il ruolo propulsivo delle Amministrazioni pubbliche e i PSR

All'interno delle Linee guida vengono identificati numerosi fronti su cui l'amministrazione pubblica potrebbe operare per incentivare la diffusione dell'Adp. Ad esempio sarà fondamentale sviluppare tecnologie in linea con le dimensioni ridotte delle nostre aziende e dal costo accessibile.
Da un'analisi riportata nelle Linee Guida, risulta che in 14 PSR (Programmi di sviluppo rurali regionali) il precision farming viene indicato, direttamente o indirettamente, come uno strumento per raggiungere gli obiettivi della Pac e, conseguentemente, sono state disegnate idonee misure di sostegno.
Sul tema dei finanziamenti, quindi, saranno soprattutto i PSR a raccogliere le richieste che perverranno dal territorio per supportare gli investimenti delle aziende agricole nel settore delle nuove tecnologie.
Le misure dei PSR attraverso le quali sarà possibile fornire risposte alla tematica in questione sono la formazione, la consulenza aziendale, gli investimenti materiali e soprattutto i progetti che saranno affidati ai Gruppi Operativi in ambito PEI (Partenariato Europeo per l'Innovazione), che prevedono il trasferimento dell'innovazione alle aziende agricole.
Ogni Gruppo Operativo avrà il compito di elaborare un Piano che descriva il progetto innovativo da realizzare e soprattutto i risultati e il concreto contributo della loro iniziativa per l'incremento della produttività in agricoltura, attraverso una gestione maggiormente sostenibile delle risorse.
Se uno dei talloni d'Achille del paese è la mancanza di professionalità, nelle Linee Guida si auspica la creazione di corsi di studio ad hoc, nonché l'aggiornamento professionale dei tecnici già operativi. Infine si sottolinea l'importanza di coinvolgere i contoterzisti che possono essere il tramite privilegiato attraverso il quale diffondere i principi dell'agricoltura di precisione, avendo dimensioni aziendali tali da poter affrontare la spesa di acquisto di macchinari innovativi e della necessaria formazione. La possibilità di accedere a sostegno finanziario pubblico, per questi ultimi, è rappresentata principalmente dal Piano nazionale industria 4.0 che prevede ammortamenti speciali.

Il Mipaaf per lo sviluppo futuro dell'AdP

Le Linee Guida sono da considerare un punto di partenza rispetto al panorama variegato dello sviluppo delle tecnologie. Se si vuole governare il fenomeno nella consapevolezza della necessità di qualificare il sistema produttivo agricolo nazionale, cogliendo le opportunità offerte dal precision farming, il Ministero delle politiche agricole dovrà confermare il suo ruolo di riferimento e di guida rispetto alle spinte tecnologiche che investono tutti i settori dell'agricoltura.
Rispetto alle Linee Guida, un successivo step può essere rappresentato da analisi specifiche in termini comparativi delle tecnologie attualmente proposte. Si tratta di verificare il grado di "maturazione" di ciascuna di esse per poter essere trasferita sul campo, il rapporto costi benefici, la semplicità nell'uso e la diminuzione complessiva di impatto ambientale. Una siffatta analisi potrebbe realmente rappresentare uno strumento pratico per gli operatori e per le istituzioni chiamate a indirizzare al meglio le risorse finanziarie a sostegno dell'agricoltura.
In tal senso, il DM 22 dicembre 2017, di approvazione delle "Linee Guida per lo sviluppo dell'agricoltura in Italia", prevede l'istituzione di un tavolo permanente di lavoro, i cui compiti dovranno essere ulteriormente definiti, che sarà chiamato a fornire risposte concrete su tutte le problematiche inerenti l'uso delle tecnologie in agricoltura, assicurando al Mipaaf il mantenimento di ruolo centrale e di guida per il trasferimento della ricerca e dell'innovazione nel settore primario.

Scarica le "Linee guida per lo sviluppo dell'Agricoltura di Precisione in Italia".
 
 

Pasquale Falzarano
Mipaaf

 
 

PianetaPSR numero 69  marzo 2018