Rural4Learning è un progetto della Rete Rurale Nazionale che ha la finalità di collegare l'agricoltura alla società, rafforzando il rapporto tra la scuola e il mondo delle imprese agricole, per favorire la conoscenza delle politiche di sviluppo rurale e l'orientamento dei giovani verso la professione agricola. Esso si articola in 4 momenti:
La Regione Puglia, nei primi mesi del 2018, ha aderito al progetto RuralGOOD e, con il supporto del CREA Politiche e Bioeconomia, ha invitato tutti gli Istituti Agrari del territorio regionale a partecipare all'iniziativa.
Le attività sono state finalizzate a creare un collegamento diretto tra scuola e aziende agricole, adottando un modello comunicativo incentrato nell'incontro e nell'interazione tra gli studenti del IV anno degli Istituti Agrari. Nel complesso hanno accolto favorevolmente la proposta della Regione 12 Istituti Tecnici per un totale di circa 500 studenti coinvolti.
A ciascuna delle scuole aderenti è stato proposto un particolare approfondimento sul concetto di multifunzionalità in agricoltura che, oltre ad essere una parola chiave della strategia del PSR Puglia, è stato giudicato un argomento con il quale più facilmente far leva sui giovani, confidando nell'interesse che la discussione su nuovi modi di immaginare e interpretare l'attività agricola può suscitare proprio in questo tipo di pubblico.
La metodologia di lavoro si è articolata in due momenti, uno in aula e uno in campo - presso una azienda con esperienze legate alla multifunzionalità - finalizzati a stimolare il dialogo e la partecipazione tra gli studenti.
Il momento in aula è stato gestito da 6 ricercatori del CREA-PB di Bari che hanno presentato i principali concetti legati all'attuazione della PAC, del PSR Puglia e della multifunzionalità in agricoltura.
Le lezioni sono state precedute dalla proiezione di un breve filmato nel quale alcuni imprenditori agricoli hanno descritto le proprie esperienze incentrate in processi articolati e integrati di esercizio consapevole della multifunzionalità, attraverso i quali hanno diversificato le attività economiche, aumentato i collegamenti con il territorio creando reti tra imprese e con le istituzioni, inserito nei cicli produttivi metodiche di risparmio energetico e ecosostenibili.
Attraverso un excursus storico sulla Politica Agricola Comune è stata sottolineata l'attenzione sempre più marcata che le politiche europee hanno rivolto ad un'agricoltura al servizio della collettività, non solo per la produzione di beni primari, oltre che dalla dimensione sempre più territoriale e integrata dei processi di sviluppo rurale.
Ne è seguito un approfondimento dedicato alla definizione della multifunzionalità in agricoltura, con la presentazione di chiavi di classificazione della pluralità di ruoli esercitabili dagli imprenditori agricoli e idonei alla crescita del benessere economico e sociale dei cittadini europei. Sono state così evidenziate le funzioni di garanzia della sicurezza alimentare in termini di quantità e salubrità del cibo, di tutela ambientale, paesaggistica, idrogeologica, di fornitura di servizi alla persona di natura sociale, ricreativa e didattica.
Ci si è soffermati sulla distinzione tra diversificazione delle attività economiche e multifunzionalità, spingendo gli studenti a riflettere e a cogliere l'importanza non solo delle opportunità per la creazione di ricchezza, ma anche dei benefici dei comportamenti virtuosi degli imprenditori.
In ogni Istituto è stato individuato uno spazio fisico finalizzato a stimolare la discussione e l'interazione tra gli studenti sulle possibili forme e funzioni dell'agricoltura. Attraverso l'attivazione di gruppi di lavoro composti da circa 15-20 studenti e animati da un ricercatore o da un esperto della Regione, si è cercato di rendere il concetto di multifunzionalità in agricoltura meno astratto e lontano di come poteva apparire durante le lezioni in aula. In particolare, ogni gruppo di lavoro aveva l'obiettivo di individuare, su alcuni cartelloni e con l'ausilio di post-it e pennarelli colorati, i possibili campi di attuazione dell'agricoltura multifunzionale cercando di trasferire in ogni spunto di riflessione le proprie conoscenze, esigenze, idee e intuizioni.
Ogni gruppo di lavoro aveva a disposizione circa un'ora di tempo per:
I post-it sono stati raggruppati in categorie tematiche omogenee e raccolti in mappe concettuali. Alla vera e propria attività di rilevazione dell'insieme delle idee (brainstorming) è seguita un'articolata discussione nei gruppi di lavoro tesa a comprendere il significato, le implicazioni e gli effetti delle singole proposte e a valutare il quadro d'insieme emergente.
Uno degli obiettivi degli animatori nella conduzione dei gruppi di lavoro era quello di trasmettere a tutti gli studenti un clima di tranquillità, nel quale tutti potevano democraticamente esprimere le proprie opinioni.
Da una prima analisi dei dati, l'attività agricola che ha riscosso il maggior successo tra gli studenti è stata quella legata alle funzioni turistico-ricreative (B&B, agricampeggi, percorsi vacanza, ricerca di salubrità e relax nelle aziende, degustazioni prodotti locali, attività sportive e musicali), seguita dalla funzione ambientale (produzione di energie rinnovabili e agricoltura biologica) e dalla funzione educativa (masserie didattiche, agrinidi, corsi didattici). Apparentemente inattesa è stata la proposta, diffusa tra gli studenti, di investire in relazioni sociali per valorizzare le attività d'impresa (incontri e collaborazioni con le scuole, gli enti no profit, i consumatori, la cooperazione con altre aziende e le istituzioni, i canali social).
Nell'ultima fase progettuale la Regione Puglia ha selezionato alcune realtà particolarmente significative rispetto al tema della multifunzionalità. Si tratta di imprese che hanno adottato per convinzione il metodo di produzione biologico e che attraverso la multifunzionalità hanno saputo diversificare il proprio reddito agricolo, praticando, oltre alla produzione e alla trasformazione della materie prime, la vendita diretta e on-line, attività didattiche, divulgative e culturali, servizi ristorativi, ricettivi e di svago, nonché produzione di bioenergie. Le visite sono state organizzate con gruppi di non più di 40 studenti.
Nel complesso sono state coinvolte otto aziende localizzate su tutto il territorio regionale: Masseria San Vincenzo di Spinazzola (BAT), Azienda Paglione di Lucera (Fg), Azienda agricola Querceta di Pugnano (Ba), Masseria Chinunno di Altamura (Ba), Masseria Quisisana di Mottola (Ta), Masseria La Valle degli Asini di Laterza (Ta), Masseria Sciani Piccola di Villa Castelli (Br), Azienda agrituristica Casa Porcara di Veglie (Le).
Gli imprenditori hanno raccontato ai ragazzi, direttamente e con efficacia, le proprie scelte aziendali e hanno presentato la loro esperienza sulla multifunzionalità. Gli studenti sono stati accompagnati nella visita aziendale dai docenti e dai referenti della Regione che si occupano di comunicazione del PSR.
A conclusione delle visite gli studenti hanno prodotto brevi video-interviste per raccontare il progetto, cercando di cogliere le caratteristiche delle imprese visitate e di interpretare la multifunzionalità.
G. Valentino, M. Schiralli, P. Pallara, G. Diglio, G. Gargano, F. Modugno
CREA PB
T. Crudele, F. Cecca, A. Memoli
Regione Puglia
PianetaPSR numero 72 giugno 2018