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MaB UNESCO

MaB UNESCO; Mipaaft e la RRN raccontano le possibilità di sviluppo sostenibile nelle aree rurali

A novembre si è tenuto il primo Meeting delle Riserve della Biosfera UNESCO per fare conoscere lo stato di attuazione del Programma MaB UNESCO e le opportunità che ne derivano.

Si è svolto dall'8 al 10 novembre scorso, presso il Parco Nazionale del Vesuvio, il primo Meeting nazionale delle Riserve della Biosfera MAB UNESCO, organizzato dal Ministero dell'Ambiente con l'obiettivo di far conoscere lo stato di attuazione del Programma MaB UNESCO in Italia e le opportunità che le Riserve della Biosfera possono offrire ai territori e alle comunità.
All'evento erano presenti anche il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo e la Rete Rurale Nazionale, che hanno portato le proprie esperienze sulla tematica dello sviluppo sostenibile delle aree rurali.
Il programma MaB ha portato al riconoscimento, da parte dell'UNESCO, delle Riserve della Biosfera che sono aree terrestri o marine che gli Stati membri si impegnano a gestire nell'ottica della conservazione delle risorse e dello sviluppo sostenibile, nel pieno coinvolgimento delle comunità locali.
L'obiettivo delle Riserve della Biosfera è quello di promuovere una relazione equilibrata fra la comunità umana e gli ecosistemi, creare siti privilegiati per la ricerca, la formazione e l'educazione ambientale, oltre che aree di sperimentazione di politiche mirate di sviluppo sostenibile e di pianificazione territoriale.
Ogni Riserva della Biosfera ha lo scopo di soddisfare tre funzioni interconnesse relative alla conservazione, allo sviluppo sostenibile e agli aspetti educativi.
L'evento è stato anche l'occasione per la consegna del riconoscimento ufficiale alle ultime due Riserve italiane nominate (Val Camonica Alto Sebino e Monte Peglia) che così salgono in totale a 17, a fronte di 686 Riserve della Biosfera distribuite in 122 Paesi che fanno parte del network mondiale.
Riserve della Biosfera UNESCO presenti in Italia

Di particolare importanza è stato il workshop dell'8 novembre, previsto nell'ambito dei lavori del Comitato Tecnico Nazionale MaB UNESCO, articolato in tre sessioni tematiche parallele, animate da rappresentanti del Mipaaft e della Rete Rurale Nazionale, del Mibact e del Miur, nel corso del quale sono stati approfonditi i temi dedicati alle 3 funzioni delle Riserve della Biosfera: "Conservazione - Paesaggio e natura. Prezioso equilibrio tra l'uomo e la salvaguardia dell'ambiente"; "Sviluppo - produzioni di qualità, turismo rurale e sviluppo sostenibile" e "Supporto logistico - ricerca, formazione e monitoraggio. Sinergie tra le politiche nazionali e internazionali. Canali di finanziamento".

 

La seconda sessione, in particolare, ha focalizzato l'attenzione sulle opportunità per i territori legate alle politiche di sviluppo sostenibile delle aree rurali in termini di: valorizzazione delle produzioni e dei regimi di qualità agricoli e alimentari; promozione del turismo e dell'agricoltura multifunzionale; valorizzazione del paesaggio rurale, degli ecosistemi delle aree rurali e delle biodiversità; promozione dell'agricoltura sociale e le garanzie di investimenti nei servizi di base per la popolazione e le infrastrutture attraverso la promozione di investimenti volti a migliorare la qualità della vita delle comunità.
La giornata successiva del 9 novembre, aperta dalla presentazione della Riserva MAB Somma, Vesuvio e Miglio d'Oro, è stata occupata dal convegno organizzato dal Ministero per l'Ambiente sulle iniziative e le attività del Programma MaB e la sua attuazione da parte dell'Italia, a cui hanno partecipato rappresentanti internazionali come il Segretariato MaB Unesco, IUCN, Bresce (Regional Bureau for Science and Culture in Europe) e della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO, CNR, Regioni, Enti locali, Università, Stakeholder.
Il 1° Meeting nazionale del Programma MaB UNESCO ha consentito di mettere a confronto le Riserve della Biosfera sulle attività svolte e sui risultati raggiunti, di affrontare alcune problematiche riscontrate e di promuovere lo scambio delle buone pratiche nonché di incoraggiare le attività di "Rete" tra le Riserve e con gli stakeholder.

Le proposte
Tra le proposte avanzate c'è l'avvio di un coordinamento nazionale sugli strumenti di finanziamento dell'UE utilizzabili dalle Riserve della Biosfera per l'attuazione dei piani di gestione e la promozione dell'attività di networking tra la "Rete" nazionale delle Riserve e la Rete Rurale Nazionale a partire dalle iniziative già sviluppate attraverso il progetto Biodiversità, Natura 2000 e Aree Protette. Programma LIFE.

 
 

Luigi Servadei
l.servadei@politicheagriole.it

 
 

PianetaPSR numero 77 dicembre 2018