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Contratti di fiume

Ambiente, la gestione sostenibile e partecipata delle risorse idriche attraverso i contratti di fiume

Osservatorio Nazionale dei Contratti di Fiume e Rete Rurale Nazionale: sinergie tra sviluppo rurale e contratti di fiume, scambio di esperienze e buone pratiche per lo sviluppo sostenibile del territorio. 

Lo scorso 9 aprile a Roma, in collaborazione con il Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume, il Ministero dell'Ambiente ha organizzato l'incontro "La partecipazione pubblica nella gestione dei corpi idrici. Il coinvolgimento dei portatori di interesse nei Contratti di Fiume" per approfondire, e discutere il tema della partecipazione pubblica nei processi decisionali sull'acqua, con particolare riferimento ai processi di governance dei contratti di fiume.

Con questo incontro l'Osservatorio Nazionale dei Contratti di Fiume del Ministero dell'Ambiente ha promosso lo scambio di esperienze e il confronto tra diversi soggetti pubblici e portatori di interesse privati, interessati alla gestione dei bacini e sottobacini idrografici.

L'iniziativa è stata articolata in varie sessioni plenarie e in tre sessioni parallele tematiche, organizzate in tavoli di discussione che, con l'ausilio di facilitatori, si sono confrontati sugli aspetti dei contratti di fiume connessi all'analisi e messa in rete dei portatori di interesse, all'informazione e comunicazione e alla partecipazione e responsabilità.

Durante la giornata sono stati presentati diversi casi studio, con esperienze concrete relative ai contratti di fiume che hanno consentito di fornire ulteriori approfondimenti e riflessioni sull'importanza di questo strumento e sulle sue prospettive.

All'incontro hanno partecipato anche alcuni rappresentanti del tavolo "al Lavoro! per l'ambiente", che nasce dal movimento Fridays for Future e dal pensiero della giovane attivista Greta Thunberg, che hanno consegnato simbolicamente al Sottosegretario del Ministero dell'Ambiente una bottiglia di vetro con il loro "Message in the Bottle" per chiedere un cambiamento delle politiche ambientali e climatiche al fine di salvaguardare il nostro Pianeta.

I contratti di fiume

I contratti di fiume sono strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale. 
Tali contratti prevedono la messa in atto di processi partecipativi aperti e inclusivi, che consentano la condivisione di intenti, doveri e responsabilità tra i soggetti aderenti che definiscono un Programma d'Azione condiviso e si impegnano ad attuarlo attraverso la sottoscrizione di un accordo.
I contratti di fiume contribuiscono al perseguimento degli obiettivi delle normative in materia ambientale, con particolare riferimento alla direttiva 2000/60/CE (Direttiva quadro sulle acque), che prevede il raggiungimento del "buono stato" di qualità dei corpi idrici, alla direttiva 2007/60/CE (Direttiva alluvioni) e alle Direttive 42/93/CEE (Direttiva Habitat) e 2008/56/CE (Direttiva quadro sulla strategia marina).
I contratti di fiume sono coerenti con le previsioni di piani e programmi già esistenti nel bacino o nel sottobacino idrografico di riferimento e per il territorio oggetto del contratto stesso, e possono contribuire ad integrare e riorientare la pianificazione locale e a migliorare i contenuti degli strumenti di pianificazione sovraordinata.
 

L'iniziativa rientra nelle attività di cui alla linea di intervento L6‐WP2 "Gestione integrata e partecipata dei bacini/sottobacini idrografici" relativa al Progetto CReIAMO PA finanziato nell'ambito del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014‐2020. 

Le attività previste dal WP2 riguardano la gestione integrata e partecipata dei bacini e dei sottobacini, attraverso la costituzione di una struttura centrale nazionale di coordinamento per l'attuazione dei contratti di fiume, in stretta relazione con Regioni e Autorità di Distretto, e la formazione delle amministrazioni coinvolte, nonché lo sviluppo di un'adeguata comunicazione sul tema. La struttura centrale di coordinamento è rappresentata dall'Osservatorio Nazionale e risponde, in particolare, al fabbisogno di armonizzazione gli approcci su scala locale, regionale e nazionale, oltre che alla necessità di colmare un gap conoscitivo, a vari livelli, sui contratti di fiume. Sono, inoltre, previsti appositi percorsi formativi di accompagnamento per i soggetti pubblici che utilizzano o intendono utilizzare e promuovere tali strumenti nei propri territori.

Le attività previste nell'ambito del Progetto CReIAMO PA attengono al rafforzamento della capacità istituzionale e della governance tra gli attori coinvolti nella definizione dei contratti di fiume, al fine di promuovere una più ampia, efficace e corretta diffusione di tale strumento per la gestione integrata e partecipata dei fiumi e dei corpi idrici e per la realizzazione degli stessi.

I risultati dell'incontro hanno fornito all'Osservatorio Nazionale dei Contratti di Fiume spunti e informazioni utili alla definizione di indirizzi nazionali per l'implementazione della partecipazione pubblica nei processi decisionali sulla gestione delle risorse idriche e, più in generale, per la realizzazione dei contratti di fiume.

Diverse esperienze in corso sui contratti di fiume evidenziano l'importanza dell'agricoltura e del coinvolgimento degli agricoltori per favorire l'attuazione di processi partecipati di gestione sostenibile e uso efficiente delle risorse idriche.

I PSR 2014/2020 possono incentivare l'attuazione di tali processi e di approcci di tipo cooperativo a livello di area vasta, come nel caso dei contratti di fiume, nonché di azioni integrate e collettive a carattere agro-climatico-ambientale.
Infine, la Rete Rurale Nazionale può promuovere lo sviluppo di sinergie nell'ambito delle attività previste dall'Osservatorio Nazionale dei Contratti di Fiume del Ministero dell'Ambiente, favorendo il coinvolgimento dei portatori di interesse del mondo agricolo e lo scambio di esperienze e buone pratiche.

 
 

Luigi Servadei
l.servadei@politicheagricole.it

 
 

PianetaPSR numero 79 aprile 2019