Il Piano di comunicazione del PSR Veneto 2014-2020, con cui l'Autorità di Gestione ha dato attuazione alle norme FEASR in materia di informazione e pubblicità (Reg. UE 1305/2013), rappresenta il riferimento strategico per orientare l'esecuzione di tutte le azioni di comunicazione intraprese durante l'intera programmazione, nell'ambito di tale Piano è stato elaborato un documento inerente alla Strategia di comunicazione del PSR Veneto 2014-2020. Il lavoro è stato preceduto da un'indagine sul livello di conoscenza delle politiche, programmi e strumenti europei a favore dell'agricoltura, dei principali target che definiscono il contesto comunicativo delle azioni di informazione e pubblicità: i) cittadinanza; ii) beneficiari e potenziali beneficiari; iii) portatori d'interesse.
L'indagine ha previsto tre fasi particolari: la prima nel 2015 corrispondente all'inizio della programmazione, al fine di delineare e affinare la Strategia di comunicazione; una seconda analisi intermedia è stata effettuata nel corso del 2019 al fine di verificare gli effetti delle azioni di comunicazione svolte dall'AdG; mentre una terza indagine è prevista per il 2020 a chiusura del primo triennio del Piano di Comunicazione.
In questo articolo vengono discussi i principali risultati emersi dalla recente indagine intermedia, facendo particolare attenzione ai punti di forza e alle criticità, anche in relazione alla precedente indagine del 2015.
L'analisi è stata realizzata dalla società QUAERIS S.r.l. sui tre campioni di riferimento. Il primo è un campione casuale stratificato in base a quote per genere ed età, selezionato sulla popolazione di cittadini maggiorenni residenti in Veneto. A questi è stato sottoposta un'intervista telefonica mediante sistema CATI [1] per un totale di 1200 interviste. Il secondo campione riguarda i beneficiari e i potenziali beneficiari del PSR Veneto 2014-2020 ed è stato stratificato per sottocategoria e per provincia di residenza, comportando 602 interviste telefoniche mediante sistema CATI - CAWI [2]. Il terzo campione non rappresentativo riguarda gli stakeholder, con 55 interviste collezionate mediante metodologi CAWI.
il primo aspetto che emerge è lo scarso livello di conoscenza spontaneo sulle politiche, programmi e strumenti europei a favore dell'agricoltura, poco meno del 7% degli intervistati infatti dichiara una certa conoscenza, anche se rispetto al 2015 si è verificato un leggero incremento (+3%). Tuttavia, tra quelli che hanno dichiarato di avere una certa conoscenza di questi strumenti, la PAC rappresenta quello principale (40%) seguita dal PSR (18%) e dai GAL (16%). Per quanto riguarda le fonti di maggior diffusione delle informazioni sul PSR il campione intervistato indica la televisione (17%) e le Associazioni di categoria (17%) mente quasi la metà gradirebbe maggiori informazioni sul settore agricolo. Infine, oltre il 90% degli intervistati è favorevole al sostegno allo sviluppo rurale da parte di UE, Stato e Regione Veneto.
Le tematiche verso cui è stato segnalato da parte degli intervistati un certo interesse a ricevere informazioni riguardano la salvaguardia delle biodiversità e delle specie protette, l'inquinamento nel settore agricolo e le azioni previste per la sua riduzione e le informazioni sui prodotti di qualità del territorio regionale, con una preferenza verso televisione (21%), stampa (17%), siti internet istituzionali (15%) e newsletter/email (15%) come canali di informazione.
per quanto riguarda il gruppo dei beneficiari e potenziali tali, il sondaggio ha riguardato diversi aspetti relativi al livello di conoscenza delle politiche, programmi e strumenti europei a favore dell'agricoltura, all'interesse specifico per determinati argomenti, all'esperienza con il PSR attuale, al rapporto tra PSR e Unione Europea e all'uso dei media nella strategia di comunicazione.
Relativamente al livello di conoscenza spontanea, il PSR rappresenta lo strumento principalmente conosciuto, seguito dalla PAC (26%), dai GAL (9%), dal FEASR (6%), e dal LEADER (4%). I principali canali di comunicazione utilizzati dal campione per reperire le informazioni sono i Centri di assistenza agricola (CAA) (17%), le Associazione di categoria (13%), i consulenti e studi tecnici (11%) e il sito PSR Veneto (11%).
Circa l'88% degli intervistati ha mostrato interesse verso l'approfondimento della tematica PSR, indicando negli "Incentivi europei e programmi europei a sostegno del settore" il principale argomento. Infine, i canali ritenuti migliori dai beneficiari al fine di reperire informazioni sono le mail (12%), i CAA (12%) e la newsletter PSR Veneto (11%).
Molto interessante anche la valutazione delle priorità di investimento delle risorse. Il campione intervistato infatti valuta prioritarie le azioni di tutela dell'ambiente e del territorio, seguite da quelle che rendono più efficiente l'utilizzo dell'acqua e delle altre risorse naturali. Infine, oltre i 2/3 degli intervistati giudicano sufficientemente adeguati gli interventi e i finanziamenti europei per lo sviluppo rurale, mentre l'84% degli intervistati ritiene che finanziamenti e interventi a favore del settore agricolo siano strumenti utili per la loro attività, dichiarando di averne beneficiato, o che ne farà richiesta.
dalle interviste sottoposte agli stakeholder invece sono emerse indicazioni su quali dovrebbero essere le priorità più importanti per i beneficiari, designandole nelle azioni di promozione del trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel suo settore (25%) e nel potenziamento della redditività delle aziende agricole e la competitività dell'agricoltura (21%). In relazione invece alle misure PSR, secondo i portatori di interesse lo sviluppo delle aziende agricole e delle imprese e i pagamenti agro-climatico-ambientali, sono quelle più rilevanti. Dal lato della strategia di comunicazione gli stakeholder suggeriscono in internet, e negli eventi pubblici (seminari, convegni, incontri, ecc..), i mezzi più efficienti mentre il canale meno efficace è quello cartaceo.
Nel complesso quindi chi conosce il PSR ne apprezza i risultati, valutandolo come utile strumento per la propria attività, sebbene il livello di conoscenza complessivo delle politiche di sviluppo rurale rimanga ancora limitata tra i cittadini. Da segnalare anche l'interesse mostrato da tutti i soggetti intervistati verso le politiche di tutela delle risorse ambientali.
Note:
[1] Il sistema CATI (Computer-Assisted Telephone Interviewing) rappresenta una modalità d'indagine statistica telefonica in cui l'intervistatore sottopone il questionario leggendolo.
[2] Il sistema CAWI (Computer Assisted Web Interview) è una metodologia d'indagine basata sulla compilazione di un questionario online fornito attraverso un link, un panel o un sito web.
Davide Longhitano
Postazione RRN Veneto - CREA-PB
PianetaPSR numero 83 settembre 2019