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Alimentazione

Agroalimentare: le nuove linee guida del CREA - Alimenti e nutrizione per una corretta alimentazione

Il lavoro dei ricercatori evidenzia priorità, rischi, e corrette abitudini per una sana alimentazione. Senza demonizzazioni si sottolinea come una dieta sana non significhi "priva di piacere" ma evidenzia la necessità di trovare un equilibrio e ridurre le calorie complessive consumate. 

Le Linee Guida per una sana alimentazione sono uno strumento che ormai quasi tutti i Paesi del mondo pubblicano periodicamente per la popolazione, per fare sì che i consumatori effettuino scelte alimentari (ma anche di stile di vita) più idonee al soddisfacimento dei fabbisogni di nutrienti e alla promozione e al mantenimento della salute, alla vita attiva e alla riduzione dei rischi di malattie croniche. Per quanto riguarda il nostro Paese, dopo più di quindici anni dall'ultima revisione, alla fine del 2019 il Centro di Ricerca CREA - Alimenti e nutrizione ha diffuso un aggiornamento delle Linee Guida nazionali che raccoglie e aggiorna una serie di consigli e indicazioni alimentari, elaborate da un'apposita commissione scientifica, costituita da prestigiosi studiosi del mondo dell'alimentazione e non solo.

È ormai acquisito che alcuni stili alimentari siano un fattore di rischio di numerose malattie croniche che comportano un notevole carico economico, produttivo e sociale. Tra i fattori di rischio, rivestono una grande importanza diete troppo ricche di grassi, di grassi saturi, di zucchero e di sale (non a caso sono i nutrienti critici che compaiono ormai nella dichiarazione nutrizionale delle etichette di tutti gli alimenti confezionati). Al contrario, un consumo adeguato di frutta, verdura, cereali integrali e legumi è legato ad uno stato di salute migliore, ad una vita attiva più efficiente e ad un invecchiamento sano.

La situazione in Italia

In Italia un punto di maggiore criticità è l'eccedenza ponderale, fenomeno presente in ben un italiano su due. Da questa problematica parte la nuova revisione delle Linee Guida per una sana alimentazione, uscita alla fine del 2019. Mangiamo troppo, oltre che male (o per lo meno ci muoviamo poco) e quindi siamo costantemente in lotta con la bilancia. Alla problematica di salute principale, quindi, è dedicata la direttiva di apertura dell'attuale revisione, che raccomanda alla popolazione di bilanciare i nutrienti e di mantenere il peso corporeo anche aiutandosi con un buon livello di attività fisica. 

No a demonizzazioni

Non ci sono alimenti da evitare, non ci sono alimenti buoni o cattivi, questo è un concetto che permea ognuna delle 13 direttive di cui si compone il documento. Non può esistere un alimento responsabile del sovrappeso, ma tutti lo sono e quindi dobbiamo ridurre le calorie che tutti i giorni consumiamo. Quindi, benché si sia sempre evitato di definire alcuni alimenti "non necessari" o superflui, consapevoli che tutto possa far parte di un'alimentazione sana ed equilibrata purché nelle giuste proporzioni, alcuni alimenti che per loro natura hanno molti grassi, molti zuccheri, molto sale e molte calorie, sono stati definiti "voluttuari" per trasferire al consumatore l'informazione che quel consumo, che viene fatto per dare soddisfazione al palato, deve essere compensato/bilanciato dal consumo di alimenti meno ricchi o da una maggiore attività fisica. 

Dieta sana non significa rinuncia al piacere

Le nuove Linee Guida azzardano l'induzione di un salto culturale spiegando al consumatore che dieta sana non significa rinuncia al piacere. Il documento è ricco di consigli su come gratificare il nostro appetito senza per forza aumentare di peso. Insegna appunto come bilanciare alimenti e nutrienti. E qui, nonostante le sirene mediatiche e le promesse di molti, non abbiamo soluzioni magiche, se non la cara, vecchia ma ancora attuale dieta mediterranea. Si spiega bene che dieta mediterranea non vuol dire mangiare pasta, pane e olio in quantità, bagnate da abbondanti bicchieri di vino. Dieta mediterranea non è questo, ma una dieta varia, alla quale è stata dedicata una direttiva specifica e in questo caso estremamente pratica e ricca di esempi, la nona, basata sul consumo di quegli alimenti che più di altri inducono sazietà con poche calorie: frutta, verdura, cereali integrali e legumi. A questi alimenti sono state dedicate direttive specifiche: la seconda la terza e la quarta. Anche alle diete magiche e ai rimedi miracolosi spesso proposti da web e vari media è stata dedicata una direttiva apposita, la undicesima, che cerca di proteggere il consumatore dalla trappola della scorciatoia o della strada più facile, spiegandogli che, anche se dieta sana non vuol dire solo rinuncia, non può essere nemmeno solo piacere senza nessuno sforzo. 

Qualche consumo dobbiamo ridurlo, senza eliminare nulla, sia chiaro, ma una riduzione è necessaria. È indubbio che si debbano diminuire i grassi, soprattutto se sono saturi, gli zuccheri, soprattutto se sono liberi, l'alcol e il sale. E a questi nutrienti sono state dedicate quattro direttive che spiegano al consumatore quali siano le motivazioni per cui una riduzione è necessaria. In un documento come questo non potevano mancare consigli e raccomandazioni sulle migliori pratiche per la scelta degli alimenti nei luoghi di vendita, per il loro trattamento adeguato dopo l'acquisto (conservazione, manipolazione, trasformazione domestica) e per il corretto trattamento degli avanzi: direttiva 12. Infine, ultima ma non per importanza, la tredicesima direttiva riguarda le informazioni per una scelta sostenibile, per la salute in primis (è lo scopo principale del documento), ma anche per il portafoglio, per l'ambiente e per la società. Queste 13 raccomandazioni indicano al consumatore le motivazioni per cui determinate scelte hanno ricadute profonde, ma danno anche una serie di strumenti e indicazioni pratiche per mettere in atto più facilmente le scelte migliori. Se si seguissero le raccomandazioni contenute nel documento, infatti, la società potrebbe risparmiare un carico di malattia addirittura superiore a quello che si potrebbe ottenere con la sola sospensione del fumo di sigaretta.

 
Il testo integrale delle linee guida può essere scaricato al seguente link.
 
 

Laura Rossi, Andrea Ghiselli
CREA Alimenti e Nutrizione

 
 

PianetaPSR numero 87 gennaio 2020