PianetaPSR
Piemonte

Il progetto di formazione on-the-job Fruttijob: una valutazione di processo e della utilità percepita

L'iniziativa, organizzata dal CREA e INIPA e finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, ha come obiettivo sostenere la crescita del capitale umano all'interno delle imprese frutticole cuneesi per favorirne crescita e competitività.

Frutti-job è un progetto di formazione on-the-job finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (CRC) inteso a sostenere la crescita del capitale umano all'interno delle imprese frutticole cuneesi al fine di accrescerne la competitività e per rispondere alle specifiche esigenze emerse dallo studio "Agroalimentare e innovazione in provincia di Cuneo" di sostenere gli operatori del comparto frutticolo nell'attuazione dei processi produttivi e nelle scelte gestionali e di mercato.

Le attività formative sono finalizzate a dotare i frutticoltori di conoscenze adeguate sugli strumenti innovativi per ottenere produzioni di qualità e a orientarli nell'apportare cambiamenti significativi, più sostenibili e green, nelle tecniche e nei processi produttivi aziendali. Si tratta di un progetto triennale (2018-2021) che coinvolge INIPA Nord-Ovest, ente di formazione promosso da Coldiretti Piemonte e il CREA, Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia (CREA PB). Al CREA PB è affidato il compito di effettuare il monitoraggio e la valutazioneon going del progetto. 

Per rendere il progetto il più possibile concreto e utile ai territori, si è deciso di dare a Fruttijob la forma di una formazione operativa e sul campo, con la collaborazione dei soggetti associativi, di rappresentanza e di approfondimento scientifico presenti sul territorio cuneese, organizzati in partenariato. La profilazione è stata caratterizzata da una attenta analisi preventiva, al fine di individuare i principali fabbisogni degli operatori primari della filiera frutticola in provincia di Cuneo. Questo processo di diagnosi è stato fondamentale per la definizione delle linee di azione del progetto e ha condotto a individuare quattro macro-aree (frutta a guscio; frutta tradizionale; piccoli frutti; aspetti trasversali post raccolta), con la stima delle principali criticità operative. Da qui si sono identificati i temi e le singole attività di formazione. Fruttijob si basa su diverse tipologie di formazione coerenti con la forma dell'intervento e con i diversi e puntuali fabbisogni: aula; outdoor training; coaching; study visit. 
Il primo corso di formazione, relativo alla gestione del castagneto da frutto, si è tenuto nel novembre 2018 e a ottobre 2020 si è concluso il secondo anno di attività. Nonostante i problemi derivanti dal Covid-19, Fruttijob ha finora erogato una ventina corsi (nel secondo anno si sono potuti attivare meno del 50% dei corsi previsti) e coinvolto oltre 600 operatori (quasi 440 iscritti al primo anno e i rimanenti al secondo anno).

 
FIGURA 1 - Il quadro logico del progetto Fruttijob
 

Quando un intervento pubblico può essere considerato una buona politica?

All'attuale livello di realizzazione del progetto - secondo anno ‒ ci si è concentrati sull'analisi di processo, volta a ripercorrere le modalità di implementazione adottate, a partire dalla ricostruzione del quadro logico di intervento. Questa attività di disegno della valutazione, svolta insieme alla committenza e anche agli attuatori della formazione, è stata riportata e descritta in un rapporto di innesco.

Si è, dunque, provveduto a effettuare la lettura del livello di attuazione raggiunto: ciò che è stato fatto rispetto ai valori target programmati, vale a dire la lettura dello scostamento (nella letteratura francofona è chiamata "l'analyse de l'écart"). L'analisi si è soffermata sulle realizzazioni e sul giudizio e le percezioni dei soggetti coinvolti (beneficiari e operatori).

 

Purtroppo, il secondo anno di attività ha conosciuto un rallentamento nell'attuazione a causa della sospensione da attribuire alla pandemia Covid-19, ma si può comunque evidenziare un buon avanzamento del progetto, anche se con una certa variabilità nei singoli temi di corso. Si va da valori relativamente bassi sia di corsi sia di partecipanti, ma più che altro dovuti al fatto che i corsi hanno avuto puntuali criticità, a situazioni di overbooking, tuttavia non regolato da esclusioni o priorità, come per corsi sulla gestione dei danni prodotti dalle nevicate, in anni particolarmente nevosi. La formazione in aula risulta in linea con quanto previsto, mentre la formazione outdoor risulta sempre un po' inferiore al programmato, in particolare l'avanzamento del coaching appare sotto le attese.

Il livello di apprezzamento da parte dei corsisti, vale a dire l'utilità percepita, porta ad alcune considerazioni interessanti. I corsi proposti risultano generalmente apprezzati, sia per le conoscenze acquisite sia per le modalità di erogazione del servizio didattico sia per il metodo di formazione. In particolare, i docenti sono giudicati in modo molto positivo.

In sintesi, i corsi sono stati adeguati ai cambiamenti dei fabbisogni degli operatori, ma resta una situazione di luci e ombre, soprattutto per la mancanza di meccanismi che regolino meglio le adesioni. In questo senso, è centrale proseguire l'ascolto delle esigenze emergenti dal territorio per completare, adeguare o cambiare l'offerta di didattica, anche nelle tipologie di erogazione. Ad esempio, occorre ulteriormente adeguare e potenziare il coaching, anche con una mirata informazione ai corsisti e una adeguata raccolta dei loro feed back.

Quando una valutazione è utilizzata e utile?

In generale il processo che conduce a una valutazione, cioè a un giudizio, risulta molto complesso e raramente interventi non cofinanziati dai fondi comunitari o non oggetto di specifica clausola valutativa sono sottoposti a un percorso di indagine valutativa. In questo senso, il progetto Fruttijob si dimostra ambizioso nella sua costruzione e specificazione. Di conseguenza, l'attività di valutazione è stata intesa in modo molto operativo, sia nei tempi sia nei modi di presentazione. Tutte le relazioni approntate, dal rapporto di innesco all'ultimo rapporto di valutazione on going, prevedevano un documento analitico con formati molto immediati e schematici (quello che sempre i colleghi francesi chiamano una presentazione narrativa, in formato "à l'italienne"). Ogni documento, infatti, è accompagnato anche da una presentazione (in formato .ppt) di sintesi e spesso anche da un "brief" di semplificazione. Inoltre, il gruppo di valutazione ha presentato le principali risultante dei processi a seminari e convegni di carattere scientifico per trovare un confronto con il mondo scientifico della valutazione. 

Facendo seguito alle linee guida per la valutazione utilizzate nei processi di sviluppo rurale, un punto rilevante nella redazione di un report di valutazione riguarda il modo in cui sono stati utilizzati i risultati e le raccomandazioni dei valutatori. Infatti, il valutatore dovrebbe, per trasparenza e utilità, documentare il dialogo con i soggetti interessati in merito allo scambio continuo di commenti e suggerimenti sull'evaluando. Un resoconto di come i valutatori hanno contribuito allo sviluppo di un progetto lungo il suo ciclo di vita rappresenta sempre un quadro molto utile e interessante. Per questo motivo è stato predisposto, come proposto dalle linee guida della Commissione europea, il cosiddetto Diario di Bordo, che contiene una descrizione del ritorno delle raccomandazioni fatte dal team di valutazione e di come esse abbiano trovato un riscontro da parte degli operatori incaricati di implementare i corsi.

 

Per il terzo e ultimo anno di attuazione del progetto Fruttijob il valutatore ha evidenziato l'opportunità di proseguire l'ascolto critico dei fabbisogni del territorio per completare, adeguare o cambiare l'offerta formativa, anche nelle tipologie, al fine di incontrare le concrete esigenze degli operatori e di rivedere il meccanismo concreto di erogazione dei corsi per evitare criticità (calendari, localizzazioni, richieste, overbooking, ...). Occorrerà, pure, adeguare e potenziare l'implementazione del coaching, anche con una mirata e corretta informazione ai corsisti e un'adeguata raccolta di indicazioni da parte loro. In questo senso, il team di valutazione ha raccomodato di focalizzare meglio alcuni corsi e migliorare ulteriormente le soluzioni tecniche di erogazione (materiali, calendari, outdoor, ...).

 
 

Documenti di riferimento

 
 


Il presente contributo si inserisce nell'ambito de progetto "Agroalimentare e innovazione in Provincia di Cuneo" finanziato dalla Cassa di Risparmio di Cuneo.

 
 
 

P. Borsotto R. Cagliero S. Trione

 
 

PianetaPSR numero 96 novembre 2020