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Ambiente

Lombardia, la sfida della gestione fitosanitaria: due progetti dimostrativi nei siti Natura 2000

Finanziati dalla 1.2.01 "Progetti dimostrativi e azioni di informazione", i progetti si sono sviluppati nel Parco dell'Adda Sud, che è un sito di importanza comunitaria (SIC), e nelle Risaie della Lomellina, che è una Zona di protezione Speciale (ZPS)

Ormai da tempo l'uso dei prodotti fitosanitari adeguato al concetto di sostenibilità del modello agricolo rappresenta un obiettivo generale, infatti, quasi vent'anni fa con la proposta di direttiva sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari della Commissione europea (Ce) (COM 2002 n. 349) si è evoluta e rafforzata la consapevolezza che una significativa riduzione generale dei rischi associati all'uso di queste sostanze sia perfettamente compatibile con l'esigenza di garantire un'efficace protezione delle colture agrarie.

Successivamente, ad ogni Stato Membro (SM) è stato assegnato il compito di garantire l'implementazione di politiche e azioni volte sia a ridurre i rischi e gli impatti sulla salute umana, sull'ambiente e sulla biodiversità che derivano dall'uso di prodotti fitosanitari, sia ad assicurare lo sviluppo e la promozione di metodi di produzione agricola a basso apporto di fitofarmaci, attraverso l'uso della difesa integrata e di approcci o tecniche alternativi. La predisposizione di un Piano d'Azione Nazionale (PAN), così come previsto dalla Direttiva 2009/128/09, armonizzata con le politiche, gli strumenti ed i dispositivi della Politica Agricola Comune (PAC)[1], definisce gli obiettivi, le misure, i tempi e gli indicatori per garantire e monitorare un processo di cambiamento delle pratiche di utilizzo dei prodotti fitosanitari verso forme caratterizzate da maggiore compatibilità e sostenibilità ambientale e sanitaria, con particolare riferimento alle pratiche agronomiche per la prevenzione e/o la soppressione di organismi nocivi (allegato III del decreto legislativo n. 150/2012). Per raggiungere gli obiettivi generali del PAN [2], ovviamente, viene proposto di attuare diverse azioni che riguardano la formazione e l'informazione, il controllo, la protezione delle aree ad alto valore naturale, ecc. 

Regione Lombardia con la Delibera n. 1376 del 11 marzo 2019 ha approvato le linee guida per l'attuazione del PAN, definite anche come Piano di Azione Regionale (PAR), e per contestualizzare i principi dell'uso sostenibile all'interno del suo territorio. Considerata, inoltre, la struttura del sistema agro-industriale e la vocazione produttiva regionale, così per la passata programmazione, anche per l'attuale, sono stati convalidati gli ambiti prioritari individuati dalla DGR 3233/2015 [3]: mais, vite e riso.

I PROGETTI LOMBARDI

Nell'ambito dell'attuale programmazione alcune delle misure e delle operazioni previste dai Programmi di Sviluppo Rurale (PSR) sostengono il raggiungimento degli obiettivi dello strumento che individua, attua e segue nelle sue varie fasi, il processo di cambiamento delle modalità di impiego dei prodotti fitosanitari destinati alla prevenzione e soppressione degli organismi nocivi, ai fini della tutela delle colture (Marandola, 2017): il PAN. Tra l'altro una delle priorità strategiche dei PSR 2014 - 2020 è proprio quella di contribuire a preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura attraverso la promozione di metodi produttivi capaci di garantire un corretto e minore impiego di prodotti fitosanitari (Bellucci et al., 2017). La misura 1 "Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione" e più nel dettaglio l'operazione 1.2.01 "Progetti dimostrativi e azioni di informazione", rappresenta appunto uno degli elementi che contribuisce a favorire sinergie fra le misure del PSR e la strategia PAN. Regione Lombardia da inizio programmazione ha emanato due bandi relativi all'operazione 1.2.01 (bando 2016 e bando 2019) finanziando un totale di 40 progetti.  Tra le diverse progettualità relative al bando 2019, due hanno l'obiettivo di promuovere, presso delle aziende agricole presenti sul territorio lombardo, attività informative e dimostrative sul tema dell'uso sostenibile e responsabile dei prodotti fitosanitari nelle aree protette: TRAINAGRO2020 e DEMO-FARM. Inoltre, anche tra le raccomandazioni contenute nelle linee guida della Ce agli SM per la nuova PAC, è appunto richiesto di ridurre l'uso di pesticidi promuovendone un utilizzo sostenibile e assicurando l'adozione di una strategia di difesa fitosanitaria integrata.

 

Fig. 1 - I numeri dei progetti

Fonte: Regione Lombardia
 

Entrambi i progetti, iniziati a giugno 2020 e dedicati all'utilizzo dei prodotti fitosanitari, si basano sulla considerazione che la gestione delle sostanze chimiche, usate dalle aziende agricole per raggiungere un elevato livello produttivo delle colture, è fonte di criticità a causa dei potenziali impatti su ambiente e salute, inoltre, considerata la complessità del tema, risulta fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale, investire nel trasferimento e nella condivisione di informazioni, competenze ed esperienze sia tra ricerca scientifica e tecnologica, sia tra aziende e tutti gli altri soggetti del settore. 

TRAINAGRO2020 e DEMO-FARM realizzano attività di informazione e dimostrazione in aree a spiccata valenza ambientale come sono appunto i siti Natura 2000: Parco dell'Adda Sud che è un sito di importanza comunitaria (SIC) e le Risaie della Lomellina che è una Zona di protezione Speciale (ZPS).

Fig. 2 - Il progetto TRAINAGRO2020 in sintesi

Fonte: Regione Lombardia

TRAINAGRO2020 riprende le attività del precedente e omonimo progetto finanziato dalla Regione Lombardia con il bando del 2016, infatti, a partire dall'indagine realizzata sulle aziende destinatarie delle iniziative progettuali che ha evidenziato due importanti criticità relative all'uso di fitofarmaci in assenza di modelli e strumenti informativi di supporto legati alle condizioni agrometeorologiche e territoriali, e alla carenza di informazioni su contaminazioni puntiforme e diffusa (trainagro.it), intende valorizzare e aggiornare alcuni strumenti informativi già realizzati quali: linee guida regionali, check list di autovalutazione aziendale, indicatore di valutazione dell'impatto sull'ambiente delle strategie fitosanitarie aziendali, per garantire all'azienda agricola, in primis, di auto valutare il proprio comportamento e la parte strutturale aziendale e, poi, fornire soluzioni sito-specifiche o miglioramenti gestionali possibili. Numerosi studi (ISPRA, 2014 e 2015)[4] evidenziano gli impatti negativi che derivano dall'utilizzo di prodotti fitosanitari sulla biodiversità (Bellucci et al., 2017) che caratterizza le aree naturali sottoposte a tutela in base alle Direttive Europee "Habitat" (92/43/CEE) e "Uccelli" (2009/147/CE), infatti, i principi attivi impiegati causano in alcuni casi la contaminazione delle reti trofiche naturali e provocano un impatto sulle specie e sugli habitat protetti, anche a notevole distanza dai luoghi di irrorazione (ISPRA, 2015). 

Tra le diverse attività progettuali programmate, è prevista, inoltre, l'organizzazione di giornate informative relativamente alla digitalizzazione in agricoltura, alla gestione delle resistenze, alla lettura delle informazioni in etichetta e il calcolo dell'additività delle misure di mitigazione, e agli aspetti normativi. Le attività dimostrative, invece, sono incentrate su alcuni argomenti fondamentali: i) agricoltura di precisione, ii) tecnologie/prodotti disponibili per nuovi metodi di difesa a basso impatto, iii) gestione dei rifiuti agricoli con focus sui reflui contaminati e la contaminazione puntiforme, iv) calibrazione e taratura delle irroratrici per la limitazione della contaminazione diffusa e v) buone pratiche per la gestione del ruscellamento superficiale.

Fig. 3 - Il progetto DEMO-FARM  in sintesi

Fonte: Regione Lombardia

Il progetto DEMO-FARM intende  allestire una demo-farm in cui applicare, nell'ambito delle colture a riso e mais, i principi dell'uso sostenibile dei fitofarmaci, considerando quanto previsto per le aree Natura 2000,  supportare le aziende agricole per tutto ciò che riguarda l'utilizzo responsabile dei fitofarmaci, sostenere gli agricoltori  nell'attuazione di misure di mitigazione, favorire nelle colture agrarie di mais e riso l'adozione di tecniche innovative a basso apporto di sostanze, e informare gli imprenditori agricoli operanti in aree Natura 2000 dell'importanza della biodiversità e della sua tutela, rendendoli consapevoli del loro ruolo di custodi della biodiversità e dell'ambiente. Secondo l'approccio metodologico previsto dal progetto in due aziende (una risicola e una maidicola) verranno applicate le disposizioni previste dal PAN sull'uso sostenibile dei fitofarmaci e saranno, inoltre, realizzati interventi non previsti dalle normative[5] e finalizzati alla conservazione e al miglioramento della biodiversità e dei servizi ecosistemici forniti dall'agro ambiente, e alla mitigazione degli impatti derivanti dall'uso dei prodotti fitosanitari. I due progetti, dunque, attraverso le diverse azioni mirano a rafforzare la consapevolezza, dei diversi attori appartenenti al contesto produttivo agricolo delle aree Natura 2000, che una significativa riduzione generale dei rischi associati all'uso dei prodotti fitosanitari è possibile e soprattutto incoraggiano l'adozione di tecnologie innovative e l'assunzione di comportamenti sostenibili. Infatti, lo strumento più adeguato in grado di garantire la gestione dei rischi ambientali in un'ottica ecosistemica appare, dunque, la diffusione di una cultura della prevenzione e dell'anticipazione.  La visione generale di tutti i soggetti coinvolti nella tutela della salute e dell'ambiente diventa un fattore fondamentale per prevenire il più possibile il rischio.

 

Bibliografia

  • ISPRA, (2015), Valutazione del rischio potenziale dei prodotti fitosanitari nelle Aree Natura 2000, Rapporto n.216/2015, Marzo 2015. 
  • Marandola D., (2017), Uso sostenibile dei Prodotti fitosanitari: il contributo dei PSR alla strategia del PAN, PianetaPSR numero 61 maggio 2017.
  • Bellucci V., Bianco P., Catalano M., D'Antoni S., Gori M., Lettieri T., Danilo Marandola, Nazzini L., Chiara Vicini (2017), Tutela dell'ambiente acquatico e della biodiversità dall'uso di prodotti fitosanitari: Una sfida di sviluppo rurale, RRN, Roma, novembre 2017.
 

Note

 
 

Rita Iacono (CREA-PB)
rita.iacono@crea.gov.it

 
 

PianetaPSR numero 98 gennaio 2021