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Il PSR Lazio finanzia nuove filiere organizzate per superare limiti strutturali ed organizzativi

Il 21 gennaio è stata pubblicata la graduatoria del bando che mira anche a potenziare e valorizzare produzioni e territori, incoraggiando la partecipazione degli operatori agricoli e agroindustriali a sistemi aggregati di collaborazione.

Lo scorso 21 gennaio, con determinazione n. G00472 della Direzione Agricoltura - Promozione della filiera e della cultura del cibo, caccia e pesca - la Regione Lazio ha pubblicato una graduatoria unica regionale per il finanziamento di Progetti di Filiera Organizzata, nell'ambito della Sottomisura PSR 16.10.1 "Progetti di Filiera Organizzata". 

La determinazione arriva dopo circa 300 giorni dalla data di chiusura del relativo bando (Bando determinazione N. G12017 del 12/09/2019 - scadenza 12 marzo 2020) con il quale, al fine di potenziare e valorizzare le diverse filiere produttive, operanti nel territorio regionale, con una dotazione finanziaria a bando di 1,05 milioni euro, la Regione ha promosso il sostegno alla predisposizione di progettualità, finalizzate all'aggregazione dei diversi soggetti operanti in un determinato territorio/filiera produttiva. Il partenariato che si determina, attraverso il progetto di filiera, persegue l'obiettivo comune del miglioramento dei livelli di competitività dei produttori primari (miglioramento economico e/o della qualità delle produzioni) ma soprattutto di mantenere il valore aggiunto, prodotto nei territori, dove la materia prima è realizzata.

L'azione promossa ha riscontrato un forte interesse manifestato dal territorio, che ha risposto al bando in maniera più che soddisfacente, attraverso l'elaborazione di un totale di 41 progettualità di filiera organizzata, provenienti da tutte le aree delle 5 province regionali. 

L'esame istruttorio delle domande presentate, avviato con la chiusura del bando, si è concluso con la pubblicazione di una graduatoria unica regionale, da cui risultano: 35 progettualità di filiera organizzata "ammissibili" al sostegno pubblico, per un ammontare complessivo di circa 2,0 milioni di euro e il coinvolgimento di 875 soggetti (tra cosiddetti Diretti e Indiretti), aggregati nelle diverse progettualità attraverso la sottoscrizione dell'"Accordo di Filiera" promosso dal soggetto "Capofila" del Progetto. Soltanto 6 domande, quindi, sono state ritenute non ammissibili.

Con la citata determinazione del 21 gennaio (determinazione n. G00472), in considerazione dell'ammontare delle risorse complessive messe a bando, la Regione aveva potuto ammettere a finanziamento soltanto 17 delle 35 progettualità ritenute ammissibili (per un contributo pubblico concedibile pari ad euro 1.083.154,54), riservando, attraverso scorrimento della graduatoria, la possibilità di finanziare le restanti 18 domande, istruite con esito positivo ma non finanziabili per carenza di fondi, ad eventuali risorse aggiuntive, disponibili in futuro per l'attuazione della Misura.

Nell'ottica di perseguire l'obiettivo di promozione ed incentivazione delle filiere agricole e agroalimentari regionali in maniera organizzata, la Regione Lazio, con successiva determinazione G01265 09/02/2021, ha inteso autorizzare lo scorrimento della suddetta graduatoria ammettendo a finanziamento anche i restanti 18 progetti di filiera, per un importo complessivo di contributo pubblico pari ad euro 842.777,96. 

La copertura finanziaria di questi progetti potrà quindi essere assicurata da eventuali rimodulazioni finanziarie tra le risorse cofinanziate ancora disponibili nell'ambito della Misura 16 oppure tra i fondi impegnati sul bilancio regionale a titolo di aiuti integrativi.

Le 35 nuove filiere organizzate, affiancandosi alle 34 già finanziate, attraverso precedente bando del 2017 [1], sempre con la Sottomisura 16.10.1, vanno a rafforzare l'importante opera di sviluppo del sistema agroalimentare regionale che la Regione Lazio ha avviato attraverso la programmazione dello Sviluppo Rurale del periodo 2014-2020. 

Il meccanismo messo in atto dalla Regione, per la realizzazione delle "Filiere", prevede due modalità di partecipazione: 

Questo meccanismo, valorizzato da una premialità aggiuntiva, prevista tra i criteri di selezione delle Misure messe a bando, "combinate all'attuazione della M16.10.1", rappresenta un "volano" non trascurabile per l'opera di stimolo nella partecipazione degli operatori agricoli e agroindustriali a sistemi di partenariato. 

Questi sistemi, infatti, sono in grado di rispondere, in maniera organica, a specifiche problematiche del settore agricolo e delle aree rurali. Processi di cooperazione quindi, in grado di creare quel livello di innovazione che, sia in ambito territoriale, di filiera o di singola impresa, riescono a tradursi in una maggiore competitività del settore agricolo, sia a livello settoriale sia territoriale.

Le Misure collegate all'attuazione dei progetti di filiera, nel caso specifico, sono:

Inoltre, ai fini della realizzazione del Progetto di Filiera, la Misura 4.1.1 e la Misura 4.2.1, sono state definite Misure obbligatorie della "Filiera Organizzata", cui i partecipanti diretti, ossia quei soggetti che lungo la filiera agroalimentare operano nel settore della produzione primaria e nella trasformazione e/o commercializzazione dei prodotti, devono aderire. 

I dati risultanti dalle adesioni ai bandi emanati per queste tre Misure mostrano infatti la forte partecipazione, da parte di soggetti aderenti ad un Progetto di Filiera Organizzata, in particolare per le due Sottomisure 4.1.1 e 4.2.1, sia in termini di domande che di risorse richieste.

Le 35 nuove filiere organizzate, affiancandosi alle 34 già finanziate attraverso precedente bando del 2017 [2], vanno a rafforzare l'opera di sviluppo del sistema agroalimentare regionale avviata con il PSR 2014-2020. 

Si tratta nello specifico di nuove filiere che agiranno in comparti produttivi strategici dell'economia agricola regionale, come ad esempio quello corilicolo e olivicolo della provincia di Viterbo, il comparto ortofrutticolo della provincia di Latina (dove sono state predisposte ben 12 delle 15 progettualità totali), compresa una progettualità per lo sviluppo di prodotti biologici di IV gamma; quello cerealicolo, tra cui anche un progetto per lo sviluppo della filiera dell'orzo da utilizzare per la produzione della birra (Viterbo); il lattiero caseario (bovino, ovino e bufalino); quello zootecnico (per la filiera della carne) e progetti che agiscono in maniera organica, multifiliera, per la valorizzazione e qualificazione delle produzioni agricole territoriali (Rieti e Roma), compresa anche una per i prodotti biologici. 

Filiere che opereranno su tutto il territorio regionale attraverso l'azione congiunta, potenzialmente, di circa 900 operatori agricoli e agroindustriali. 

A tale proposito, si precisa che, in particolare per i soggetti a "partecipazione diretta" alla realizzazione del Progetto di Filiera Organizzata attraverso l'adesione alle Sottomisure 4.11 e 4.21, nonostante l'esito positivo di un "primo step", operato dall'AdG in merito alla verifica della coerenza e funzionalità (della domanda presentata) con gli obiettivi e le finalità perseguite dalla Misura 16.10 - cosiddetta coerenza esterna - e con quelli del progetto di filiera - cosiddetta coerenza interna, la loro effettiva "finanziabilità" è tuttavia subordinata all'esito dell'esame istruttorio delle relative istanze attualmente in corso.

 
 

Per approfondimenti

 

Note

 

Si ringrazia
Roberto Aleandri, Renato Andreotti - Regione Lazio

 
 

Antonio Papaleo - RRN/CREA-PB (Centro di Politiche e Bioeconomia)

 
 

PianetaPSR numero 99 febbraio 2021