Home > Pianeta Rurale > Rete Rurale Nazionale > Rete rurale, il percorso delle postazioni regionali come rete di pratica e "antenne" sul territorio
Postazioni regionali

Rete rurale, il percorso delle postazioni regionali come rete di pratica e "antenne" sul territorio

Operative su tutto il territorio nazionale rappresentano il necessario collegamento tra le strutture centrali della RRN e gli attori istituzionali impegnati nella gestione dei Programmi di Sviluppo Rurale.

Sono presenti su tutto il territorio nazionale ed operano un fondamentale ruolo di collegamento tra amministrazione centrale e Autorità regionali. Sono le postazioni regionali della RRN, delle "antenne" sui territori che da un lato intercettano le istanze espresse a livello locale e, dall'altro, diffondono sui territori le informazioni sulle opportunità dello sviluppo rurale, sugli strumenti della Rete e sulle modalità di gestione dei PSR. Costituiscono un volano in grado di valorizzare le attività della Rete, attraverso l'individuazione dei punti critici dell'attuazione dei diversi PSR, per definire e porre a sistema soluzioni condivise ed efficaci per il miglioramento della governance e dell'azione dei Programmi.

Il ruolo e le funzioni delle Postazioni Regionali della RRN

Le postazioni regionali hanno fondamentalmente la funzione di mettere a sistema informazioni, esperienze, indicazioni e soluzioni.
Le PR svolgono diversi e importanti ruoli nel sistema complessivo dello sviluppo rurale in Italia:

  • nodo dei network tematici, con funzioni di animazione e diffusione delle informazioni; 
  • voce sia della Rete nei territori regionali, sia delle Regioni nella comunicazione/informazione che la Rete effettua a livello nazionale (contributi a riviste, segnalazione di iniziative regionali, pubblicazione di avvisi pubblici, ecc.); 
  • antenna in grado di raccogliere le esigenze di supporto a livello regionale e territoriale, trasferire e scambiare soluzioni e informazioni nel proprio e in altri contesti di intervento, raccogliere sistematicamente esperienze di successo a livello regionale e territoriale, che possano alimentare il patrimonio informativo delle eccellenze che si manifestano nelle aree rurali; 
  • supporto operativo alle iniziative formative e informative svolte nei territori regionali a favore dei portatori di interesse, in sinergia con i Piani di comunicazione dei Programmi regionali.

In questa pluralità di ruoli, risulta strategica la costante attività di ascolto e osservazione delle criticità che, in una visione di sistema e di problem solving, le postazioni svolgono nel loro affiancamento alla Autorità di Gestione (AdG) dei PSR. Le attività delle PR non si esauriscono evidentemente nella fase di osservazione e "lettura", ma conducono a una partecipazione attiva e consistente delle PR alle azioni stesse della Rete, mettendo in campo un rilevante patrimonio di competenze specialistiche e multidisciplinari, nonché una profonda conoscenza dei territori. 

L'evoluzione di una rete di pratica

Dal punto di vista organizzativo, l'attività delle PR è stata sviluppata in modo da garantire, animare e supportare il coordinamento orizzontale tra le 19 Postazioni regionali dislocate nel territorio nazionale e il coordinamento tra queste, le AdG dei PSR, l'AdG del Programma RRN, i referenti di altre schede progetto della Rete e la segreteria RRN presso il CREA. Più recentemente, nonostante le difficoltà derivanti dal COVID-19, grazie all'utilizzo degli strumenti digitali per il lavoro remoto, le PR hanno assicurato una intensa azione di animazione degli stakeholder a livello regionale e nazionale.
Da sempre le Postazioni regionali hanno scelto di organizzarsi e di condurre le proprie attività in modo agile e molto operativo, cercando di evitare troppi formalismi nella ricerca e proposizione di soluzioni pratiche e utilizzabili in modo concreto. Negli ultimi anni, come in processo naturale di evoluzione della governance interna alle Postazioni, le modalità di organizzazione interna alle PR ha sempre più fatto riferimento al modello delle cosiddette "comunità di pratica", anche se nella declinazione di una "rete di pratica", per gli ovvi vincoli di distribuzione geografica e di forza delle connessioni. 
Una rete di pratica è in sostanza un gruppo che ha come obiettivo produrre una conoscenza comune, organizzata e di qualità, dove ogni partecipante ha libero accesso e possibilità di esprimersi. Nel gruppo, i membri collaborano in modo attivo a un apprendimento continuo attraverso lo scambio delle proprie conoscenze e di quelle degli altri. I membri di una rete di pratica condividono modalità di azione e costituiscono nel loro insieme una organizzazione, spesso informale, all'interno di organizzazioni formali più ampie, articolate e complesse. In questo senso non è prevista tra le PR una gerarchia rigida, anche se è presente un coordinamento, ma i ruoli vengono assunti in base alle competenze e alle attività condotte dagli individui di volta in volta. In questo quadro, diverse attività, ad esempio analisi puntuali o tematiche o rappresentazioni dell'evoluzione dello sviluppo rurale a livello regionale, si sono sviluppate su proposizione di una o più PR e il coordinamento dei lavori è stato affidato su autocandidatura delle stesse PR. In questo senso, le Postazioni, col loro apporto, accrescono il senso d'identità e creano un sistema in grado di assicurare - anche in tempi brevi - la condivisione di flussi di conoscenze e, quindi, di attivare reali processi di condivisione e apprendimento. Come le reti di pratica, le PR si propongono di soddisfare esigenze di operatività, tempestività e contestualizzazione dell'apprendimento.
Da questo quadro deriva anche la necessità di condividere in modo spontaneo strumenti più adeguati a questa modalità di organizzazione, mediati dalle tecnologie di tipo esplicito. Tra le molte le iniziative per la condivisione di una conoscenza in una rete di comunità, ad esempio, possiamo ricordare i wiki, i più noti sistemi di messa in comune e a sistema di contenuti via web.
Internet o i social, in questo senso, favoriscono la possibilità di mantenere attiva e funzionante una comunità, permettendo di superare il limite della distanza geografica, anche in tempo di pandemia, e consentendo una comunicazione rapida, chiara e soprattutto multilaterale. Grazie a queste risorse è possibile elaborare situazioni di lavoro specifiche che possono anche evolvere in ragione dei contesti e dell'apporto critico dei membri.

Per queste ragioni, i mezzi di condivisione e di partecipazione utilizzati dalle PR sono cambiati rispetto all'inizio dell'attività di Rete avviata nel 2007, sia nella comunicazione interna al gruppo che in quella esterna, dando evidenza di come si sia stratificato nel tempo, un repertorio condiviso di risorse, strutturato su un linguaggio comune. 
In merito agli strumenti di coordinamento tra le PR, si fa ampio utilizzo di un indirizzo e-mail comune (postazioni.rrn@crea.gov.it), di un gruppo on line attivo con l'applicazione Microsoft Teams e di una chat WhatsApp, tutti molto utili per la circolarità della informazioni riguardanti sia gli orientamenti del MiPAAF e della RRN sulle questioni emergenti (approccio top-down) sia le novità (o criticità) presenti nelle diverse realtà regionali (approccio bottom-up). Nell'ambito della comunicazione agli stakeholders esterni, invece, vale la pena ricordare il recente sviluppo delle Pagine on line dedicate alle PR nel Portale della Rete e l'arricchimento dei contenuti della pagina "Network in progress. La bacheca delle postazioni regionali".

Le attività più rilevanti degli ultimi anni

Nelle due programmazioni (2007-13 e 2014-20) il ruolo e le attività delle Postazioni sono cambiati e maturati. Le PR hanno mantenuto un approccio proattivo divenendo sempre più rilevanti e acquisendo sempre maggiore visibilità e importanza, come tessuto connettivo, nella condivisione e messa a sistema delle informazioni, delle analisi e delle soluzioni proposte dalla Rete nel suo complesso. Ad esempio, la pagina on line con la presentazione delle PR sul portale della RRN è stata arricchita con i collegamenti ai diversi prodotti realizzati; nel tempo lo spazio messo a disposizione è cresciuto in estensione e articolazione, per essere maggiormente efficace nelle sue narrazioni (https://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/18368).

Le diverse e numerose attività delle Postazioni sono riconducibili a due livelli operativi. Il primo, che possiamo considerare più comune, prevede attività di carattere orizzontale su aspetti quali conoscenza, comunicazione, coordinamento delle informazioni e supporto alla governance multilivello dei PSR. Il secondo, più declinato sulle realtà regionali, comporta la progettazione e l'implementazione di attività specifiche in relazione a singoli contesti; queste attività vengono pianificate in risposta ai fabbisogni/criticità di volta in volta raccolti e condivisi dalle PR, in modo che le soluzioni applicate a partire dalle esperienze delle singole PR acquisiscano una portata di sistema. Le azioni messe in atto si possono ricondurre ad azioni di supporto di tipo classico (es. definizione di linee guida e documenti metodologici, organizzazione di seminari di approfondimento tematici) o ad azioni maggiormente innovative e a più elevato valore aggiunto, come l'animazione territoriale su svariati temi (Approccio Leader-Progetti integrati, Ambiente, Baseline, Aiuti di stato, Banda larga, Buone prassi, Health check, ecc), l'accompagnamento ai percorsi di costituzione di partenariati pubblico-privati, il networking per il rafforzamento del sistema di relazioni tra gli attori dello sviluppo rurale, in una galassia di reti di reti sempre più interconnesse.  

Alla luce delle caratteristiche di lavoro delle Postazioni, le attività si svolgono attraverso modalità di intervento molto diversificate (es. riunioni istituzionali, eventi, studi e analisi, elaborazioni di report e documenti tecnici, banche dati, tools on line, ecc.) e individuate, di volta in volta, in funzione dei contesti regionali, dei target di destinatari e delle questioni emergenti.
Tra le attività che negli ultimi anni più hanno caratterizzato l'operato delle PR si segnalano:

Tali attività proseguono nella direzione della pianificazione del nuovo Piano Strategico della PAC e le PR continuano ad alimentare con costanza il flusso di informazioni tra le AdG e gli altri attori chiave dello sviluppo rurale (es. GAL e Gruppi Operativi) per ciò che concerne le novità regolamentari e i temi di maggiore attualità (es. Ecoschemi e misure agro-ambientali, Leader, Agricoltura Sociale, Valutazione dell'innovazione, PAC post 2020, ecc.). 

 
 

Le pagine delle Postazioni Regionali sul portale della RRN

 
 

A cura del coordinamento della scheda 27.1 - Postazioni Regionali della rete

Roberto Cagliero, Vincenzo Caré, Anna Lapoli, Alessandro Monteleone, Novella Rossi, Francesca Varia

 
 

PianetaPSR numero 104 luglio/agosto 2021