I Ministri dell'Agricoltura del G20, riuniti a Firenze dal 17 al 18 settembre 2021, hanno ribadito l'impegno per raggiungere la sicurezza alimentare e la nutrizione sana ed equilibrata per tutti garantendo sistemi alimentari sostenibili e resilienti, senza lasciare indietro nessuno. Pur con l'aumento della produzione alimentare, l'obiettivo fame zero, a tutt'oggi, è minacciato dal Covid e un quarto della popolazione mondiale soffre ancora di insicurezza alimentare. È necessario quindi fare investimenti mirati e strutturali per eliminare la povertà, favorendo la gestione sostenibile delle risorse naturali, la conservazione e la protezione degli ecosistemi in line con l'adattamento ai cambiamenti climatici.
Affinché questo risultato venga raggiunto vanno rafforzati gli sforzi per dimezzare lo spreco alimentare globale, per meglio regolamentare i mercati aperti, stabili e trasparenti, per difendersi da malattie infettive emergenti e zoonosi, nonché superare le continue sfide poste dalla resistenza antimicrobica (AMR), puntando ad implementare l'approccio One Health, stanti gli stretti legami tra salute umana, animale, vegetale e ambientale.
"Contesti istituzionali collaborativi, come COP26, UNFSS, la FAO e le altre organizzazioni e organismi internazionali - evidenzia il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli - sono utili per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Non esiste infatti una soluzione valida per tutti. Bisogna, pertanto, tener conto di diverse condizioni locali, culture, storie, sistemi di produzione, modelli di consumo e tradizioni. Va riconosciuta, di conseguenza, l'importanza delle piccole aziende agricole, delle singole aree rurali, dei singoli lavoratori".
Quanto emerso dai lavori di Firenze - rinforzato dai risultati della riunione degli esperti scientifici agricoli del G20 (MACS) e dall'Open Forum sull'agricoltura sostenibile - è stato accolto positivamente dai ministri convinti che la promozione della ricerca, della tecnologia e dell'innovazione saranno fondamentali per aumentare la resilienza e la sostenibilità dei sistemi agricoli e alimentari, invertendo la perdita di biodiversità e migliorando la resistenza di piante e animali a malattie, parassiti e stress abiotici.
"Non esiste - sottolinea nuovamente il ministro Patuanelli - crescita sostenibile senza un'agricoltura economicamente sostenibile che generi un reddito stabile e gratificante e crei lavoro dignitoso, di qualità e opportunità per agricoltori e lavoratori agricoli, giovani e donne, le famiglie e le comunità rurali. Una tale trasformazione e rivitalizzazione rurale inclusiva migliorerebbe la difficile situazione di almeno il 75% dei poveri del mondo che vivono nelle aree rurali e promuoverebbe il loro equo accesso a diete sane. Per tale motivo sono necessari e inderogabili investimenti in istruzione, infrastrutture, capitale, tecnologie, mercati, infrastrutture e in partenariati pubblico-privato, puntando ad una occupazione equa, dignitosa e sicura nelle catene del valore agroalimentare e alla distribuzione equilibrata del reddito lungo le diverse filiere".
Giuseppe Ventre
PianetaPSR numero 105 settembre 2021