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Meteo

L'andamento agrometeorologico di settembre

L'analisi del Progetto Agrometeore della Rete Rurale Nazionale.

Introduzione

PianetaPSR ospita una rubrica dedicata al monitoraggio agrometeorologico. Come è noto, il tempo atmosferico è un fattore fondamentale per le attività agricole e ne condiziona fortemente le produzioni, in termini sia qualitativi sia quantitativi. La conoscenza del clima guida da sempre le scelte colturali e gli investimenti strutturali, così come la programmazione delle diverse pratiche agronomiche non può prescindere dall'andamento meteorologico della stagione agraria (lavorazione del terreno, interventi irrigui e di difesa dai patogeni e parassiti, operazioni di raccolta, ecc.).

Le analisi presentate in questa rubrica sono il frutto di un'attività di monitoraggio agrometeorologico svolta dal CREA-Agricoltura e Ambiente nell'ambito della Rete Rurale Nazionale, precisamente nella scheda "Agrometeore". Alcuni approfondimenti sono disponibili ai link indicati nel testo e tutte le elaborazioni grafiche presentate sulla rivista saranno anche disponibili in una specifica sezione online sul sito reterurale.it/agrometeo.

 
 

Andamento agrometeorologico nel mese di settembre 2021

L'andamento agrometeorologico registrato nel mese di settembre conferma il carattere anomalo della presente stagione agraria, con persistenti anomalie positive delle temperature, sia nei valori minimi che nei massimi (che si riflettono anche sull'anticipo delle fasi fenologiche) e precipitazioni inferiori alla media climatica, che portano al perdurare di condizioni di moderata siccità. Da rilevare sono anche i ripetuti eventi estremi che continuano ad interessare una parte significativa del territorio nazionale.

Riguardo alle temperature, le anomalie delle minime mensili risultano pari a circa +1,6 °C a scala nazionale. Anomalie positive maggiori si osservano nel Nord-Ovest e nelle Isole (fig. 1a), con valori massimi in Sicilia e Piemonte (+2,8 °C) e in Sardegna (+2,6 °C). 

Le temperature massime presentano un andamento anomalo in tutto il territorio (scarto dalla media pari a +1,9 °C a scala nazionale), in particolare nel bacino del Po, in Alto Adige, sul versante tirrenico del Centro e in Sardegna (fig. 1b). Scarti positivi superiori a 3 °C sono stati registrati in Sardegna, Friuli-Venezia Giulia e Toscana.



Figura 1 - Anomalie di temperature minime (a, sx) e massime (b, dx) - Settembre 2021

Anomalie di temperature minime - Settembre 2021
Anomalie di temperature massime - Agosto 2021


La frequenza di temperature minime estreme (TN90) supera il 36% in gran parte del territorio, raggiungendo valori più elevati al Sud, ad eccezione della Sardegna (fig. 2a). Valori massimi si sono registrati in Sicilia (70%), Puglia e Basilicata (60%); a Nord l'indice raggiunge il 50% in Piemonte. 

Temperature massime estreme (TX90) si sono presentate con minore intensità: a livello nazionale la frequenza media è pari al 28%, ma frequenze maggiori (intorno al 40%) si osservano in particolare sul versante tirrenico (fig. 2b). I valori massimi sono stati raggiunti in Puglia (67%) e Basilicata (57%).


Figura 2 - Temperature minime estreme (a, sx) e massime estreme (b, dx) - Settembre 2021

Temperature minime estreme - Settembre 2021
Temperature  massime estreme - Settembre 2021


Le sommatorie termiche con soglia 0 °C hanno raggiunto valori tra 3.000 e 5.500 gradi giorno, ad eccezione dell'arco alpino (fig. 3a). Il confronto con i valori climatici mostra condizioni fuori norma quasi ovunque (dato medio nazionale +210 gradi giorno), con scarti positivi massimi in Sardegna (378 gradi giorno), in Piemonte (361 gradi giorno) e in Sicilia (334 gradi giorno) (fig. 3b).


Figura 3 - Sommatorie termiche con soglia 0 °C (a, sx) e anomalie (b, dx) - Settembre 2021

Sommatorie termiche con soglia 0 °C (a, sx) - Settembre 2021
Sommatorie termiche con anomalie - Settembre 2021


Una situazione simile si riscontra analizzando le sommatorie termiche con soglia 10 °C , con anomalie però meno marcate (fig. 4). A livello nazionale, il valore medio è pari a +165 gradi giorno; anche per questa soglia, le isole presentano valori rilevanti, con massimi superiori a 300 gradi giorno.


Figura 4 - Sommatorie termiche con soglia 10 °C (a, sx) e anomalie (b, dx) - Settembre 2021

Sommatorie termiche con soglia 10 °C - Settembre 2021
Sommatorie termiche con anomalie - Settembre 2021


Le precipitazioni sono state scarse al Sud e nelle isole (valore mediano di 36 mm), ad eccezione della Calabria (94 mm). Nelle regioni centrali e settentrionali si evidenziano valori mediani di precipitazione rispettivamente pari a 42 e 73 mm, con punte di 106 mm a Trento e 92 mm in Lombardia. A livello locale, i valori minimi assoluti sono stati registrati in Abruzzo (5 mm), mentre i massimi assoluti in Piemonte (282 mm) e in Calabria (209 mm) (fig. 5a).

Le anomalie rispetto al clima sono in prevalenza negative comprese negli intervalli tra -75 e -25%. Lungo le fasce costiere si evidenziano punte di -91% in Molise, -85% in Abruzzo e -83% in Toscana (fig. 5b). Anomalie positive si riscontrano, invece, in alcune aree sarde e calabresi con valori che superano il 150%.


Figura 5 - Precipitazioni cumulate in mm (a, sx) anomalie in % (b, dx) - Settembre 2021

Precipitazioni cumulate in mm - Settembre 2021
Precipitazioni cumulate anomalie in %  - Settembre 2021


Durante il mese, si sono verificati diversi eventi precipitativi estremi, come mostrano i valori dell'indice rx1day,giorno più piovoso del mese (fig. 6). I fenomeni più rilevanti si sono avuti in Friuli-Venezia Giulia (valore massimo 74 mm), Lazio (63 mm), Abruzzo (77 mm) e Campania (70 mm). Come punto di riferimento, si consideri che a livello internazionale la soglia di 20 mm di precipitazione giornaliera è considerata "very heavy rain", con potenziali danni a colture e strutture, oltre a perdite di suolo da erosione.


Figura 6 - Precipitazioni intense - Settembre 2021

Precipitazioni intense - Settembre 2021


Passando all'analisi combinata di temperature e precipitazioni, nel mese di settembre l'evapotraspirazione di riferimento presenta un quadro di sostanziale normalità rispetto al clima, con valori tra 55 e 139 mm su scala nazionale (fig. 7).


Figura 7 - Evapotraspirazione di riferimento in mm (a, sx) e anomalia (b, dx) - Settembre 2021

Evapotraspirazione di riferimento in mm - Settembre 2021
Evapotraspirazione di riferimento anomalia - Settembre 2021


La figura 8a mostra un bilancio idroclimatico mensile (differenza tra precipitazione ed evapotraspirazione di riferimento) in linea con i valori climatici su quasi tutto il territorio, sebbene si noti un leggero deficit idrico nel Centro-Sud (compreso tra -50 e -100 mm), più accentuato in Puglia (dove raggiunge un valore di -117 mm). Le anomalie rispetto al clima (fig. 8b) sono negative al Nord (con punte di -116 mm in Friuli) e al Centro (ad esclusione delle aree appenniniche). Al contrario, si notano anomalie positive in alcune aree della Sardegna nord-orientale (fino a +113 mm) e della Calabria (con picchi di +123 mm), come già evidenziato dal pattern delle precipitazioni (fig. 5).


Figura 8 - Bilancio idroclimatico (a) e anomalia (b) - Settembre 2021

Bilancio idroclimatico - Settembre 2021
Bilancio idroclimatico e anomalia - Settembre 2021


L'indice SPEI6 mostra condizioni di siccità tra moderate e severe in gran parte del Centro-Sud (ad eccezione della Calabria ionica), localmente estreme sul versante adriatico; si notano inoltre situazioni di siccità moderata a Nord, in particolare in Piemonte ed Emilia-Romagna. A livello regionale, i valori mediani peggiori si osservano in Molise (-2,1), Abruzzo (-1,9) e Campania (-1,8) (fig. 9).


Figura 9 - SPEI a 6 mesi - Settembre 2021

SPEI a 6 mesi - Settembre 2021
 

Focus vite

L'analisi si concentra sulle varietà tardive (rappresentate dal Cabernet Sauvignon), poiché quelle precoci (es. Chardonnay) sono arrivate a fine ciclo produttivo già nel mese di agosto. 

L'indice di Huglin (associato allo sviluppo della vite) ha infatti raggiunto valori superiori a 2.200 (secondo la scala Huglin) in gran parte delle aree vitivinicole, superando 2.400 in molte zone collinari e di pianura (fig. 10a). Rispetto all'andamento climatico, ad eccezione del Nord-Est e dell'arco alpino, si osservano diffuse anomalie positive, maggiori di +250 in estese aree di Sardegna e Puglia e localmente in Basilicata, Marche e Piemonte (fig. 10b).


Figura 10 - Indice di Huglin (a, sx) e anomalie (b, sx) - Settembre 2021

Indice di Huglin - Settembre 2021
Indice di Huglin, anomalie  - Settembre 2021


L'andamento dell'indice di Huglin si riflette anche sullo sviluppo fenologico. La varietà Cabernet in tutto il territorio è nella fase di maturazione dei grappoli (fase principale 8) e in aree estese ha già raggiunto la maturazione di raccolta (BBCH89), ad eccezione delle aree montane del Nord e di parte del Centro (fig. 11) (si veda anche https://www.reterurale.it/bollettinofeno ). 


Figura 11 - Fasi fenologiche vite Cabernet-Sauvignon - 9 settembre 2021

Fasi fenologiche vite Cabernet-Sauvignon - 9 settembre 2021
 

Focus olivo

A fine settembre, lo sviluppo fenologico dell'olivo si trova nello stadio principale 8 (maturazione dei frutti) in gran parte del territorio nazionale (fig. 12). Il processo di invaiatura risulta più avanzato (BBCH 83-85) in pianura padana e nelle aree costiere (si veda anche https://www.reterurale.it/bollettinofeno ).


Figura 12 - Fasi fenologiche olivo - 30 settembre 2021

Fasi fenologiche olivo - 30 settembre 2021
 
 
 
 

Roberta Alilla, Flora De Natale, Chiara Epifani, Barbara Parisse e Antonella Pontrandolfi

 
 

PianetaPSR numero 106 ottobre 2021