Le storie di giovani agricoltori di successo, un confronto di alto livello tra rappresentanti delle Istituzioni, stakeholder e mondo delle associazioni, un'occasione per coinvolgere attori del mondo agroalimentare e cittadini in un percorso di interazione digitale sul futuro del sistema agricolo italiano, chiuso da un testimonial d'eccezione come il direttore d'orchestra Beatrice Venezi. È la sintesi di quanto avvenuto nel corso dell'evento organizzato dalla Rete Rurale Nazionale "Le nuove voci dello sviluppo rurale", che si è svolto mercoledì 20 ottobre nell'Atelier dell'ex lanificio Luciani a Roma.
L'appuntamento ha rappresentato un'opportunità per dare vita a un focus della Rete Rurale Nazionale, nel quale si è provato a tracciare gli scenari dello sviluppo del settore, coinvolgendo tutti gli attori che quotidianamente operano in agricoltura, a ogni livello, a partire dal ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Patuanelli, che ha partecipato attraverso un videomessaggio nel quale ha indicato le strade di crescita di questo comparto.
Grande spazio all'innovazione e alla sostenibilità in ambito rurale è stato dato durante tutto l'arco dell'appuntamento, attraverso l'attività di digital interaction e la presentazione di storie di successo di giovani agricoltori provenienti da tutta Italia. L'evento ha pertanto cercato di favorire un interscambio sinergico e una condivisione di idee e progetti, volti a migliorare il sistema agricolo italiano nel breve, medio e lungo periodo.
A condurre i partecipanti, in presenza e collegati in streaming, lungo le varie fasi dell'evento è stato il giornalista Massimiliano Ossini, che ha aperto la giornata percorrendo idealmente l'Italia da Nord a Sud attraverso le storie di successo dei giovani agricoltori italiani e della RRN in una attività di digital interaction sviluppata su totem digitali. Con lui Silvia Michelini, direttore per lo sviluppo rurale della DG AGRI della Commissione Europea, Giuseppe Blasi, capo dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del Mipaaf, Simona Angelini, direttore generale dello sviluppo rurale del Mipaaf e Franco Contarin, direttore della Direzione ADG FEASR Bonifica della Regione Veneto.
A dare il benvenuto ai partecipanti è stata Simona Angelini, direttore generale dello Sviluppo rurale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che ha parlato illustrato gli obiettivi dell'evento, sottolineando il ruolo della RRN nella costruzione del nuovo Piano strategico nazionale, evidenziando l'importanza di diffondere i risultati conseguiti dalla politica di sviluppo rurale nel nostro Paese. Ha ricordato inoltre il ruolo sempre più incisivo della RRN, come connettore tra mondo produttivo, mondo accademico e istituzioni.
Nel primo momento di confronto, che ha coinvolto gli attori istituzionali, ad intervenire per prima è stata Silvia Michelini, per parlare della nuova politica agricola comune (PAC) e del suo ruolo nel sostenere giovani agricoltori e piccole e medie imprese agricole. Michelini, in linea con altri ospiti presenti alla giornata, ha discusso con i presenti sull'importanza dell'innovazione e della digitalizzazione per l'agricoltura e per lo sviluppo delle zone rurali. Allineare le imprese agricole e i territori con misure di sostenibilità sociale, economica e ambientale è l'idea vincente secondo Franco Contarin. Lo sforzo, ha suggerito, è quello di avvicinare gli agricoltori alle innovazioni, sfruttando la digitalizzazione, e per farlo è necessario puntare tutto sui giovani, gli unici in grado di affrontare le nuove sfide. Produzione alimentare sostenibile, maggiori investimenti in innovazione e ricerca, e una nuova politica industriale per l'Europa, sono invece alcuni dei temi affrontati da Giuseppe Blasi, che ha focalizzato il suo intervento sulla grande sfida rappresentata dalla gestione dei fondi della nuova PAC e del PNRR per le istituzioni nazionali e regionali, sulle potenzialità del nuovo Piano Strategico Nazionale e sull'importanza degli ambiziosi obiettivi di sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Nel corso del secondo "talk", dal titolo "Ritorno alla terra nei territori rurali e montani", sono state evidenziate da un lato le maggiori criticità delle aree interne, dall'altro la necessità di un ripensamento delle risorse a disposizione - tra cui appunto l'agricoltura - alla luce delle nuove declinazioni della ruralità con la partecipazione. Il primo a intervenire è stato Giuseppe Romano, presidente dell'Associazione Italiana agricoltura biologica (AIAB), che ha ricordato come il Bio sia uno dei settori privilegiati dai giovani per i nuovi investimenti. Romano ha quindi evidenziato come i giovani stiano sviluppando una propria coscienza rispetto al concetto di sostenibilità che deriva da un lunghissimo percorso culturale e che va ben oltre l'agricoltura. Per la stragrande maggioranza dei giovani agricoltori la scelta del biologico è certamente una scelta di mercato, ma è soprattutto è una scelta ideologica, di convinzione.
Francesco Mastrandrea, neopresidente dei giovani di Confagricoltura, che ha parlato delle potenzialità delle aree montane e dei possibili percorsi per la loro valorizzazione, con un focus sul ruolo delle attività agricole. È necessario, secondo Mastrandrea, porre queste aree al centro di una nuova attenzione per un vero rilancio dell'economia del nostro Paese.
Francesco Panella, eletto Delegato Regionale Coldiretti Giovani Impresa Umbria il 29 maggio 2018, da gennaio 2019 è anche Vice Delegato Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa. Panella, ha illustrato il contesto nazionale ed europeo e ha ricordato che anche nel corso della pandemia la presenza di giovani in agricoltura è cresciuta. Secondo Panella è soprattutto caratterizzata da un nuovo approccio con le tecnologie, in ottica sostenibile, e da una forte attenzione rispetto alla problematica dei cambiamenti climatici.
Domenico Mastrogiovanni, intervenuto per l'Associazione Giovani Imprenditori Agricoli (AGIA), ha sottolineato come un elemento caratterizzante dell'approccio con il mondo agricolo delle nuove generazioni è che, sempre più spesso, è che non si sceglie l'agricoltura in maniera residuale, ma con coerenza e prospettiva. Secondo Mastrogiovanni, i giovani che oggi si avvicinano al mondo rurale lo fanno con una preparazione culturale e accademica e soprattutto con un'idea ben precisa e degli obiettivi definiti.
Ospite d'eccezione, a chiusura della giornata, Beatrice Venezi, tra i più giovani direttori d'orchestra d'Italia la quale, oltre a raccontare la propria esperienza personale, è stata protagonista di alcuni intermezzi musicali con alcuni membri dell'orchestra presenti all'appuntamento.
Matteo Tagliapietra
PianetaPSR numero 106 ottobre 2021