Home > Il punto sui PSR > Un "albo" di progetti trasferibili in azienda
BUONE PRASSI

Un "albo" di progetti trasferibili in azienda

Successo del concorso Esempi lanciato dalla Rete rurale nazionale per divulgare iniziative innovative nell'ambito dello Sviluppo rurale: 70 i casi ammessi in corsa per i premi.

L'analisi e la catalogazione delle buone prassi è un'attività oggi abbastanza diffusa anche nell'ambito delle azioni finanziate da politiche pubbliche. Nel piano di azione delle Rete Rurale Nazionale un'azione specifica è dedicata all'analisi, catalogazione e trasferimento di buone pratiche, con la definizione di strumenti non solo di analisi ma soprattutto di comunicazione e diffusione di casi esemplari e dal carattere fortemente innovativo.
Le buone pratiche, infatti, sono interessanti intrinsecamente ma accrescono il loro valore se vengono diffuse e fatte conoscere adeguatamente, divenendo effettivamente esempi da divulgare. Questo implica la previsione di azioni composite, da portare avanti ricorrendo a strumenti di comunicazione tradizionali e strumenti più innovativi, capaci di raggiungere target differenti.
Il premio è inteso anche come strumento di comunicazione capace di mettere in evidenza esperienze esemplari degne di nota e, negli ultimi anni, anche in letteratura sono riportate le evidenze empiriche degli "awards" come strumento di diffusione delle conoscenze e come strumento di comunicazione.
L'idea del concorso E.S.E.M.P.I. "Esperienze di Sviluppo Eccellenti per Metodi e Prassi Innovative" e del relativo premio nasce da queste considerazioni, per dare visibilità ed eco ai progetti finanziati in ambito rurale. Il concorso è rivolto a  soggetti pubblici e privati che hanno realizzato iniziative e progetti esemplari - utilizzando o meno finanziamenti pubblici - nei campi riconducibili alla tematica dello sviluppo rurale.
Il concorso è concepito con un approccio partecipato a più livelli:

 
  • attraverso l'autosegnalazione dei progetti (inserendo nel data base disponibile sul portale della Rete informazioni organizzate secondo un format base di natura quali-quantitativa) da parte dei candidati; 
  • nel sistema di valutazione degli Esempi da premiare: le azioni vengono selezionate da una giuria di esperti che formula un giudizio segnalando le esperienze più rilevanti e propone una rosa di candidati per ciascuna categoria; i progetti  vengono poi scelti, attraverso un processo di conoscenza e condivisione, in seno al Tavolo di partenariato della Rete rurale nazionale, organo che rappresenta il momento di sintesi delle esigenze degli operatori e degli attori della politica di sviluppo rurale.

Le dimensioni valutative e dunque i parametri di valutazione  si concentrano su tre aspetti: la capacità del progetto di conseguire obiettivi di sviluppo rurale (efficacia), la sostenibilità (declinata nelle sue diverse dimensioni, economica, sociale e ambientale) e la capacità di trasferibilità delle azioni condotte o dei risultati conseguiti.
Esempi 2011 è stato lanciato lo scorso giugno; il concorso, scaduto il 18 luglio, prevede l'attribuzione di premi alle pratiche migliori, capaci di dimostrare il contributo dello Sviluppo Rurale agli obiettivi della Strategia Europea 2020: crescita sostenibile, crescita intelligente, crescita inclusiva. Il premio, in sintesi, consiste in una borsa di studio, per ciascuna categoria di premio, della durata di un anno a favore di giovani neolaureati presso le realtà vincitrici. Una sezione del premio è dedicata a progetti finanziati in ambito Leader.

 
 

    Gli obiettivi della crescita

La mappa dei progetti per settore

 

E' prevista la consegna di una Menzione Speciale Innovazione al progetto capace di evidenziare al meglio ed interpretare le dimensioni di crescita di Europa2020. I progetti selezionati saranno valorizzati anche attraverso i canali di comunicazione della Rete al fine di dare massima diffusione e pubblicità ad azioni esemplari, con effetti di trasferibilità
Alla prima edizione del concorso hanno partecipato circa 100 progetti, inseriti nel Data Base presente sul portale della Rete (e realizzato in collaborazione con SIN). Di questi hanno superato la valutazione di ammissibilità 70 progetti (sono stati esclusi i progetti incompleti o privi di elementi di valutazione basilari).
La distribuzione territoriale mostra una rappresentatività generalizzata di tutte le regioni, spiccano in particolare Toscana, Emilia Romagna e Calabria dove l'azione di animazione è stata maggiormente incisiva. Da P.A di Trento, Valle d'Aosta e Umbria non sono pervenute candidature. Le proposte sono state classificate sulla base dei 3 atout della strategia di Europa 2020 evidenziando in particolare una diffusa caratterizzazione di sostenibilità ambientale. Anche la ripartizione per ambito tematico evidenzia una copertura pressoché completa, anche se con intensità differenziate, su tutte le tematiche afferenti lo sviluppo rurale, toccando in maniera trasversale area ambientale, economica e sociale. I progetti finanziati attraverso l'asse Leader rappresentano il 16% del totale delle candidature presentate
Un dato molto interessante riguarda la fonte di finanziamento utilizzata per realizzare i progetti segnalati: la gran parte riceve un sostegno europeo (FEASR e FEOGA ma anche FESR e FSE) ma un numero rilevante di rogetti (19% del totale) è autofinanziato, segnale di un discreto dinamismo - anche in assenza di sostegno pubblico - tra le iniziative proposte come esemplari.
Il 19 ottobre prossimo, nel corso della riunione annuale del Tavolo di partenariato della RRN saranno proclamati i vincitori. Il Tavolo sarà chiamato a esprimere la propria preferenza rispetto ad una rosa di 5 candidature per ciascuna sezione (Contributo a Crescita sostenibile, Crescita Intelligente, Crescita Inclusiva) e una rosa di 3 candidature per Leader.  Successivamente alla consegna dei premi saranno lanciati i bandi per la selezione dei neolaureati che realizzeranno il loro periodo di formazione-lavoro presso le realtà vincitrici.   Per il prossimo anno si prevede di realizzare la seconda edizione del premio ESEMPI. 
 
Milena Verrascina

 
 
 

PianetaPSR numero 3 - ottobre 2011