Il 5 dicembre è stata celebrata la Giornata mondale del suolo, ricorrenza istituita dalla FAO a partire dal 2014 per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della qualità del suolo e della sua gestione sostenibile.
Come noto, il suolo è una risorsa essenzialmente non rinnovabile da preservare. Nel 2006, la Commissione Europea ha pubblicato la Strategia tematica per la protezione del suolo [1] e il documento con la proposta che avrebbe dovuto portare alla formulazione di una Direttiva quadro sui suoli [2]. Tra le considerazioni riportate nei documenti, si segnalano la definizione di suolo "...sistema molto dinamico, che svolge numerose funzioni e fornisce servizi essenziali per le attività umane e la sopravvivenza degli ecosistemi" e le conseguenze derivate dalla mancata protezione del suolo che "...pregiudicherà la sostenibilità e la competitività a lungo termine in Europa perché... il degrado del suolo ha forti ripercussioni su altre aree di interesse...come l'acqua, la salute umana, i cambiamenti climatici, la protezione della natura e della biodiversità e la sicurezza alimentare".
La mancata approvazione della Direttiva quadro sui suoli, dovuta all'opposizione di diversi Stati membri, non ha consentito di regolare i fenomeni di degradazione che riflettono diverse pressioni come l'uso e la gestione non sostenibili del suolo, i cambiamenti climatici, l'inquinamento, l'eccessivo sfruttamento e la perdita di biodiversità. Recentemente, da parte della Commissione Europea è emersa la necessità di aggiornare la Strategia Tematica per il suolo del 2006, nell'ambito della strategia UE sulla biodiversità e del Green Deal Europeo (GDE)[3]. Pertanto, la Commissione Europea - a seguito delle pressioni della Corte dei Conti, del Consiglio e del Parlamento Europeo - ha avviato una consultazione con gli Stati membri, le parti interessate ed il pubblico che il 17 novembre scorso ha portato all'approvazione della "Strategia del suolo per il 2030" (COM/2021/699 final) [4] che diventerà parte integrante per l'attuazione del GDE. Infatti, i suoli rappresentano un tema trasversale per raggiungere gli obiettivi del GDE essendo esplicitamente menzionati nella strategia Farm to Fork e nel piano d'azione Zero Pollution. Pertanto, una maggiore ricerca e mobilitazione dell'impegno della società e delle risorse finanziarie consentiranno di preservare e ripristinare gli ecosistemi e la biodiversità, nonché contribuire allo sviluppo dell'economia circolare, nonché di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, (Figura 1).
La nuova strategia dell'UE per il suolo definisce un quadro con misure concrete per la protezione, il ripristino e l'uso sostenibile dei suoli e propone una serie di misure volontarie e giuridicamente vincolanti, articolate in tre obiettivi principali, da realizzare entro il 2050:i) evitare da parte degli Stati Membri di consumare suolo (zero net land take) e ridurne l'inquinamento a livelli che non sono più dannosi per la salute delle persone o per gli ecosistemi, ii) mantenere i propri suoli "sani" attraverso azioni concrete, volte a garantire suoli che possano continuare a fornire i loro servizi fondamentali (servizi ecosistemici) e iii) garantire una gestione sostenibile dei suoli, ripristinando quelli attualmente degradati. L'attuazione della strategia si articolerà in una serie di azioni (aumentare il carbonio del suolo nei terreni agricoli per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, promuovere le pratiche agronomiche di "gestione sostenibile del suolo", attraverso le azioni specifiche della PAC, combattere la desertificazione, ripristinare terreni e suoli degradati, potenziare la ricerca, la raccolta di dati e il monitoraggio sul suolo, aumentare, nella società civile, la consapevolezza dell'importanza del suolo come risorsa), il cui punto di partenza sarà rappresentato dalla presentazione entro il 2023 di una legge europea per la tutela della salute del suolo, che recepisca tutti i contenuti della strategia (Figura 2).
Tra le azioni chiave per raggiungere gli obiettivi della strategia c'è il riconoscimento della necessità di potenziare la ricerca, la raccolta dei dati e il monitoraggio dei suoli. Nell'ambito del programma Horizon 2020 è stato cofinanziato il Programma Europeo per il suolo "Towards climate-smart sustainable soil management" EJP-SOIL [5], di 5 anni, che vede la partecipazione di partner provenienti da vari Stati membri con 26 Beneficiari e 20 Terze Parti connesse.
Gli obiettivi generali del programma sono mirati a rafforzare la collaborazione della comunità scientifica europea e degli stakeholders per migliorare le conoscenze sul suolo e creare un sistema armonizzato di metodi per l'acquisizione di dati e indicatori tematici sul suolo anche attraverso le reti di monitoraggio esistenti. Nell'ambito della ricerca scientifica, prevede l'avvio di progetti di ricerca rivolti sia ai partner del programma sia a partecipanti esterni per approfondire le conoscenze sul ruolo dei suoli e sulle pratiche agricole sostenibili quali strategie di adattamento e mitigazione per ridurre gli effetti negativi dei cambiamenti climatici. I risultati attesi permetteranno di sviluppare nuove conoscenze e strumenti che verranno integrati dalla comunità scientifica e dai decisori politici per promuovere una gestione sostenibile del suolo agricolo, climaticamente intelligente in grado di:
Ad oggi, EJP SOIL ha finanziato 20 progetti di ricerca che possono essere consultati al link https://ejpsoil.eu/soil-research/. Come esempio, descriviamo due progetti che rispondo alle azioni previste dalla Strategia del suolo riguardo al potenziamento della ricerca.
Claudia Di Bene*, Pasquale Nino**, Rosario Napoli*
*CREA - Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente, via della Navicella 2-4, 00184 Roma; e-mail: claudia.dibene@crea.gov.it; rosario.napoli@crea.gov.it
** CREA - Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia, sede di Perugia - Borgo XX Giugno 74, 06121 Perugia; e-mail: pasquale.nino@crea.gov.it
PianetaPSR numero 108 dicembre 2021