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Targa del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
Finanziaria

Legge di bilancio, raddoppiate le risorse destinate al sostegno alla redditività delle imprese e allo sviluppo dei mercati.

All'agricoltura 2 miliardi di euro.

Dopo il PNRR, la PAC e il Piano Strategico Nazionale, la legge di Bilancio 2022 destina ulteriori risorse alle attività agroalimentari italiane. Ben due miliardi di euro a favore di agricoltori, silvicoltori ed allevatori italiani: una cifra mai stanziata negli analoghi provvedimenti degli anni passati. La legge di Bilancio approvata dal Parlamento lo scorso 30 dicembre contribuisce a definire un sistema di interventi che si interseca con le misure previste dalle politiche strategiche europee e da quelle nazionali con l'obiettivo di agevolare il raggiungimento degli obiettivi ambientali, sociali e tecnologici previsti a lungo termine.

Il ministro Stefano Patuanelli ha sottolineato: "Le risorse messe a disposizione delle filiere agroalimentari sono il doppio di quanto fatto nello scorso anno, segno di quanto il governo e il Mipaaf investono sull'agricoltura. Queste misure vanno lette alla luce delle strategie europee, come Farm to fork, Next Generation UE, Fit for 55, e permettono di raggiungere progressivamente la sostenibilità del nostro sistema agricolo in termini ambientali, sociali ed economici, contribuendo a limitare la volatilità dei redditi degli imprenditori agricoli e tutelando le condizioni di disagio alimentare e il patrimonio forestale".

Gli interventi

Il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha inserito nel Bilancio del 2022 e in quello pluriennale specifici capitoli destinati a facilitare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. La proroga del Bonus verde, i 420 milioni di finanziamento per la Strategia Forestale Nazionale fino al 2032, il Fondo per lo sviluppo delle montagne da 300 milioni nel 2022-2023, gli interventi per la difesa delle piante da parassiti, come Xylella e Bostrico e a tutela del sughero, sono strumenti concreti per agire nel percorso verso la ecosostenibilità delle produzioni agricole. 

Il sostegno al reddito degli imprenditori è garantito dai 250 milioni di euro (50 milioni annui dal 2023 al 2027) destinati alle assicurazioni agevolate e dal Fondo mutualistico nazionale a copertura dei rischi catastrofali alle produzioni agricole, causati da alluvioni, gelo o brina e siccità. Ad essi si aggiungono gli strumenti di finanza strutturata e concessione di garanzie a fronte di prestiti operati da Ismea.

Le misure di coesione sociale sono dirette principalmente ad agevolare i giovani agricoltori con 54 milioni di euro e le donne attive nell'agricoltura. Quattro milioni di euro (2 milioni per ciascuno degli anni 2022 e 2023) vanno al Fondo distribuzione derrate alimentari agli indigenti e, in tema di benessere animale, tre milioni annui per il 2022-2023 per indennizzare gli allevamenti di animali da pelliccia interessati dalla norma che ne vieta l'allevamento in cattività.

Le principali misure del Bilancio dello Stato sono finalizzate, oltre al già citato Fondo mutualistico nazionale, in particolare, alla tutela delle eccellenze gastronomiche italiane, al sostegno delle filiere (in particolare della birra e delle filiere minori) e all'agevolazione del settore delle carni bianche. Due Fondi con 76 milioni di euro vanno a sostenere nei prossimi due anni, da una parte, gli investimenti in beni strumentali e la valorizzazione di DOP, IGP e STG e, dall'altra, le eccellenze della ristorazione e della pasticceria italiana. Il Fondo da 23 milioni di euro circa per le filiere minori rafforza gli imprenditori che operano nel campo apistico, brassicolo, della canapa e della frutta a guscio. La filiera brassicola si giova anche della riduzione delle accise per le produzioni di birra artigianale, mentre alle carni bianche e alle uova vanno 30 milioni di euro nel 2022, parte dei 160 milioni complessivi destinati al Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura.

Quindi, la Legge di Bilancio interviene con un complesso di misure che agiscono sia orizzontalmente su tutte le aziende agroalimentari, sia su specifici settori con misure puntuali. Alle misure per la gestione del rischio e a quelle fiscali, come la esenzione dei redditi dominicali e agrari dall'Irpef per gli imprenditori agricoli e i coltivatori diretti (misura che vale 273 milioni di euro), si sommano interventi specifici per l'Iva sul commercio di bovini e suini vivi, il Fondo da 10 milioni di euro per il settore del grano duro, i 16 milioni di euro nel biennio 2022-2023 per il piano triennale e per il fondo di solidarietà nazionale della pesca, nonché le provvidenze per l'ippica.

Dunque, una serie di norme e di finanziamenti che investono sulla competitività delle filiere e dei distretti (con 120 milioni di euro) e sul potenziamento della resilienza del sistema agricolo nel suo complesso,  grazie anche agli apporti fondamentali della tecnologia e del digitale (come il sostegno all'uso di QRcode sull'etichetta dei vini DOP e IGP per la promozione dei territori, i finanziamenti della Legge Sabatini e di Transizione 4.0) e del controllo della qualità (con i finanziamenti per le Capitanerie di porto e l'Icqrf). Misure capaci di proiettare le attività imprenditoriali verso quel futuro che può sintetizzarsi efficacemente nella Agricoltura 5.0.

 
 

Giuseppe Ventre

Cristina Raimondo

 
 

PianetaPSR numero 109 gennaio 2022