PianetaPSR
veduta di un vigneto
Pac post 2020

La strategia 2023-2027 per il settore vitivinicolo: genesi e orientamenti

Una sintesi del percorso che ha portato alla costruzione della strategia per il settore vitivinicolo nel Piano strategico della PAC. 

Il settore vitivinicolo rappresenta un'importante quota dell'agricoltura nazionale, soprattutto in termini di contributo alla formazione del fatturato dell'intero agroalimentare e di valore dell'export.

Nell'ambito del Piano strategico della PAC 2023-2027, il sostegno comunitario a supporto della filiera è pari a 323,9 milioni di euro. Le principali novità previste dal Reg. (UE) n. 2021/2115 e richiamati all'art. 57 in termini di obiettivi settoriali, riguardano una maggiore enfasi sulla sostenibilità e sulle azioni a carattere ambientale e la possibilità di indicare le azioni volte a tutela dei lavoratori.

L'articolo sintetizza il percorso nazionale che ha portato all'integrazione della filiera vino nel quadro più generale del Piano strategico della PAC (PSP).

Le principali tendenze

In termini generali va considerato che, nel medio termine, il mercato del vino dovrebbe continuare a crescere in volume e soprattutto in valore. Nello stesso tempo, le analisi più recenti (Pomarici e Sarnari, 2021) indicano, come mutamenti significativi nell'evoluzione della domanda per i prossimi anni, una maggiore:

Attualmente il baricentro dell'offerta vitivinicola italiana si colloca nei vini di fascia media (commercial premium), ma l'esperienza accumulata e il patrimonio reputazionale del vino italiano incoraggiano a lavorare per un'espansione della posizione nel segmento di maggior prezzo. D'altro canto, il segmento dei vini non premium manterrà la sua importanza quantitativa e consentirà di valorizzare una frazione importante del potenziale produttivo nazionale.

grafico su Il settore vitivinicolo nel PS della PAC 2023-2027

Dall'analisi di contesto alla definizione della strategia

Il percorso di lavoro che ha portato alla definizione della strategia di settore è stato improntato, come evidenziato nella figura 1, alla logica della programmazione e realizzato attraverso il supporto della Rete Rurale Nazionale agli uffici Mipaaf mediante:


Fig. 1 - La logica della programmazione per la definizione della strategia settoriale

grafico sulla logica della programmazione per la definizione della strategia settoriale
Fonte: nostro adattamento da Tarangioli et al., 2021
 


L'analisi SWOT (cfr. tabella 1) condotta sul settore ha fatto emergere 14 esigenze settoriali (cfr. tabella 2) attorno alle quali è stata costruita la strategia di intervento. 

 (136.95 KB)Tab. 2 - Esigenze generali, settoriali e interventi previsti (136.95 KB).

L'analisi, in particolare, ha evidenziato la necessità di un miglioramento del reddito, soprattutto per la componente agricola, in alcune aree del Paese, e una maggiore stabilizzazione dello stesso su tutto il territorio nazionale. Infatti, nonostante il settore vitivinicolo italiano nel suo insieme mostri performance di mercato di un certo rilievo, alcuni segmenti della filiera vedono indebolirsi il legame con i mercati di sbocco e soffrono alcune debolezze in termini di competitività. Emerge, quindi, l'esigenza di favorire un maggior orientamento al mercato di tutti i segmenti dell'offerta, congiuntamente al rafforzamento delle relazioni tra imprese e delle diverse forme di integrazione della filiera. 

Sulla scorta di tali considerazioni, la strategia di settore è volta prioritariamente a perseguire i seguenti obiettivi:

Gli interventi

La strategia nazionale a sostegno del settore vitivinicolo impone un modello di attuazione capace di sostenere la realizzazione di interventi che possano contribuire, in linea con gli orientamenti della PAC, al miglioramento della redditività e della performance competitiva del settore, guardando al contempo alle esigenze di tutela dell'ambiente e delle risorse naturali, del contenimento delle emissioni climalteranti, della promozione della bioeconomia, della tutela della biodiversità e della valorizzazione del paesaggio, nonché di crescente attenzione alla dimensione sociale.

Nella PAC 2023-2027, si è ritenuto opportuno confermare gli interventi settoriali per la vitivinicoltura secondo una struttura predefinita che riprende i regimi di aiuto in scadenza. Questo permette di agire in un'ottica di continuità, sebbene in presenza di elementi di novità, dovuti soprattutto all'impianto della riforma.

In tale prospettiva, tra gli interventi settoriali attuabili per il vino, e coerentemente con le evidenze delle analisi condotte, nel PSP sono stati selezionati i seguenti (cfr. fig. 2):

Fig. 2 - Interventi settoriali previsti dal PSP per il settore vino

grafico con Interventi settoriali previsti dal PSP per il settore vino
Fonte: nostre elaborazioni

Al contempo, nell'ambito dello sviluppo rurale si provvederà a sostenere un'evoluzione del settore caratterizzata dall'attenzione per la vitivinicoltura nelle aree più fragili e svantaggiate, dal raggiungimento di più elevati standard di sostenibilità ambientale e sociale, grazie a investimenti materiali e immateriali innovativi caratterizzati da un'ampia adozione di tecnologie digitali. Investimenti che favoriscono altresì gli obiettivi di sostegno ai processi di sviluppo locale e all'imprenditoria giovanile. Sarà necessario attivare anche misure in difesa e valorizzazione dei paesaggi agrari tradizionalmente caratterizzati dalle produzioni vitivinicole. Le misure dell'AKIS, infine, accompagneranno lo sviluppo in chiave sostenibile della filiera e del capitale umano in essa impiegato.

A sostegno della filiera vitivinicola interverranno anche misure del PNRR e del Fondo complementare al PNRR, in particolare quelle a sostegno dei Contratti di filiera e di distretto, quelle per la logistica agroalimentare e per la diffusione di processi di circolarità lungo la filiera rivolti al riuso, alla riduzione degli scarti e alla produzione di energie rinnovabili.


L'analisi degli interventi


Di seguito vengono riportati gli elementi cardine degli interventi proposti per il settore vitivinicolo che saranno attivati a livello regionale secondo una governance condivisa con le Autorità regionali.


Ristrutturazione e riconversione dei vigneti


È teso a favorire lo sviluppo di un rinnovamento degli impianti a vite da vino e l'introduzione di nuove tecniche di gestione potenzialmente in grado di coniugare crescita e performance economica, con gli obiettivi di sostenibilità sociale e ambientale.

Vengono sostenute le spese per: riconversione varietale, compreso il sovrainnesto; rilocalizzazione dei vigneti; reimpianto di vigneti a seguito di un'estirpazione obbligatoria per ragioni sanitarie o fitosanitarie; miglioramenti alle tecniche di gestione dei vigneti, in particolare introduzione di sistemi avanzati di produzione sostenibile, compreso il ricorso a metodi di produzione dell'agricoltura di precisione.


Investimenti


Si sostanzia nella realizzazione di investimenti materiali e/o immateriali in impianti di trattamento, in infrastrutture vinicole nonché in strutture e strumenti di commercializzazione del vino.

Possono beneficiarne le imprese produttrici di mosto di uve e vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da essi stessi ottenute, acquistate o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione; imprese che si occupano della  elaborazione, l'affinamento e/o il confezionamento del vino, conferito dai soci e/o acquistato, anche ai fini della sua commercializzazione; le imprese di produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte di terzi vinificatori, qualora la domanda sia volta a realizzare ex novo un impianto di trattamento o una infrastruttura vinicola, anche ai fini della commercializzazione. Beneficiano dell'aiuto anche le organizzazioni interprofessionali, compresi i Consorzi di tutela riconosciuti.


Promozione e comunicazione sui Paesi terzi


È finalizzato ad attivare misure di informazione e promozione dei vini a denominazione d'origine, ad indicazione geografica e dei vini varietali sui mercati dei Paesi terzi da parte di soggetti privati operanti nel settore sia in forma singola che associata. Le forme associative possono riguardare anche soggetti pubblici che non possono, da soli, essere beneficiari dell'intervento.


Distillazione dei sottoprodotti della vinificazione 


Ha lo scopo di accompagnare i processi di distillazione dei sottoprodotti della vinificazione di cui è obbligatoria la consegna ad un distillatore riconosciuto ai sensi delle normative vigente, o al ritiro sotto controllo. Al fine di sostenere l'utilizzo dei sottoprodotti della vinificazione a fini industriali ed energetici per garantire la qualità dei vini dell'Unione proteggendo allo stesso tempo l'ambiente.


Vendemmia verde


È volto a mantenere l'equilibrio tra domanda e offerta, eliminando le eccedenze contingenti di uva al fine di evitare una depressione del mercato e di tutelare i redditi degli agricoltori, lasciando al contempo inalterato il potenziale di produzione. 

L'intervento favorisce altresì una gestione più sostenibile del vigneto. Infatti, da un lato, evita la generazione di eccedenze produttive, dall'altro, consente un minor utilizzo di input produttivi inquinanti e/o il minor consumo di risorse (es. acqua), grazie alla totale eliminazione dei grappoli non ancora giunti a maturazione, su porzioni di vigneto che non vengono trattate fino alla vendemmia.

 
 

Materiali di supporto

 
 

Note

 
 

Francesco Licciardo*, Roberta Sardone*, Tiziana Sarnari°, Anna Maria Di Ciolla°°
*CREA - Politiche e bioeconomia, °ISMEA, °° Mipaaf 

 
 

PianetaPSR numero 109 gennaio 2022