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Piani strategici

Pac post 2020, Piani strategici: le scelte degli Stati membri

Una panoramica sulle strade scelte dai partner europei nella costruzione dei Piani strategici della nuova Pac. 

Nelle scorse settimane la Commissione europea ha presentato una panoramica delle principali scelte degli Stati membri (SM) nell'ambito dei Piani strategici PAC [1] (documento n. 7022/2022). 

Attualmente sono stati presentati 26 Piani strategici (PSP). Il 30 marzo, il collegio dei Commissari ha adottato un primo pacchetto di 19 lettere di osservazioni sui PSP, inviate agli SM il 31 marzo, per poi essere rese pubbliche sul sito della Commissione. L'Italia rientra in questo primo pacchetto, in quanto ha inviato il Piano nei tempi previsti dal Regolamento di base.

Di seguito viene illustrata in forma sintetica e, seguendo la logica di intervento lungo i tre Obiettivi generali proposti all'articolo 5 del Regolamento (UE) 2021/2115 e l'obiettivo orizzontale AKIS, una panoramica in merito alle principali scelte strategiche compiute. Questo quadro si basa esclusivamente sulle informazioni fornite dagli SM nei rispettivi piani.

grafico con panoramica in merito alle principali scelte strategiche compiute
Fonte: Mazzocchi et al., 2021

Sebbene le informazioni presentate siano ancora in fase di valutazione da parte dei Servizi della Commissione e i PSP verranno necessariamente modificati, per tenere conto delle osservazioni della Commissione, da un lato, e dell'aggravarsi della crisi a seguito del conflitto in Ucraina, dall'altro lato, emergono elementi e scelte nazionali anche in modo chiaro. inoltre, le informazioni raccolte non sono sempre esaustive, a causa della incompletezza di alcune proposte di PSP e alcune parti sono mancanti I dati finanziari qui riportati derivano da una tabella riassuntiva come codificata dagli SM, ma si sono rilevate anche incongruenze tra la tabella riassuntiva e i dati forniti nelle singole parti relative agli interventi. 

In quel che segue sono riportate le informazioni in merito ai seguenti aspetti del PSP:

  • Una PAC economicamente sostenibile e più equa
  • Una PAC più verde e sostenibile dal punto di vista ambientale
  • Una PAC socialmente sostenibile per zone rurali dinamiche
  • Valori nazionali per gli obiettivi Green Deal
  • Scelte finanziarie 
  • Considerazioni conclusive

Una PAC economicamente più sostenibile ed equa: reddito e competitività

Per quanto riguarda le condizioni minime per potere accedere alla PAC, come ad esempio la definizione di agricoltore attivo, il principale criterio utilizzato dagli SM è l'inclusione nei registri ufficiali (sicurezza sociale, registro delle aziende agricole, IVA). 8 SM hanno optato per una lista negativa e 14 SM hanno fissato una soglia di esclusione per gli agricoltori attivi in relazione ai pagamenti diretti ricevuti (per lo più 5 000 euro), una quota minore propone di fare riferimento a elementi fisici, come la superficie o il bestiame.
A livello unionale, l'assegnazione complessiva del sostegno al reddito di base per la sostenibilità (il cosiddetto BISS) ammonta a poco più del 50% della dotazione dei pagamenti diretti, con assegnazioni che vanno dal 31% al 75%. 9 SM che applicano attualmente i pagamenti sulla base dei diritti all'aiuto hanno deciso di abolirli a partire dal 2023, con l'eccezione di un Paese; tra i rimanenti SM che continuano ad applicare i titoli, uno raggiungerà la piena convergenza a livello nazionale entro la fine del periodo e uno SM raggiungerà la piena convergenza a livello di gruppi di territori; mentre cinque SM raggiungeranno il livello minimo richiesto di convergenza interna dell'85% entro il 2026 a livello nazionale (4 SM) o per gruppo di territori (1 SM).
Per la definizione di requisiti minimi per accedere ai pagamenti diretti la maggior parte degli SM, seppure con una marcata variabilità, ha stabilito sia una soglia fisica sia una finanziaria. Le soglie basate sulla superficie sono fissate tra 0,3 e 4 ettari, mentre le soglie finanziarie vanno da 100 a 500 euro. 

In una lettura di maggiore equità della PAC, almeno 21 SM attiveranno il pagamento ridistributivo (CRISS) per una percentuale complessiva superiore al 10% del totale dei pagamenti diretti. Almeno 7 PSP prevedono una quota superiore, raggiungendo anche il 23%. Invece, 7 SM chiedono una deroga al ring-fencing del 10%, e di questi 3 Paesi non intendono applicare affatto il CRISS. In termini di delivery, in 14 SM il CRISS sarà attuato sulla base di un importo unico, mentre in 7 casi sono previsti due o più diversi importi unitari e in 2 casi questi saranno differenziati a livello territoriale. 10 SM prevedono di applicare il meccanismo del capping e/o della degressività. 

In 5 SM sarà applicato il regime semplificato per i piccoli agricoltori, principalmente (4 casi su 5) con un meccanismo forfettario. Le assegnazioni indicative vanno dallo 0,4% al 9% della dotazione dei pagamenti diretti.
Sempre in termini di una migliore distribuzione della PAC, sono 22 i PSP con pagamenti per aree con vincoli naturali o altri vincoli territoriali specifici e questi interventi rappresentano una quota rilevante delle dotazioni totali del FEASR, pari a circa il 17%. Parallelamente, 17 SM pianificano i pagamenti per Natura 2000 e/o per la Direttiva quadro acque.
Relativamente ai sostegni accoppiati (CIS), tutti gli SM, tranne uno, prevedono di attuare questi strumenti. 19 SM pianificano l'attuazione al di sopra del 10% dei pagamenti diretti, 2 SM pianificano circa il 10% e 4 SM sotto il 5% delle loro dotazioni. I CIS sono per la maggior parte (circa il 70%) indirizzati alla zootecnia (carne bovina, ovina e caprina, latte e prodotti lattiero-caseari), ma solo 2 PSP prevedono limitazioni nel carico di bestiame. Pagamenti accoppiati per legumi e colture proteiche sono proposti in 18 casi.

14 PSP prevedono di utilizzare strumenti di gestione del rischio e propongono un totale di 25 interventi: 15 sono regimi di premi assicurativi, 7 regimi di sostegno ai fondi mutualistici, 2 altri regimi di gestione del rischio e 1 regime che copre i premi assicurativi e il sostegno ai fondi mutualistici. 7 SM propongono di sostenere solo i premi assicurativi: altri 7 una combinazione di sostegno ai premi assicurativi e ai fondi mutualistici o ad altri strumenti di gestione del rischio;
Infine, sono 22 gli SM che pianificano interventi settoriali solo nel settore ortofrutticolo (F&V), dell'apicoltura e del vino, ma diverse sono anche le proposte di operare anche per altri settori, come patate, piante ornamentali e galline ovaiole, carni suine, ovine e caprine.

Una PAC più verde e sostenibile: ambiente e clima

L'introduzione degli eco-schemi rappresenta una delle maggiori novità per la prossima programmazione nella definizione della cosiddetta architettura verde della PAC. Come noto, il Regolamento sui PSP nell'allegato IX prevede che almeno il 25% degli stanziamenti debbano essere rivolti a questi strumenti, ma nella pratica 7 SM hanno definito una dotazione superiore a questo limite di bilancio per eco-schema, attestandosi al di sopra del requisito minimo del 25%. All'opposto, 8 PSP propongono di utilizzare il meccanismo del rebate. In totale si stima che nell'insieme, i PSP europei presentati prevedano 170 diversi eco-sistemi, dei quali quasi il 50% sono basati su pagamenti aggiuntivi al BISS (i cosiddetti pagamenti incentivanti), mentre alcuni PSP prevedono eco-sistemi basati solo su pagamenti compensativi. In estrema sintesi, si osservano pratiche legate alla conservazione del suolo, al paesaggio e delle aree non produttive; sono presenti incentivi verso la cosiddetta carbon-framing, la gestione integrata dei parassiti e dei pesticidi e la corretta gestione dei nutrienti; infine, rilevanti sono i sostegni indirizzati verso le pratiche di estensivizzazione e il mantenimento dei pascoli permanenti, e verso la biodiversità e il benessere degli animali.

Sul lato del secondo pilastro, il ring-fencing minimo [2] per l'ambiente e il clima è rispettato in tutti i piani presentati tranne uno, con 10 SM che pianificano circa il 50% dello stanziamento FEASR per interventi definibili "verdi" e uno Stato membro addirittura una quota superiore all'80%. Complessivamente, si possono contare circa 260 impegni agroambientali e di gestione del clima, compreso il sostegno all'agricoltura biologica, con un'alta varietà di pratiche sostenute. Rispetto al bio, quasi tutti gli SM esprimono un'ambizione di crescita, sia in termini di aumento della superficie coltivata in modo biologico che in termini di superficie sostenuta: 15 PSP mirano a sostenere più del 10 % della superficie biologica e 4 di essi mirano a superare il 20 %.

Infine, in relazione alla gestione multifunzionale e sostenibile delle foreste, la maggior parte degli SM, tranne 5, prevede questi interventi verso un aumento delle aree forestali o boschive (agroforestale) esistenti e i relativi investimenti.

Una PAC socialmente sostenibile nei territori: sviluppo delle aree rurali

Sotto questo terzo obiettivo generale, il primo intervento da osservare è quello rivolto al rinnovo generazionale e al sostegno ai giovani agricoltori. Quasi tutti i PSP presentati prevedono di attivare gli interventi possibili di entrambi i pilastri per raggiungere la quota da riservare ai giovani agricoltori. Complessivamente il sostegno complementare al reddito per i giovani agricoltori (CISYF) è previsto da 24 SM, così come l'aiuto all'insediamento. 3 SM intendono implementare solo il sostegno via primo pilastro e 2 SM esclusivamente sul secondo pilastro. L'applicazione di tassi di sostegno per gli investimenti che siano più vantaggiosi per i giovani è attuata in 19 casi, mentre 6 PSP attiveranno la cooperazione per il rinnovamento generazionale.
Un secondo ambito di intervento fondamentale all'interno dell'Obiettivo generale 3 è l'applicazione di LEADER e infatti nella maggior parte dei PSP si osservano quote programmate di spesa superiori al requisito minimo del 5% della dotazione EARFD; in alcuni stati la percentuale destinata a LEADER arriva anche a superare il 10%.

Sempre in una ottica di sviluppo territoriale, sono 11 gli SM che programmano interventi per le zone rurali al di fuori di LEADER e 17 misure per infrastrutture e servizi di base, mentre 10 strumenti nell'ambito dello sviluppo rurale per attività non agricole. 
In genere, si può affermare che la banda larga esce dai PSP e gli SM fanno ricorso a fondi esterni alla PAC anche se circa 10 Piani prevedono ancora un certo sostegno per le azioni relative alla connettività.
Solo 5 SM propongono misure di sostegno direttamente rivolte alle donne in aree rurali, di questi PSP due affrontano in particolare l'obiettivo di migliorare la partecipazione delle donne in agricoltura.
Per quanto concerne gli interventi indirizzati al benessere animale e alla resistenza antimicrobica, la maggioranza degli SM non prevede interventi specifici per la riduzione degli antimicrobici. In questi casi, si ritiene che gli obiettivi possano essere comunque raggiunti attraverso azioni sul benessere degli animali o sull'agricoltura biologica, o attraverso sforzi al di fuori della PAC. Si deve anche osservare che 11 SM hanno programmato interventi per il benessere degli animali nell'ambito degli eco-sistemi nell'allevo del primo pilastro, 18 negli interventi di investimento e 21 nell'ambito degli impegni agroambientali del FEASR.

In merito alla condizionalità sociale, 2 SM l'attiveranno già nel 2023, cui si aggiungeranno altri 2 SM nel 2024; tutti gli altri SM applicheranno la condizionalità sociale a partire dal 2025.

Il sistema della conoscenza e dell'innovazione

Per quanto riguarda l'Obiettivo relativo al sistema della conoscenza e dell'innovazione, si osserva che: 24 SM pianificano interventi nell'ambito dello scambio di conoscenze e della diffusione di informazioni. In base ai dati a disposizione, 22 SM pianificano complessivamente la creazione di più di 6100 gruppi operativi per il prossimo periodo. Circa il 2% del bilancio globale del FEASR è dedicato nei piani proposti allo scambio di conoscenze e alla diffusione delle informazioni.

Alcune considerazioni conclusive

La panoramica offerta dalla Commissione si basa esclusivamente sulle informazioni fornite dagli SM nei rispettivi PSP. Essa delinea informazioni sintetiche su alcuni elementi proposti dei piani presentati finora (tutti tranne il Belgio). Chiaramente si tratta di informazioni preliminari, ancora in fase di valutazione. Inoltre, i PSP saranno necessariamente modificati prima della notifica definitiva per l'approvazione. 
Il 31 marzo sono state notificate agli SM le prime 19 lettere di osservazioni, per poi essere pubblicate dalla Commissione. Oltre alle modifiche rese necessarie dalle disposizioni del regolamento (UE) n. 2115/2021 sui PSP della PAC, per tenere conto della crisi Ucraina, gli SM sono invitati a mettere in campo tutte le possibilità previste dal regolamento, per aumentare la resilienza del settore, ridurre la dipendenza dai fertilizzanti, aumentare la produzione di energia rinnovabile e migliorare l'efficienza energetica, migliorare la sostenibilità del settore attraverso pratiche agroecologiche, ridurre la dipendenza da importazioni di input chimici e materie prime mangimistiche.
Al netto di eventuali ulteriori proroghe dettate dall'evoluzione della crisi geopolitica in atto, Dalla ricezione della lettera, gli SM avranno circa cinque mesi di intenso lavoro per completare e modificare i PSP. Infatti, nelle aspettative dalla Commissione, i PSP dovranno essere nuovamente sottomessi nella loro interezza entro il primo settembre 2022 per essere approvati entro la fine dell'anno ed entrare in vigore dal primo gennaio 2023.

 
 

Note

  • [1] I PSP PAC pubblicati dagli SM sono disponibili a questo link.
  • [2] Almeno il 35% dell'allegato XI della PAC SPR

BIBLIOGRAFIA

  • Commissione europea (2022) Proposte di piani strategici della PAC - Panoramica delle questioni selezionate. Nota della Commissione in vista della riunione del CSA del 14 marzo 2022 e del Consiglio "Agricoltura e pesca" del 21 marzo 2022, 11 marzo 2022.
  • Mazzocchi G., Cagliero R., Monteleone A., Angeli S., Monteleone A., Tarangioli S. (2021), La prioritizzazione delle esigenze nel Piano Strategico Nazionale PAC 2023-2027. Rete Rurale Nazionale 2014-2020, Mipaaf, Roma.
 
 

Fabio Pierangeli, Pietro Manzoni di Chiosca, Roberto Cagliero
CREA

 
 

PianetaPSR numero 111 marzo 2022