Home > Il punto sui PSR > Trentino - Le malghe trentine fanno il restyling
TRENTINO
 
Finanziamenti

Le malghe trentine fanno il restyling

Due nuovi bandi per sostenere  il restauro e la riqualificazione delle strutture dei più avanzati presidi dell'agricoltura di montagna - Le domande entro il  30 novembre.

Si chiuderanno il 30 novembre i due bandi della Provincia Autonoma di Trento, destinati ai proprietari di malghe, e finalizzati alla valorizzazione di queste tipiche realtà locali, fiore all'occhiello del territorio trentino. Le malghe rappresentano infatti per l'area un vero e proprio patrimonio culturale ed enogastronomico, baluardo della tipicità. Alla  ricca produzione di formaggi di qualità si accompagnano la tutela della biodiversità costituita dalle razze bovine locali, e la valorizzazione delle zone montane attraverso le attività agrituristiche. Nonostante questo, permangono i problemi legati al più generalizzato declino socio-economico delle zone di montagna (e all' abbandono dei pascolamenti) , alla carenza di infrastrutture e al difficile ricambio generazionale.  I due bandi emanati lo scorso 3 ottobre vanno proprio nella direzione del contrasto a questo fenomeno: nello specifico, fanno riferimento all'articolo 25 della L.P. 4/2003 e alla misura 323.3 del Programma di sviluppo rurale.  Per quanto riguarda la Legge provinciale 28 marzo 2003 - art.25, i finanziamenti erogabili riguardano l'acquisto di attrezzature e arredamenti (dalle attrezzature per le operazioni di mungitura a quelle per la lavorazione del latte, dagli arredamenti per l'ospitalità a quelli per la consumazione dei pasti ) e i miglioramenti fondiari e le iniziative edilizie quali la ricostruzione di strutture di malga storicamente esistenti anche se completamente demolite o crollate o l'adeguamento per utilizzo agrituristico e di turismo rurale. Il limite di spesa massimo ammissibile è fissato in 300.000,00 euro. La misura  323 - (Tutela e riqualificazione patrimonio rurale ) del Psr  prevede cinque interventi (sottomisure), dei quali i primi due sono a favore dei siti di Natura 2000 e di altri luoghi di grande pregio naturale, e i restanti tre incentivano gli interventi di manutenzione, recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio delle zone rurali, con particolare riferimento ai territori ubicati nelle are più difficili della montagna alpina. Le tipologie di intervento finanziabili riguardano  la conservazione e miglioramento delle costruzioni rurali tradizionali degli alpeggi; la realizzazione di acquedotti e approvvigionamento energetico e gli interventi di risanamento conservativo tesi a garantire la staticità e la conservazione in sicurezza degli edifici. L'importo di spesa massimo ammissibile per domanda non può superare il valore di 400 mila euro.

Andrea Festuccia

 
 
 

PianetaPSR numero 3 - ottobre 2011