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due coppie di mani che tendono un germoglio nella terra
Suolo

Italian Soil Partnership, una rete italiana per mettere al centro in maniera costante il suolo e le sue priorità

Lo scorso 4 maggio si è svolto l'annual meeting istitutivo della Partnership nell'ambito della Conferenza annuale italiana sul partenariato del suolo.

Si è svolto lo scorso 4 maggio, di nuovo in presenza dopo la lunga fase acuta della pandemia, l'Annual Meeting Italian Soil Partnership. L'incontro è stato organizzato dal CREA per promuovere l'istituzione dell'Italian Soil Partnership (ISP) nell'ambito della Conferenza annuale italiana sul partenariato del suolo. L'appuntamento è stato una importante occasione per favorire il dibattito tra portatori di interesse, istituzioni e mondo della ricerca, al fine di individuare strategie e azioni per la gestione sostenibile e la tutela del suolo italiano.

Il Mipaaf ha sostenuto questo gruppo volontario italiano e la partecipazione alla Global Soil Partnership (presso FAO) con la nomina di un Focal Point italiano presso la FAO (prima Anna Benedetti 2015-2020 e poi Filiberto Altobelli, 2020 ad oggi) e con il finanziamento del progetto SoilHub - Creazione di un HUB italiano a supporto della partecipazione dell'Italia alla Global Soil Partnership ed alla rete di eccellenza europea sulla ricerca sul suolo, coordinato dal CREA.
 
L'ISP si connette con la Global Soil Partnership promossa dalla FAO e promuove evidentemente la gestione sostenibile del suolo

All'evento, promosso anche attraverso la Rete Rurale Nazionale, sono stati invitati in primo luogo i partecipanti alla rete italiana sul partenariato sul suolo - Italian Soil partnership (ITSP).

Cos'è la Global Soil Partnership?

La Global Soil Partnership (SPG) è un meccanismo riconosciuto a livello mondiale, istituito nel 2012, la cui missione è posizionare il Suolo nell'Agenda Globale attraverso un'azione collettiva.

A cosa serve?

Gli obiettivi chiave mirano a promuovere la gestione sostenibile del suolo e a migliorarne la governance per garantire suoli sani e produttivi. Altri obiettivi riguardano il supporto della fornitura dei servizi ecosistemici essenziali del suolo per la sicurezza alimentare e una migliore nutrizione, come anche l'adattamento e la mitigazione ai cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile.

Da chi è composta?

La Global Soil Partnership è una partnership interattiva, reattiva e volontaria, aperta a governi, organizzazioni regionali, istituzioni e altre parti interessate a vari livelli. Prevede due tipi di partnership:
 
Global Soil Partner, che provengono da una vasta gamma di istituzioni come organizzazioni governative, università, istituzioni civili, centri di ricerca, società di scienze del suolo, agenzie delle Nazioni Unite, ONG, società private, associazioni di agricoltori, donatori, ecc.
 
Global Soil Partner - Focal Point Nazionali (NFP), designati dai Paesi membri della FAO.

Cos'è l'Italian Soil Partnership?

Un partenariato nazionale per il suolo (National Soil Partnership) che comprende tutti i partner interessati e attivi in un Paese disposti a contribuire al raggiungimento di una gestione sostenibile del suolo nel quadro del partenariato globale del suolo (Global Soil Partnership - GSP). Nasce su base volontaria in Italia nel 2015 attraverso l'attività del National Focal Point.
A cosa serve e cosa si propone?
Tra gli obiettivi principali ci sono:

Da chi è composta?

Da partner che provengono da una vasta gamma di istituzioni come organizzazioni governative, università, centri di ricerca (CNR, ISPRA,CREA, ENEA), società scientifiche (tra queste SIA, SISS, SiPE, SICA ) che trattano i temi relativi alle scienze del suolo, ONG, associazioni di agricoltori. Questa partecipazione potrà certamente essere ampliata anche ad altri attori.

Perché è importante l'annual meeting?

L'annual meeting coinvolge tutti i partner della Italian Soil Partnership, in un incontro annuale per riesaminare, definire, inquadrare le priorità delle azioni, facilitando al contempo un processo di confronto nazionale equilibrato. Questo incontro è anche l'occasione per facilitare le relazioni tra i partner dell'Italian Soil Partnership ed il Segretariato della Global Soil Partnership (FAO), su temi di reciproco interesse per una gestione sostenibile del Suolo. L'intento è quello di promuovere un appuntamento annuale. Questo momento di confronto anticipa, peraltro la Plenaria Global Soil Partnership che si tiene ogni anno in FAO, e che prevede un contributo costruttivo dell'Italia su questo tema strategico ed insostituibile per la sicurezza alimentare ed ambientale.

Di cosa si è parlato in occasione del meeting annuale di quest'anno?

L'incontro è stato occasione di interventi molto diversi, proprio per la natura dei diversi partecipanti che hanno portato esperienze specifiche sul tema suolo. Ma è stato un incontro importante in primo luogo per unire questo partenariato nazionale italiano sul suolo. Nel corso di questo incontro è stata comunicata la formalizzazione della Italian Soil Partnership, questo partenariato nazionale è stato infatti riconosciuto ufficialmente da FAO, e si unisce ora formalmente ad altri 13 partenariati Nazionali già esistenti sul Suolo. Un risultato importante, considerato l'elevato numero di partenariati nazionali potenzialmente da costituire a livello globale. 
La GSP (FAO) è stata presente con relazioni specifiche di interesse per la comunità Nazionale. Inoltre, nella seconda parte della giornata vi è stato un confronto tra i portatori di interesse nazionale sul tema e le possibili interazioni con ISP e tra ISP e GSP. Maggiori approfondimenti sono possibili sul canale youtube dove è presente una registrazione dell'intero evento.

Quali sono le problematiche più urgenti da affrontare per il suolo italiano?

Le questioni prioritarie sono molte. Tra questi certamente non possiamo non tener conto anche della natura orografica del territorio italiano che favorisce fenomeni erosi, prevalentemente dovuti alla distribuzione non omogenea in termini di quantità ed intensità delle precipitazioni ed alla gestione dei suoli con sistemazioni idraulico - agrarie in alcune circostante poco accorte. Altrettanto prioritari sono i temi della gestione sostenibile del suolo ed il fenomeno del consumo di suolo. Queste necessità possono essere affrontate solo attraverso un confronto continuo e propositivo, facendo in modo che tali priorità siano incluse nell'agenda nazionale internazionale sul suolo.

 
 

Filiberto Altobelli
Italian National Focal Point Global Soil Partnership
Coordinatore Italian Soil Partership

 
 

PianetaPSR numero 113 maggio 2022