L'adozione di pratiche di gestione che migliorano la struttura del suolo è fondamentale per favorire l'adattamento sostenibile dell'agricoltura dell'UE ai cambiamenti climatici. Nell'ultimo rapporto IPCC [1] sui cambiamenti climatici sono stati identificati quattro categorie di rischi-chiave per l'Europa;
L'agricoltura europea è altamente vulnerabile agli eventi climatici estremi. La siccità rappresenta l'evento avverso più rilevante, con danni stimati in un miliardo di euro nel periodo 2021-2022 tra minore produzione e problemi qualitativi. Ad esempio, nel Nord Italia, l'effetto combinato dell'aumento medio delle temperature e la diminuzione delle precipitazioni (-90%), nel periodo settembre 2021 marzo 2022, ha causato gravi ripercussioni sugli andamenti colturali e sugli ecosistemi.
Pertanto, il settore agricolo deve individuare strumenti idonei per adattarsi ad essi. Le pratiche di gestione del suolo rappresentano uno degli strumenti a disposizione degli agricoltori per rispondere agli effetti negativi dei cambiamenti climatici sui sistemi agricoli in quanto riducono/limitano gli impatti che possono alterare in maniera negativa i processi fisici (ad es. trasporto di acqua e sostanze nutritive), chimici (ad es. il contenuto di sostanza organica) e biologici (ad es. crescita delle radici, attività microbica ed enzimatica).
Tali pratiche (ad es. avvicendamenti, uso di colture di copertura, lavorazioni conservative e tecniche di risparmio idrico) sono già state oggetto di ricerca scientifica. Tuttavia, la potenzialità di applicazione deve tener conto della loro efficacia nei diversi contesti pedoclimatici e socioeconomici, prendendo in considerazione i compromessi e le sinergie sito-specifiche. Al fine di guidare gli agricoltori nella scelta delle migliori strategie di gestione è, pertanto, necessario individuare le pratiche più idonee alle caratteristiche locali.
Nell'ambito del programma europeo sul suolo (EJP SOIL programme; https://ejpsoil.eu/) è stato finanziato il progetto CLIMASOMA con l'obiettivo di identificare le strategie di ricerca che collegano la gestione agricola, la qualità del suolo e il potenziale di adattamento climatico attraverso la sintesi della letteratura, la meta-analisi e l'identificazione delle mancanze di conoscenza (knowledge gaps).
Nello specifico, il progetto CLIMASOMA ha cercato di rispondere a tali esigenze attraverso la realizzazione delle seguenti attività:
Il progetto è stato coordinato da Sarah Garré del Flemish research institute for agriculture, fisheries and food (EV-ILVO, Belgio) e ha visto la partecipazione dei seguenti partner (Figura 2): Swedish University of Agricultural Sciences (SLU, Svezia), Agroscope, (AGS, Svizzera), Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'Analisi dell'Economia Agraria (CREA, Italia) e Wageningen University & Research (WR, Olanda).
Maggiori dettagli sul progetto CLIMASOMA e sui principali risultati ottenuti sono disponibili ai seguenti link:
Claudia Di Bene1, Pasquale Nino2
1 CREA - Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente, via della Navicella 2-4, 00184 Roma; e-mail: claudia.dibene@crea.gov.it
2 CREA - Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia, sede di Perugia - Borgo XX Giugno 74, 06121 Perugia; e-mail: pasquale.nino@crea.gov.it
PianetaPSR numero 113 maggio 2022