PianetaPSR
Fonte: Commissione Europea
Rural Pact

Rural Pact, al via il percorso partecipativo per la Visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE

A Bruxelles oltre 450 tra responsabili politici nazionali e locali del Comitato europeo delle Regioni e parti sociali ed economiche si sono riuniti per delineare il futuro delle aree rurali.

Il 15 e il 16 giugno 2022 si è tenuta la prima Conferenza sul Patto rurale, il primo evento di un percorso partecipativo volto a definire una strategia concreta per lo sviluppo delle zone rurali europee attraverso uno strumento che includa tutti i livelli di governo, e quindi la governance di livello nazionale, regionale e locale, le istituzioni dell'UE e le parti interessate. L'obiettivo è quello di aumentare la visibilità delle zone rurali, evidenziare i fabbisogni specifici e rafforzare il loro potenziale positivo e il loro ruolo strategico per il futuro dell'Europa, generando il consenso di tutti i livelli di governance coinvolti e discutendo tutti insieme della costruzione della prima strategia rurale globale a livello dell'UE, in modo da aumentare l'impatto delle politiche nelle aree rurali.
Sono stati, infatti, oltre 450 i responsabili politici nazionali e locali del Comitato europeo delle Regioni e le parti sociali ed economiche che si sono riuniti a Bruxelles per offrire il loro contributo concreto.
Organizzata dalla Commissione europea, in collaborazione con il Comitato europeo delle regioni, il Comitato economico e sociale europeo, il Parlamento europeo, la Presidenza del Consiglio europeo e il Parlamento rurale europeo, la Conferenza ha dato l'avvio all'attuazione dell'impegno di creare un patto rurale, assunto dalla Commissione europea con la Comunicazione sulla Visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE adottata il 30 giugno 2021.

La Comunicazione sulla Visione a lungo termine per le zone rurali

Nello specifico, la Comunicazione ha preso le mosse dalla consapevolezza del ruolo fondamentale delle aree rurali in Europa, in quanto coprono oltre l'80% del territorio europeo e ospitano 137 milioni di persone, pari a circa il 30% della sua popolazione. L'obiettivo perseguito con la Comunicazione, nel rispetto del carattere ascendente della Visione, è quello di creare zone rurali più forti, più connesse, più prospere e più resilienti, proponendo strategie e azioni capaci di rispondere contestualmente alle preoccupazioni e alle nuove sfide poste dai cambiamenti sociali ed economici degli ultimi decenni, che hanno inciso sul loro ruolo e sulla loro natura, acuendo i problemi di spopolamento, invecchiamento della popolazione, insufficienza delle infrastrutture rurali e dei servizi, tra cui anche la mancanza di connettività. Per rispondere concretamente a queste sfide, la Comunicazione è accompagnata da uno specifico Piano d'azione rurale, che mira a promuovere uno sviluppo rurale sostenibile, coeso e integrato, attraverso il supporto di una serie di politiche pubbliche, tra le quali giocano un ruolo fondamentale la Politica Agricola Comune e la Politica di Coesione. 

Il Patto rurale

Il Patto rurale, che costituisce un elemento centrale del Piano d'azione rurale, si propone come contesto privilegiato per la cooperazione tra i politici dell'UE, nazionali e regionali, le autorità locali e gli attori sociali ed economici, che in questo modo vengono coinvolti direttamente nell'approvazione degli obiettivi della Visione e nel dibattito su come raggiungerli. Il Patto mira anche a sostenere un migliore accesso ai finanziamenti e a contribuire a garantire il soddisfacimento delle esigenze specifiche delle diverse aree rurali. 

Durante la Conferenza di giugno 2022 i partecipanti sono stati coinvolti nella progettazione della governance del Patto rurale e sono stati chiamati ad impegnarsi a tenere conto degli interessi delle zone rurali nelle loro attività di programmazione e attuazione delle politiche e, più in generale, connesse allo sviluppo locale.

La Conferenza è stata l'occasione per divulgare la conoscenza su progetti e attività esemplari volti a far vedere come si stia già lavorando in alcune parti d'Europa per raggiungere gli obiettivi della Visione e contestualmente per rappresentare le criticità e le possibili soluzioni.

Fonte: Commissione Europea

 

Articolata in momenti di lavoro in plenaria e in sessioni di approfondimento tematico sviluppate attorno ad interessi e aree comuni sui quali gli operatori di vario livello potrebbero agire sia singolarmente che in cooperazione con altri soggetti, la Conferenza ha offerto la preziosa possibilità ai partecipanti di indicare idee e/o impegni da assumere per poter contribuire in vario modo al raggiungimento degli obiettivi della Visione.

Fonte: Commissione Europea

 

È così che sono stati presentati dai soggetti partecipanti oltre 40 impegni per affrontare questioni specifiche delle comunità e delle aree rurali e dare un futuro anche ai territori. Le proposte della Conferenza "sono di ampio respiro, ambiziose e lungimiranti" e sono strutturate intorno a nove grandi temi (cambiamenti climatici e ambiente; salute; economia più forte, giustizia sociale e lavoro; UE nel mondo; valori e diritti, stato di diritto, sicurezza; trasformazione digitale; democrazia europea; migrazione; educazione, cultura, gioventù e sport), "con sovrapposizioni naturali tra alcune delle misure proposte".

Fonte: Commissione Europea

 

In generale, le proposte mirano a stimolare la semplificazione della vita quotidiana delle persone, sia nelle aree rurali che in quelle urbane, con interventi che spaziano "dall'accesso all'assistenza sanitaria, all'istruzione e all'alloggio a prezzi accessibili, al sentirsi al sicuro all'interno di quelle scuole e case". Le proposte formulate invitano l'Europa ad essere più attiva, "più indipendente e in grado di provvedere meglio a se stessa in settori vitali dall'energia e cibo sostenibile, materiali e medicinali, chip digitali e tecnologie verdi, sicurezza informatica, sicurezza e difesa", affrontando al contempo "i più grandi problemi della nostra generazione: dalle pandemie e dalla guerra alle doppie transizioni verdi e digitali o al cambiamento demografico" (COM(2022) 404 final).

L'impegno del CREA per RRN-Rete Leader

Tra le istituzioni partecipanti alla Conferenza chiamate a supportare il perseguimento degli obiettivi del Patto rurale si annovera anche il CREA-Politiche e Bioeconomia che, come Rete Rurale Nazionale (RRN) - Rete Leader, ha presentato un impegno formale nell'ambito dell'obiettivo 2 volto a costruire e permettere la collaborazione e l'apprendimento comune tra i membri del Patto rurale, in coerenza con le attività di networking svolte nell'ambito della RRN. In particolare, l'impegno prevede di rafforzare il sistema dello scambio di conoscenza delle aree rurali e agevolare le attività di networking tra gli attori rurali. A questo scopo, il primo milestone è costituito dall'organizzazione di un evento che possa facilitare il dialogo tra i decisori delle politiche al fine di costruire un percorso condiviso di azioni da attuare dentro le politiche nel quadro del Piano di azioni delle aree rurali.

Inoltre, ha proposto come possibile impegno anche quello di favorire la "realizzazione di spazi di co-working e incubatori di impresa per lo sviluppo di nuove forme imprenditoriali, più resilienti e attraenti (cooperative di comunità, imprese profit e non profit)", segnalando l'interesse a pianificare una serie di interventi nelle aree rurali, volti a:

Le azioni proposte dai partecipanti sono state presentate durante la sessione di chiusura della conferenza e costituiranno la base per il programma di lavoro del Patto Rurale. 

Tra le prossime attività si annovera anche il lancio dell'Osservatorio rurale dell'UE da parte della Commissione europea, che si adopererà per garantire che le iniziative proposte nel corso della Conferenza siano accompagnate da "solide azioni e campagne di comunicazione, al fine di coinvolgere i cittadini nell'azione politica dell'UE" e spiegare come essa può influire e migliorare la loro vita quotidiana.

 
 

Per approfondimenti

 
 

Gabriella Ricciardi
Beatrice Camaioni
Raffaella Di Napoli
Mara Lai


CREA-PB

 
 

PianetaPSR numero 115 luglio/agosto 2022