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Piani strategici della PAC

Le proposte dei Piani strategici della Pac: un primo quadro riassuntivo dei 27 Stati membri

Un sintetico confronto sulle scelte strategiche e le principali osservazioni della Commissione. 

Con la riforma per il periodo 2023-2027, per la prima volta, i Piani strategici mirano a programmare congiuntamente tutti gli strumenti della PAC (pagamenti diretti, interventi specifici per determinati settori di mercato e sostegno allo sviluppo rurale). La nuova PAC consente pertanto agli Stati membri di adattare gli strumenti di sostegno a territori specifici attraverso i propri Piani strategici della PAC (PSP), una volta approvati dalla Commissione. 

Il cronoprogramma per l'avvio della programmazione 2023-2027 prevedeva la presentazione dei PSP entro il 1 gennaio 2022. A quella data 18 Stati membri hanno presentato la proposta di Piano, mentre 9 Stati membri hanno notificato nelle settimane e mesi successivi. Alla ricezione dei PSP i servizi della Commissione hanno avviato una valutazione dei Piani presentati restituendo agli Stati membri una serie di osservazioni di cui tener conto per la definitiva approvazione.

Nel contempo, la Commissione ha potuto individuare i punti salienti delle programmazioni nazionali, riassunti in due documenti: Proposed CAP Strategic Plans (CSPs) Key facts and figures e Proposed CAP Strategic Plans and Commission observations. Summary overview for 27 Member States, di cui di seguito si riassumono i punti salienti in confronto alle scelte effettuate dall'Italia.  

Nella maggior parte dei casi, gli Stati membri si sono sforzati di sviluppare approcci strategici complessivi che comprendano gli strumenti pertinenti per ogni obiettivo specifico; nonostante ciò, è possibile notare approcci differenti che rispondono ai fabbisogni dei singoli Stati e alle prassi programmatorie tradizionali che vedono privilegiare un obiettivo piuttosto che un altro [1].

Primo pilastro

Al netto delle modifiche ai rispettivi PSP attualmente in corso, a seguito delle osservazioni da parte della Commissione europea, gli Stati membri hanno potuto definire le dotazioni delle diverse componenti dei pagamenti diretti, con le relative modalità attuative, nonché l'attivazione di interventi per altri settori. Il sostegno di base vede una allocazione prossima al 52% del budget [Italia 48%], mentre il sostegno accoppiato raggiunge circa il 12% [Italia 15%]. Il sostegno complementare ai giovani è attivato dalla gran parte degli Stati membri (vedi fig. 8), con una dotazione complessiva del 2% [in linea con le scelte dell'Italia].

Per quanto riguarda le politiche di mercato, tutti gli Stati membri, fatta eccezione per l'Olanda, hanno attivato aiuti accoppiati (CIS). Il 70% delle risorse è rivolto ad aiuti per il settore zootecnico, il 14% è destinato al settore delle colture proteiche compresi i legumi, le restanti risorse sono destinate al settore ortofrutticolo (5%), alla barbabietola da zucchero, al riso e ai cereali (figura 2). In Italia, il 42% delle risorse per il CIS sono destinate al settore zootecnico, seguito dal grano duro (17%), da colture proteiche e oleaginose (16%) e dal riso (14%).

 

Figura 2 Distribuzione dei CIS per settore come proposto nelle bozze dei piani degli Stati 

Fonte: CSPs proposti
 

In generale le scelte fatte nei PSP 2023-2027 confermano le scelte fatte nella programmazione 2014-2022, sebbene diminuiscano di tre punti percentuali le risorse destinate al settore zootecnico a favore delle colture proteiche (figura 3).

Interventi settoriali

Va registrata un'elevata variabilità tra gli Stati membri per quanto riguarda i settori interessati e i budget dedicati a tali interventi; ad ogni modo i settori maggiormente beneficiari sono ortofrutticoli, apicoltura e vino. Per quanto riguarda gli interventi settoriali (IS), tutti gli Stati membri fatta eccezione per Estonia, Malta e Lussemburgo, prevedono di attivare l'intervento per il settore ortofrutticolo. L'IS per il settore apicolo è attivato da tutti gli Stati, mentre quello vitivinicolo è previsto in 16 PSP. Francia, Italia e Spagna attivano anche l'OCM per il settore olivicolo. Sempre per questo settore, la Spagna prevede anche l'attivazione di un intervento, a valere sul 3% destinabile ad altri settori, per il settore olivicolo tradizionale. 

La PAC consente agli Stati membri di estendere gli interventi settoriali ad "altri" settori entro il limite del 3% della dotazione nazionale di pagamenti diretti. Diversi Stati membri (BG, CZ, LV, IT, SK, ES) hanno deciso di sfruttare questa opportunità per pianificare il sostegno a settori specifici. Per gli altri settori si registrano i seguenti interventi:

  • - Latte e prodotti lattiero caseari attivato in Bulgaria e Slovacchia
  • - Patate attivato in Repubblica Ceca, Italia e Slovacchia
  • - La Repubblica Ceca attiva anche l'intervento per i settori delle uova e delle piante ornamentali
  • - La Slovacchia prevede anche l'IS per i settori delle carni suine e ovicaprine
  • - La Lituania prevede invece un IS multisettoriale.

In Italia tale misura è stata attivata per sostenere il settore pataticolo con una dotazione di 6 milioni di euro l'anno (0,17% della dotazione per i pagamenti diretti).

Architettura verde

In generale, le 28 bozze di piani strategici della PAC propongono elementi rilevanti per gli obiettivi ambientali e climatici della PAC (e quindi significativi per il Green Deal). L'architettura verde - che prevede la sinergia tra condizionalità rafforzata, ecoschemi e misure agro-climatico-ambientali dello sviluppo rurale - mira ad affrontare le debolezze identificate nella valutazione dei bisogni e nelle SWOT degli Stati membri.

Gli eco-schemi, uno dei nuovi elementi più significativi della futura PAC, sosterranno un'ampia gamma di pratiche che contribuiscono a un'agricoltura più sostenibile. La maggior parte degli Stati membri ha proposto diversi eco-schemi, ognuno dei quali è relativamente specifico per un determinato obiettivo.

Quattro Stati membri (FR, HU, IE, NL) hanno proposto un solo eco-schema multidimensionale, che comprende un pacchetto di "opzioni", costituito da un mix di pratiche di vario grado di ambizione, tra cui gli agricoltori possono scegliere.

La tabella seguente mostra gli Stati membri che hanno proposto almeno un eco-schema che affronta le questioni elencate, in base al loro obiettivo principale.

Gli eco-schemi proposti dagli Stati membri variano in modo significativo per quanto riguarda il livello di ambizione ambientale, sia a livello di singole pratiche sostenute, sia a livello di combinazione di opzioni in schemi multi-opzione. 

Nell'ambito del sostegno allo sviluppo rurale, gli Stati membri devono destinare almeno il 35% del totale dei fondi stanziati dal bilancio dell'UE15 a determinati tipi di interventi relativi all'ambiente e al clima o al benessere degli animali. Questo aspetto dei piani di spesa dei 28 Stati membri è riassunto nei due grafici seguenti. (Tuttavia, è probabile che le cifre cambino in modo significativo quando sarà chiarito quali interventi provvisoriamente classificati come rilevanti possono effettivamente essere considerati tali).


Come nei precedenti programmi di sviluppo rurale, gli Stati membri hanno proposto un gran numero di interventi basati su aree agricole che rispondono a specifici obiettivi ambientali e climatici, come illustrato di seguito.

 

Figura 6 Distribuzione approssimativa della spesa prevista per lo sviluppo rurale in materia di ambiente, clima e benessere degli animali nell'ambito della dotazione minima richiesta per ogni CSPs

Fonte: Tabelle finanziarie nei CSPs proposti
 

Sostenibilità sociale

Una delle maggiori novità dell'attuale programmazione è l'inserimento della condizionalità sociale, ossia dell'impegno degli Stati membri ad operarsi per favorire l'inclusione e il rispetto degli obblighi civili ed etici in tema di lavoro e risorse umane impegnate nel settore agricolo. 

A tal fine gli Stati membri hanno individuato una serie di misure che possano favorire i processi di inclusione, la trasparenza dei rapporti di lavoro, il miglioramento delle condizioni di lavoro. L'aiuto al primo insediamento è previsto in 26 PSP, 25 Stati membri prevedono il sostegno complementare al reddito. Sono solo 6 gli Stati che hanno previsto un supporto più alto per gli investimenti realizzati da giovani agricoltori e 6 che invece prevedono di utilizzare interventi di cooperazione a favore della condizionalità sociale.

Gli obblighi per garantire la condizionalità sociale dovranno essere assunti entro il 2025. Oltre la metà degli SM intende partire proprio da questa data, nonostante la Commissione europea stia sollecitando ad introdurre tale obbligo a partire dal 2023. L'Italia avvierà la condizionalità sociale a partire dal 2023.

Sviluppo rurale

Riguardo agli interventi di sviluppo rurale, il 30% delle risorse è destinato a misure per investimenti nel settore agricolo, agroalimentare e forestale mentre una cifra di poco più bassa (29%) alle misure agroambientali. Il 18% delle risorse è invece destinato ad interventi nelle aree con svantaggi specifici. L'11% delle risorse è destinato agli interventi di cooperazione, il 5% rispettivamente a insediamento giovani agricoltori, gestione del rischio e Leader, mentre alle misure per lo scambio di conoscenza va il 2% delle risorse.

Condivisione delle conoscenze, innovazione e digitalizzazione

Allo stato attuale, 25 dei 28 PSP utilizzeranno i finanziamenti del FEASR per sostenere gli interventi di scambio di conoscenze e di diffusione delle informazioni. Questi includono un numero incoraggiante di attività dimostrative nelle aziende agricole, che sono uno strumento efficace per promuovere le interazioni tra gli attori dell'AKIS, scambiare conoscenze e facilitare l'innovazione nelle pratiche agricole attraverso l'apprendimento tra pari. 

Gli Stati membri propongono un'ampia gamma di interventi di condivisione delle conoscenze, quali:

  • formazione per consulenti, agricoltori e altri soggetti;
  • mobilità per i consulenti per andare a imparare all'estero;
  • gruppi di discussione per gli agricoltori;
  • back-office per i consulenti per raccogliere e condividere conoscenze tematiche aggiornate, anche di tipo scientifico.

Complessivamente, i 28 Piani proposti destinano circa il 2% del bilancio del FEASR a interventi specifici per lo scambio di conoscenze e la diffusione delle informazioni. Un confronto con gli attuali Programmi di sviluppo rurale 2014-202028 indica un leggero aumento dello 0,8%. Questo budget copre una maggiore varietà di interventi nei Piani PAC proposti.

Considerazioni conclusive

Il contesto in cui gli Stati membri hanno elaborato le loro bozze di Piano è cambiato con l'invasione russa dell'Ucraina e l'attuale impennata generalizzata dei prezzi delle materie prime. A marzo 2022 la Commissione europea ha notificato le lettere di osservazioni agli Stati membri. Tra le principali osservazioni si fanno notare:

  • - Rafforzare l'ambizione ambientale per produzioni sostenibili che consentano di migliorare la sicurezza alimentare e ridurre la dipendenza da input chimici, in gran parte importati
  • - Miglioramento della distribuzione ed equità del sostegno al reddito- Riguardo agli interventi accoppiati e settoriali si sottolinea la scarsa visione strategica rispetto alla crescita e allo sviluppo che le misure proposte dovrebbero avviare
  • - L'esigenza di partire il prima possibile con la condizionalità sociale
  • - Rafforzamento dello spirito cooperativo e di integrazione lungo la filiera
  • - L'esigenza di rafforzare le risorse destinate a Leader per lo sviluppo dei territori rurali

Gli Stati membri sono, pertanto, impegnati attualmente a rivedere e completare i rispetti PSP. A settembre i primi PSP (PL, PT, FR, ES) saranno approvati dalla Commissione europea. Gli altri PSP saranno nuovamente notificati alla Commissione a seguito di un processo informale di valutazione al fine di dare ai servizi della Commissione il tempo per poter analizzare i miglioramenti apportati ai rispettivi Piani.

 
 

Note

  • [1] Per approfondimenti si rimanda a Tarangioli, Pierangeli (2016), Pac 20142020: strategie e strumenti di intervento nell'UE 28, Agriregionieuropa, Anno 12, Numero 45. 
 
 

Riferimenti bibliografici

  • Commissione europea (2022a), Proposed CAP Strategic Plans (CSPs) Key facts and figures 
  • Commissione europea (2022a), Proposed CAP Strategic Plans and Commission observations. Summary overview for 27 Member States
  • Pierangeli F., Manzoni di Chiosca P., Cagliero R., Pac post 2020, Piani strategici: le scelte degli Stati membri, PianetaPSR numero 111 marzo 2022.
  • Tarangioli S., Pierangeli F. (2016), Pac 20142020: strategie e strumenti di intervento nell'UE 28, Agriregionieuropa, Anno 12, Numero 45.
 
 

Fabio Pierangeli, Serena Tarangioli, Riccardo Meo, Pietro Manzoni di Chiosca

 
 

PianetaPSR numero 115 luglio/agosto 2022