PianetaPSR
illustrazione di giovani studenti
Rural Worlds

Rural Worlds, esperienze di cooperazione

Un'agricoltura più sostenibile grazie alle scelte aziendali e al supporto dei PSR, nelle storie di tre aziende coinvolte nel progetto Rural Worlds e raccontate dagli studenti.

L'interazione tra sistema universitario, mondo imprenditoriale, pubbliche amministrazioni e società civile è alla base dell'iniziativa Rural Worlds 2022  che adotta un approccio sistemico in cui la conoscenza è il risultato del processo di scambio tra i diversi attori.

Questo sistema di relazioni apre la strada, da un lato, ad una didattica innovativa, dove l'apprendimento esperienziale riveste un ruolo fondamentale ("Talks-at-Sunset); dall'altro, ad un lavoro in team, che ottimizza le competenze complementari di ciascun membro del gruppo (Call to Action #ParoleComeSemi), finalizzato a raccontare le esperienze aziendali, attraverso un insieme di attività interrelate: 1. ascolto e confronto con gli imprenditori e le imprenditrici agricole; 2. discussioni in gruppi e sottogruppi finalizzate all'approfondimento e all'analisi dei casi aziendali; 3. trasferimento delle informazioni nell'ambito di elaborati digitali (presentazione power point, articolo, post social) utilizzati per lo studio, la divulgazione e la promozione dei progetti aziendali.


 
 

Dal Carso un pratico esempio di sostenibilità e multifunzionalità

 

L'azienda agricola "Alen Carli" si è evoluta nel tempo mantenendo i valori della tradizione contadina, tramandati di generazioni in generazione, e prendendosi cura sia dell'ambiente sia della collettività. Immersa in ambiente carsico, l'azienda agricola Fattoria didattica e sociale "Alen Carli", sita in località Sliva a Duino Aurisina (TS), è un significativo esempio di impresa sostenibile, dinamica e multifunzionale. Alen Carli, titolare dell'azienda agricola, inizia a gestire l'attività familiare nel 2017, sostenuto dalla volontà di tramandare i valori della tradizione contadina lasciati in eredità dal nonno e dal padre e di coniugarli con l'amore verso l'ambiente naturale.

L'azienda agricola è a indirizzo orticolo misto, compresa la coltivazione di fiori, di piante di olivo e all'allevamento di bovini e si estende su una superficie complessiva di circa 22 ha, dei quali 17 ha a bosco, 0.21 ha a olivo, 0.16 a orticole, 4.6 a prato ed è in conversione al regime biologico. Nel tempo, il giovane titolare ha diversificato la propria attività con la realizzazione di un alloggio agrituristico, di migliorare la fruibilità degli spazi rurali del luogo; l'offerta di una fattoria didattica e sociale ha permesso di offrire un servizio di elevato valore educativo, di aiutare persone in situazione di disagio o lavoratori svantaggiati attraverso azioni e percorsi condivisi di reinserimento valorizzando le loro capacità manuali ed operative all'interno della struttura aziendale.

Tutto ciò è stato realizzato attraverso il sostegno del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR). Le dotazioni finanziarie ottenute sono state di circa 99.000 € dalla Misura 6.4.2 "Sostegno alla costituzione e allo sviluppo di agriturismi e fattorie didattiche"; 10.000 € dalla Misura 6.2.1 "Aiuto all'avviamento per nuove attività non agricole nelle aree rurali"; 4.300 € dai ristori per gli agriturismi; 6.000 € dai finanziamenti per il biologico e le zone montane. 

In particolare, grazie ai finanziamenti ottenuti l'azienda ha potuto: ristrutturare un fabbricato al fine di destinarlo ad alloggio agrituristico con l'aumento della classe energetica e il legname, utilizzato sia come materiale di costruzione che di arredamento, è certificato secondo i principi della gestione forestale sostenibile; realizzare un percorso didattico e uno spazio bimbi con lo scopo di accogliere comitive, scolaresche e gruppi organizzati per educare le nuove generazioni a uno stile di vita sostenibile; acquistare un parco biciclette per la mobilità sostenibile e un'attrezzatura informatica attraverso cui divulgare i contenuti didattici legati alla propria realtà produttiva; acquistare due asini con l'obiettivo di aiutare gli ospiti a sviluppare un rapporto armonico con la natura; creare un sito internet per valorizzare le attività svolte ad un pubblico più ampio e infine realizzare l'attività di fattoria sociale per inserire in azienda soggetti con forme di disagio certificate e/o lavoratori svantaggiati grazie alla stipula di convenzioni con Enti locali e/o assistenti pubblici. 

L'attenzione verso la sostenibilità in tutte le attività svolte per la Fattoria Didattica e Sociale Carli Alen è un pilastro fondamentale. Inoltre, la conoscenza del contesto territoriale ha permesso al titolare di individuare le necessità emergenti e di rispondere attraverso la cooperazione con realtà istituzionali e sociali; di attrarre un turismo rurale nel quale i "nuovi" turisti cercano una nuova forma di conservazione delle risorse. Da sottolineare l'abilità gestionale, considerando l'offerta molto diversificata dell'azienda. Gli unici ostacoli da affrontare sono le condizioni pedoclimatiche difficili del territorio carsico.

 
 
 

Gruppo 7
Benedetto Maria Carmela - Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria 
Iorizzo Laura - Università degli studi del Sannio


 
 

Gino Girolomoni: il "padre" dell'agricoltura biologica in Italia

 

La Gino Girolomoni Cooperativa agricola opera in un contesto molto dinamico dal punto di vista produttivo, ambientale e sociale, che la stessa contribuisce ad arricchire.

La mission aziendale si propone di continuare a proporre e utilizzare un modello economico rurale, sostenibile da un punto di vista sociale, economico e ambientale. 

L'impresa è caratterizzata da diversi punti di forza:

Nel 1971, Gino Girolomoni, arrivato a Montebello assieme alla moglie Tullia, comincia a lavorare per sviluppare un'idea, visionaria per quei tempi, di impresa agricola biologica. Da quel sogno, nel 1977, nasce la Cooperativa Alce Nero. Nel 1978 a Isola del Piano, dove Gino è intanto diventato sindaco, si tiene il primo corso di agricoltura biologica di rilevanza nazionale, grazie anche al finanziamento di enti pubblici. Nel 2012, Gino Girolomoni viene improvvisamente a mancare e, in suo onore, la Cooperativa cambia nome.

Oggi la Cooperativa è al centro di un ecosistema caratterizzato anche dalla presenza di una cooperativa agricola (la Cooperativa Girolomoni) che associa circa 400 aziende in Italia, localizzate per oltre il 70% nelle Marche (www.girolomoni.it).

Il grano autoctono e antico prodotto dai soci viene conferito e macinato nel molino posto sulla collina di Montebello, a Isola del Piano (PU). La semola ottenuta viene poi lavorata nel pastificio e commercializzata a livello nazionale e internazionale.


Il supporto dei PSR
La realizzazione degli impianti per la gestione diretta delle diverse fasi della filiera è stata resa possibile dai fondi PSR. Ad esempio, il molino è stato realizzato con i finanziamenti erogati dal PSR Marche 214/2020 - Sottomisura 4.2 - Sostegno a investimenti a favore della trasformazione/commercializzazione e/o dello sviluppo dei prodotti agricoli; operazione a) Investimenti materiali e immateriali realizzati da imprese agroalimentari (dds n. 179 del 01/04/2016). Progetto individuale da allegare al progetto integrato di filiera agroalimentare Reg.(UE) n.1305/2013-Programma di Sviluppo Rurale della Regione Marche 2014/2020-Bando progetti integrati filiere agroalimentari (dds n. 664 del 7 dicembre 2016, allegato 1: testo coordinato bando filiere agroalimentari).

Per consolidare l'approccio sostenibile all'ambiente e alle produzioni, che rappresenta la filosofia aziendale voluta da Gino, l'impresa si impegna in percorsi di innovazione produttiva e di rafforzamento delle competenze in tutte le fasi della lavorazione del prodotto, lavorando altresì al rafforzamento del sentimento di attaccamento al territorio da parte degli associati e di tutti i portatori di interesse.

 
 
 

Gruppo 8
Giovanna Maiorana, Dionisia Orecchioni, Mattia Palladino, Sandra Pipari, Giovanni Popeo, Pietro Profeta, Roberto Giorgio, Gabriele Sapienza e Samuele Urbinati.


 
 

Sostenibilità, innovazione e amore per la terra nella storia dell'azienda vitivinicola di Michele Perrone

 

Sulla base di concetti quali sostenibilità, innovazione e amore per la propria terra, il giovane imprenditore Michele Perrone, classe 1988 e dottore in Economia Aziendale, ha fondato, quattro anni fa, la sua azienda vitivinicola. 

Nel 2018 nasce a Formicola (CE) l'azienda "Michele Perrone" e nel 2020 inizia la costruzione di una piccola cantina. Nel 2021 il dott. Perrone produce la sua prima etichetta, che ha presentato a una fascia ristretta di ristoranti di estrazione medio-alta riscuotendo un discreto successo.

La missione che l'imprenditore vuole raggiungere è chiara: rendere produttivi terreni abbandonati e valorizzare il territorio creando posti di lavoro.

Il tipo di agricoltura promossa è di tipo biologico. Inoltre, cerca di potenziare la struttura organica dei terreni tramite l'utilizzo di attrezzature innovative e a basso impatto ambientale (come l'utilizzo di vasche di recupero dell'acqua piovana).

Il dott. Perrone esprime la sua intenzione nell'incrementare la superficie vitata e ampliare i target dell'azienda introducendo terreni atti alla creazione di un allevamento aziendale, per l'auto-produzione di compost e raggiungere una filiera chiusa all'interno dell'impresa. 


Il ruolo del PSR
Il Programma di sviluppo rurale nazionale, cofinanziato dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) ha messo a disposizione un totale di risorse pubbliche pari a circa 2 miliardi di euro per lo sviluppo delle possibilità delle zone rurali. L'obiettivo dell'iniziativa è quello di promuovere una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva. Tramite l'adesione ai bandi della misura "6.1.1 - Aiuto all'avviamento d'impresa per giovani agricoltori" e "4.1.2 - Investimenti in azienda agricola per giovani agricoltori beneficiari di premio di primo insediamento" Michele Perrone ha potuto fondare la sua azienda vitivinicola.

 
 
 

Gruppo 9
Silvia Comencini - Università degli studi di Parma, Tindara Micali - UNIME, Simone La Chiusa - Università degli Studi di Palermo, Rosario Di Bella - Università degli studi di Messina, Luigia Ammerata - UNICAL, Lorenzo Monardo - UNIRC, Deliana Capozzi - Università degli studi del Sannio, Raimonda Sale - Università degli studi di Parma, Gabriele D'Angelo - UNIPA, Raffaele Antonio Rocco - UNINA, Ilaria Lupis - UNIRC, Anastasia Dede - Università degli studi di Parma, Anita Morleo - Università del Salento, Giuseppe Iovane- Università degli Studi della Campania Vanvitelli, Luigi Tropea - UNIPA, Marilena Santoli - Università degli studi del Sannio

 
 

PianetaPSR numero 116 settembre 2022