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Meteo

L'andamento agrometeorologico di settembre

L'analisi del Progetto Agrometeore della Rete Rurale Nazionale.

Introduzione

Come di consueto, PianetaPSR ospita la rubrica dedicata al monitoraggio agrometeorologico del mese precedente. L'andamento delle condizioni meteorologiche costituisce un fattore fondamentale per lo svolgimento delle attività agricole, condizionandone fortemente le produzioni, in termini sia qualitativi sia quantitativi. La conoscenza delle caratteristiche climatiche di un territorio guida le scelte colturali e gli investimenti strutturali, così come la programmazione delle diverse pratiche agronomiche non può prescindere dall'andamento meteorologico durante la stagione agraria (lavorazione del terreno, interventi irrigui e di difesa dai patogeni e parassiti, operazioni di raccolta, ecc.).

Le analisi presentate in questa rubrica sono il frutto di un'attività di monitoraggio agrometeorologico svolta dal CREA-Agricoltura e Ambiente nell'ambito della Rete Rurale Nazionale, precisamente nella scheda "Agrometeore". La scelta degli indici da presentare e commentare nei diversi report mensili può variare in funzione del periodo dell'anno (es. indice di Huglin) e della capacità della fonte di dati utilizzata di rappresentare l'andamento agrometeorologico del mese. Alcuni approfondimenti sono disponibili ai link indicati nel testo e tutte le elaborazioni grafiche presentate sulla rivista saranno anche disponibili in una specifica sezione online sul sito reterurale.it/agrometeo.

Si segnala che le analisi mensili si basano su dataset di rianalisi preliminari (ERA5T) che sono pubblicati in quasi real time sul Climate Data Store di Copernicus (vedi documento sulla metodologia al link riportato in basso); la successiva validazione dei dati, che avviene nell'arco di tre mesi, potrebbe evidenziare errori o scostamenti che solitamente sono trascurabili. 

 
 

Agrometeo in cifre

 

Andamento agrometeorologico nel mese di settembre 2022

A livello nazionale, il mese di settembre è stato più caldo della media climatica sia per le temperature massime (+0,85°C) che per le minime (+1,16 °C). Le anomalie più rilevanti per entrambe si riscontrano nel Mezzogiorno. Per le precipitazioni, persistono le condizioni di surplus già registrate nel mese di agosto, anche se meno accentuate. Complessivamente gli apporti piovosi a livello nazionale superano del 22% il valore di riferimento climatico. Questa eccedenza è legata soprattutto alla situazione del Centro, dove lo scarto ha raggiunto un valore di quasi +83%, mentre al Nord le precipitazioni risultano nella norma (116 mm).  La richiesta idrica (potenziale) da parte delle piante, rappresentata dall'evapotraspirazione di riferimento, risulta ancora superiore alla norma, soprattutto nelle aree del Mezzogiorno. Le piogge abbondanti degli ultimi due mesi hanno permesso di superare la situazione di siccità generalizzata che aveva interessato il Paese, riportando l'indice SPEI6 a livelli di norma in quasi tutto il territorio nazionale, ad eccezione del Nord, dove permangono condizioni critiche ("Siccità Moderata"), sebbene molto attenuate rispetto all'andamento recente. 

In controtendenza rispetto al dato globale, per il quale la temperatura di settembre è stata leggermente superiore alla media 1991-2020, a livello europeo, questo mese è stato più freddo (circa -0,4 °C) della media, in particolare nelle aree nord-orientali, mentre il Mediterraneo ancora riflette le ondate di calore che hanno caratterizzato l'estate, portando le zone di questo bacino a temperature più elevate.  Benché nell'insieme l'Europa sia stata caratterizzata da condizioni più umide della media, vaste aree della penisola iberica, dei paesi baltici, della penisola scandinava, dei paesi affacciati sul Mar Nero e dell'arco alpino occidentale sono state ancora interessate da siccità. Vanno inoltre segnalati fenomeni alluvionali dovuti alle piogge intense che hanno interessato Portogallo, Spagna, Italia e Croazia [1]

Riguardo alla siccità, le analisi dell'European Drought Observatory mostrano una situazione piuttosto eterogenea, con peggioramenti diffusi rispetto ad agosto in Francia, Inghilterra e nell'Europa centrale e orientale, condizioni invariate nella penisola iberica e nel Nord Europa e un sensibile miglioramento in Grecia e in Italia, dove la siccità permane nel Nord (soprattutto ad Ovest), nel Salento e in alcune aree del Centro [2]

L'Osservatorio sulle risorse idriche di ANBI a fine settembre riporta una situazione molto eterogenea, con repentine escursioni dei livelli idrici che mettono a rischio l'equilibrio ambientale e idrogeologico. A Nord i grandi laghi mostrano ancora un forte scompenso tra immissioni e deflussi, mentre le portate di molti fiumi sono dimezzate in Valle d'Aosta (Lys e Dora Baltea) e molto al di sotto della media in Piemonte (Orco, Pesio, Sesia, Tanaro), Lombardia (Adda), Veneto (Adige e Livenza) ed Emilia Romagna. Quella del fiume Po è in recupero, ma in modo discontinuo.  Al Centro (in Toscana, Marche, Umbria e Lazio) si riscontrano fenomeni opposti, dove piogge molto intense (201 mm nel grossetano e 162 mm ad Arezzo in soli 2 giorni) hanno determinato un rapido aumento delle portate, ma non in tutto il territorio: in controtendenza, le portate di alcuni fiumi si sono ulteriormente ridotte (es. Nera, Tronto e Aniene) e il Trasimeno resta ancora sotto il livello critico. A sud, calano le riserve idriche in Basilicata e Puglia (nonostante le piogge copiose sul versante tirrenico), mentre i fiumi in Campania sono "in grande ripresa" grazie alle abbondanti precipitazioni cadute in tutta la regione, particolarmente intense nel casertano e nel napoletano, con apporti tra i 60 e gli 80 mm concentrati in sole 3 ore [3]

Passando all'analisi agrometeorologica di dettaglio, l'andamento termico è in generale prossimo alla norma. Le mappe delle figure 1a-1b mostrano anomalie positive per le minime soprattutto sui versanti tirrenici, più marcate in Sardegna (2,42 °C) e in Sicilia (+ 2,22 °C), meno diffuse per le massime, con un picco tra le medie regionali anche in questo caso in Sardegna (+2,58 °C).


Figura 1 - Anomalie di temperature minime (a, sx) e massime (b, dx) - settembre 2022

Figura 1 - Anomalie di temperature minime (a, sx) - settembre 2022
Figura 1 - Anomalie di temperature massime (b, dx) - settembre 2022


Riguardo alle temperature estreme(figg. 2a-2b), si osservano particolari fenomeni di minime estreme in Sicilia (51% di giorni del mese con temperatura minima oltre il 90° percentile), Sardegna (35%) e Liguria (32%). Rispetto alle temperature massime, il fenomeno si è manifestato maggiormente in Toscana (33%), Lazio (32%) e Sardegna (31%).


Figura 2 - Temperature minime estreme (a, sx) e massime estreme (b, dx) - settembre 2022

Figura 2 - Temperature minime estreme (a, sx)  - settembre 2022
Figura 2 - Temperature massime estreme (b, dx) - settembre 2022


La distribuzione delle sommatorie termiche con soglia 0 °C raggiunge al Nord 3711 gradi giorno, al Centro 4379 e nel Mezzogiorno 4668, sfiorando o superando i 5000 in Sicilia, Sardegna e Puglia (fig. 3a). A livello nazionale l'indice supera di 386 gradi giorno il valore di riferimento (fig. 3b), con anomalie positive più pronunciate in Piemonte (568) e Liguria (518) e più ridotte in Calabria (202) e Sicilia (241).


Figura 3 - Sommatorie termiche con soglia 0 °C (a, sx) e anomalie (b, dx) - settembre 2022

Figura 3 - Sommatorie termiche con soglia 0 °C (a, sx)- settembre 2022
Figura 3 - Sommatorie termiche con soglia 0 °C anomalie (b, dx) - settembre 2022


Le sommatorie termiche con soglia di 10 °C raggiungono un valore medio nazionale pari a 1867 gradi giorno (fig. 4a) ricalcando lo stesso pattern delle sommatorie termiche con soglia 0 °C. Le anomalie più elevate si manifestano in gran parte della fascia tirrenica (fig. 4b), con i valori medi regionali più alti in Sardegna (441), Lazio (406) e Piemonte (402), mentre gli scarti minori interessano anche in questo caso la Calabria (213) e la Sicilia (237), oltre alla Valle d'Aosta (195) e alla provincia di Bolzano (199). 


Figura 4 - Sommatorie termiche con soglia 10 °C (a, sx) e anomalie (b, dx) - settembre 2022

Figura 4 - Sommatorie termiche con soglia 10 °C (a, sx) - settembre 2022
Figura 4 - Sommatorie termiche con soglia 10 °C anomalie (b, dx) - settembre 2022


A livello nazionale la precipitazione totale media (fig. 5a) è risultata pari a 107 mm, con gli apporti maggiori registrati in Friuli-Venezia Giulia (221 mm), Campania (194 mm), Lazio (179 mm) e diffusamente in tutto il Centro (in media 162 mm). La mappa delle anomalie (fig. 5b) mostra una  prevalenza di scarti positivi, molto accentuati in Campania  (+141%) e nel Centro, in particolare in Umbria (+110%) e Lazio (+97%). All'opposto, precipitazioni inferiori alla media del periodo si osservano in varie regioni, soprattutto in Liguria (-42%), Piemonte (-39%), Calabria (-36%). Da segnalare che a causa del protrarsi della carenza di precipitazioni e delle temperature elevate in Piemonte si è registrato un calo produttivo dei cereali, che per il mais che va dal 10 fino al 50%, a seconda dei distretti ed è associato ad un peggioramento della qualità [4].


Figura 5 - Precipitazioni cumulate in mm (a, sx) anomalie in % (b, dx) - settembre 2022

Figura 5 - Precipitazioni cumulate in mm (a, sx)  - settembre 2022
Figura 5 - Precipitazioni cumulate in mm anomalie in % (b, dx) - settembre 2022


Durante il mese si sono verificati eventi locali di piogge particolarmente intense, di molto superiori alla soglia giornaliera di 20 mm, considerata in grado di provocare danni all'agricoltura  (definita a livello internazionale "very heavy rain"). I valori medi regionali più elevati di rx1day (fig. 6) si sono registrati in Calabria (50 mm), Lombardia e Piemonte (33 mm), ma fenomeni localizzati significativi si notano anche in Toscana, Sardegna e Campania. Eventi locali di notevole impatto, ma non rilevati dalla fonte di dati utilizzata (si segnala che le elaborazioni derivano da dati in quasi real time non ancora validati), si sono verificati nelle Marche, con un picco di precipitazione oraria di ben 90 mm e un dato di 265 mm caduti nell'arco di 4 ore (stazione di Cantiano) [5-6]. Piogge molte intense (fino a 83 mm/h), ma di impatto minore si sono verificate in Friuli - Venezia Giulia [7].


Figura 6 - Precipitazioni intense - settembre 2022

Figura 6 - Precipitazioni intense - settembre 2022


Riguardo all'evapotraspirazione di riferimento (fig. 7a),  i valori medi regionali sono compresi nel range 55-123 mm e risultano complessivamente nella norma, ad eccezione del Piemonte, della Sardegna e della Puglia, dove i flussi evapotraspirativi presentano anomalie pari a circa 13% (fig. 7b). 


Figura 7 - Evapotraspirazione di riferimento in mm (a, sx) e anomalia (b, dx) - settembre 2022

Figura 7 - Evapotraspirazione di riferimento in mm (a, sx) - settembre 2022
Figura 7 - Evapotraspirazione di riferimento in mm anomalia (b, dx) - settembre 2022


La mappa del bilancio idroclimatico (fig. 8a) presenta una situazione piuttosto eterogenea, con valori positivi nelle aree del Centro (+71 mm) a cui si aggiungono il Friuli-Venezia Giulia (+151 mm) e la Campania (+101 mm), valori neutri che interessano metà delle regioni italiane e sono prevalenti sul medio-alto versante adriatico, valori negativi concentrati nel Mezzogiorno (da -60 mm in Calabria a -81 mm in Sardegna). La mappa delle anomalie (fig. 8b) mostra un surplus idrico rispetto al riferimento climatico soprattutto nella fascia tirrenica, con i valori più elevati in Campania (+113 mm) e in Umbria (+91 mm). Anomalie negative si osservano in Liguria (-52 mm) e Piemonte (-62 mm). 


Figura 8 - Bilancio idroclimatico (a, sx) e anomalia (b, dx) - settembre 2022

Figura 8 - Bilancio idroclimatico (a) - settembre 2022
Figura 8 - Bilancio idroclimatico anomalia (b) - settembre 2022


Considerando l'indice SPEI6, che riflette l'andamento del bilancio idroclimatico degli ultimi sei mesi (fig. 9a), si osserva un miglioramento complessivo delle condizioni di siccità, che permangono comunque sopra la soglia di attenzione in alcune zone del Nord: Piemonte e Valle d'Aosta risultano in "Siccità Severa" (con valori medi di -1,6 e -1,8 rispettivamente), mentre Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Liguria e Veneto mostrano condizioni di "Siccità Moderata". Situazioni di "Siccità Moderata" sono presenti anche nel Centro, in particolare nelle Marche, in Abruzzo e in Lazio.  L'analisi dello SPEI3 (fig. 9b), che riflette l'andamento del bilancio idrico dei 3 mesi più recenti, evidenzia un'inversione di tendenza nell'ultimo periodo, soprattutto per il Centro e la Campania. 


Figura 9 - SPEI a 6 mesi (a) e a 3 mesi (b)- settembre 2022

Figura 9 - SPEI a 6 mesi (a) - settembre 2022
Figura 9 - SPEI a 3 mesi (b)- settembre 2022

Focus vite e olivo


L'indice di Huglin fornisce informazioni utili sul soddisfacimento delle esigenze termiche delle diverse varietà di vite. Questo indice considera le sommatorie delle temperature durante il periodo diurno, quando si manifesta l'attività fotosintetica delle piante, pertanto è anche denominato indice eliotermico. Nell'ultimo mese di analisi per questo indice (fig. 10a), i valori raggiunti sono compresi tra 678 (Valle d'Aosta) e 2795 gradi giorno (Puglia) e ricadono i prevalenza nell'intervallo 2000- 2600 gradi giorno. L'indice è ovunque superiore alla media climatica (fig. 10b) con gli scarti superiori a +400 gradi giorno in Sardegna, Piemonte, Lazio, Umbria, Liguria e Lombardia, che hanno determinato anticipi nella maturazione e nelle date di vendemmia. In particolare questi sono stati riportati per la Lombardia (fino a 15 giorni) [8]  e per il Piemonte, dove sono stati osservati anche effetti dovuti allo stress idrico sulla qualità dell'uva: le gradazioni zuccherine raggiunte sono risultate maggiori di quelle registrate nelle annate 2003 e 2017 [9].


Figura 10 - Indice di Huglin (a, sx) e anomalie (b, sx) - settembre 2022

Figura 10- Indice di Huglin (a, sx)  - settembre 2022
Figura 10- Indice di Huglin anomalie (b, sx) - settembre 2022


L'olivo (fig. 11) risulta nello stadio principale di maturazione (BBCH>81) in gran parte del territorio nazionale, generalmente più avanzato al Nord, sebbene in Veneto sia stato osservato un ritardo nella maturazione, dovuto all'abbassamento delle temperature notturne [10]


Figura 11 - Fasi fenologiche olivo - 29 settembre 2022

Figura 11- Fasi fenologiche olivo - 29 settembre 2022
Figura 11- Fasi fenologiche olivo - 29 settembre 2022
 
 

Note

 
 
 
 

Barbara Parisse (Ed.)
Roberta Alilla, Flora De Natale, Antonio Gerardo Pepe e Antonella Pontrandolfi 
CREA - Agricoltura e Ambiente

 
 

PianetaPSR numero 117 ottobre 2022