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Meteo

L'andamento agrometeorologico di ottobre

L'analisi del Progetto Agrometeore della Rete Rurale Nazionale.

Introduzione

Come di consueto, PianetaPSR ospita la rubrica dedicata al monitoraggio agrometeorologico del mese precedente. L'andamento delle condizioni meteorologiche costituisce un fattore fondamentale per lo svolgimento delle attività agricole, condizionandone fortemente le produzioni, in termini sia qualitativi sia quantitativi. La conoscenza delle caratteristiche climatiche di un territorio guida le scelte colturali e gli investimenti strutturali, così come la programmazione delle diverse pratiche agronomiche non può prescindere dall'andamento meteorologico durante la stagione agraria (lavorazione del terreno, interventi irrigui e di difesa dai patogeni e parassiti, operazioni di raccolta, ecc.).

Le analisi presentate in questa rubrica sono il frutto di un'attività di monitoraggio agrometeorologico svolta dal CREA-Agricoltura e Ambiente nell'ambito della Rete Rurale Nazionale, precisamente nella scheda "Agrometeore". La scelta degli indici da presentare e commentare nei diversi report mensili può variare in funzione del periodo dell'anno (es. indice di Huglin) e della capacità della fonte di dati utilizzata di rappresentare l'andamento agrometeorologico del mese. Alcuni approfondimenti sono disponibili ai link indicati nel testo e tutte le elaborazioni grafiche presentate sulla rivista saranno anche disponibili in una specifica sezione online sul sito reterurale.it/agrometeo.

Si segnala che le analisi mensili si basano su dataset di rianalisi preliminari (ERA5T) che sono pubblicati in quasi real time sul Climate Data Store di Copernicus (vedi documento sulla metodologia al link riportato in basso); la successiva validazione dei dati, che avviene nell'arco di tre mesi, potrebbe evidenziare errori o scostamenti che solitamente sono trascurabili. 

 
 (690.46 KB)Cos'è l'agrometeorologia e perché è importante il monitoraggio agrometeorologico (690.46 KB).
 (591.83 KB)Metodologia, indicatori e base dati per il monitoraggio agrometeorologico (591.83 KB).
 

Agrometeo in cifre

 

Andamento agrometeorologico nel mese di ottobre 2022

A livello nazionale, il mese di ottobre è stato notevolmente più caldo della media climatica, sia per le temperature massime (+3,29 °C) che per le minime (+2,18 °C). Le anomalie più rilevanti per entrambe si sono verificate nel Nord, raggiungendo +4,31 °C per le massime. Dopo due mesi di surplus, gli apporti precipitativi sono tornati sotto i livelli climatici; rispetto a questi ultimi i totali nazionali si sono infatti dimezzati, con la situazione peggiore al Centro dove sono ridotti dell'83,1%. Anche a causa delle elevate temperature, la richiesta idrica (potenziale) da parte delle piante ha superato di circa l'11% i valori climatici, raggiungendo uno scarto positivo del 15,2% nel Nord Italia. A causa della scarsità delle piogge e del caldo anomalo, il Paese è tornato in condizioni di "Siccità Moderata", come evidenziato dall'andamento dell'indice SPEI6, ad eccezione del Mezzogiorno, che risulta ancora nella norma, con valori dell'indice invariati rispetto al mese scorso. 

A livello globale, anomalie positive di temperatura si sono manifestate diffusamente in vaste aree, soprattutto in Canada (+3 °C) in Groenlandia e Siberia. Al contrario condizioni sotto la media climatica 1991-2020 si sono verificate in Australia, nelle aree più orientali della Russia e in parte dell'Antartide Occidentale. Condizioni più secche rispetto alla media si sono presentate in vaste aree dell'America, del Corno d'Africa, della Russia, dell'Asia centrale e della Cina, mentre condizioni più umide hanno caratterizzato parte del Nord America, il centro-sud dell'Asia e l'Australia, dove in particolare si sono verificate gravi alluvioni a causa di piogge molte intense.

In Europa, la temperatura del mese di ottobre è stata superiore alla media di circa 2 °C. I Paesi maggiormente colpiti sono stati Francia (con un estremo di 30°C a Bordeaux registrato il 16 ottobre), Austria (con le notti tropicali più tardive mai registrate), Germania, Italia, Spagna e Svizzera. In controtendenza, temperature inferiori alla media sono state osservate solo in Islanda e in Turchia [1]. Nel complesso il mese è stato più secco della media su gran parte dell'Europa meridionale e in Caucaso, mentre è stato più umido in diverse aree del resto d'Europa, con episodi di piogge torrenziali avvenuti a Creta, che hanno innescato fenomeni alluvionali.

Riguardo alla siccità, le analisi dell'European Drought Observatory mostrano una situazione piuttosto eterogenea, in netto miglioramento rispetto a settembre nell'Europa centrale e settentrionale; peggioramenti diffusi hanno invece interessato vaste aree della penisola iberica, Nord e Centro Italia. Permangono aree di siccità nel sud della Francia, Armenia e Georgia, Sardegna e Sicilia orientale [2]

L'Osservatorio sulle risorse idriche di ANBI a inizio novembre descrive un quadro siccitoso particolarmente problematico nel Centro Italia e in Basilicata. Situazioni diversificate hanno interessato il Nord, con una riduzione generale delle portate dei fiumi piemontesi che solo in parte si estende ai fiumi delle altre regioni, come è evidente dalla portata altalenante del Po che alla foce risulta comunque al 60% della media [3]

Passando all'analisi agrometeorologica di dettaglio, anomalie termiche positive sono visibili per le temperature massime su tutto il territorio nazionale (fig. 1b), particolarmente spiccate al Nord (+4,31°C, con un picco di 5,13°C registrato in Friuli-Venezia Giulia). Anche per le temperature minime si osservano anomalie positive, ma meno pronunciate e comunque più elevate al Nord (+3,28 °C), con parte del Mezzogiorno che risulta nella norma (fig. 1a).


Figura 1 - Anomalie di temperature minime (a, sx) e massime (b, dx) - ottobre 2022

Figura 1 - Anomalie di temperature minime (a, sx) - ottobre 2022
Figura 1 - Anomalie di temperature massime (b, dx) - ottobre 2022


I fenomeni di temperature estreme(figg. 2a-2b) sono stati piuttosto rari e molto localizzati.


Figura 2 - Temperature minime estreme (a, sx) e massime estreme (b, dx) - ottobre 2022

Figura 2 - Temperature minime estreme (a, sx)  - ottobre 2022
Figura 2 - Temperature massime estreme (b, dx) - ottobre 2022


La distribuzione delle sommatorie termiche con soglia 0 °C raggiunge al Nord 4170 gradi giorno, al Centro 4917 e nel Mezzogiorno 5240, superando i 5500 in Sicilia, Sardegna e Puglia (fig. 3a). A livello nazionale l'indice supera di 470 gradi giorno il valore di riferimento (fig. 3b), con anomalie positive più pronunciate in Piemonte (694) e Liguria (617) e più ridotte in Calabria (237) e Sicilia (277). 


Figura 3 - Sommatorie termiche con soglia 0 °C (a, sx) e anomalie (b, dx) - ottobre 2022

Figura 3 - Sommatorie termiche con soglia 0 °C (a, sx)- ottobre 2022
Figura 3 - Sommatorie termiche con soglia 0 °C anomalie (b, dx) - ottobre 2022


Le sommatorie termiche con soglia di 10 °C raggiungono un valore medio nazionale pari a 2080 gradi giorno (fig. 4a) ricalcando lo stesso pattern delle sommatorie termiche con soglia 0 °C. Le anomalie più elevate (fig. 4b), in termini di valori medi regionali, hanno interessato Sardegna (+504), Piemonte e Liguria (+486), mentre gli scarti minori hanno riguardato Valle d'Aosta (+199) e provincia di Bolzano (+207). 


Figura 4 - Sommatorie termiche con soglia 10 °C (a, sx) e anomalie (b, dx) - ottobre 2022

Figura 4 - Sommatorie termiche con soglia 10 °C (a, sx) - ottobre 2022
Figura 4 - Sommatorie termiche con soglia 10 °C anomalie (b, dx) - ottobre 2022


A livello nazionale la precipitazione totale media (fig. 5a) è risultata pari a 51 mm, con gli apporti maggiori registrati in Valle d'Aosta (126 mm), Piemonte (118 mm) e Lombardia (100 mm). La mappa delle anomalie (fig. 5b) mostra una prevalenza di scarti negativi, molto accentuati al Centro, con il valore medio regionale peggiore in Lazio (-88%) e in parte del Nord (-83% in Emilia-Romagna).

Da segnalare che a causa della carenza delle precipitazioni è stato necessario ricorrere all'irrigazione durante la semina delle colture autunno-vernine allo scopo di favorirne la germinazione [3].


Figura 5 - Precipitazioni cumulate in mm (a, sx) anomalie in % (b, dx) - ottobre 2022

Figura 5 - Precipitazioni cumulate in mm (a, sx)  - ottobre  2022
Figura 5 - Precipitazioni cumulate in mm anomalie in % (b, dx) - ottobre 2022


Durante il mese si sono verificati eventi locali di piogge particolarmente intense, di molto superiori alla soglia giornaliera di 20 mm, considerata in grado di provocare danni all'agricoltura (definita a livello internazionale "very heavy rain"). I valori medi regionali più elevati di rx1day (fig. 6) si sono registrati in Calabria (65 mm con un picco di 162 mm), nelle Marche (57 mm con un picco di 73 mm) in Liguria (54 mm con un picco di 84 mm) ma fenomeni localizzati significativi si notano anche in Piemonte, Lombardia, Sicilia e Friuli-Venezia Giulia. 


Figura 6 - Precipitazioni intense - ottobre 2022

Figura 6 - Precipitazioni intense - ottobre 2022


Riguardo all'evapotraspirazione di riferimento (fig. 7a),  i valori medi regionali sono compresi nel range 33-77 mm e risultano diffusamente superiori alla norma in prevalenza nella classe 10-20%, ad eccezione delle due isole maggiori, e buona parte della Toscana e Puglia (fig. 7b). 


Figura 7 - Evapotraspirazione di riferimento in mm (a, sx) e anomalia (b, dx) - ottobre 2022

Figura 7 - Evapotraspirazione di riferimento in mm (a, sx) - ottobre 2022
Figura 7 - Evapotraspirazione di riferimento in mm anomalia (b, dx) - ottobre 2022


Il bilancio idroclimatico (fig. 8a) risulta positivo nelle aree alpine con estremi in Piemonte (+316 mm), Lombardia (+227 mm) e Valle d'Aosta (+108 mm), mentre è negativo in vaste aree costiere del medio-alto versante adriatico del Lazio e delle isole maggiori. La mappa delle anomalie (fig. 8b) mostra un deficit idrico rispetto al riferimento climatico soprattutto nella fascia tirrenica, con i valori medi più bassi in Lazio (-115 mm), Friuli-Venezia Giulia (-107 mm), Liguria (-101 mm) e Toscana (-99 mm, con un minimo di 154 mm). 


Figura 8 - Bilancio idroclimatico (a, sx) e anomalia (b, dx) - ottobre 2022

Figura 8 - Bilancio idroclimatico (a) - ottobre  2022
Figura 8 - Bilancio idroclimatico anomalia (b) - ottobre  2022


Considerando l'indice SPEI6, che riflette l'andamento del bilancio idroclimatico degli ultimi sei mesi (fig. 9a), la situazione appare peggiorata rispetto al mese precedente non solo in termini di intensità ma anche di estensione; condizioni di "Siccità Severa" tornano ad interessare alcune regioni del Centro e del Nord: Marche (-1,7), Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Valle d'Aosta (-1,6), Veneto (-1,5).

L'analisi dello SPEI3 (fig. 9b), che riflette l'andamento del bilancio idrico dei 3 mesi più recenti, mostra un quadro più prossimo alla norma, con eccezioni limitate ad alcune fasce costiere dove si osservano condizioni di siccità da moderata a severa. 


Figura 9 - SPEI a 6 mesi (a) e a 3 mesi (b) - ottobre 2022

Figura 9 - SPEI a 6 mesi (a) - ottobre  2022
Figura 9 - SPEI a 3 mesi (b)- ottobre 2022

Focus olivo


Nel mese di ottobre lo sviluppo fenologico dell'olivo risulta nello stadio principale di maturazione in tutto il Paese, raggiungendo la "maturazione di raccolta" (BBCH89) in vaste aree del Nord e lungo le coste adriatiche (fig. 10).


Figura 10 - Fasi fenologiche olivo - 3 novembre 2022

 Figura 10 - Fasi fenologiche olivo - 3 novembre 2022
 
 

Note

 
 
Contatti (crea.gov.it).
Vai al sito del progetto Agrometeore (reterurale.it).
 
 

Barbara Parisse (Ed.)
Roberta Alilla, Flora De Natale e Antonio Gerardo Pepe 
CREA - Agricoltura e Ambiente

 
 

PianetaPSR numero 118 novembre 2022