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Spesa PSR

Fondi Ue, ora serve uno scatto di reni

A settembre una lieve crescita sull'uso delle risorse Feasr che tagliano il traguardo del 30% di utilizzo delle risorse.  Ma con questa media non si evita il disimpegno

Prosegue il monitoraggio mensile e trimestrale delle spese dei Piani di sviluppo rurale in prossimità della scadenza di fine anno, quando bisognerà fare i conti con la regola del disimpegno automatico dei fondi comunitari, detta anche "regola n+2", secondo la quale le somme assegnate nell'annualità del 2009 dovranno essere spese entro  dicembre 2011.
Il dato di settembre mostra un incremento del 30 % rispetto al mese precedente con 64,7 meuro di quota Feasr facendo così registrare un avanzamento complessivo della spesa dello 0,75%, dato perfettamente in linea con la media nei 30 giorni da luglio 2010 (eccezion fatta per la performance di dicembre 2010). Si è pertanto "quasi" raggiunta la fatidica quota del 30% di avanzamento della spesa dell'intero periodo di programmazione (per l'esattezza siamo al 29,89%). Con il dato di settembre è possibile anticipare - fatte salve eventuali correzioni contabili - quello del terzo trimestre del 2011 che si attesta intorno a 185 meuro di quota Feasr dichiarata, importo inferiore a quello dichiarato nel terzo trimestre dello scorso anno pari a 214 meuro. Le regioni competitività dichiarano complessivamente 108 meuro, mentre le regioni convergenza solo 77 meuro di quota Feasr.
Nei primi tre trimestri del 2011 le regioni rurali italiane hanno beneficiato mediamente di 61 meuro a trimestre,  di cui 38 meuro sono andati alle regioni del sud e 24 meuro a quelle del nord.
Se è vera la locuzione latina "in media stat virtus", mantenendo quindi questo ritmo di spesa anche nell'ultimo trimestre, le regioni convergenza andrebbero in disimpegno per 254 meuro di FEASR, mentre le regioni competitività riuscirebbero ad evitare il disimpegno con 15 meuro di eccedenza sul loro obiettivo di spesa.
E' possibile affinare le previsioni proiettando i dati in avanti basandosi sui dati storici  da inizio programmazione (gennaio 2007) ad oggi (settembre 2011). Le proiezioni a dicembre mostrano un disimpegno a carico delle regioni convergenza di 174 meuro (vedi grafico 1)  mentre le regioni competitività avranno un eccedenza di 238 meuro.

 

Rischio di disimpegno che, nell' opzione di piano finanziario unico, con possibilità di compensazioni finanziarie tra regioni, sarebbe stato addirittura nullo come mostra chiaramente la proiezione di spesa a livello di nazionale (grafico2).
Infatti, con l'attivazione di un piano unico nazionale, le previsioni mostrano un eccedenza di 80 meuro su un totale di 3.443 meuro da spendere entro l'annualità 2011.
L'anomalia italiana, caratterizzata dal crescente divario nord-sud, determina paradossalmente l'incapacità di spendere da parte di  un meridione bisognoso di investimenti le considerevoli risorse assegnate, e potrebbe essere superata attraverso la predisposizione nella prossima programmazione di un piano unico nazionale che riesca a mediare sulla regola del disimpegno automatico legata ad una logica meramente contabile di velocità della spesa.

Luigi Ottaviani

 
 
 
 

PianetaPSR numero 3 - ottobre 2011