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Innovazione

Innovazione e conoscenza, strumenti per sostenere e accelerare l'attuazione della PAC 2023 -2027.

Il dettaglio delle scelte fatte dall'Italia nel PSP per favorire innovazione e trasmissione delle conoscenze nelle aree rurali.

La Commissione europea, sin dai primi documenti di indirizzo delle politiche post 2020, ha confermato la presenza delle azioni di promozione della conoscenza e dell'innovazione e il loro finanziamento nell'ambito della Politica agricola comune motivando tale scelta con l'urgenza di migliorare il livello di innovatività delle imprese agricole europee, con particolare riferimento alle medio - piccole per le quali si è riscontrata una maggiore difficoltà ad introdurre novità tecnologiche, organizzative e sociali (The Future of Food and Farming, COM (217) 713 final). Con la definizione più dettagliata degli obiettivi della PAC 2023-2027 e la scelta netta verso la sostenibilità globale, la conoscenza, l'innovazione e, più in generale, i servizi allo sviluppo sono stati confermati quali strumenti abilitanti per supportare imprese e territori rurali nella direzione del cambiamento (From farm to fork, COM(2020) 381 final) .

Un aspetto messo in evidenza dai documenti europei riguarda anche l'approccio da tenere nella gestione degli ambiti suddetti che deve essere di tipo sistemico e interattivo puntando a coinvolgere in maniera coordinata tutti i diversi soggetti che vi operano. Il regolamento UE 2021/2115 indica quale attore principale per realizzare quanto delineato sopra il cosiddetto "Sistema della conoscenza e dell'innovazione in agricoltura", sinteticamente AKIS, acronimo della denominazione in inglese. L'art. 3 ne dà la seguente descrizione: "combinazione di flussi organizzativi e di conoscenze tra persone, organizzazioni e istituzioni che utilizzano e producono conoscenza nel settore dell'agricoltura e in quelli correlati".

Per sgombrare il campo da eventuali equivoci o per fornire un contributo di chiarezza ad una materia soggetta ad interpretazioni e a veloci cambiamenti nel tempo, si propone di seguito anche la definizione di AKIS data dall'OCSE a seguito di un'indagine specifica: "Il Sistema della Conoscenza e dell'Innovazione in Agricoltura è un insieme di organizzazioni e/o persone, compresi i collegamenti e le interazioni fra loro, che operano nella generazione, trasformazione, trasmissione, archiviazione, recupero, integrazione, diffusione e utilizzo di conoscenze e informazioni, con l'obiettivo di lavorare in modo sinergico per supportare il processo decisionale, la risoluzione dei problemi e l'innovazione in agricoltura" (OCSE 2012). Ne deriva, quindi, che fanno parte del sistema: la ricerca e sperimentazione con la funzione di creazione di nuova conoscenza; la formazione sia scolastica che professionale; la consulenza in tutte le sue accezioni, quelle più ampie come la divulgazione, quelle più riduttive, l'assistenza tecnica; l'animazione economica e sociale; l'informazione intesa come diffusione di dati e news e come trattamento ed elaborazione dati; il collaudo, la verifica e la messa a punto delle innovazioni in modo che possano essere prontamente acquisite dalle imprese.

Stato dell'arte degli AKIS in Italia

La necessità di sostenere i soggetti della filiera dell'innovazione e della conoscenza e di promuoverne un'azione coordinata è stata evidenziata dalle istituzioni nazionali e regionali da circa un decennio. Dello stesso avviso sono gli stakeholders del mondo agricolo, forestale e alimentare, nonché gli addetti alle strutture di informazione, ricerca, innovazione, consulenza, comunicazione e formazione che animano dall'interno le azioni dell'AKIS. Pertanto, sia le politiche di sviluppo rurale 2014 - 2022 sia molte attività nazionali e regionali afferenti ad altri strumenti di finanziamento si sono mosse in questa direzione.

I Programmi di Sviluppo Rurale hanno impegnato, ad ottobre 2022, circa 680 milioni di euro relativi agli interventi di formazione e informazione (Misura 1), consulenza alle imprese e formazione dei consulenti (Misura 2) e promozione dell'innovazione (Sottomisure 16.1 e 16.2). Rispetto a quest'ultimo, va segnalato l'importante successo avuto in Italia dal Partenariato Europeo per l'Innovazione che prevede il finanziamento di iniziative progettuali realizzate da partenariati compositi, i Gruppi Operativi (GO), aventi il compito di promuovere l'adozione e la diffusione di innovazioni in grado di risolvere specifiche problematiche. Sono stati realizzati 680 GO per un investimento di circa 215 milioni di euro che hanno affrontato, nei diversi ambiti locali, tematiche specifiche, utilizzando le innovazioni disponibili e verificandone l'adozione presso imprese interessate (per approfondimenti si veda https://www.innovarurale.it/it/pei-agri/i-gruppi-operativi-italia e https://www.innovarurale.it/it/pei-agri/analisi-dellapproccio-pei-agri-italia).

L'analisi di contesto realizzata all'avvio della progettazione della PAC 2023 - 2027 ha evidenziato che in Italia non è possibile individuare un solo sistema della conoscenza e dell'innovazione in quanto le diverse tipologie di agricoltura, le differenti organizzazioni istituzionali promosse dalle Regioni e il particolare assetto di alcuni comparti comportano la creazione di specifici AKIS caratterizzati da strutture e bisogni diversificati (policy brief AKIS)

È possibile, però, individuare analoghi punti di forza e criticità dovuti più alla impostazione istituzionale e alle modalità di lavoro dei soggetti che li compongono che ai temi o ai territori. Gli aspetti di solidità degli AKIS risiedono essenzialmente nella parte che potrebbe essere denominata hardware: sono infatti disponibili organizzazioni, personale e strumenti, sia a livello delle istituzioni che a livello degli attori, anche sufficientemente distribuiti nel territorio rurale. Le debolezze degli AKIS italiani sono invece riscontrabili negli approcci utilizzati, nella formazione professionale, nell'organizzazione del lavoro, quindi, negli aspetti software dei sistemi, i quali hanno ancora difficoltà a lavorare in rete, adottano modelli operativi tradizionali, non sono adeguatamente digitalizzati. Inoltre, alcuni ambiti, nel tempo, sono stati depotenziati e non sono dotati di risorse umane strumentali e finanziarie adeguate; è un caso per tutti la consulenza alle imprese (SWOT AKIS).

Le scelte strategiche del PSP e gli interventi previsti

L'impostazione strategica dell'intervento AKIS nell'ambito della PAC italiana è rinvenibile nel capitolo 8 del Piano Strategico specificamente dedicato all'argomento.

Il primo aspetto che il prossimo quinquennio affronterà è il sostegno ad un approccio più sistemico e relazionale degli AKIS italiani. Per raggiungere l'obiettivo le azioni promosse con il finanziamento del PSP dovranno migliorare i flussi di conoscenza e la collaborazione fra soggetti (par. 8.1) mediante:

  • - l'attuazione sinergica degli interventi; 
  • - la cooperazione fra le diverse componenti dell'AKIS in modo da offrire al sistema delle imprese più strumenti, coerenti fra loro; 
  • - la riproposizione dei Gruppi Operativi del PEI AGRI in una chiave più partecipativa rispetto ai diversi soggetti AKIS con particolare riferimento ai servizi di consulenza;
  • - la formazione degli operatori dell'AKIS;
  • - la Rete nazionale PAC con il compito specifico di supportare tutte le azioni di networking.

Poiché il mancato approccio di rete è determinato anche da una qualche carenza di dialogo e di collegamento a livello organizzativo/gestionale, è stato disegnato un coordinamento a più livelli che preveda la concertazione e la codecisione delle scelte fondamentali (par.8.2).  Saranno infatti istituiti Coordinamenti AKIS regionali/di Provincia autonoma composti dalle istituzioni preposte a tale livello e dai soggetti che a vario titolo offrono ed erogano formazione, consulenza, ricerca, informazione, servizi digitali ed altri riferibili all'AKIS secondo le specificità regionali/di Provincia autonoma. Sarà inoltre istituito un Coordinamento AKIS nazionale presieduto dal MASAF del quale faranno parte i responsabili dei Coordinamenti AKIS regionali/di Provincia autonoma, le istituzioni nazionali competenti (Ministero dell'università e della ricerca, Ministero della sanità, Ministero dell'ambiente), gli enti e soggetti nazionali riferibili all'AKIS. 

Un'attenzione particolare sarà rivolta al potenziamento della consulenza alle imprese che dovrà essere disponibile più diffusamente nei territori rurali ed essere presente sia negli organismi deputati alle decisioni e alle scelte relative all'AKIS sia nei partenariati dei Gruppi Operativi del PEI AGRI. In considerazione della rapida evoluzione che hanno le tecnologie produttive agricole, forestali e alimentari e dei nuovi obiettivi affidati all'intero settore dalla PAC, sarà promossa un'adeguata azione di formazione dei consulenti sia a livello regionale che nazionale (Par. 8.3). 

Infine, il MASAF e le Regioni/Province autonome hanno concordato sulla opportunità di promuovere azioni di supporto e animazione agli interventi che compongono l'ampio ambito AKIS che spesso necessita dell'accesso ad informazioni specialistiche e dettagliate, della verifica costante dello stato dell'arte delle innovazioni disponibili e delle loro performance, del confronto con realtà analoghe di altri Paesi europei e non. Tali supporti sono stati denominati "Servizi di back office" e "Servizi di supporto all'innovazione" (par.8.4).

A fronte dell'approccio appena descritto, il PSP italiano prevede nove interventi afferenti all'AKIS, tre riconducibili alla tipologia Cooperazione (art.77), sei alla tipologia Scambio di conoscenze e diffusione di informazioni (art. 78).

L'intervento Sostegno ai Gruppi Operativi del PEI AGRI ricalca per la gran parte quanto già attuato nella precedente programmazione promuovendo la conoscenza, l'innovazione e la digitalizzazione nel settore agricolo, forestale e nelle aree rurali nonché la loro diffusione. A seguito della partecipazione ad un bando saranno finanziati progetti gestiti da partenariati costituiti dagli utenti delle innovazioni e da tutti gli altri soggetti che, a vario titolo, sono coinvolti nelle fasi di verifica applicazione e divulgazione. Sarà attuato da diciotto Regioni/Province autonome.

L'intervento Sostegno ad azioni pilota e di collaudo dell'innovazione ha l'obiettivo di promuovere collaborazioni volte a mettere a punto innovazioni prodotte dalla ricerca scientifica o in altro ambito sia per consentirne il loro possibile utilizzo in campo (o in altro ambiente operativo) sia per conoscerne l'esito in determinate condizioni di territorio e di clima, così da rendere le suddette innovazioni utili e pronte per l'uso. Sarà attuato da dieci Regioni/Province autonome.

L'intervento Cooperazione per azioni di supporto all'innovazione e servizi rivolti ai settori agricolo, forestale e agroalimentare sostiene la creazione di partenariati per la realizzazione di azioni di supporto all'innovazione ed erogazione di servizi. I partenariati hanno i seguenti obiettivi: (i) far emergere le idee innovative in risposta ai fabbisogni delle imprese; ii) migliorare i processi di formazione, informazione e la diffusione delle conoscenze; iii) favorire i processi di condivisione e adozione delle innovazioni; iv) collegare gli attori dell'AKIS. Sarà attuato da undici Regioni/Province autonome.

L'intervento Erogazione di servizi di consulenza aziendale è volto a soddisfare le esigenze di supporto espresse dalle imprese agricole, forestali e operanti in aree rurali su aspetti tecnici, gestionali, economici, ambientali e sociali e a diffondere le innovazioni sviluppate tramite progetti di ricerca e sviluppo. Sarà attuato da diciotto Regioni/Province autonome.

L'intervento Formazione dei consulenti è finalizzato al miglioramento dei servizi di consulenza aziendale attraverso la crescita e la condivisione delle conoscenze e delle competenze professionali e al miglioramento delle relazioni tra attori dell'AKIS, anche quelli che operano all'interno della Pubblica amministrazione, promuovendo attività di informazione, formazione e scambi di esperienze professionali. Sarà attuato da dodici Regioni/Province autonome.

L'intervento Formazione degli imprenditori agricoli, degli addetti alle imprese operanti nei settori agricoltura, zootecnia, industrie alimentari, e degli altri soggetti privati e pubblici funzionali allo sviluppo delle aree rurali è finalizzato alla crescita delle competenze e capacità professionali degli addetti operanti a vario titolo nel settore agricolo, forestale e nei territori rurali. L'intervento sostiene la formazione e l'aggiornamento professionale dei soggetti destinatari, anche in sinergia tra di loro, attraverso attività di gruppo e individuali quali corsi, visite aziendali, sessioni pratiche, scambi di esperienze professionali, coaching, tutoraggio, stage, ecc. Sarà attuato da diciotto Regioni/Province autonome.

L'intervento Azioni di informazione risponde all'obiettivo trasversale della PAC finalizzato a favorire, diffondere e condividere la conoscenza, le esperienze e le opportunità, l'innovazione e i risultati della ricerca e la digitalizzazione nel settore agroforestale e nelle zone rurali. I destinatari delle attività di informazione sono gli addetti dei settori agricolo, forestale, gli altri soggetti pubblici e privati e i gestori del territorio operanti nelle zone rurali, e più in generale i cittadini e i consumatori. Sarà attuato da sedici Regioni/Province autonome.

L'intervento Azioni dimostrative per il settore agricolo, forestale ed i territori rurali ha l'obiettivo di favorire il rafforzamento e lo scambio di conoscenze fra gli addetti dei settori agricolo, forestale, degli altri soggetti pubblici e privati e dei gestori del territorio operanti nelle zone rurali e, più in generale, dei cittadini e dei consumatori mediante la verifica diretta, in presenza o a distanza, delle opportunità offerte dalle innovazioni e dai risultati della ricerca. Sarà attuato da undici Regioni/Province autonome.

L'intervento Servizi di back office per l'AKIS sostiene la fornitura di informazioni e supporti specialistici per i consulenti e gli altri attori dell'AKIS in materia, ad esempio, di: uso delle risorse naturali (acqua, suolo, aria); eventi atmosferici e cambiamenti climatici; problemi connessi ai settori zootecnico, forestale e alle produzioni vegetali (inclusa la loro difesa); condizioni dei mercati; gestione dell'impresa. I suddetti servizi saranno forniti da soggetti esperti, in relazione a necessità e temi di interesse degli attori AKIS che lavorano nelle aree rurali e con le imprese. Sarà attuato da dodici Regioni/Province autonome.

L'investimento finanziario previsto

L'investimento finanziario complessivo previsto per AKIS nel PSP è pari a poco più di 422 milioni di euro, il 2,7 % dell'intera spesa del PSP con riferimento alle politiche di sviluppo rurale. In termini percentuali si tratta di poco meno (-0,2%) del peso finanziario che i medesimi temi hanno avuto nella programmazione 2014-2022 tenendo conto dell'ultima rimodulazione finanziaria.

Le Regioni che hanno la percentuale più alta sono nell'ordine Emilia Romagna e Veneto con il 5,6%, Marche e Lombardia con il 5,2% e Piemonte con il 4,8%. 

Una parte delle Regioni hanno aderito in maniera più completa all'intera strategia AKIS del PSP finanziando tutte e nove gli interventi oppure optando per 8 o 7 (Campania, E. Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia; Sicilia, Toscana, Veneto); circa la metà invece hanno finanziato un numero inferiore di interventi o perché hanno fondi regionali con cui attivare specifiche azioni (consulenza, formazione, supporto all'innovazione, back office) o perché non hanno ritenuto di aderire all'approccio proposto.

L'Intervento che ha la dotazione finanziaria più alta è anche in questa programmazione il PEI AGRI con il 31% del totale, seguito dalla Consulenza con il 19% e la Formazione degli addetti con il 16%. Minori dotazioni per gli altri Interventi, in particolare per quelli nuovi: 5,5% il supporto all'innovazione, 4,4 % il back-office e 1,8 % le azioni dimostrative.

 
 

Anna Vagnozzi
CREA PB

 
 

PianetaPSR numero 119 dicembre 2022