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Il sostegno allo sviluppo locale e alle comunità rurali nel Piano Strategico della PAC

Un pacchetto di interventi per stimolare e sostenere lo sviluppo delle aree rurali, guardando alle finalità della Visione a lungo termine per le zone rurali della UE promossa dalla Commissione europea.

Nell'ambito del Piano Strategico della PAC è agli interventi per lo sviluppo locale, che viene attribuito un ruolo strategico nel conseguire le finalità della "Una visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE" (Commissione Europea, 2021)[1] finalizzata a stimolare, e poi a sostenere con strumenti concreti, uno sviluppo territoriale equilibrato e la crescita economica delle zone rurali, valorizzando le nuove opportunità offerte dalla transizione verde e digitale dell'UE. La Visione ha invitato gli Stati membri a sostenere lo sviluppo locale delle zone rurali: a. facendo convergere gli investimenti verso quattro settori di intervento per rendere entro il 2040 le zone rurali più forti, più connesse, più resilienti, più prospere; b. rafforzando l'approccio place-based basato sulla partecipazione attiva degli attori locali; c. favorendo una maggiore sinergia fra i di diversi Piani e Programmi Nazionali e Regionali sostenuti dai diversi Fondi UE. 

Queste sfide sono state raccolte, dal Piano Strategico della PAC italiano attraverso la pianificazione di diversi interventi che contribuiscono principalmente al conseguimento delle finalità dell'Obiettivo specifico 8 della Politica Agricola UE[2]. Complessivamente per questi interventi è previsto un sostegno di oltre 2.509,86 milioni di euro, pari nel complesso all'16,17% delle risorse per lo sviluppo rurale (FEASR + risorse nazionali) e al 78,8% di quelle destinate all'Obiettivo 8.

  • a. I settori di intervento del PSP per lo sviluppo locale

Fra tutti gli interventi del PSP, dodici di questi contribuiranno in maniera particolare allo sviluppo locale delle zone rurali con la finalità di rendere i territori rurali più accoglienti per gli elevati standard di qualità della vita, più attraenti per la tipologia e la remuneratività delle occasioni lavorative offerte, più sostenibili perché climaticamente neutrali. Si tratta di una gamma di interventi fortemente diversificati sia per i contenuti, finalità specifiche, tipologie di beneficiari del sostegno, risultati attesi, dotazioni finanziarie previste (Tab 1 e 2). 
Riprendendo quanto formulato dalla CE nella Visione di lungo termine questi interventi contribuiranno a rendere le zone rurali:

  • più prospere - aumentando e diversificando le occasioni di occupazione in una logica di sostenibilità (ad es. turismo sostenibile, bioeconomia, green jobs, agricoltura sociale), l'accesso ai servizi essenziali dei lavoratori rafforzando la multifunzionalità agricola e forestale, la creazione di nuove opportunità imprenditoriali e occupazionali, rivolte in particolare a giovani e donne, nelle attività connesse e in tutte quelle attività in grado di mantenere vitali i territori rurali in termini economici e sociali (interventi: SRD03, SRD14, SRE03, SRE04, SRG06, SRG06 SRG07); 
  • più connesse - superando il gap infrastrutturale, con particolare attenzione al digital divide e migliorando la disponibilità/accessibilità ai servizi per la popolazione e le imprese (SRE04, SRD07, SRD09, SRG06, SRG07); 
  • più resilienti - migliorando la gestione sostenibile del territorio e del paesaggio intervenendo sui beni collettivi, pubblici e culturali; favorendo il recupero di aree abbandonate o degradate e finalizzandole ai fabbisogni della comunità per finalità turistico-ricreative; recuperando le strutture abitative, i centri abitati, dei borghi rurali e il riuso delle strutture rurali; incrementando l'efficientamento energetico e l'adeguamento antisismico dell'edilizia abitativa rurale (interventi: SRD07, SRD08, SRD09, SRG06, SRG07); 
  • più forti - rafforzando la governance locale e la partecipazione attiva delle comunità locali; favorendo l'innovazione e l'integrazione sociale e in/fra tutti i settori dell'economia locale (interventi: SRG05, SRG06).

Come descritto nella Tab. 2, nella maggior parte dei casi, anche se revisionati e rinnovati per assicurare una maggiore efficacia e efficienza, si tratta di interventi ampiamenti sperimentati, come nel caso del sostegno alle Strategie di Sviluppo Locale Leader, alle aziende agricole per la diversificazione, degli investimenti per la commercializzazione dei prodotti agricoli, per le infrastrutture rurali, ecc. La principale novità è, quindi, rappresentata dall'intervento SRG07 volto a favorire la preparazione e attuazione di strategie smart village.  Uno strumento fortemente voluto dalla CE per rafforzare la capacità di innovazione a livello territoriale e la partecipazione attiva delle piccole comunità territoriali.

Da evidenziare anche che in molte Regioni, diversi interventi per lo sviluppo locale potranno essere attivati esclusivamente nell'ambito delle Strategie di Sviluppo Locale Leader. Fra questi vi sono ad esempio: SRE04 - investimenti per le start-up extragricole (tutte le Regioni)[3], SRD09 - investimenti non produttivi nelle aree rurali (13 Regioni); SRD14 - investimenti produttivi non agricoli in aree rurali (18 Regioni); SRG07 - Cooperazione per lo sviluppo rurale, locale e smart villages (10 Regioni). Si tratta di scelte che valorizzano i risultati di Leader nelle passate programmazioni che proprio, per la sua capacità di attivare gli attori locali e agire in maniera integrata si è dimostrato particolarmente efficace nel sostenere l'avvio di nuove imprese extragricole, l'introduzione di servizi per la popolazione, la valorizzazione dei territori e delle tipicità locali, il recupero e riuso di beni architettonici rurali, ecc.

 
  • b. L'approccio place-based per lo sviluppo locale nel PSP

Come accennato, l'importanza di adottare un approccio e strumenti place-based nell'ambito delle politiche di sostegno UE è stata ribadita con forza nella Comunicazione "Una visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE" che ribadisce l'importanza delle comunità rurali per la costruzione di un'Europa sociale forte, equa, inclusiva e ricca di opportunità. Operativamente la Visione UE richiama la necessità di sostenere la partecipazione attiva degli attori portatori di interessi e dei cittadini locali nella determinazione delle soluzioni politiche e nella realizzazione degli investimenti a livello locale. L'obiettivo implicito, oltre che indirizzare gli investimenti in maniera coerente con le esigenze dei diversi territori rurali, è favorire la realizzazione di percorsi di sviluppo di lungo termine che possano consolidarsi grazie al sistema di relazioni degli attori locali. Il PSP attribuisce in particolare al Leader (interventi SRG05 e SRG 06) e alla Cooperazione per lo sviluppo locale e gli Smart Villages (intervento SRG07) questo compito. 

LEADER continua a rappresentare il principale strumento di sostegno per lo sviluppo locale tanto che le risorse destinate sono aumentate, rispetto alla programmazione 2014-2022, di circa 17,5 milioni della dotazione media annua (circa 900 milioni di EURO, pari all'5,8% delle risorse destinate allo sviluppo rurale nel PSP e al 6,8% delle risorse regionali). 

Nel sostenere processi partecipativi, LEADER dovrà promuove la costruzione di percorsi basati sulle risorse endogene e l'intervento proattivo degli attori locali a cui vengono delegate le funzioni di programmazione, attuazione e controllo delle strategie messe in campo a livello locale (decentramento gestionale e finanziario). 

Come nelle precedenti fasi di programmazione, Leader prosegue la sua azione per lo sviluppo socio-economico sostenibile delle zone rurali e le Strategie dovranno essere integrate, multisettoriali e innovative. A differenza del passato, con il PSP si è cercato di rafforzare (recuperare) la capacità di Leader di agire come promotore dello sviluppo locale e per l'attivazione delle comunità locali. I GAL con le loro Strategie locali dovranno favorire: le relazioni fra gli attori socio-economici pubblici e privati e la partecipazione degli abitanti locali per rafforzare il capitale sociale; il collegamento e l'integrazione fra i diversi settori dell'economia locale per rafforzare il sistema territoriale; le reti di sinergia e complementarità fra i centri locali (istituzionali, produttivi, sociali) con quelli extra-locali (es. urbani);  nuovi processi di prodotto e modelli organizzativi nelle imprese, negli enti locali e nella società locale. Affinché, questo sia possibile con gli interventi SRG05 e SRG06 vengono delineati gli strumenti a disposizione dei GAL sia per favorire l'attivazione di processi partecipativi sia per l'elaborazione di Strategie Locali effettivamente rispondenti ai fabbisogni locali. 

Le strategie locali per favorire le connessioni fra gli attori pubblici e/o privati e le risorse socioeconomiche territoriali dovranno puntare a specifici ambiti tematici (si veda tab.2). I GAL e i nuovi partenariati locali avranno risorse ad hoc per la preparazione delle Strategie Locali (intervento SRG05) e in queste potranno includere operazioni specifiche oltre quelle ordinarie previste dal PSP, dal Regolamento UE 2021/2115. Inoltre, per favorire una migliore gestione delle risorse territoriali possono pianificare operazioni per favorire lo sviluppo della co-progettazione/gestione pubblico-privata, la progettazione integrata, l'accompagnamento ai beneficiari locali, la cooperazione territoriale (interterritoriale e transnazionale).

L'intervento  "SRG07 - Cooperazione per lo sviluppo rurale, locale e smart villages", sostiene la preparazione e l'attuazione strategie intese come progetti integrati di comunità, condivisi da parte di gruppi di beneficiari pubblici e/o privati a livello locale, relativo a specifici ambiti di cooperazione (si veda tab.2), capace di sfruttare le soluzioni offerte dalle tecnologie digitali, per: introdurre approcci innovativi (organizzativi, di processo, prodotto, sociale); sviluppare l'economia circolare e inclusiva in vari settori (economici, turistici, ambientali, socio-culturali); migliorare la qualità della vita. Malgrado vi siano molti punti di contatto, la Strategia Smart Village non deve essere interpretata come una "piccola" strategia locale (il minimè delle SSL Leader). Piuttosto come uno strumento per sperimentare soluzioni e/o idee prototipali in specifiche zone rurali.

  • c. Lo sviluppo Locale nel PSP: sinergie con altri programmi nazionali e regionali

Con il PSP si è cercato anche di rafforzare la convergenza fra gli interventi previsti dalla politica agricola con quelli degli altri strumenti di programmazione sostenuti dai Fondi UE. Ad esempio con: il PNRR che prevede diverse misure a favore delle aree rurali come la misura "Sicurezza e manutenzione strade" per le infrastrutture o la misura "Borghi rurali"; la SNAI - Strategia per le Aree Interne che fra le altre cose  prevede il potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità nelle zone rurali, dei collegamenti con i centri urbani, dei servizi sanitari offerti alla popolazione delle aree interne; sui temi del lavoro e della parità di genere e, più in generale dell'inclusione sociale, si agirà con modalità che verranno definite in fase attuativa con il FSE +, così come previsto dall'Accordo di Partenariato.  

Note

  • [1]  Comunicazione della Commissione {SWD(2021) 166 final}.
  • [2] Obiettivo specifico 8 "Promuovere l'occupazione, la crescita, la parità di genere, inclusa la partecipazione delle donne all'agricoltura, l'inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali, comprese la bioeconomia circolare e la silvicoltura sostenibile".
  • [3] In questo caso le AdG regionali si sono dovute attenere alle disposizioni Regolamentari che determinano la possibilità di attivare questo intervento esclusivamente nelle Strategie Leader.
 
 

Raffaella Di Napoli 
CREA PB

 
 

PianetaPSR numero 119 dicembre 2022