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Il fondo per l'agricoltura biologica è ai blocchi di partenza

Dopo un iter lungo e complesso è il momento della predisposizione dei bandi.

Nello scorso mese di dicembre è stato pubblicato in Gazzetta (GU n.293 del 16-12-2022) il decreto ministeriale del 14 ottobre 2022 che definisce le modalità attuative di interventi per lo sviluppo dell'agricoltura biologica. Si tratta di interventi che vengono finanziati da un apposito fondo già previsto dalla Legge di Bilancio del 2020. Il provvedimento per la costituzione del fondo ha avuto un iter lungo e complesso in Conferenza Stato-Regioni che ha portato ad allungare i tempi di attuazione. Per questo la consapevolezza che non ci siano più ostacoli alla predisposizione dei bandi da parte del Masaf è stato motivo di compiacimento da parte del mondo del biologico e di tutte le organizzazioni del settore. 

Attività del fondo, beneficiari dei bandi e risorse

Gli interventi da realizzare sono volti a favorire le forme di agricoltura a basso impatto ambientale e le attività di promozione delle filiere e dei distretti biologici. Si cerca, dunque, di sostenere la crescita del settore sull'impulso che possono dare forme aggregative e partecipate multi-attoriali. 

L'intento del fondo è rispondere alla necessità, sempre più manifesta nel settore bio, di una migliore strutturazione della filiera e di un'aggregazione che permetta di aumentare il potere contrattuale dei produttori, di ridurre le spese attraverso la condivisione dei costi e dei servizi consulenziali e di creare una massa critica di prodotto rilevante sul mercato. 

Gli ultimi studi pubblicati dall'Ismea[1] sull'analisi della catena del valore hanno evidenziato come importante criticità la mancanza di un interesse condiviso per il biologico tra gli operatori coinvolti nei diversi ambiti produttivi di una stessa filiera.  Questa rischia spesso di spezzarsi, portando così ad una potenziale interruzione del processo di certificazione ed una consequenziale declassazione del prodotto come convenzionale. Un problema che si verifica con più frequenza nel settore zootecnico, per sua natura caratterizzato da molti step di processo per arrivare al prodotto finito partendo dalla materia prima.  

Il fondo per l'agricoltura biologica vuole, dunque, incentivare meccanismi di sviluppo partecipato del bio attraverso degli aiuti. Il sostegno è indirizzato a:

I progetti dovranno essere realizzati su base nazionale o locale. I primi prevedono delle attività in almeno cinque regioni e/o province autonome con effetti positivi che dovrebbero interessare l'intero Paese. Possono partecipare, come beneficiari dei bandi, le filiere biologiche, giuridicamente costituite o costituende e le associazioni biologiche.

Per quanto riguarda le progettualità da mettere a terra a livello locale, ovvero principalmente in ambito regionale, sono invece chiamati a presentare domanda i distretti biologici. 

Il budget a disposizione del nuovo fondo è di 24 milioni di euro per due anni di spesa ma potrebbe beneficiare, con le future finanziarie, di una dotazione aggiuntiva di 5 milioni di euro per ciascun anno successivo. 

Le risorse sono così ripartite:

Le modalità attuative

I progetti che verranno presentati rispondendo a un avviso pubblico sul sito del Masaf saranno valutati da un'apposita commissione interna sulla base di criteri fissati dal decreto per poi essere approvati con apposito provvedimento che definirà: 

Fondo per l'agricoltura biologica Vs Fondo per lo sviluppo dell'agricoltura biologica

Il Fondo per l'agricoltura biologica non va confuso con il Fondo per lo sviluppo dell'agricoltura biologica, già istituito con la legge finanziaria del 2000 e che si alimenta con un contributo per la sicurezza alimentare del 2% del fatturato realizzato dalla vendita dei prodotti fitosanitari di sintesi. È bene precisare che anche il Fondo per lo sviluppo dell'agricoltura biologica è stato recentemente oggetto di modifica dopo l'entrata in vigore della Legge n. 23 del 9 marzo 2022 "Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologico". Rispetto al passato, con il Fondo sarà ora possibile finanziare anche le attività al di fuori della ricerca, purché previste dal Piano d'azione nazionale per la produzione biologica e i prodotti biologici che dovrebbe essere presto presentato dal Masaf.

La presenza di diverse linee di finanziamento che si rivolgono al settore del biologico anche con denominazioni simili possono sicuramente generare confusione tra i non addetti.  È però evidente a tutti come le opportunità -e le risorse - per sviluppare questo settore continuino a crescere. L'intento è di accompagnare e strutturare il bio verso gli ambiziosi traguardi che l'UE ha indicato.

 

Link utili

 

Note

 
 

Riccardo Meo
Rete Rurale Nazionale
Direzione Sviluppo Rurale Ismea
r.meo@ismea.it

 
 

PianetaPSR numero 121 febbraio 2023