PianetaPSR
ombrello sotto la pioggia
Clima

Agrometeo, l'andamento pluviometrico nel 2022

Un'analisi a livello regionale delle precipitazioni sul nostro Paese lo scorso anno.

In questo articolo andremo a presentare l'andamento pluviometrico che si è avuto nel 2022 per le venti regioni italiane, considerando insieme le province autonome di Trento e Bolzano. Per una valutazione finale di deficit o surplus di pioggia sono mostrati i quantitativi cumulati annui e i relativi valori di riferimento calcolati sul trentennio climatico 1991-2020 (WMO-OMM 1996, 2015, 2017). Inoltre, l'analisi mette a confronto le precipitazioni totali decadali (periodo di 10 giorni) nei dodici mesi con i valori climatici attesi nello stesso periodo. Vengono anche presentati gli scarti mensili espressi in percentuale sempre rispetto al trentennio di riferimento. 

I dati di base utilizzati per le elaborazioni rappresentano i valori decadali stimati, spazializzati e aggregati a livello amministrativo regionale e sono stati prodotti dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts - ECMWF), ottenuti tramite il Sistema Globale di Informazione e Allerta Precoce (Global Information and Early Warning System - GIEWIS) della FAO (Food and Agriculture Organization). I risultati delle analisi sono illustrati per le regioni presenti nelle cinque aree geografiche: Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole in cui è stato suddiviso il territorio nazionale. Il lavoro è stato svolto nell'ambito delle attività dell'Osservatorio di Agro-Meteo-Climatologia del Centro Agricoltura e Ambiente del CREA.

Nord-Ovest: Valle d'Aosta, Liguria, Piemonte e Lombardia

In tutte le regioni del settore nord-occidentale gli andamenti cumulati delle precipitazioni sono stati sempre inferiori alla norma e con un bilancio deficitario a fine anno. Gli scarti negativi rispetto al dato climatico hanno oscillato dal 14-16% della Valle d'Aosta e della Lombardia al 23% della Liguria, fino a oltre il 40% del Piemonte. 


Valle d'Aosta

Figura 1 - Valle d'Aosta sx
Figura 1 - Valle d'Aosta dx


In questa regione la precipitazione totale del 2022 è stata di quasi 990 mm, inferiore di 164 mm rispetto al valore climatico 1991-2020 e corrispondente a un deficit del 14%. Il 2022 è risultato il 9° anno più secco nella distribuzione storica a partire dal 1989. L'andamento dei valori cumulati decadali è risultato sempre inferiore a quello climatico. I mesi con maggiori scarti negativi sono stati gennaio (65%) e luglio (72%), con totali mensili di appena 28 mm in entrambi i casi, mentre dicembre con circa 148 mm è stato il mese con maggiori apporti piovosi, a cui fanno seguito aprile e giugno con 134 mm. L'analisi dell'andamento nelle singole decadi mostra che la terza decade di giugno con 80,3 mm è stata la più piovosa; considerevole è stato anche l'apporto piovoso avuto nella terza decade di aprile (circa 73 mm) e nella prima e terza di dicembre con poco più di 60 mm. Per contro non si sono registrate precipitazioni nella seconda e terza decade di gennaio, ma anche nella prima decade di marzo e nella seconda decade di aprile la media delle piogge regionali non ha superato il millimetro. 


Piemonte

Figura 3 - Piemonte sx
Figura 3 - Piemonte dx


La situazione pluviometrica piemontese vede anche per il 2022 un forte deficit annuale di oltre 380 mm, corrispondente a una carenza di pioggia del 41%: la media regionale è stata di appena 564,3 mm contro i 950,2 mm della norma. Per tutto l'anno l'andamento degli apporti cumulati è risultato costantemente inferiore a quello climatico e con un divario via via più consistente. Nella serie storica di 34 anni a partire dal 1989, il 2022 si colloca al secondo posto degli anni più siccitosi superando il 2003 di pochi millimetri (560,3 mm). A gennaio il valore medio regionale è stato di 3,5 mm, cioè si è avuta una carenza di pioggia del 97% rispetto ai valori climaticamente attesi. Nei primi tre mesi dell'anno non è praticamente piovuto, sono caduti circa 33 mm a fronte dei quasi 170 mm dei riferimenti climatici. In dieci mesi su dodici si sono registrate carenze pluviometriche, con il deficit massimo del 93% riscontrato a gennaio; solo in agosto e dicembre si sono avuti lievi surplus di pioggia, che in ogni caso non hanno superato il 20%. In un terzo delle 36 decadi le piogge medie a livello regionale non hanno superato 5 mm. La decade più piovosa è stata la seconda di agosto con quasi 65 mm, seguita dalla prima di dicembre (51,2 mm) e di marzo (48,5 mm). 


Liguria

Figura 2 - Liguria sx
Figura 2 - Liguria dx


In Liguria nel 2022 si è verificato un deficit di precipitazioni del 23%; sul territorio regionale sono caduti in media quasi 689 mm rispetto agli oltre i 900 mm del clima, con uno scarto negativo di oltre 200 mm. Anche in questa regione l'andamento dei valori cumulati è risultato sempre inferiore a quello climatico. A livello mensile, si sono avuti piogge inferiori a valori di riferimento in dieci mesi, con carenza di apporti oltre il 50% a gennaio, febbraio, marzo e ottobre. Solo ad agosto (83,4 mm) e dicembre (130,7 mm) si sono registrati surplus di precipitazioni rispettivamente dell'83% e 70%. Le decadi con scarse precipitazioni si sono avute prevalentemente nei primi mesi dell'anno, mentre le decadi più piovose dell'ordine di 60-70 mm sono state la prima di novembre e dicembre e la seconda di agosto. Rispetto al record del 2003 che segnava poco meno di 470 mm, il 2022 si colloca al 12° tra gli anni più secchi.


Lombardia

Figura 4 - Lombardia sx
Figura 4 - Lombardia dx


Alla fine dell'anno la quantità media regionale di pioggia cumulata in Lombardia è risultata di circa 780 mm, inferiore di 144 mm alla norma e con uno scarto negativo annuale del 16%; il 2022 si è posizionato al 12° posto della serie storica dal 1989 a oggi tra gli anni più asciutti. Come per le regioni precedenti, il confronto tra i valori cumulati 2022 evidenzia un andamento costantemente inferiore alle precipitazioni cumulate medie trentennali. Tutti i primi sette mesi dell'anno hanno fatto registrare deficit pluviometri, con punte negative dell'80% a marzo; solo ad agosto (+82%), a settembre (+15%) e a dicembre (+42%) si sono avuti apporti superiori ai riferimenti climatici. A livello decadale si evidenziano 12 decadi su 36 con precipitazioni inferiori a 5 mm, di cui la metà con valori inferiori all'unità, mentre la seconda decade di agosto, con quasi 92 mm, ha fatto registrare il dato più abbondante. 

Nord-Est: Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto

Anche nelle quattro regioni del quadrante nord-orientale le piogge cumulate del 2022 hanno segnato un andamento sempre inferiore ai valori climatici e tutte con un bilancio finale negativo. Il deficit pluviometrico più marcato si è avuto in Trentino Alto Adige (29%) e in Veneto (28%), mentre in Emilia Romagna è stato del 20% e in Friuli Venezia Giulia del 12%.


Emilia Romagna

Figura 5 - Emilia Romagna sx
Figura 5 - Emilia Romagna sx


Ad esclusione della prima decade dell'anno, per tutto il periodo successivo i valori cumulati sono stati sempre inferiori ai riferimenti climatici, facendo registrare a fine anno un deficit di quasi 167 mm, corrispondente al 20%. Il 2022 si colloca al 9° posto tra gli anni più secchi della serie storica dal 1989. Il mese più siccitoso è stato ottobre con appena 15 mm rispetto agli oltre 90 mm rappresentato dal valore climatico, mentre il mese più piovoso è risultato novembre con un apporto di quasi 136 mm. Scarti negativi si sono avuti per i primi sette mesi: si va dal deficit del 16-17% di aprile e maggio a circa il 60% di febbraio e marzo fino al oltre l'80% di ottobre. Una lieve eccedenza si è registrata ad agosto e settembre, ma l'apporto maggiore si è avuto a novembre (+44) e dicembre (+23). Nell'anno si sono registrate precipitazioni inferiori a 5 mm in dieci decadi, metà delle quali con non più di 1 mm. Nella terza decade di novembre si sono avute le precipitazioni più abbondanti con quasi 67 mm.


Friuli Venezia Giulia

Figura 6 - FVG sx
Figura 6 - FVG dx


Nonostante un totale annuo di 1.092 mm, la situazione pluviometrica del 2022 vede a livello regionale una carenza di pioggia all'incirca di 145 mm, corrispondenti a un deficit del 12%. Tranne il mese di gennaio per il resto dell'anno l'andamento della curva cumulata è risultato al di sotto di quella climatica, nonostante in alcune decadi le piogge sono state abbondanti. Il mese più piovoso è stato settembre con oltre 250 mm, il doppio del dato climatico (+108%), mentre marzo, con poco più di 16 mm, è risultato quello con minori precipitazioni e un deficit del 78%. Considerando le singole decadi si possono notare almeno dieci decadi con accumuli medi regionali inferiori a 5 mm, di cui la metà inferiore a 1 mm. Per contro, la decade con la maggiore piovosità è stata la terza di settembre con 152,2 mm, seguita dalla prima di dicembre con quasi 90 mm. 


Trentino Alto Adige

Figura 7 Trentino sx
Figura 7 Trentino dx


In Trentino Alto Adige il 2022, con un valore medio regionale di appena 877 mm, è risultato in assoluto l'anno più siccitoso dal 1989. L'andamento delle precipitazioni cumulate è risultato sempre inferiore alla linea dei valori climatici, fino a evidenziare a fine anno una carenza di pioggia di oltre 360 mm, pari a un deficit annuale del 29%. Tutti i mesi, ad esclusione di maggio, hanno fatto registrare una situazione di deficit pluviometrico: quelli con meno pioggia sono stati marzo (appena 15 mm rispetto a 68 mm della norma) e gennaio (circa 19 mm rispetto ai quasi 48 mm della norma). A livello decadale non si sono avute precipitazioni nella seconda decade di gennaio, a cui si aggiungono altre sette decadi con apporti medi inferiori a 5 mm. Con poco più di 64 mm la seconda decade di agosto è risultata la più piovosa a cui è seguita la terza di maggio (circa 60 mm). 


Veneto

Figura 8 - Veneto sx
Figura 8 - Veneto dx


Sull'intero territorio regionale le piogge totali del 2022 hanno raggiunto appena 713,4 mm, corrispondente a uno scarto negativo del 28% rispetto al dato di riferimento e pari a una carenza di poco più di 280 mm di pioggia. Con un andamento del tutto analogo a quello del Trentino Alto Adige, il 2022 in Veneto si colloca al 1° posto nella classifica degli anni più siccitosi negli ultimi 34 anni, scalzando il 1994 (736 mm). Il mese più secco è stato marzo con appena 12,7 mm e un deficit dell'80%, mentre novembre è stato il più piovoso (115,6 mm). Inoltre, i primi otto mesi hanno fatto registrare tutti un deficit pluviometrico: si va dai minimi del 13-15% di aprile e agosto a oltre l'80% di ottobre; solo a settembre, novembre e dicembre si sono registrati scarti positivi. Per quanto riguarda i totali decadali si evidenziano dodici decadi con valori medi inferiori a 5 mm di cui dieci nei primi sette mesi. La decade con maggiore apporto di pioggia è stata la prima di dicembre con poco più di 60 mm a cui segue la terza di novembre.

Centro: Lazio, Toscana, Marche e Umbria

Nelle regioni centrali si sono avute Toscana e Umbria che, seppure con andamenti cumulati inferiori ai riferimenti climatici, hanno chiuso l'anno con valori pressoché in linea con la norma. Il Lazio ha fatto registrare un surplus di precipitazioni con uno scarto positivo del 14%, mentre nelle Marche l'andamento è risultato inferiore al clima per buona parte dell'anno, facendo registrare un deficit finale del 21%. 


Lazio

Figura 9 - Lazio sx
Figura 9 - Lazio dx


Nel Lazio il bilancio pluviometrico del 2022 si è chiuso con un totale di quasi 943 mm pari a un'anomalia positiva del 14%. L'andamento dei valori cumulati è risultato inferiore ai riferimenti trentennali fino a settembre per poi superare di quasi 114 mm il dato climatico (circa 829 mm) a fine anno. Il mese più piovoso è stato proprio settembre con 235 mm (oltre tre volte il clima), seguito da novembre con un totale di poco più di 200 mm e dicembre con 190 mm. La maggiore scarsità di pioggia si è avuta a giugno con poco più di 9 mm e luglio con quasi 12 mm. A livello decadale, negli ultimi dieci giorni di settembre, si sono avuti apporti medi su base regionale di poco più di 153 mm, a cui ha fatto seguito la prima decade di dicembre con circa 107 mm. Le decadi con scarse piogge, inferiori a 5 mm, sono state undici e si sono avute quasi tutte nei primi sette mesi dell'anno. 


Toscana

Figura 10 - Toscana sx
Figura 10 - Toscana dx


Nel 2022 in Toscana si è avuto un andamento delle precipitazioni cumulate inferiore ai valori climatici fino a dicembre per chiudere l'anno pressoché in linea con la climatologia e con un surplus di quasi 30 mm corrispondente a un +4%. Analogamente alla situazione laziale, gli apporti maggiori si sono avuti già nel mese di settembre con quasi 174 mm, seguiti poi da novembre e dicembre, rispettivamente con totali di 156 mm e quasi 168 mm. Luglio con circa 9 mm è stato il mese più secco a cui ha fatto seguito ottobre con poco più di 10 mm, mese normalmente piovoso che ha fatto segnare anche il deficit più elevato con il 90%. I maggiori apporti a livello decadale, anche superiori a quattro volte il riferimento climatico, si sono avuti nella terza decade di settembre 107 mm e nella prima di dicembre 89 mm. Scarse precipitazioni, con valori inferiori a 5 mm, si sono registrate in tredici decadi, concentrati soprattutto nei primi sette mesi. 


Marche 

Figura 11 Marche sx
Figura 11 Marche dx


Anche nelle Marche, tranne la decade iniziale, si è avuto un andamento dei cumulati di pioggia del 2022 analogo a quello di diverse altre regioni centro-settentrionali in cui i valori sono risultati sempre inferiori alla tendenza climatica. Il bilancio annuale si è concluso con una carenza di precipitazioni di quasi 175 mm, corrispondenti a un deficit del 21%, nonostante gli apporti degli untimi mesi. Ottobre, con quasi 11 mm, è risultato il mese più asciutto e con il massimo deficit (86%), mentre novembre con 110 mm è stato quello più piovoso, seguito da dicembre con quasi 94 mm. In termini percentuali, i mesi che hanno fornito un surplus di pioggia, oltre ad agosto, sono stati novembre e dicembre, negli altri casi si sono avute situazioni deficitarie. Considerando i totali decadali, si contano undici decadi con quantitativi inferiori a 5 mm, specialmente presenti nel primo semestre. Con quasi 62 mm nella seconda decade di novembre si è avuto l'apporto pluviometrico più elevato.


Umbria

Figura 12 - umbria sx
Figura 12 - Umbria dx


L'andamento dei valori cumulati del 2022 si è concluso perfettamente in linea con i dati relativi al riferimento trentennale: leggermente inferiore nei primi mesi, differenza negativa più marcata durante il periodo centrale per poi coincidere perfettamente con il dato climatico in dicembre e uno scarto negativo di appena 2 mm. A livello mensile l'anomalia maggiore si è avuta a giugno con il -70% (mediamente sulla regione sono caduti 13 mm contro i 62 del clima) e ottobre con -88% (11 mm caduti contro i 91 mm del clima). Il totale mensile più elevato, con oltre 180 mm, è stato registrato a settembre al quale fanno seguito novembre (145 mm) e dicembre (177 mm). Le decadi più piovose sono state la prima di dicembre con 104 mm e la terza di settembre con quasi 90 mm, mentre in altre undici decadi, distribuite nel corso dell'anno, la pioggia è risultata scarsa (minore di 5 mm). 

Sud: Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria, Campania e Molise


In Molise e in Campania si sono verificati anomalie positive, rispettivamente del 17% e 36%, mentre in Abruzzo il bilancio finale è stato negativo con un deficit del 12%. In Puglia, Basilicata e Calabria l'andamento dei valori cumulati è risultato prossimo alla norma e con quantitativi totali annui risultati in linea con il dato climatico.


Abruzzo

Figura 13 Abruzzo sx
Figura 13 Abruzzo dx


L'andamento dei valori cumulati decadali è risultato abbastanza in linea con i valori climatici per i primi mesi per poi concludere l'anno con un deficit di quasi 105 mm, corrispondente a -12%. Nella classifica dei totali annuali dal 1989, il 2022 con 743 mm si posiziona al nono posto tra gli anni più siccitosi. Con un apporto di 130 mm, febbraio è risultato il mese più piovoso, pari a una eccedenza del 54% rispetto al clima. Per contro, ottobre con poco meno di 28 mm è stato il mese più siccitoso, pari un terzo del dato climatico e facendo registrare anche il deficit più elevato (65%). La terza decade di febbraio, con un quantitativo di quasi 90 mm, è stata la più piovosa fornendo un sostanziale contributo al totale mensile, mentre le restanti due decadi hanno segnato apporti di poco più di 10 mm. Nella terza decade di ottobre, così come la terza di dicembre, non si sono verificati fenomeni piovosi.


Molise

Figura 18 Molise sx
Figura 18 Molise dx


In questa regione si è avuto un sostanziale allineamento delle precipitazioni cumulate con i riferimenti climatici fino ai mesi autunnali per arrivare a fine anno, per effetto soprattutto delle piogge di novembre, a un'eccedenza di quasi 124 mm, corrispondente a un'anomalia positiva del 17%. Nella graduatoria degli anni più piovosi il 2022 si colloca al 9° posto. Le piogge più abbondanti si sono avute in novembre con quasi 192 mm (rispetto ai circa 92 del riferimento climatico) e un surplus del 108%. Al contrario il mese con meno precipitazioni è stato aprile con all'incirca 33 mm, pari a un deficit del 50%. A livello decadale i maggiori quantitativi di pioggia si sono avuti negli ultimi dieci giorni di novembre con un contributo di poco inferiore a 100 mm (quasi tre volte il dato climatico), a cui ha fatto seguito la terza decade di febbraio (quasi 64 mm). Nonostante il surplus annuale il numero delle decadi con scarsi apporti (meno di 5 mm) sono state nove, di cui tre sotto il millimetro (le terze decadi di giugno, ottobre e dicembre). 


Puglia

Figura 14 -Puglia sx
Figura 14 - Puglia dx


In linea di massima l'andamento dei valori decadali cumulati del 2022 in Puglia è risultato abbastanza prossimo a quello climatico, lievemente inferiore nei mesi centrali, per poi recuperare nel periodo autunnale. A fine anno si evidenzia una sostanziale parità tra il totale del dell'anno (quasi 608 mm) e il dato climatico (quasi 623 mm), corrispondenti a -2%. La maggiore scarsità di pioggia si è avuta in aprile con appena 27 mm (la metà del clima), mentre il mese con maggiori apporti piovosi è stato novembre con quasi 116 mm (+33 mm rispetto al clima). La decade più piovosa è stata la terza di novembre (quasi 50 mm) seguita dalla terza di febbraio la seconda di ottobre con apporti oltre 40 mm. Apporti pluviometrici inferiori a 5 mm si avuti in 6 decadi, mentre nella terza di ottobre e di dicembre non si sono registrate piogge.


Campania 

figura 17 - Campania sx
figura 17 - Campania dx


Anche in questa regione le precipitazioni totali del 2022 sono risultate superiori ai riferimenti climatici con quasi 280 mm, cumulando a fine anno oltre 1060 mm, corrispondenti a un surplus del 36% e classificandosi al 7° posto tra gli anni più piovosi dal 1989. Per i primi otto mesi dell'anno l'andamento delle precipitazioni cumulate si è mantenuto, nel complesso, in linea con la climatologia. Il mese con maggiore pioggia è stato novembre con 248 mm, dovuti in particolare agli apporti della seconda e terza decade che hanno fatto registrare rispettivamente 86 mm e 106 mm. Però la decade più piovosa in assoluto è stata seconda di settembre con 126 mm. Per contro luglio è risultato il mese più siccitoso con un totale di 21 mm. Nonostante l'elevata quantità di pioggia annua ci sono state nove decadi con apporti inferiori a 5 mm distribuite nel corso dell'anno. 
 


Basilicata

Figura 15 Basilicata sx
Figura 15 Basilicata dx


L'andamento delle precipitazioni in Basilicata è risultato complessivamente prossimo alla norma. Il totale cumulato del 2022 è di quasi 664 mm, leggermente superiore al riferimento climatico di circa 16 mm. Il mese con maggiore pioggia è stato novembre con un apporto di oltre 150 mm, pari a cinque volte il dato climatico e un surplus di quasi il 100%, mentre quello più asciutto è risultato giugno con poco più di 27 mm, anche se le anomalie negative maggiori in termini percentuali con circa il 50% si sono avuti ad aprile (30 mm) e dicembre (37 mm). Le decadi che hanno fornito il contributo maggiore sono state la terza di novembre (61,6 mm), la seconda di novembre (83 mm) e la prima di maggio (42,3 mm). Le decadi nelle quali si sono avute piogge scarse o nulle sono state principalmente la seconda e terza di giugno e gli ultimi dieci giorni di ottobre e dicembre.


Calabria

Figura 16 Calabria sx
Figura 16 Calabria dx


Nel corso del 2022 l'andamento delle precipitazioni cumulate è stato fondamentalmente in linea con i riferimenti trentennali, seppure leggermente inferiore, chiudendo l'anno con un totale di quasi 743 mm come media regionale, perfettamente in linea con il dato climatico, superato da appena 16 mm. Luglio con poco meno di 14 mm è stato il mese con le piogge più scarse, mentre novembre con oltre 201 mm è risultato il più piovoso e con un surplus del 111%, dovuto specialmente al contributo della terza, nella quale sono caduti 137 mm. In agosto con oltre 54 mm ha fatto registrare un incremento di oltre il 170% rispetto alla norma, mentre ottobre, mese piovoso, ha segnato un deficit del54%. Nella terza decade di giugno e di ottobre non è praticamente piovuto e in altre cinque le medie regionali sono state inferiori a 5 mm.

Isole: Sardegna e Sicilia

Nelle due isole il bilancio pluviometrico di fine anno si è chiuso con un'anomalia negativa del 13% in Sicilia e una sostanziale parità in Sardegna. 


Sicilia

Figura20 Sicilia sx
Figura20 Sicilia dx


L'anno 2022 si è concluso con quantitativi di precipitazioni di poco superiori a 450 mm, segnando un deficit di 67 mm che a livello annuale corrispondono a -13%. Anche l'andamento delle precipitazioni cumulate decadali è sempre risultato inferiore a quello climatico. Il mese di novembre con quasi 110 mm è stato il più piovoso con uno scarto di +60%, mentre il più secco è risultato luglio con una media regionale di appena 1,9 mm e uno deficit del 66%. Ad agosto è caduta quasi il triplo di pioggia rispetto ai valori climatici di riferimento ottenendo un surplus di oltre il 170%. Gli ultimi dieci giorni di novembre, con quasi 66 mm, sono risultati quelli con gli apporti di pioggia maggiori, seguiti dalla prima decade di maggio (44,6 mm). Nel corso dell'anno si segnalano quindici decadi con valori inferiori a 5 mm. 


Sardegna

Figura 19 Sardegna sx
Figura 19 Sardegna dx


Il bilancio pluviometrico di questa regione è risultato a fine anno in perfetta parità, con un cumulato annuale di 520 mm a fronte di un dato climatico di 516 mm. Considerando i totali mensili si segnalano i due estremi: gli oltre 117 mm di novembre per il mese più piovoso e 0,4 mm a luglio per il mese praticamente asciutto. La decade con le piogge più abbondanti è stata la prima di maggio con 67,3 mm e la terza novembre, con oltre 70 mm. Metà delle 36 decadi hanno segnato valori inferiori a 5 mm, distribuite lungo tutto l'anno.

 
 

Riferimenti bibligrafici

World Meteorological Organization, 1996: Climatological Normals (CLINO) for the Period 1961-1990 (WMO-No.847). Geneva.
World Meteorological Organization, 2015: Seventeenth World Meteorological Congress (WMO-No.1157). Geneva.
World Meteorological Organization, 2017: WMO Guidelines on the Calculation of Climate Normals (WMO-No.1203). Geneva.

 
 

Stanislao Esposito
CREA - Centro Agricoltura e Ambiente
Osservatorio di Agro-Meteo-Climatologia 

 
 

PianetaPSR numero 122 marzo 2023